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The Reverend

Utente di lunga data
Guarda che non hai capito.
Non vuole lasciarlo, vuole essere amata. Quelle parole la feriscono perché esprimono amore per sé stesso, non per lei o per la relazione che vivono.
Dalle persone egocentriche è difficile sentirsi amati. Potresti anche saperlo, visto che è lo stesso problema che hai vissuto tu, se non fossi così suscettibile e prevenuto contro le donne.
"Vuole essere amata"
Da quando in qua si può costringere le persone ad amarti?
O c'è o non c'è.
E se non c'è si levano le ancore
Oppure, in alternativa, si scopa in giro alla ricerca d'affetto.
Di mio, preferisco la prima
 

hammer

Utente di lunga data
Guarda che non hai capito.
Non vuole lasciarlo, vuole essere amata. Quelle parole la feriscono perché esprimono amore per sé stesso, non per lei o per la relazione che vivono.
Dalle persone egocentriche è difficile sentirsi amati. Potresti anche saperlo, visto che è lo stesso problema che hai vissuto tu, se non fossi così suscettibile e prevenuto contro le donne.
Definire egocentrico il marito mi sembra davvero paradossale, soprattutto considerando che viene o è stato tradito a sua insaputa.
Non sarebbe più corretto far cessare l’inganno per capire come lui vive realmente la relazione e quali sarebbero le sue reazioni di fronte alla verità?
 

Nicky

Utente di lunga data
Definire egocentrico il marito mi sembra davvero paradossale, soprattutto considerando che viene tradito a sua insaputa.
Non sarebbe più corretto far cessare l’inganno per capire come lui vive realmente la relazione e quali sarebbero le sue reazioni di fronte alla verità?
E quindi se si viene traditi non si può essere egocentrici? Sono due cose che non hanno nulla a che vedere una con l 'altra.
Io mi sono fatta questa idea da una serie di descrizioni, che mi fanno pensare che tra di loro ci sia un problema di comunicazione, di relazione.
È inutile parlargli, meglio capire il punto e risolverlo, se possibile, o andare ognuno er la propria strada se non ci si capisce.
Magari un forum può essere utile per capire qualcosa e mettere un po' a posto, invece che per dire sempre che è colpa di questo o di quello.
 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
Si Marianna ...quando sento parlare mio marito così, quando mi sono confrontata con lui sul tema tradimento in periodi antecedenti il mio tradimento mi sono sentita molto svilita nel momento che mi sono sentita rispondere che la cosa che gli brucerebbe di più è il sapere che mi è piaciuto fare sesso con un altro, il sentirsi dire che la cosa peggiore per un uomo è passare da cornuto davanti alla gente e più che altro il fatto che chi ci conosce venga a conoscenza del fatto che sua moglie ha scopato con un altro...tra queste ed altre cose orrende che gli passano per la testa non è mai stato menzionato il fatto che un tradimento avrebbe disintegrato la nostra coppia...per me sarebbe invece il solo problema...pensa un po' te.
Mi ci gioco 2 stipendi che se una sera torni a casa, apri la porta e lo trovi a stantuffare una (magari una bella figheira giovincella), la coppia disintegrata non è il tuo solo problema. Ovviamente ti auguro di tutto cuore che non accada mai.
 

Jim Cain

Utente di lunga data
Guarda che non hai capito.
Non vuole lasciarlo, vuole essere amata. Quelle parole la feriscono perché esprimono amore per sé stesso, non per lei o per la relazione che vivono.
Dalle persone egocentriche è difficile sentirsi amati. Potresti anche saperlo, visto che è lo stesso problema che hai vissuto tu, se non fossi così suscettibile e prevenuto contro le donne.
Guarda che rispondevo a questo

'quando mi sono confrontata con lui sul tema tradimento'

e, più in generale, al suo fastidio per quella che potrebbe essere la reazione del marito al tradimento.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Credo che non sia centrata la narrazione delle sensazioni che prova un maschio nello scoprire di essere stato tradito. Quello che riporti di tuo marito non vale per tutti gli uomini traditi. Non si può generalizzare, siamo tutti diversi come sono diverse le situazioni nelle quali avviene il tradimento. Ci sono infinite gradazioni nei sentimenti che traditore e tradito provano.

Quelle dichiarazioni riportate dal marito sono accessorie, almeno secondo il mio sentire, mentre la reazione principale è che crolla la fiducia nel partner e si ha la sensazione che la coppia sia finita per decisione unilaterale mantenuta nascosta con inganno. Decidi per me tradito come se fossi un deficiente, incapace di comprendere ed assumere decisioni. È un tuo atto di presunzione che realizza una colossale mancanza di rispetto.

Posso capire che ti innamori di un altro, nella vita niente è per sempre, ma allora si comunica che il rapporto di coppia come era stato portato avanti è finito o, quantomeno lo si intende modificare, se si vuole tenere coniuge ed amante. Nel senso che si deve dare al partner il diritto di sapere con chi si vive in famiglia e la possibilità di decidere se accettare questo nuovo equilibrio relazionale o no. Senza che si affoghi nella menzogna e e la presa in giro.

Quello che mi ha fatto incazzare come una bestia, dopo la tristezza dell'apprendere che il matrimonio era fallito, è stata proprio la disinvoltura della menzogna propinata per settimane e mesi. Dopo 25 anni mi ha detto che la relazione extra era in corso da due mesi.
A parte che non credo a quel dato, visto che avevo avuto indicazioni che fossero circa 4 mesi, il giochetto di comparare i 2-4 mesi con la durata quasi ventennale della nostra relazione non ha mai funzionato. È una balla che non trova riscontro nella realtà. Il tradimento comporta la fine del matrimonio, comunque. Se qualcosa riprende, è altro.

Che gli altri lo sapessero, che lei fosse stata penetrata, che avesse fatto pratiche sessuali nuove, sono stati pensieri successivi e del tutto accessori. Non mi hanno creato particolare disagio, in tutta onestà. Per me la cosa più avvilente e grave è stata l'inganno, scoperto il quale il mio amore si è disgregato pezzo dopo pezzo.

Se avesse dichiarato di lasciare immediatamente l'amante, scusandosi e proclamandosi pentita, avrei certamente dubitato della sua sincerità ma avrei percepito l'intenzione di rimediare e cercare di ricostruire. Almeno valeva la pena di fare un tentativo. Invece, la dichiarazione del suo innamoramento per l'altro, ed il rifiuto (onesto, in fondo) di non lasciarlo, non mi ha lasciato alternativa, per il mio sistema di valori, che di separarmi e cercare di rifarmi una vita.

Quando a distanza di 8-10 mesi mi ha chiesto di ritornare a casa ho accettato per la figlia, chiarendo che il nostro rapporto di coppia non c'era più e potevo impegnarmi in una nuova relazione con lei, senza alcuna garanzia che la riuscita fosse scontata (tra l'altro,ho lasciato un' altra donna per tornare in famiglia). I due anni successivi hanno provato che quello che lei cercava era il mantenimento della comfort zone, per fare i suoi comodi, con il rimpianto per l'amante (con il quale avrà sicuramente mantenuto rapporti, ma non mi ha più interessato). Ho finito con completare la destrutturazione del mio amore e sono tornato pienamente libero.

La comfort zone è divenuta una discomfort zone, purtroppo, ed è finita definitivamente la coppia. Non c' era più sostanza nella relazione, solo apparenza.
Non è diverso da ciò che prova una tradita.
 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
Estremizzava, ma aveva ragione.
Si ma un conto è dire una bugia da stupidi (molto stupidi) a un medico in una situazione critica, un conto è premeditare, escogitare, recitare, dissimulare per mesi o anni, perfettamente lucidi IMHO
 

Brunetta

Utente di lunga data
E quindi se si viene traditi non si può essere egocentrici? Sono due cose che non hanno nulla a che vedere una con l 'altra.
Io mi sono fatta questa idea da una serie di descrizioni, che mi fanno pensare che tra di loro ci sia un problema di comunicazione, di relazione.
È inutile parlargli, meglio capire il punto e risolverlo, se possibile, o andare ognuno er la propria strada se non ci si capisce.
Magari un forum può essere utile per capire qualcosa e mettere un po' a posto, invece che per dire sempre che è colpa di questo o di quello.
Io credo invece che il problema non sia di comunicazione, ma di sostanza: un conflitto di visioni di vita.
Anche se vi fosse sempre un dialogo serrato, resterebbero divergenze.
 

Jim Cain

Utente di lunga data
E’ come tuo marito si preoccupi di più dell'orgoglio personale e del "passare per cornuto" piuttosto che del legame che vi unisce, come se mettesse al primo posto l’aspetto esterno e sociale del tradimento piuttosto che la relazione, i sentimenti e la comunicazione nella coppia.
Magari è semplicemente una persona che dà per scontato che si possa venire traditi ma che detesta il fatto che si possa sapere in giro ?
Uno che del tradimento detesta alcuni fastidiosissimi accessori ?
 

CIRCE74

Utente di lunga data
Guarda che non hai capito.
Non vuole lasciarlo, vuole essere amata. Quelle parole la feriscono perché esprimono amore per sé stesso, non per lei o per la relazione che vivono.
Dalle persone egocentriche è difficile sentirsi amati. Potresti anche saperlo, visto che è lo stesso problema che hai vissuto tu, se non fossi così suscettibile e prevenuto contro le donne.
Vabbè lascia perdere...non provo neppure a rispondere, sono contenta che qualcuno ha capito quello che volevo dire, per altri invece l'unica cosa che conta è che io ho tradito e quindi non sono nella posizione di criticare un comportamento di mio marito, incasso anche il loro modo di vedere, fa comodo anche questo.
 

CIRCE74

Utente di lunga data
Capisco, ma sai, ci vuole un certo coraggio per ammettere di avere bisogno di qualcuno.
Non prenderlo alla lettera. Davvero, sono sicura che il pensiero di perderti sua così doloroso, che preferisce stare nella superficie del suo ego.
l'ho pensato anche io e spero vivamente che sia così....
 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
Credo che non sia centrata la narrazione delle sensazioni che prova un maschio nello scoprire di essere stato tradito. Quello che riporti di tuo marito non vale per tutti gli uomini traditi. Non si può generalizzare, siamo tutti diversi come sono diverse le situazioni nelle quali avviene il tradimento. Ci sono infinite gradazioni nei sentimenti che traditore e tradito provano.

Quelle dichiarazioni riportate dal marito sono accessorie, almeno secondo il mio sentire, mentre la reazione principale è che crolla la fiducia nel partner e si ha la sensazione che la coppia sia finita per decisione unilaterale mantenuta nascosta con inganno. Decidi per me tradito come se fossi un deficiente, incapace di comprendere ed assumere decisioni. È un tuo atto di presunzione che realizza una colossale mancanza di rispetto.

Posso capire che ti innamori di un altro, nella vita niente è per sempre, ma allora si comunica che il rapporto di coppia come era stato portato avanti è finito o, quantomeno lo si intende modificare, se si vuole tenere coniuge ed amante. Nel senso che si deve dare al partner il diritto di sapere con chi si vive in famiglia e la possibilità di decidere se accettare questo nuovo equilibrio relazionale o no. Senza che si affoghi nella menzogna e e la presa in giro.

Quello che mi ha fatto incazzare come una bestia, dopo la tristezza dell'apprendere che il matrimonio era fallito, è stata proprio la disinvoltura della menzogna propinata per settimane e mesi. Dopo 25 anni mi ha detto che la relazione extra era in corso da due mesi.
A parte che non credo a quel dato, visto che avevo avuto indicazioni che fossero circa 4 mesi, il giochetto di comparare i 2-4 mesi con la durata quasi ventennale della nostra relazione non ha mai funzionato. È una balla che non trova riscontro nella realtà. Il tradimento comporta la fine del matrimonio, comunque. Se qualcosa riprende, è altro.

Che gli altri lo sapessero, che lei fosse stata penetrata, che avesse fatto pratiche sessuali nuove, sono stati pensieri successivi e del tutto accessori. Non mi hanno creato particolare disagio, in tutta onestà. Per me la cosa più avvilente e grave è stata l'inganno, scoperto il quale il mio amore si è disgregato pezzo dopo pezzo.

Se avesse dichiarato di lasciare immediatamente l'amante, scusandosi e proclamandosi pentita, avrei certamente dubitato della sua sincerità ma avrei percepito l'intenzione di rimediare e cercare di ricostruire. Almeno valeva la pena di fare un tentativo. Invece, la dichiarazione del suo innamoramento per l'altro, ed il rifiuto (onesto, in fondo) di non lasciarlo, non mi ha lasciato alternativa, per il mio sistema di valori, che di separarmi e cercare di rifarmi una vita.

Quando a distanza di 8-10 mesi mi ha chiesto di ritornare a casa ho accettato per la figlia, chiarendo che il nostro rapporto di coppia non c'era più e potevo impegnarmi in una nuova relazione con lei, senza alcuna garanzia che la riuscita fosse scontata (tra l'altro,ho lasciato un' altra donna per tornare in famiglia). I due anni successivi hanno provato che quello che lei cercava era il mantenimento della comfort zone, per fare i suoi comodi, con il rimpianto per l'amante (con il quale avrà sicuramente mantenuto rapporti, ma non mi ha più interessato). Ho finito con completare la destrutturazione del mio amore e sono tornato pienamente libero.

La comfort zone è divenuta una discomfort zone, purtroppo, ed è finita definitivamente la coppia. Non c' era più sostanza nella relazione, solo apparenza.
Soprattutto sono dichiarazioni da bar, voglio vedere se sapesse, quali emozioni gli frullerebbero nel cervello. Altra cosa che spero non gli capiti mai
 

Nicky

Utente di lunga data
Si ma un conto è dire una bugia da stupidi (molto stupidi) a un medico in una situazione critica, un conto è premeditare, escogitare, recitare, dissimulare per mesi o anni, perfettamente lucidi IMHO
Ma il tema non è sempre e solo la colpa.
Anche se il caso è inventato, l'interesse stava, per me, nel fatto di quanto poco conosciamo le persone o ci nascondiamo anche nelle nostre stesse famiglie.
Giustamente abbiamo l'impegno a portare noi stessi e i nostri desideri nella coppia, ma quando una persona ha una parte in sé che non può condividere mente.
A me non attira il sesso di gruppo, ma poniamo che mi piacesse, mi pare chiaro che non potrei parlarne a mio marito, perché mi prenderebbe per una degenerata.
Quindi forse uno dovrebbe capire come gestire certi desideri, eventualmente come rinunciare o non so. Non ho idea.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Ma il tema non è sempre e solo la colpa.
Anche se il caso è inventato, l'interesse stava, per me, nel fatto di quanto poco conosciamo le persone o ci nascondiamo anche nelle nostre stesse famiglie.
Giustamente abbiamo l'impegno a portare noi stessi e i nostri desideri nella coppia, ma quando una persona ha una parte in sé che non può condividere mente.
A me non attira il sesso di gruppo, ma poniamo che mi piacesse, mi pare chiaro che non potrei parlarne a mio marito, perché mi prenderebbe per una degenerata.
Quindi forse uno dovrebbe capire come gestire certi desideri, eventualmente come rinunciare o non so. Non ho idea.
Il primo punto dovrebbe essere capire se stessi, molto molto prima di ipotizzare incomprensioni o pretendere comprensione.
 

hammer

Utente di lunga data
E quindi se si viene traditi non si può essere egocentrici? Sono due cose che non hanno nulla a che vedere una con l 'altra.
Io mi sono fatta questa idea da una serie di descrizioni, che mi fanno pensare che tra di loro ci sia un problema di comunicazione, di relazione.
È inutile parlargli, meglio capire il punto e risolverlo, se possibile, o andare ognuno er la propria strada se non ci si capisce.
Magari un forum può essere utile per capire qualcosa e mettere un po' a posto, invece che per dire sempre che è colpa di questo o di quello.
Qualunque sia il problema nella relazione la coppia, a mio parere, deve sempre giocare a carte scoperte.
Se uno dei due tiene un asso nella manica, tutto è falsato.
Nessun problema può essere risolto se non c'è chiarezza nella verità.
Nel caso in specie non sapremo mai come il marito potrebbe reagire.
Una cosa è affrontare una discussione senza nemmeno ipotizzare un tradimento, ed è tutt’altra farlo con la consapevolezza di esser stati traditi.
Non sarebbe affatto sorprendente se, una volta scoperta la verità, il marito avesse una reazione del tutto positiva, volta alla ricostruzione del rapporto e al perdono.
Non lo sapremo mai fino a che le carte sono truccate.
Per questo ritengo, personalmente, che queste discussioni siano molto accademiche e relativamente utili.
 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
Ma il tema non è sempre e solo la colpa.
Anche se il caso è inventato, l'interesse stava, per me, nel fatto di quanto poco conosciamo le persone o ci nascondiamo anche nelle nostre stesse famiglie.
Giustamente abbiamo l'impegno a portare noi stessi e i nostri desideri nella coppia, ma quando una persona ha una parte in sé che non può condividere mente.
A me non attira il sesso di gruppo, ma poniamo che mi piacesse, mi pare chiaro che non potrei parlarne a mio marito, perché mi prenderebbe per una degenerata.
Quindi forse uno dovrebbe capire come gestire certi desideri, eventualmente come rinunciare o non so. Non ho idea.
Secondo me questo nasce dalla logica del "prendo tutto, non rinuncio a niente, perchè la vita è una", per cui: chi c'è, c'è, chi non c'è non c'è, chi è stato è stato, e chi è stato non è
 

Nicky

Utente di lunga data
Qualunque sia il problema nella relazione la coppia, a mio parere, deve sempre giocare a carte scoperte.
Se uno dei due tiene un asso nella manica, tutto è falsato.
Nessun problema può essere risolto se non c'è chiarezza nella verità.
Nel caso in specie non sapremo mai come il marito potrebbe reagire.
Una cosa è affrontare una discussione senza nemmeno ipotizzare un tradimento, ed è tutt’altra farlo con la consapevolezza di esser stati traditi.
Non sarebbe affatto sorprendente se, una volta scoperta la verità, il marito avesse una reazione del tutto positiva, volta alla ricostruzione del rapporto e al perdono.
Non lo sapremo mai fino a che le carte sono truccate.
Per questo ritengo, personalmente, che queste discussioni siano molto accademiche e relativamente utili.
Ma infatti il punto non è come reagirebbe al tradimento. E' quello che emerge, per lei, dalle parole che ha usato e che ha colto perfettamente Marianna.
Non riuscite a comprendere che nella discussione, tra l'altro risalente a prima che il tradimento avvenisse, quello che l'ha atterrita è stata la distanza dei punti di vista, che nasce da un conflitto, da un modo diverso di sentire, di vivere la relazione di coppia.
 
Stato
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