Liposuzione fatale a 62 anni

Brunetta

Utente di lunga data
Ci sono diverse destre, come diverse sinistre.
Un "liberal progressista conservatore" come me, ad esempio, ritiene che il "partire da condizioni uguali" sia una condizione assolutamente irrinunciabile per uno Stato che si voglia definire "sociale".
Una istruzione gratuita (per i redditi più bassi) e di altissimo livello fino alla laurea dovrebbe essere uno degli scopi principali per uno Stato degno di questo nome.
Per il resto concordo.
Progressista conservatore è un ossimoro.
 

Gaia

Utente di lunga data
Bobbio ha sintetizzato bene.
È ovvio che individualmente poi le attribuzioni dei successi e fallimenti sono diverse (in base al carattere geneticamente determinato e dalle esperienze) e questo fa dare più o meno peso al personale valore.
Io sono allibita che, al di là di questo, chi ce l’ha fatta grazie alla propria intelligenza e determinazione, non capisca o non abbia sufficiente empatia per rendersi conto che le persone sono diverse e non veda che dare sostegno a chi è in difficoltà è positivo anche per gli altri.
Per quanto riguarda gli interventi estetici è simile.
Mi ricordo ora di quando una mamma di un bambino con disabilità si era rifatta il naso e le maestre ne avevano stigmatizzato la superficialità. Ma loro avevano un bel naso. Oltretutto nulla sapevano della sua situazione di coppia.
Anch’io credo che si dovrebbe non solo accettare il principio di realtà e i propri limiti, soprattutto quando l’età ci rende tutti più o meno ugualmente brutti. Ma è difficile.
Non è questione di empatia. E’ che io non sono la stampella di nessuno. E non voglio stampelle per me.
ci sono persone che potrebbero vivere assai bene e invece si caricano i disastri degli altri. Forse anche lì è una questione di autostima e allora magari hai necessità di sentirti buono.
Ma io trovo che stare lì a dare stampelle contribuisca a creare una società debole.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Ma e’ un’utopia. Anche le differenze familiari hanno un loro peso. Ad esempio c’è gente alcolizzata e drogata che figlia. E quei figli non sono poveri come quelli dei poveri, lo sono di più.
e allora, come penso io, ci dovrebbe essere un patentino per far figli.
Solo che così lo stato entrerebbe troppo nelle vite dei singoli, impedendo il libero arbitrio.
Perciò esistono differenze e non possono essere eliminate.
Ma sai che sta cazzata l’avevo ipotizzata a diciott’anni, ero particolarmente immatura e inconsapevolmente nazista.
La società deve farsi carico di chi è in difficoltà.
 

Gaia

Utente di lunga data
Ma sai che sta cazzata l’avevo ipotizzata a diciott’anni, ero particolarmente immatura e inconsapevolmente nazista.
La società deve farsi carico di chi è in difficoltà.
Secondo me ni, se ne deve fare carico per assicurare la pace sociale.
Il resto è un di più e se lo vuoi ti arrotoli le maniche.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Non è questione di empatia. E’ che io non sono la stampella di nessuno. E non voglio stampelle per me.
ci sono persone che potrebbero vivere assai bene e invece si caricano i disastri degli altri. Forse anche lì è una questione di autostima e allora magari hai necessità di sentirti buono.
Ma io trovo che stare lì a dare stampelle contribuisca a creare una società debole.
Ma va là… che se cadi e ti rompi un mignolo eccome se vuoi essere aiutata!
 

Brunetta

Utente di lunga data

hammer

Utente di lunga data
Progressista conservatore è un ossimoro.
Non c'è contraddizione: conservare ciò che vale la pena preservare e cambiare ciò che non lo merita.
Senza vincoli ideologici, spesso riconducibili a forme politiche totalitarie.
 

hammer

Utente di lunga data
Ma e’ un’utopia. Anche le differenze familiari hanno un loro peso. Ad esempio c’è gente alcolizzata e drogata che figlia. E quei figli non sono poveri come quelli dei poveri, lo sono di più.
e allora, come penso io, ci dovrebbe essere un patentino per far figli.
Solo che così lo stato entrerebbe troppo nelle vite dei singoli, impedendo il libero arbitrio.
Perciò esistono differenze e non possono essere eliminate.

Non si tratta di utopie; le vere utopie sono ben altre.
Garantire pari condizioni di partenza per tutti, senza dimenticare il sostegno a chi è in difficoltà, è il minimo indispensabile per uno Stato.
Se in Italia questo non è possibile, forse sarebbe meglio farsi annettere da una monarchia scandinava a scelta.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Non c'è contraddizione: conservare ciò che vale la pena preservare e cambiare ciò che non lo merita.
Senza vincoli ideologici, spesso riconducibili a forme politiche totalitarie.
Forse è meglio usare un’altra formula .
 

Brunetta

Utente di lunga data

perplesso

Administrator
Staff Forum
La differenza tra destra e sinistra sulla questione dell’uguaglianza sociale riguarda il modo in cui vedono il rapporto tra **punto di partenza** e **opportunità**.

**Sinistra**
- Tende a credere che le persone **non partano da condizioni uguali**, perché la società è caratterizzata da disuguaglianze economiche e sociali.
- Promuove politiche di **redistribuzione della ricchezza** (tasse progressive, welfare, istruzione pubblica gratuita) per garantire **uguaglianza di opportunità**.
- L’obiettivo è ridurre il divario tra chi nasce in condizioni svantaggiate e chi parte con più risorse.
**Destra**
- Accetta che le persone **partano da condizioni diverse**, ma enfatizza il valore del **merito e dell’iniziativa individuale**.
- Vede le disuguaglianze come un’espressione naturale delle differenze di talento, impegno e scelte individuali.
- Sostiene un sistema economico con meno intervento statale e più incentivi per l’**autonomia e l’imprenditorialità**, piuttosto che redistribuire risorse in modo forzato.

Detto questo, non mi sono espressa sulla correttezza di una posizione rispetto ad un altra, ma sul concetto di evoluzione. In natura sopravvive da sempre chi sa mettere in atto una spinta al miglioramento o all’adattamento in un contesto ostile.
Se sei cresciuto in un contesto molto sfavorevole e ce l’hai fatta, sara’ diverso per te rispetto a chi e’ cresciuto col sedere nel burro.
Il che non vuol dire non concepire l’aiuto per chi “non ce la fa “.
Ritornando al tema oggetto del 3d.. credo che cercare stratagemmi e scorciatoie facili (anche con la chirurgia estetica), non consenta di sviluppare le naturali capacita’ di adattamento o di migliorento.
hai descritto un conservatore liberale, non un conservatore sociale
 

Marjanna

Utente di lunga data
Io non ho capito il nesso tra questi ultimi argomenti e la signora di 62 anni, come scritto in apertura dirigente di un importante gruppo bancario, che non è che si era svegliata una mattina ma già aveva fatto addominoplastica e lifting.
Più si alza il numero di persone che fanno interventi di chirurgia estetica più si alza la probabilità che tra tante persone a qualcuno vada male, succede in tutte le operazioni. Non mi pare manchino casistiche perchè una persona adulta possa da se fare delle riflessioni.
Diverso per i giovani, che possono maggiormente soffrire di quelle che sentono come imposizioni di canoni.
Tra i politici che hanno fatto lifting mi pare ce ne siano parecchi...
 

Brunetta

Utente di lunga data

Brunetta

Utente di lunga data
Io non ho capito il nesso tra questi ultimi argomenti e la signora di 62 anni, come scritto in apertura dirigente di un importante gruppo bancario, che non è che si era svegliata una mattina ma già aveva fatto addominoplastica e lifting.
Più si alza il numero di persone che fanno interventi di chirurgia estetica più si alza la probabilità che tra tante persone a qualcuno vada male, succede in tutte le operazioni. Non mi pare manchino casistiche perchè una persona adulta possa da se fare delle riflessioni.
Diverso per i giovani, che possono maggiormente soffrire di quelle che sentono come imposizioni di canoni.
Tra i politici che hanno fatto lifting mi pare ce ne siano parecchi...
La domanda era perché anche 62 anni (sottotesto “da vecchia”) una persona ci tiene talmente a cercare di assomigliare a un ideale (anche proprio) del passato.
 
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ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
Anche io ho bisogno di un aiuto da casa. ;)
«Ma… Mi scusi… Sire, ma… Non mi vorrà dire che lei è… Scusi il termine, sa… “Comunista”?»
«Beh… Proprio comunista, no! Vede, io sono un medio-progressista…»
«Ma in merito a tutte queste rivendicazioni e a tutte queste ingiustizie che ci sono, lei che cosa consiglierebbe di fare, Maestà?»
«Ecco… Bisognerebbe che per ogni problema nuovo tutti gli uomini di buona volontà, come me e come lei, caro Fantozzi, cominciassero a incontrarsi senza violenze, in una serie di civili e democratiche riunioni. Fino a che non saremo tutti d’accordo.»
«Ma… Mi scusi Santità… Ma in questo modo ci vorranno almeno mille anni!»
«Posso aspettare… Io!»
«Grazie…»
 
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