In ogni caso...
Mi spiego.
Succede di avere in testa un comportamento tipico e o esemplare e credere che sia presente a tutti, sbagliando.
Il liceo introduce la filosofia e la speculazione in generale tra i 15 e i 16 anni, perché è l‘età in cui si sviluppa la capacità di ragionamento astratto.
Quando questo avviene, i quindicenni e le quindicenni provano un senso esaltante di potere, anche nei confronti degli altri adulti che non sono gli insegnanti, in particolare i genitori.
Questo li porta a quelle discussioni estenuanti con i genitori, soprattutto quei genitori che non hanno mai superato in fondo il gusto della polemica in quella fase. Forse è una cosa ereditaria per modellamento, non so.
Quindi la discussione degenera in una discussione per la discussione, un braccio di ferro sfiancante, in cui non ha più importanza il punto di partenza (interiormente si può anche pensare che sia stato sbagliato o irrilevante) ma non cedere.
È quello che la Soncini ammira in chi ha i capelli ricci, ma passa la vita a stirarli (come fece la Carrà) usando parrucchieri, stirature con l’acido e piastre, negando il riccio naturale.
Quando vedo il braccio di ferro, vedo la tigna e talvolta, se l’interlocutore riscuote in me un minimo di stima, mi ci metto anch’io, con la mia quindicenne.