Conservare i ricordi

Brunetta

Utente di lunga data
Si parlava di importanza.
Nel quadro dell'esistenza la nascita è molto più importante della morte.
La morte è parte integrante della vita tanto da esserne una conseguenza, perfino auspicabile.
Non potrebbe esserci nulla di più terribile di una vita eterna.
Sì.
 

Marjanna

Utente di lunga data
Le immagini sembrano immediate, ma (lo sai bene) devono essere lette e interpretate, ben da prima delle immagini create dalla IA.
Lo scritto dà meno possibilità di interpretazione.
Mi riferivo a foto scattate da me. Tipo vedendo una foto posso ricordare se quel giorno stavo bene o meno, se era freddo... e a questo poi può capitare si colleghino altri ricordi. Quindi non riguarda tanto ciò che è rappresentato.
Qualche lettera -ricevuta- si è "salvata" nel tempo perchè finita in mezzo a qualche libro. Qualche tempo fa ne avevo riletto una di una mia amica, quando avevamo circa 20 anni. L’ho trovata veramente innocente. Una bambina.
 

Marjanna

Utente di lunga data
Guarda, sono tre mesi che telefoniamo s un nostro comune amico anziano senza risposta.
Non sappiamo pertanto se sia vivo o sia morto.
Nessuno può contattarci per dircelo.
Non ha o aveva figli, solo nipoti.
Chi vuoi che ce lo dica?
Pure la mia vicina di casa è appena morta, ma quelle gran testa di vitelle dei figli manco l'avviso del lutto hanno appeso.
L'abbiamo saputo per caso, dopo.
Cazzo, gli avvisi sulla porta di morte o nascita servono a qualcosa, sono una forma di rispetto, almeno.
Per chi muore ma anche per chi resta.
Danny rimango basita da questi tuoi commenti, visto che solitamente ti trovo di una sensibilità superiore.
Se questo conoscente non risponde al telefono, ed è pure anziano, probabilmente è morto o si trova in una fase terminale della sua vita.
Non lo sai perchè non fai parte della vita di questa persona. Puoi comunque mandare un pensiero a lui, a quello che hai condiviso, puoi andare in una chiesa e accendere per lui una candela.
Vale più di tante pantomime.

L’avviso si chiama epigrafe, e una persona può esprimere volontà riguardo la propria cerimonia funebre, dall’epigrafe, a chi informare, alla scelta di venire sepolto in cimitero, come quella di essere cremato, fino alla dispersione delle ceneri (non si può senza richiesta al comune e autorizzazione).
Un semi-estraneo non ne verrà informato.
Tempo fa sono stata cazziata perchè ho scritto che ad un funerale io penso al defunto, alla sua vita... il 99% mi ha scritto che ci va per chi è vivo.

Il culto funebre è legato alla religione e alle credenze spirituali riguardo all'aldilà, al destino dell'anima e alla comunicazione tra i vivi e i morti.
I riti funebri hanno una funzione sociale, unendo la comunità nel dolore, ricordando il defunto e preservando il legame con il passato.
Almeno questa sarebbe la sua origine e senso.
I pettegolezzi dei piccoli borghesi che non credono in niente non hanno niente a che vedere con questo tipo di cerimonie.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Mi riferivo a foto scattate da me. Tipo vedendo una foto posso ricordare se quel giorno stavo bene o meno, se era freddo... e a questo poi può capitare si colleghino altri ricordi. Quindi non riguarda tanto ciò che è rappresentato.
Qualche lettera -ricevuta- si è "salvata" nel tempo perchè finita in mezzo a qualche libro. Qualche tempo fa ne avevo riletto una di una mia amica, quando avevamo circa 20 anni. L’ho trovata veramente innocente. Una bambina.
Sì, ne ho accennato.
Noi creiamo una narrazione del nostro passato in cui il protagonista è sempre con la consapevolezza del presente.
 

Marjanna

Utente di lunga data
Sì, ne ho accennato.
Noi creiamo una narrazione del nostro passato in cui il protagonista è sempre con la consapevolezza del presente.
narrazione? non capisco
 

Brunetta

Utente di lunga data
narrazione? non capisco
Quando pensi a te a cinque anni e ricordi un episodio, non lo stai rivivendo, stai raccontando a te stessa e lo fai da adulta con esperienze e cultura adulta. Per questo hai trovato ingenuo lo scritto di quella tua amica, perché era lo scritto di una ventenne, mentre la te ventenne la ricordi, la narri più matura.
Sono distanze che si provano anche leggendo i propri diari.
 

Gaia

Utente di lunga data
Io conservo ancora una foto del mio primo fidanzato.
Eravamo insieme, era un’estate caldissima ed è tagliata un po’ male perché io indossavo una canottiero a rosa e lui una maglietta e basta.
Avevano appena fatto l’amore e sotto eravamo nudi, in macchina.
Mi ricordo distintamente di quanto fossi innamorata di lui al tempo in cui scattammo la foto .
Ora sta nel manuale di diritto privato. E’ lì da tanti anni e ogni tanto quando lo apro la guardo.
 

ologramma

Utente di lunga data
Lo riscrivo , io sul cellulare non ho niente se non questo sito protetto da una password che è sempre la stessa, sono sempre in modalità nascosta quindi quando lo chiudo puff non c'è più,anche se alcune volte lo lascio aperto tanto mica ho messo il nome.
Della mia storia non c'è niente sia sul cellulare sia sul PC, foto che mi possono fare risalire alla mia extra, io entrai qui perché per i motivi che ho sempre scritto.
Non abbiamo PIN sul mio alcune Apple si aprono con un codice che sanno anche i miei figli , io carico il cellulare di mia moglie tutte le mattine ,come del resto faccio con il mio, non sbircio mai io il mio lo lascio la sera e anche di giorno incustodito , anche perché pomeriggio o mattina preferisco il mio PC.
Tutti i ricordi vissuti e anche con .... li ho fissi nella memoria ,certo non particolareggiati se uno scrive le dinamiche di un dato giorno, io non ho foto che mi riportano a lei , solo usi moltissime foto per ricordare il posto ,il momento e perché ero in un posto ,e di posti ne ho visti moltissimi, di una cosa mi rammarico anche se so dove stanno tutte le foto dei miei genitori ,riposte e spero bene non mi interessa vederle perché ripeto ho buona memoria sia dei fatti che dei luoghi.
Ah pago un supplemento su Google foto perché ne ho molte digitali e anche riversamenti come il.mio matrimonio,viaggio di nozze, i figli da piccoli poi altri filmati di gite , montagna e mare .tutto quello che faccio o mi mandano su wuezap mi si scaricano in automatico sul PC.
 

Etta

Utente di lunga data
I comunque conservo anche gli scontrini di posti in cui sono stata bene. 😄
 

Brunetta

Utente di lunga data

Angie17

Utente di lunga data
Il discorso sulle foto/lettere/diari, mi ha fatto pensare a una cosa, che ho sempre sentito come irrisolta.
A me piace conservare e tracciare i ricorsi, soprattutto per mezzo della scrittura. Ma, al di là del fatto che in parte non lo posso fare del tutto, perché una parte della mia esistenza è nascosta e tale deve restare, in generale temo che, se dovesse succedermi qualcosa, altri potrebbero vedere/leggere cose che per me sono personali e che non so se voglio siano condivise, pur con tutti il bene che voglio ai miei parenti.
Voi ci avete mai pensato? Avete dei ricordi tangibili, a cui tenete, ma che non vorreste fossero visti o letti da altri?
Tenete un diario?
No non tengo un diario, non l'ho mai tenuto neanche da adolescente.
La parte più preziosa e potente dei miei ricordi è conservata nella mia mente e nel mio cuore, sono favorita dalla mia ottima memoria in questo.
Però conservo tantissime foto.. che mi ricordano giornate, fatti ,, periodi particolari , con persone, (parenti e non), che hanno fatto parte del mio percorso di vita.. ed è bello ogni tanto sfogliare..
Tra l'altro non vorrei che, eventuali scritti fossero visti o letti da altri, perché la lettura ed il vissuto di certi avvenimenti e scelte posso saperla solo io, solo io so per quali pressioni, circostanze e situazioni mi son trovata ad affrontare alcune cose.. e non vorrei mai che altri , se non chi ho scelto mentre sono in vita di mettere a conoscenza di queste cose personalissime, leggessero con i loro occhi la mia vita, perciò chi verrà dopo di me non troverà miei scritti, solo qualche foto o oggetto che ai suoi occhi apparirà incomprensibile.
Tra l'altro sono fermamente convinta che, come ho scritto più volte "non ci si bagna mai due volte nello stesso fiume" , io stessa rileggerei con occhi e convinzioni diverse le cose successe, è umano fa parte dell'andare avanti. Quindi per me stessa non lo trovo utile, se c'è stato qualcosa di efficace l'ho imparato e messo a frutto nella mia vita, per il resto vado avanti e non sto a rileggermi troppo le cose.. può essere anche che questo mio pensiero sia errato, ma è sempre andato bene così..

Avrei voluto davvero trovare qualcosa di scritto da mio papà, invece mi ha lasciato senza risposte su interi pezzi della sua vita.
Era lecito, ma per questo io sono diventata una persona che, invece, ha l'ansia di perdere i pezzi.
Per quanto riguarda i miei genitori ritengo di averli conosciuti abbastanza bene, non ho grandi domande irrisolte, con mia mamma abbiamo condiviso confidenze e situazioni non comuni, se c'è stato qualcosa di cui non mi hanno parlato o messo a conoscenza, è perché forse non volevano che soffrissi o conoscessi quella parte della loro vita. Ho imparato a rispettare ed accettare certe scelte..
Ti dirò.. qualche tempo dopo che morì mia mamma scoprii alcune cose dei suoi ultimi tempi, ho capito che non aveva voluto condividere alcune cose per non farmi soffrire ulteriormente, l'ho accettato.. anche questo faceva parte di mia mamma e va rispettato.
 
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Marjanna

Utente di lunga data
Quando pensi a te a cinque anni e ricordi un episodio, non lo stai rivivendo, stai raccontando a te stessa e lo fai da adulta con esperienze e cultura adulta. Per questo hai trovato ingenuo lo scritto di quella tua amica, perché era lo scritto di una ventenne, mentre la te ventenne la ricordi, la narri più matura.
Sono distanze che si provano anche leggendo i propri diari.
è un poco il motivo percui preferisco le foto, perchè parto da dati più materiali (faceva freddo, pioveva, sudavo, era caldissimo, avevo sbagliato a indossare tot maglia....)
per farti un esempio ho delle foto che visivamente tu vedresti solo quanto scattato, per farle mi sono sporcata di fango, sono tornata a casa con questo odore intenso, ho pulito le scarpe, ect. un processo di per se banale, a distanza rivedo quel giorno, in qualche modo le sensazioni provate (tipo ricordo che avevo pensato al fango e al lusso che oggi abbiamo di poter vivere in zone dove uscendo non ci si sporca di fango, perchè sono asfaltare ect, e anche a quanto sia terribile la morte in situazioni di fango, che diventa melma -notizie riportate in quotidiani- perchè generalmente ne viviamo lontani) oppure altro, le variabili sono tantissime... diciamo che ricordo certi pensieri, riflessioni, mi ricordo la loro matrice
 

Brunetta

Utente di lunga data
è un poco il motivo percui preferisco le foto, perchè parto da dati più materiali (faceva freddo, pioveva, sudavo, era caldissimo, avevo sbagliato a indossare tot maglia....)
per farti un esempio ho delle foto che visivamente tu vedresti solo quanto scattato, per farle mi sono sporcata di fango, sono tornata a casa con questo odore intenso, ho pulito le scarpe, ect. un processo di per se banale, a distanza rivedo quel giorno, in qualche modo le sensazioni provate (tipo ricordo che avevo pensato al fango e al lusso che oggi abbiamo di poter vivere in zone dove uscendo non ci si sporca di fango, perchè sono asfaltare ect, e anche a quanto sia terribile la morte in situazioni di fango, che diventa melma -notizie riportate in quotidiani- perchè generalmente ne viviamo lontani) oppure altro, le variabili sono tantissime... diciamo che ricordo certi pensieri, riflessioni, mi ricordo la loro matrice
Noi ci relazioniamo con il mondo con i sensi, ma ognuno di noi ha sensi prevalenti che costituiscono la base dei ricordi.
Per molto tempo (io che sono scema, magari per altri è evidente) ho pensato che gli altri funzionassero come me.
Quando ho capito che non è così, ho sviluppato un profondo interesse per il nostro funzionamento.
Rispetto al funzionamento razionale ci sono molti studi sulla meta cognizione. Cioè come funziona il nostro apprendimento.
È per questo che c’è chi ricorda meglio un film, di un romanzo.
Culturalmente è diffusa una valutazione implicita che, ad esempio, considera inferiore la conoscenza avvenuta attraverso i film rispetto a quella scritta.
Tu hai una conoscenza e di conseguenza memoria visiva e fisica che ti porta anche a riflessioni sul passato.
Spesso riporti qui riflessioni sul passato e sui cambiamenti materiali e sociali.
Altri funzionano diversamente.
Ecco perché la scuola dovrebbe usare più mezzi comunicativi per creare apprendimento e accettare varie forme di comunica degli apprendimenti.
 
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The Reverend

Utente di lunga data
Noi ci relazionavamo con il mondo con i sensi, ma ognuno di noi ha sensi prevalenti che costituiscono la base dei ricordi.
Per molto tempo (io che sono scema, magari per altri è evidente) ho pensato che gli altri funzionassero come me.
Quando ho capito che non è così, ho sviluppato un profondo interesse per il nostro funzionamento.
Rispetto al funzionamento razionale ci sono molti studi sulla meta cognizione. Cioè come funziona il nostro apprendimento.
È per questo che c’è chi ricorda meglio un film, di un romanzo.
Culturalmente è diffusa una valutazione implicita che, ad esempio, considera inferiore la conoscenza avvenuta attraverso i film rispetto a quella scritta.
Tu hai una conoscenza e di conseguenza memoria visiva e fisica che ti porta anche a riflessioni sul passato.
Spesso riporti qui riflessioni sul passato e sui cambiamenti materiali e sociali.
Altri funzionano diversamente.
Ecco perché la scuola dovrebbe usare più mezzi comunicativi per creare apprendimento e accettare varie forme di comunica degli apprendimenti.
Nella scuola si dovrebbe insegnare di più e sparare meno cazzate. I ragazzi imparerebbero di più e meglio. Se il livello della scuola italiana è quello che è, è anche grazie alle troppe pippe mentali
 

Marjanna

Utente di lunga data
Noi ci relazionavamo con il mondo con i sensi, ma ognuno di noi ha sensi prevalenti che costituiscono la base dei ricordi.
Per molto tempo (io che sono scema, magari per altri è evidente) ho pensato che gli altri funzionassero come me.
Quando ho capito che non è così, ho sviluppato un profondo interesse per il nostro funzionamento.
Rispetto al funzionamento razionale ci sono molti studi sulla meta cognizione. Cioè come funziona il nostro apprendimento.
È per questo che c’è chi ricorda meglio un film, di un romanzo.
Culturalmente è diffusa una valutazione implicita che, ad esempio, considera inferiore la conoscenza avvenuta attraverso i film rispetto a quella scritta.
Tu hai una conoscenza e di conseguenza memoria visiva e fisica che ti porta anche a riflessioni sul passato.
Spesso riporti qui riflessioni sul passato e sui cambiamenti materiali e sociali.
Altri funzionano diversamente.
Ecco perché la scuola dovrebbe usare più mezzi comunicativi per creare apprendimento e accettare varie forme di comunica degli apprendimenti.
Però i riferimenti alla scuola li capisco fino ad un certo punto.
Qui scrivono persone adulte da un bel pezzo.
Un conto è se si parla di scuola perchè qualche utente sta seguendo i propri figli, un altro è ruotare ogni argomento pensando alla scuola. Ha senso per chi come te ha speso una vita come insegnante, ma per tanti altri no...

Riguardo alle esperienze di vita, personalmente si, faccio una netta distinzione tra un vissuto personale, e un "vissuto" appreso attraverso un film o un libro.
Direi che la differenza principale riguarda il tempo e il limite dei sensi usati. Certe esperienza hanno tempi e sono accompagnate da un vissuto fisico che non si vive guardando una pellicola cinematografica o leggendo un libro.
Negli ultimi usi solo la vista, non usi olfatto, tatto, udito. I tempi del vissuto che in qualche modo fai entrare in te, sono diversi da quelli che potresti vivere in realtà.
 
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