Le spiegazioni possono avere un senso o no, a seconda di ciò che si vuole fare.
Io i fatti me li sono trovati da solo. E' vero che sono stato agevolato dal menefreghismo di chi non fa nulla per eliminare le prove, ma è anche vero che anche in mancanza di prove, a conti fatti, non c'è alcun bisogno di sapere tutto tutto, anzi, meglio non saperlo.
Ma pure io, ho preso il cellulare che ero quasi maggiorenne
Una curiosità: Cosa fa adesso? Come si comporta con te ed il bambino?
io ho già detto a mia figlia che quando le darò un telefono, le installerò il parental control
Adesso fa la sua vita nel paese dov'è nata e cresciuta, dove lavora e dove abitano i suoi genitori. Il rapporto è assolutamente civile e strettamente limitato a ciò che riguarda figlio. Lui è contento e se è contento lui io sono felice.
A me ha chiesto persino con un messaggino su Wa se poteva diventare ateo
OK, ma quando hai capito che tua moglie aveva una relazione, immagino che tu glielo abbia detto e abbiate avuto un confronto in merito, decidendo poi di separarvi.
La linea è molto sottile, un conto è sapere cosa fanno (ed io sono d'accordo , bisogna sapere) altro è vietare e limitare in modo paranoico la libertà dei giovani privandoli delle loro esperienze, ma bisogna sapere per poterli aiutare e non attendere che il tutto possa peggiorare in modo irreversibile. Sapere è potere
Diciamo che dipende dall'età, per me sotto i quattordici anni non dovrebbero neppure avere il telefono, né l'autorizzazione a spostarsi da soli, se non per percorsi già prefissati.
Certo che si. La dinamica è stata più o meno e in sintesi ma non più di tanto, tipo questa: "che cazzo sono questi messaggi?", "niente, è un collega con cui "scherziamo"", "e secondo te io ci credo?", silenzio e faccia contrita, "io voglio solo sapere che cazzo hai intenzione di fare", "non lo so", "che risposta è -non lo so-? per me vuol dire fine della storia, lo capisci?" "si ma non lo so", "ok allora in tal caso vado da un avvocato e chiedo il da farsi", nessuna risposta, vado da un avvocato, faccio preparare un ricorso per separazione consensuale, le dico di venire a sentire bene di cosa si tratta per capire cosa comporta nei fatti, viene a sentire, firma tutto senza dire nulla.
Non è questione di pessimismo. Ahimè avendo a che fare con una marea di ragazzi posso affermare che il livello di maleducazione e violenza è in netto aumento a dispetto delle famiglie e/o sistema scolastico e/o società civile. Credo che @Gaia si riferisse a questo .
Hai avuto sufficienti risposte.
Esiste ancora sto collega nella sua vita?
Esatto, non c'era bisogno di sapere i dettagli tipo da quanto andava avanti, quante volte trombavano a settimana o che tipo di relazione emotiva/sentimentale vi fosse
Essere genitori non è facile , mi associo in parte a quello che ha scritto @Rebecca89 Per me non va bene né il disinteresse né l eccessivo controllo.
Che io sappia si e con la stessa modalità di relazione, ma non interessandomi più la cosa è solo quello che posso cogliere da quello che dice mio figlio ogni tanto
Ma ci mancherebbe.
Allora devi prendere l'iniziativa e invece di fare domande che non trovano risposta, o peggio risposte che fanno venire il latte al culo, poni l'altro di fronte all'alternativa, e vedi le sue carte
@gvl quoto Rebecca perché rappresenta il mio modo di essere mamma...le mie figlie sanno che ho fiducia in loro e che basta una volta per fare crollare tutto e a quel punto sono dolori, non conviene...mi avvisano sempre se si spostano da dove devono essere...poi parlando con gli amici delle bimbe è venuto fuori che questo tipo di app che rileva la posizione è un arma a doppio taglio visto che anche i figli sanno dove sono i genitori...se vogliono combinare qualcosa controllano che questi ultimi siano lontani...non ci dimentichiamo che abbiamo a che fare con una generazione che è cresciuta a pane e tecnologia...ci fregheranno sempre....