Cronaca nera

CIRCE74

Utente di lunga data
Ma per dire, domenica sono stato alla cresima della figlia di un'amica della mia compagna, avrei filmato come trattava di merda i genitori che mi prudevano i palmi delle mani.. e sti 2 che non so come definire che non reagivano minimamente. In compenso pure lei, 12 anni, doveva mandare foto al fidanzatino per dimostrare che era effettivamente alla sua cresima, a casa sua...
mamma mia che tristezza...io come te...mi iniziano a prudere le mani...
 

Brunetta

Utente di lunga data
si si...ne sono sempre più convinta....io e mio marito a livello materiale abbiamo messo dei paletti e quello per forza anche perché non essendo famiglia Berlusconi non riusciremmo a coprire tutte le richieste e questa cosa è accettata, il problema viene fuori quando magari arriva un "no" sul fatto di essere sempre disponibili a correre per i loro impegni...qui si fa più fatica e si nota nel loro comportamento un pensare di essere al centro dell'universo, le loro cose come importanza superano tutto quello che hanno intorno.
Stessa cosa ho notato un non sapere reagire a voti che magari non raggiungono le loro aspettative, si da sempre la colpa agli altri, non pensano mai di avere sbagliato loro, mi ci finisco a cercare di fare capire alle mie figlie che l'unica cosa da fare quando qualcosa non va bene è rimboccarsi le maniche e cercare di rimediare se abbiamo sbagliato, restano ferme sul cercare di trovare una causa esterna al loro mancato raggiungimento dell'obbiettivo e perdono tempo a lamentarsi.
Sono cresciute in una società egoriferita e questo è il risultato, dobbiamo tornare a pensare che siamo solo una parte di una catena che è formata da molti individui tutti giusti nella loro imperfezione e che trovano la forza di andare avanti nel sorreggere ed essere sorretti da chi hanno intorno, l'individualismo non porta a niente di buono, ci siamo dimenticati di essere animali sociali.
Beh i limiti economici e logistici sono invalicabili, se i soldi non ci sono, non ci sono. Ma sono cose che si dovrebbero fare capire ben prima di arrivare al limite.
Sono i limiti alla soddisfazione di desideri che sono difficili da porre, sia perché i genitori stessi faticano a porsi limiti.
Faccio esempi di cose viste.
Quando avevo i bambini piccoli vi erano regole non scritte che facevano considerare inopportuno andare in vacanza con bambini piccoli. Per intenderci, andava bene “mezza montagna“ ciò sugli 800m per avere un po’ di fresco (chi conosce l’estate milanese, sa che che è una crudeltà la città) ma non di certo il mare. Io, irresponsabilmente, sono andata al mare, pur con accortezze imposte. Quindi irresponsabile anch’io. Ma non capisco le foto con neonati “la prima volta a Londra/Parigi/NY” come se a un bambino prima degli 8 anni possa interessare e notare qualcosa di una città diversa. Attualmente viene evitato se non ci sono soldi, non perché è una fatica inutile per il bambino. Quindi i genitori non vogliono rinunciare a nulla per il bene del bambino e non accettano di percepirsi famiglia, una entità diversa da singoli o coppia.
È per me evidente che è poi difficile porre limiti ai figli.
Il fatto che poi da studenti non vogliano riconoscere il giudizio che può riferirsi a mancanza di impegno, ma (inaccettabile!) a limiti intellettuali (“la matematica non sarà mai il mio mestiere“ è d’altri tempi) non arriva solo dalla influenza dei pari.
Bisogna riuscire a capire dove si è sbagliato.

Questo non lo so, non mi intrometterei mai. Certamente un quindicenne di oggi non mi sembra paragonabile a un quindicenne degli anni '80 come ero io. Per me sono troppo adultizzati, sembrano adulti, ma resto convinto che non possono esserlo e la cosa non è buona.
Sembrano.

Ma per dire, domenica sono stato alla cresima della figlia di un'amica della mia compagna, avrei filmato come trattava di merda i genitori che mi prudevano i palmi delle mani.. e sti 2 che non so come definire che non reagivano minimamente. In compenso pure lei, 12 anni, doveva mandare foto al fidanzatino per dimostrare che era effettivamente alla sua cresima, a casa sua...
mamma mia che tristezza...io come te...mi iniziano a prudere le mani...
Contrariamente alla prima impressione, quella ragazzina stava chiedendo limiti dai genitori. Infatti poi accetta quelli del ragazzino che, altrettanto privo di limiti, esercita la onnipotenza, tipica dell’adolescenza.
L’adolescenza è un periodo terribile per tutti perché ci si accorge di stare per superare i genitori. La figlia che vedeva la madre bellissima e ineguagliabile (anche se la madre è una Concettina, come diceva Abatabtuono) tanto che era la moglie del padre, si rende conto di avere un corpo desiderabile e di avere questo potere dell’attrazione, che la madre sta perdendo. Perché se anche la madre è una stupenda trentaseienne, non ha più quella potenza della giovinezza. Vedi Una mamma per amica.
Il figlio che da bambino vedeva il padre, anche se minuto e alto 1,60, si accorge che lo sta superando in altezza e forza ed è compiaciuto e spaventato da questo.
Gli adolescenti sono cuccioli spaventati in corpi e parole che sembrano da adulti.
Ma i limiti vanno imposti prima.
 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
Contrariamente alla prima impressione, quella ragazzina stava chiedendo limiti dai genitori. Infatti poi accetta quelli del ragazzino che, altrettanto privo di limiti, esercita la onnipotenza, tipica dell’adolescenza.
L’adolescenza è un periodo terribile per tutti perché ci si accorge di stare per superare i genitori. La figlia che vedeva la madre bellissima e ineguagliabile (anche se la madre è una Concettina, come diceva Abatabtuono) tanto che era la moglie del padre, si rende conto di avere un corpo desiderabile e di avere questo potere dell’attrazione, che la madre sta perdendo. Perché se anche la madre è una stupenda trentaseienne, non ha più quella potenza della giovinezza. Vedi Una mamma per amica.
Il figlio che da bambino vedeva il padre, anche se minuto e alto 1,60, si accorge che lo sta superando in altezza e forza ed è compiaciuto e spaventato da questo.
Gli adolescenti sono cuccioli spaventati in corpi e parole che sembrano da adulti.
Ma i limiti vanno imposti prima.
Ma infatti io avrei schiaffeggiato i genitori di lei
 

Brunetta

Utente di lunga data
Ma infatti io avrei schiaffeggiato i genitori di lei
A me è successo di “rimproverare” (lo scrivo tra virgolette perché non comprende alcun tipo di sclero, ma rivolgersi a bassa voce al singolo facendo capire che aveva un comportamento inopportuno o inappropriato) bambini e ragazzini in presenza dei genitori che non intervenivano.
Non so perché i genitori non siano in grado di intervenire.
Ipotizzo che si sentano privi di autorevolezza per farlo.
 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
A me è successo di “rimproverare” (lo scrivo tra virgolette perché non comprende alcun tipo di sclero, ma rivolgersi a bassa voce al singolo facendo capire che aveva un comportamento inopportuno o inappropriato) bambini e ragazzini in presenza dei genitori che non intervenivano.
Non so perché i genitori non siano in grado di intervenire.
Ipotizzo che si sentano privi di autorevolezza per farlo.
Molto probabile. Un ragionamento che sento è che essendo tutti così, quindi "normali", certi comportamenti sono ineluttabili.
 

CIRCE74

Utente di lunga data
Contrariamente alla prima impressione, quella ragazzina stava chiedendo limiti dai genitori. Infatti poi accetta quelli del ragazzino che, altrettanto privo di limiti, esercita la onnipotenza, tipica dell’adolescenza.
L’adolescenza è un periodo terribile per tutti perché ci si accorge di stare per superare i genitori. La figlia che vedeva la madre bellissima e ineguagliabile (anche se la madre è una Concettina, come diceva Abatabtuono) tanto che era la moglie del padre, si rende conto di avere un corpo desiderabile e di avere questo potere dell’attrazione, che la madre sta perdendo. Perché se anche la madre è una stupenda trentaseienne, non ha più quella potenza della giovinezza. Vedi Una mamma per amica.
Il figlio che da bambino vedeva il padre, anche se minuto e alto 1,60, si accorge che lo sta superando in altezza e forza ed è compiaciuto e spaventato da questo.
Gli adolescenti sono cuccioli spaventati in corpi e parole che sembrano da adulti.
Ma i limiti vanno imposti prima.
Io penso che il problema è il modello di persona che ci è stato imposto dalla società, già alla scuola elementare è stato messo in discussione il voto perché altrimenti i bambini si sentono giudicati (sinceramente mai visto come problema la cosa), viene detto loro che tutti possono arrivare a fare qualunque cosa( sai che botta quando la vista ti presenta il conto?), sia la famiglia che la scuola fa passare il concetto che siamo tutti perfetti (ti rendi conto del peso che diventa una cosa simile su un bambino?), nello sport bisogna eccellere, a scuola solo voti alti ( adesso un sei è diventato un problema, io facevo Gesù con due mani quando lo prendevo) ...come fanno a non sclerare?
Prima gli adolescenti esistevano per fare minchiate, adesso non se lo possono permettere perché da subito viene richiesto loro da tutti di essere la perfezione fatta persona...ed aggiungo che tanta perfezione mette in difficoltà gli stessi genitori che non sanno a cosa aggrapparsi per dire loro che così non va bene.
 

hammer

Utente di lunga data
Quindi è accettabile il controllo continuo? Tipo anche dover fare foto con sfondo atto a dimostrare che è vero che si è dove si dice di essere ogni ora circa?
Non lo è assolutamente. E se avessi una figlia in queste condizioni sarei enormemente preoccupato, tanto da prendere in seria considerazione decise azioni persuasive nei confronti del coglione. Meglio prevenire che curare.
 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
Non lo è assolutamente. E se avessi una figlia in queste condizioni sarei enormemente preoccupato, tanto da prendere in seria considerazione decise azioni persuasive nei confronti del coglione. Meglio prevenire che curare.
Il problema è che tale coglionaggine è assolutamente diffusa ed è vissuta dalle ragazzine come motivo di vanto. Ad esempio mi racconta che è assolutamente disdicevole per una non vedere arrivare nessuno durante l'intervallo che le pianti una menata perché si è permessa di parlare con qualcuno. Se non arriva nessuno è lei la sfigata, ma perché confondono la possessività con il riconoscimento di valore da parte dell'altro che "ci tiene" se lo dimostra col controllo
 

bravagiulia75

Annebbiata lombarda DOCG
Il problema è che tale coglionaggine è assolutamente diffusa ed è vissuta dalle ragazzine come motivo di vanto. Ad esempio mi racconta che è assolutamente disdicevole per una non vedere arrivare nessuno durante l'intervallo che le pianti una menata perché si è permessa di parlare con qualcuno. Se non arriva nessuno è lei la sfigata, ma perché confondono la possessività con il riconoscimento di valore da parte dell'altro che "ci tiene" se lo dimostra col controllo
Sti comportamenti c erano già ai miei tempi
anche senza telefono
Non li noto però intorno a me
Mia figlia per esempio quando aveva il moroso uscivano praticamente sempre uno senza l altro
Se facevano serata insieme perché le 2 compagnie andavano nello stesso locale
Mio figlio al massimo controlla il suo PC...che non esca dalla sua cameretta 🤣

Scherzi a parte...manco i figli dei miei amici hanno sti problemi
 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
Sti comportamenti c erano già ai miei tempi
anche senza telefono
Non li noto però intorno a me
Mia figlia per esempio quando aveva il moroso uscivano praticamente sempre uno senza l altro
Se facevano serata insieme perché le 2 compagnie andavano nello stesso locale
Mio figlio al massimo controlla il suo PC...che non esca dalla sua cameretta 🤣

Scherzi a parte...manco i figli dei miei amici hanno sti problemi
Beati loro, poi io se fossero solo racconti di ragazzini li prenderei con le pinze, poi però se vedo certi comportamenti e atteggiamenti qualche domanda me la faccio.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Io penso che il problema è il modello di persona che ci è stato imposto dalla società, già alla scuola elementare è stato messo in discussione il voto perché altrimenti i bambini si sentono giudicati (sinceramente mai visto come problema la cosa), viene detto loro che tutti possono arrivare a fare qualunque cosa( sai che botta quando la vista ti presenta il conto?), sia la famiglia che la scuola fa passare il concetto che siamo tutti perfetti (ti rendi conto del peso che diventa una cosa simile su un bambino?), nello sport bisogna eccellere, a scuola solo voti alti ( adesso un sei è diventato un problema, io facevo Gesù con due mani quando lo prendevo) ...come fanno a non sclerare?
Prima gli adolescenti esistevano per fare minchiate, adesso non se lo possono permettere perché da subito viene richiesto loro da tutti di essere la perfezione fatta persona...ed aggiungo che tanta perfezione mette in difficoltà gli stessi genitori che non sanno a cosa aggrapparsi per dire loro che così non va bene.
Vuoi spostare il problema dalla famiglia alla scuola parlando di cose di cui hai una conoscenza limitata.
Io non do voti da trent’anni e le motivazioni non sono quelle che tu ipotizzi. Non c’entra niente il non giudicare, perché il prodotto viene giudicato/valutato eccome! La valutazione è sul processo di acquisizione delle abilità nel suo sviluppo.
Se ne vuoi sapere di più https://www.francoangeli.it/Libro/L...pprendimento-dalla-tirannia-del-voto?Id=28496

Io penso che il problema è il modello di persona che ci è stato imposto dalla società, già alla scuola elementare è stato messo in discussione il voto perché altrimenti i bambini si sentono giudicati (sinceramente mai visto come problema la cosa), viene detto loro che tutti possono arrivare a fare qualunque cosa( sai che botta quando la vista ti presenta il conto?), sia la famiglia che la scuola fa passare il concetto che siamo tutti perfetti (ti rendi conto del peso che diventa una cosa simile su un bambino?), nello sport bisogna eccellere, a scuola solo voti alti ( adesso un sei è diventato un problema, io facevo Gesù con due mani quando lo prendevo) ...come fanno a non sclerare?
Prima gli adolescenti esistevano per fare minchiate, adesso non se lo possono permettere perché da subito viene richiesto loro da tutti di essere la perfezione fatta persona...ed aggiungo che tanta perfezione mette in difficoltà gli stessi genitori che non sanno a cosa aggrapparsi per dire loro che così non va bene.
Riprendo il tuo post perché metti insieme più cose, anche in modo contraddittorio.
Perché mai contesti la “indulgenza“ (così come tu la interpreti, poi non so dove. Io litigo da trent’anni per verifiche continue) nella scuola e poi trovi deleteria la pretesa di eccellenza nello sport?
Quale perfezione vedi in ragazzini fidanzati che scopano col modello porno. Ma forse fanno come i genitori.

Sti comportamenti c erano già ai miei tempi
anche senza telefono
Non li noto però intorno a me
Mia figlia per esempio quando aveva il moroso uscivano praticamente sempre uno senza l altro
Se facevano serata insieme perché le 2 compagnie andavano nello stesso locale
Mio figlio al massimo controlla il suo PC...che non esca dalla sua cameretta 🤣

Scherzi a parte...manco i figli dei miei amici hanno sti problemi
Un problema sociale esiste anche se non lo vediamo o non ci tocca personalmente.
 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
Riprendo il tuo post perché metti insieme più cose, anche in modo contraddittorio.
Perché mai contesti la “indulgenza“ (così come tu la interpreti, poi non so dove. Io litigo da trent’anni per verifiche continue) nella scuola e poi trovi deleteria la pretesa di eccellenza nello sport?
Quale perfezione vedi in ragazzini fidanzati che scopano col modello porno. Ma forse fanno come i genitori.
Non è che la colpa è dei nonni che non hanno saputo crescere dei genitori, bensì degli adulti che si comportano da nonni a loro volta?
 

Brunetta

Utente di lunga data
Non è che la colpa è dei nonni che non hanno saputo crescere dei genitori, bensì degli adulti che si comportano da nonni a loro volta?
Non lo so quale debba essere il ruolo dei nonni, non lo sono ancora. Tendo a credere che i nonni possano avere un ruolo coerentemente a come sono stati da genitori in armonia.
Ho passato recentemente una domenica con i miei figli e un bambino. A fine giornata mio figlio mi ha chiesto come mi comportavo quando era piccolo perché non ricordava tutte quelle continue raccomandazioni come era stato subissato tutto il giorno il bimbo. Tra l’altro mio figlio era stato un “padre” ideale, aspetto che lo sia reale.
Io credo, come risulta anche da ricerche sociologiche, che i genitori tendano sempre più a non sentire la distanza educativa con i figli, ma li sentano come emanazione di sé.
E, visto che nessuno ha una morale, una linea di comportamento sicura, non ha nulla da non dico imporre, ma nemmeno proporre ai figli. Se si pensa che la morale sia quella individualistica, non c’è nulla.
 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
Non lo so quale debba essere il ruolo dei nonni, non lo sono ancora. Tendo a credere che i nonni possano avere un ruolo coerentemente a come sono stati da genitori in armonia.
Ho passato recentemente una domenica con i miei figli e un bambino. A fine giornata mio figlio mi ha chiesto come mi comportavo quando era piccolo perché non ricordava tutte quelle continue raccomandazioni come era stato subissato tutto il giorno il bimbo. Tra l’altro mio figlio era stato un “padre” ideale, aspetto che lo sia reale.
Io credo, come risulta anche da ricerche sociologiche, che i genitori tendano sempre più a non sentire la distanza educativa con i figli, ma li sentano come emanazione di sé.
E, visto che nessuno ha una morale, una linea di comportamento sicura, non ha nulla da non dico imporre, ma nemmeno proporre ai figli. Se si pensa che la morale sia quella individualistica, non c’è nulla.
Non dico il ruolo dei nonni nei confronti dell'adolescente, ma il ruolo dei nonni quando erano i genitori dei genitori dell'adolescente, avrebbero dovuto crescere dei potenziali genitori, e invece hanno cresciuto dei genitori che si comportano da nonni.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Non dico il ruolo dei nonni nei confronti dell'adolescente, ma il ruolo dei nonni quando erano i genitori dei genitori dell'adolescente, avrebbero dovuto crescere dei potenziali genitori, e invece hanno cresciuto dei genitori che si comportano da nonni.
Avevo capito. Per questo mi chiedevo quale tu ritenga che sia il ruolo dei nonni.
Io da nonna darei regole in coerenza con i figli o magari più rigide.
Infatti ho detto che trovo assurdi i viaggi con i neonati.
 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
Avevo capito. Per questo mi chiedevo quale tu ritenga che sia il ruolo dei nonni.
Io da nonna darei regole in coerenza con i figli o magari più rigide.
Infatti ho detto che trovo assurdi i viaggi con i neonati.
Il ruolo dei nonni oggi è poco rilevante, ma se uno è un certo tipo di genitore oggi, in parte è dovuto anche da come è stato cresciuto dai suoi di genitori, no?
 

Brunetta

Utente di lunga data
Il ruolo dei nonni oggi è poco rilevante, ma se uno è un certo tipo di genitore oggi, in parte è dovuto anche da come è stato cresciuto dai suoi di genitori, no?
In parte sì.
Ma c’è una influenza della cultura notevole.
Io lo vedo qui. Tu no?
 

Nono

Utente di lunga data
Si, i genitori hanno si un ruolo, ma non così incisivi.
Sono diverse le ragioni che portano a questi episodi raccapriccianti.

La realtà è che noi queste generazioni "non le conosciamo"
Da vedere "Adolescennce" su Netflix ....
 

perplesso

Administrator
Staff Forum
Allora io ho notato una cosa, con l'avanzare dell'età delle ragazze si tende comunque ad accettare che il maschio ponga dei limiti sulla libertà di movimento delle femmine, si tollera la gelosia per me eccessiva molte volte e passa come naturale il litigio quando le ragazze magari si vogliono concedere dei momenti liberi dalla coppia... con sgomento mi sono resa conto che queste che sanno tutti i meccanismi delle relazioni tossiche, hanno dato un nome a tutto quello che può non andare in una coppia ad una certa si sottomettono molto di più delle donne della mia generazione che non sapevano niente di psicologia ma che si rendevano subito conto quando qualcosa non andava e più che altro avevano capito il concetto che se una relazione non fa stare bene meglio lasciar perdere.
In poche parole molti discorsi e pochi fatti.
In più poi mettiamoci che i nostri ragazzi sono cresciuti con l'idea che una risposta negativa non è contemplata, non sono abituati ad affrontare i problemi, la scuola stessa fa di tutto per farli crescere convinti che il mondo sia tutto rose e fiori, i voti brutti magicamente spariscono e difficilmente vengono bocciati...va da se che famiglie e scuole stanno crescendo un branco di mammolette che alla prima difficoltà si impanicano e nel panico purtroppo ci sta la reazione tremenda del dare per buono l'uccidere una persona che ti ha respinto ricordandoti magari per la prima volta che si può anche essere rifiutati da qualcuno che non ti trova perfetto.
pensa che tra 2 generazioni sarete tutte sotto 3 kg di cappa di lana con solo una fessura per gli occhi
 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
In parte sì.
Ma c’è una influenza della cultura notevole.
Io lo vedo qui. Tu no?
Si, però ricordo anche che in casa mia ho sempre sentito dire che mio zio (che ha 18 anni meno di mio padre e 8 più di me) è stato cresciuto dai miei nonni come fosse un nipote (mio nonno aveva 50 quando mia nonna rimase incinta che ne aveva 42/43, nel 1964) a differenza di mio padre e suo fratello intermedio che invece sono cresciuti con tutto un altro tipo di "disciplina", cosa che in effetti le diverse personalità dei 3 fratelli sembrano corroborare. Fatte le dovute proporzioni potrebbe essere anche un qualcosa legato all'età media in cui si diventa genitori oggi?
 
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