si si...ne sono sempre più convinta....io e mio marito a livello materiale abbiamo messo dei paletti e quello per forza anche perché non essendo famiglia Berlusconi non riusciremmo a coprire tutte le richieste e questa cosa è accettata, il problema viene fuori quando magari arriva un "no" sul fatto di essere sempre disponibili a correre per i loro impegni...qui si fa più fatica e si nota nel loro comportamento un pensare di essere al centro dell'universo, le loro cose come importanza superano tutto quello che hanno intorno.
Stessa cosa ho notato un non sapere reagire a voti che magari non raggiungono le loro aspettative, si da sempre la colpa agli altri, non pensano mai di avere sbagliato loro, mi ci finisco a cercare di fare capire alle mie figlie che l'unica cosa da fare quando qualcosa non va bene è rimboccarsi le maniche e cercare di rimediare se abbiamo sbagliato, restano ferme sul cercare di trovare una causa esterna al loro mancato raggiungimento dell'obbiettivo e perdono tempo a lamentarsi.
Sono cresciute in una società egoriferita e questo è il risultato, dobbiamo tornare a pensare che siamo solo una parte di una catena che è formata da molti individui tutti giusti nella loro imperfezione e che trovano la forza di andare avanti nel sorreggere ed essere sorretti da chi hanno intorno, l'individualismo non porta a niente di buono, ci siamo dimenticati di essere animali sociali.
Beh i limiti economici e logistici sono invalicabili, se i soldi non ci sono, non ci sono. Ma sono cose che si dovrebbero fare capire ben prima di arrivare al limite.
Sono i limiti alla soddisfazione di desideri che sono difficili da porre, sia perché i genitori stessi faticano a porsi limiti.
Faccio esempi di cose viste.
Quando avevo i bambini piccoli vi erano regole non scritte che facevano considerare inopportuno andare in vacanza con bambini piccoli. Per intenderci, andava bene “mezza montagna“ ciò sugli 800m per avere un po’ di fresco (chi conosce l’estate milanese, sa che che è una crudeltà la città) ma non di certo il mare. Io, irresponsabilmente, sono andata al mare, pur con accortezze imposte. Quindi irresponsabile anch’io. Ma non capisco le foto con neonati “la prima volta a Londra/Parigi/NY” come se a un bambino prima degli 8 anni possa interessare e notare qualcosa di una città diversa. Attualmente viene evitato se non ci sono soldi, non perché è una fatica inutile per il bambino. Quindi i genitori non vogliono rinunciare a nulla per il bene del bambino e non accettano di percepirsi famiglia, una entità diversa da singoli o coppia.
È per me evidente che è poi difficile porre limiti ai figli.
Il fatto che poi da studenti non vogliano riconoscere il giudizio che può riferirsi a mancanza di impegno, ma (inaccettabile!) a limiti intellettuali (“la matematica non sarà mai il mio mestiere“ è d’altri tempi) non arriva solo dalla influenza dei pari.
Bisogna riuscire a capire dove si è sbagliato.
Questo non lo so, non mi intrometterei mai. Certamente un quindicenne di oggi non mi sembra paragonabile a un quindicenne degli anni '80 come ero io. Per me sono troppo adultizzati, sembrano adulti, ma resto convinto che non possono esserlo e la cosa non è buona.
Sembrano.
Ma per dire, domenica sono stato alla cresima della figlia di un'amica della mia compagna, avrei filmato come trattava di merda i genitori che mi prudevano i palmi delle mani.. e sti 2 che non so come definire che non reagivano minimamente. In compenso pure lei, 12 anni, doveva mandare foto al fidanzatino per dimostrare che era effettivamente alla sua cresima, a casa sua...
mamma mia che tristezza...io come te...mi iniziano a prudere le mani...
Contrariamente alla prima impressione, quella ragazzina stava chiedendo limiti dai genitori. Infatti poi accetta quelli del ragazzino che, altrettanto privo di limiti, esercita la onnipotenza, tipica dell’adolescenza.
L’adolescenza è un periodo terribile per tutti perché ci si accorge di stare per superare i genitori. La figlia che vedeva la madre bellissima e ineguagliabile (anche se la madre è una Concettina, come diceva Abatabtuono) tanto che era la moglie del padre, si rende conto di avere un corpo desiderabile e di avere questo potere dell’attrazione, che la madre sta perdendo. Perché se anche la madre è una stupenda trentaseienne, non ha più quella potenza della giovinezza. Vedi Una mamma per amica.
Il figlio che da bambino vedeva il padre, anche se minuto e alto 1,60, si accorge che lo sta superando in altezza e forza ed è compiaciuto e spaventato da questo.
Gli adolescenti sono cuccioli spaventati in corpi e parole che
sembrano da adulti.
Ma i limiti vanno imposti prima.