Sono nebbia...

danny

Utente di lunga data
Direi non solo, ma una persona la vedi e la giudichi anche nei momenti del bisogno, che prima o poi arrivano.
La vedi quando perde il controllo.
Quando si arrabbia, per dire.
O quando si separa, e senza più vincoli, mostra esattamente come è.
Se è una merda lo vedrai benissimo in quel momento.
 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
Mi sembra che non immagini alternative a ciò che esiste :)

Eppure ciò che esiste è mainstream, vale per tutti e per nessuno.
Certo, certo, c'è la quesitone brutta brutta brutta della relativizzazione e dell'individualismo. ;)

Decostruire significa aprire nuove strade, prendere gli schemi abituali visti come uniche opzioni, naturali, svelarne le contraddizioni e andare oltre.

Tutto può divenire una tana, se si desidera una tana.

Quindi forse la domanda è: cosa desideri?
No?

E allora la risposta è facile.
Benessere semplice.


L'amore è benessere semplice, intenzionale, impegnativo, ma semplice.
E' uno stato creativo, non un raggiungimento.
E' un processo in equilibrio dinamico, che ridefinisce anche la narrazione del mondo.

Visto in questi termini che significato assume, concretamente, la domanda che facevi (adesso credo di poter rispondere) il dimostrare amore?
Mi immagino le pubblicità: amore light, con meno 50% di rotture di balle.. Peccato che poi la gente, pure quando sta bene, spesso trova il modo di incasinarsi lo stesso, per noia, per fame, per paura ecc ecc ecc. L’equilibrio dinamico va bene… ma siamo sicuri che l’amore vero non sia, almeno ogni tanto, un sano casino?
 

Artemis

Utente
Una mia collega, sposata con un uomo con cui sta da ragazza, ha avuto una relazione senza mai mettere in dubbio, così diceva, l’amore per suo marito e nella convinzione di godere di qualcosa che non avrebbe danneggiato il rapporto principale. Tra l’altro il marito è un bell’uomo, di grande spessore culturale, e nulla c’era che andasse male. Ebbene suo marito ha scoperto quasi subito tutto e, senza dir nulla ha scelto di vivere anche lui quella stessa libertà lasciando che la vita proseguisse il suo corso. Lei, tuttavia, ha scoperto la relazione del marito e nella discussione che ne è seguita ha avuto modo di conscere la realtà, ovvero che lui aveva scoperto lei, scegliendo di considerare la cosa come una legittimazione a interrompere quel vincolo che lei per prima aveva violato e che fino a quel momento aveva rispettato in modo assoluto. Initile dire che per quanto lui che, ripeto, è una persona tanto leale quanto acuta e decisamente fuori dagli schemi (per quello che posso dire si aver avuto modo di capire conoscendolo un po) abbia compartimentato la relazione di sua moglie in una cella stagna valutandola nella misura di qualcosa di fisico avendo (parole sue riportatemi da lei) ben salda la percezione della presenza di un amore nei suoi confronti, beh lei è letteralmente devastata dall’aver appreso della relazione di lui. Non immaginava la “devastazione” che poteva creare un tradimento nella vita del partner tradito, il dolore che avrebbe potuto causare qualcosa che lei viveva con leggerezza, sinceramente, credo anche troppa, leggerezza. Ovviamente a peggiorare il tutto c è la sua condizione di impossibilitá oggettiva (ci mancherebbe, aggiungerei) a vivere i “vantaggi” (passatemi il termine puramente esplicativo) dell’essere vittima, avendo lei per prima vestito i panni del carnefice. La troppa convinzione di poter gestire la sua doppia vita e l’errata valutazione di sentirsi certa che suo marito mai avrebbe potuto vivere quelle stesse “trasgressioni”, le hanno dato un colpo, credetemi, tremendo. Lui, dal canto suo, non fa drammi (non so quanto alto sia il suo livello di freddezza in tutto ció, ma a me quasi spaventerebbe), ma lei non è più la stessa.
Tutto questo per dire che ogni valutazione, ogni emozione, ogni convinzione che si possa fare, provare o avere nei confronti del proprio compagno di vita va valutata nella sua oggettività, senza influenza dei propri convincimenti. Cio che è sbagliato, è sbagliato e anche se puo farci stare bene nella convinzione di non togliere nulla al proprio/a partner, non deve dare la certezza che ció che ci è intorno sia la realtà.
Un rapporto di tanti anni, di amore, stima, crescita, ne uscirebbe spezzato. Da una parte o dall’altra.
 
Ultima modifica:

Etta

Utente di lunga data
Tra l’altro il marito è un bell’uomo, di grande spessore culturale, e nulla c’era che andasse male.
Essere belli e di spessore culturale non equivale a “va tutto sempre bene”. Chi l’ha detto?
 

Alphonse02

Utente di lunga data
Una mia collega, sposata con un uomo con cui sta da ragazza, ha avuto una relazione senza mai mettere in dubbio, così diceva, l’amore per suo marito e nella convinzione di godere di qualcosa che non avrebbe danneggiato il rapporto principale. Tra l’altro il marito è un bell’uomo, di grande spessore culturale, e nulla c’era che andasse male. Ebbene suo marito ha scoperto quasi subito tutto e, senza dir nulla ha scelto di vivere anche lui quella stessa libertà lasciando che la vita proseguisse il suo corso. Lei, tuttavia, ha scoperto la relazione del marito e nella discussione che ne è seguita ha avuto modo di conscere la realtà, ovvero che lui aveva scoperto lei, scegliendo di considerare la cosa come una legittimazione a interrompere quel vincolo che lei per prima aveva violato e che fino a quel momento aveva rispettato in modo assoluto. Initile dire che per quanto lui che, ripeto, è una persona tanto leale quanto acuta e decisamente fuori dagli schemi (per quello che posso dire si aver avuto modo di capire conoscendolo un po) abbia compartimentato la relazione di sua moglie in una cella stagna valutandola nella misura di qualcosa di fisico avendo (parole sue riportatemi da lei) ben salda la percezione della presenza di un amore nei suoi confronti, beh lei è letteralmente devastata dall’aver appreso della relazione di lui. Non immaginava la “devastazione” che poteva creare un tradimento nella vita del partner tradito, il dolore che avrebbe potuto causare qualcosa che lei viveva con leggerezza, sinceramente, credo anche troppa, leggerezza. Ovviamente a peggiorare il tutto c è la sua condizione di impossibilitá oggettiva (ci mancherebbe, aggiungerei) a vivere i “vantaggi” (passatemi il termine puramente esplicativo) dell’essere vittima, avendo lei per prima vestito i panni del carnefice. La troppa convinzione di poter gestire la sua doppia vita e l’errata valutazione di sentirsi certa che suo marito mai avrebbe potuto vivere quelle stesse “trasgressioni”, le hanno dato un colpo, credetemi, tremendo. Lui, dal canto suo, non fa drammi (non so quanto alto sia il suo livello di freddezza in tutto ció, ma a me quasi spaventerebbe), ma lei non è più la stessa.
Tutto questo per dire che ogni valutazione, ogni emozione, ogni convinzione che si possa fare, provare o avere nei confronti del proprio compagno di vita va valutata nella sua oggettività, senza influenza dei propri convincimenti. Cio che è sbagliato, è sbagliato e anche se puo farci stare bene nella convinzione di non togliere nulla al proprio/a partner, non deve dare la certezza che ció che ci è intorno sia la realtà.
Un rapporto di tanti anni, di amore, stima, crescita, ne uscirebbe spezzato. Da una parte o dall’altra.
L' esempio che hai riportato è indicativo di come una impostazione relazionale egoistica di infedeltà sia più fragile di quanto si racconti (talvolta si celebri).

Quando lo schema della relazione extra parallela funziona, rimanendo il tradito all' oscuro della infedeltà, si è portati, dal versante del partner traditore, a ritenere di aver raggiunto l' equilibrio perfetto e, qualche volta, ci si fa beffe di quelli "fedeli".

Non tutte le ciambelle riescono con il buco, però , basta un contrattempo, una banale svista, e la relazione extra emerge.
Quello è il momento topico, quando si verificano in concreto le conseguenze nella realtà che possono essere imprevedibili.

C'è un insegnamento nella storia delle religioni che viene trascurato da sempre, anche se è uno dei principi più ricorrenti, quello di non fare agli altri ciò che non si vuole subire.
Never say never....

La vedi quando perde il controllo.
Quando si arrabbia, per dire.
O quando si separa, e senza più vincoli, mostra esattamente come è.
Se è una merda lo vedrai benissimo in quel momento.
Va sfatato il pensiero dominante che nella reazione alla scoperta di una infedeltà vi sia una sorta di "galateo" da seguire. Ma quando mai ....
Molto spesso si improvvisa e non finisce bene per il traditore. Meglio metterlo in conto ...
Ci possono essere conseguenze spiacevoli anche per l'amante, che non è detto che goda di immunità.
Ogni storia è un caso a sé.
 

danny

Utente di lunga data
Ti assicuro che il galateo è la teoria di chi non ha mai vissuto l'esperienza.
Quando ci si trova in mezzo si realizza cosa vuol dire non avere più il controllo di sé.
Il che palesa chi siamo realmente.
 

Essere Nebbia

Utente di lunga data
Un'altra considerazione a cui penso spesso è la seguente...quanto di mio è presente in tutto questo? Mi faccio domande se abbia fatto tutto il necessario e che sfocia nella domanda più frequente: il suo tradimento è un mio fallimento? In che misura? Sorvolando sulla qualunquistica affermazione lei è un str..za, quello che mi chiedo è quanto di mio, dal suo punto di vista, l'abbia potuta convincere a farlo. Perchè due sono le opzioni: o lei è str..za davvero oppure è stato un momento di " sconforto " diciamo cosi. Nel mio percorso di comprensione di ciò che mi è capitato, devo poter valutare ogni singolo aspetto. Certo sarebbe bastato parlarne, ma mi sto convincendo che dietro tutto ci sia semplicemente la voglia di sentirsi giovane, di vivere emozioni che ad una certa età sono difficili da provare. Mi sono focalizzato molto, nei primi giorni, sulle mie sensazioni, ma non ho compreso che lei motivazioni potrebbero avere una loro logica nel suo modo di affrontare la cosa. Può aver fatto tutto semplicemente per un istinto animale, del resto come ha scritto saggiamente Danny, chiunque cadrebbe se un/una 20 enne ci prendesse di mira. Potrebbe trattarsi di un attimo di follia, come la gente che decide di farla finita, sono attimi in cui il cervello non vede altre strade. In questi giorni sto analizzando molto più lei rispetto a me stesso. Forse alcune risposte le avrò anche percorrendo questa strada.
 

Rebecca89

Sentire libera
Un'altra considerazione a cui penso spesso è la seguente...quanto di mio è presente in tutto questo? Mi faccio domande se abbia fatto tutto il necessario e che sfocia nella domanda più frequente: il suo tradimento è un mio fallimento? In che misura? Sorvolando sulla qualunquistica affermazione lei è un str..za, quello che mi chiedo è quanto di mio, dal suo punto di vista, l'abbia potuta convincere a farlo. Perchè due sono le opzioni: o lei è str..za davvero oppure è stato un momento di " sconforto " diciamo cosi. Nel mio percorso di comprensione di ciò che mi è capitato, devo poter valutare ogni singolo aspetto. Certo sarebbe bastato parlarne, ma mi sto convincendo che dietro tutto ci sia semplicemente la voglia di sentirsi giovane, di vivere emozioni che ad una certa età sono difficili da provare. Mi sono focalizzato molto, nei primi giorni, sulle mie sensazioni, ma non ho compreso che lei motivazioni potrebbero avere una loro logica nel suo modo di affrontare la cosa. Può aver fatto tutto semplicemente per un istinto animale, del resto come ha scritto saggiamente Danny, chiunque cadrebbe se un/una 20 enne ci prendesse di mira. Potrebbe trattarsi di un attimo di follia, come la gente che decide di farla finita, sono attimi in cui il cervello non vede altre strade. In questi giorni sto analizzando molto più lei rispetto a me stesso. Forse alcune risposte le avrò anche percorrendo questa strada.
io da quando ho capito di essere il mio centro e che devo stare davanti a tutti prendendomi io stessa cura di me, perché sono la prima che deve portarsi rispetto, non ho più giustificazioni per nessuno e nemmeno la minima intenzione di darmi colpe se nel momento in cui lo faccio, perché mi analizzo si ma quanto basta, dico che no, non sono io il problema.
 

Essere Nebbia

Utente di lunga data
io da quando ho capito di essere il mio centro e che devo stare davanti a tutti prendendomi io stessa cura di me, perché sono la prima che deve portarsi rispetto, non ho più giustificazioni per nessuno e nemmeno la minima intenzione di darmi colpe se nel momento in cui lo faccio, perché mi analizzo si ma quanto basta, dico che no, non sono io il problema.
Mi dico lo stesso, non sono io il problema. Resta però la sensazione di essere concausa, di aver contribuito in misura più o meno variabile a tutto questo.
 

Rebecca89

Sentire libera
Mi dico lo stesso, non sono io il problema. Resta però la sensazione di essere concausa, di aver contribuito in misura più o meno variabile a tutto questo.
Tu dovresti volerti un po' più di bene e capire che la gente è quello che ti fa. A te manca il rispetto verso te stesso, poi fatti tutte le domande che vuoi. Ma le risposte le hai e ti ostini a cercarne ancora. Qui è l errore, secondo me. Io non ho mai mandato a puttane tutto così, con uno schiocco di vita. Anche io mi sono chiesta, ho analizzato, me e gli altri, il contesto. Ma una volta chiaro che non ero io un problema ma le persone di cui mi circondavo, ho cambiato persone proteggendo me.
 

patroclo

Utente di lunga data
Un'altra considerazione a cui penso spesso è la seguente...quanto di mio è presente in tutto questo? Mi faccio domande se abbia fatto tutto il necessario e che sfocia nella domanda più frequente: il suo tradimento è un mio fallimento? In che misura? Sorvolando sulla qualunquistica affermazione lei è un str..za, quello che mi chiedo è quanto di mio, dal suo punto di vista, l'abbia potuta convincere a farlo. Perchè due sono le opzioni: o lei è str..za davvero oppure è stato un momento di " sconforto " diciamo cosi. Nel mio percorso di comprensione di ciò che mi è capitato, devo poter valutare ogni singolo aspetto. Certo sarebbe bastato parlarne, ma mi sto convincendo che dietro tutto ci sia semplicemente la voglia di sentirsi giovane, di vivere emozioni che ad una certa età sono difficili da provare. Mi sono focalizzato molto, nei primi giorni, sulle mie sensazioni, ma non ho compreso che lei motivazioni potrebbero avere una loro logica nel suo modo di affrontare la cosa. Può aver fatto tutto semplicemente per un istinto animale, del resto come ha scritto saggiamente Danny, chiunque cadrebbe se un/una 20 enne ci prendesse di mira. Potrebbe trattarsi di un attimo di follia, come la gente che decide di farla finita, sono attimi in cui il cervello non vede altre strade. In questi giorni sto analizzando molto più lei rispetto a me stesso. Forse alcune risposte le avrò anche percorrendo questa strada.
Hai presente l’ombelico?

Mi sono trovato in momenti di profonda crisi dove i pensieri si annodavano in una spirale senza uscita, e questa spirale la sentivo fisicamente nel mio ombelico, una spirale che scavava e scavava. Da lì a rendersi conto che la situazione incominciava ad essere grave il passo è stato breve, nei casi meno complessi è bastato un cambio di prospettiva per uscirne, quando questo non è bastato ne sono uscito solo con un aiuto esterno…e questo mi sembra il tuo caso
 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
Un'altra considerazione a cui penso spesso è la seguente...quanto di mio è presente in tutto questo? Mi faccio domande se abbia fatto tutto il necessario e che sfocia nella domanda più frequente: il suo tradimento è un mio fallimento? In che misura? Sorvolando sulla qualunquistica affermazione lei è un str..za, quello che mi chiedo è quanto di mio, dal suo punto di vista, l'abbia potuta convincere a farlo. Perchè due sono le opzioni: o lei è str..za davvero oppure è stato un momento di " sconforto " diciamo cosi. Nel mio percorso di comprensione di ciò che mi è capitato, devo poter valutare ogni singolo aspetto. Certo sarebbe bastato parlarne, ma mi sto convincendo che dietro tutto ci sia semplicemente la voglia di sentirsi giovane, di vivere emozioni che ad una certa età sono difficili da provare. Mi sono focalizzato molto, nei primi giorni, sulle mie sensazioni, ma non ho compreso che lei motivazioni potrebbero avere una loro logica nel suo modo di affrontare la cosa. Può aver fatto tutto semplicemente per un istinto animale, del resto come ha scritto saggiamente Danny, chiunque cadrebbe se un/una 20 enne ci prendesse di mira. Potrebbe trattarsi di un attimo di follia, come la gente che decide di farla finita, sono attimi in cui il cervello non vede altre strade. In questi giorni sto analizzando molto più lei rispetto a me stesso. Forse alcune risposte le avrò anche percorrendo questa strada.
Mi dico lo stesso, non sono io il problema. Resta però la sensazione di essere concausa, di aver contribuito in misura più o meno variabile a tutto questo.
Qui c'è un tot di gente che lo pensa, che pensa che nei casi come il tuo ci si arriva per concorso di colpa. Per me è una cagata pazzesca, senza se e senza ma. L'unica colpa che puoi darti, al limite, è la stessa che ti daresti se ti fottessero la bicicletta avendola tu lasciata incustodita e senza lucchetto. Se parliamo di fallimento di una coppia il concorso di colpa ci sta tutto, se parliamo di corna è come un tamponamento, non è colpa tua se uno ti tampona perchè hai frenato di colpo
 

Delfi1999

Utente di lunga data
Un'altra considerazione a cui penso spesso è la seguente...quanto di mio è presente in tutto questo? Mi faccio domande se abbia fatto tutto il necessario e che sfocia nella domanda più frequente: il suo tradimento è un mio fallimento? In che misura? Sorvolando sulla qualunquistica affermazione lei è un str..za, quello che mi chiedo è quanto di mio, dal suo punto di vista, l'abbia potuta convincere a farlo. Perchè due sono le opzioni: o lei è str..za davvero oppure è stato un momento di " sconforto " diciamo cosi. Nel mio percorso di comprensione di ciò che mi è capitato, devo poter valutare ogni singolo aspetto. Certo sarebbe bastato parlarne, ma mi sto convincendo che dietro tutto ci sia semplicemente la voglia di sentirsi giovane, di vivere emozioni che ad una certa età sono difficili da provare. Mi sono focalizzato molto, nei primi giorni, sulle mie sensazioni, ma non ho compreso che lei motivazioni potrebbero avere una loro logica nel suo modo di affrontare la cosa. Può aver fatto tutto semplicemente per un istinto animale, del resto come ha scritto saggiamente Danny, chiunque cadrebbe se un/una 20 enne ci prendesse di mira. Potrebbe trattarsi di un attimo di follia, come la gente che decide di farla finita, sono attimi in cui il cervello non vede altre strade. In questi giorni sto analizzando molto più lei rispetto a me stesso. Forse alcune risposte le avrò anche percorrendo questa strada.
Se la cosa ti può dare sollievo, continua pure ad analizzare per capire le motivazioni del tradimento di tua moglie. Come ti ha risposto @ParmaLetale, non stare a darti delle colpe, che oltretutto non hai. Molto probabilmente, cone dici tu, uno dei motivi potrebbe essere la classica crisi di mezz'età di tua moglie. Ma il problema, oltre a quello della sua reazione, di cui ho già scritto in precedenza. è che voi due non vi parlate.
 

Essere Nebbia

Utente di lunga data
Se la cosa ti può dare sollievo, continua pure ad analizzare per capire le motivazioni del tradimento di tua moglie. Come ti ha risposto @ParmaLetale, non stare a darti delle colpe, che oltretutto non hai. Molto probabilmente, cone dici tu, uno dei motivi potrebbe essere la classica crisi di mezz'età di tua moglie. Ma il problema, oltre a quello della sua reazione, di cui ho già scritto in precedenza. è che voi due non vi parlate.
Uno dei maggiori problemi adesso è capire come muoversi. A volte penso di affrontare il tutto ma mi fermo a riflettere se il confronto possa essere distaccato dalle emozioni che proviamo. Io provo molta rabbia, lei potrebbe provare vergogna. Il suo non decidere, mi fa pensare che non vuole troncare. Forse mi illudo, forse no. La mia giornata è permeata da molti ni, e fin quando ci saranno non credo sia opportuno affrontare la questione. Sto applicando su me stesso ciò che faccio nel mio lavoro. Scrupolosità, analisi degli elementi, ricerca dei particolari. Ogni tassello è utile per giungere al quadro finale. Cerco di evitare di farmi pregiudizi che potrebbero influire sulla visione generale. Ammetto anche,a me stesso, che potrei essere talmente confuso che tutto quello che ho detto sia frutto appunto della mia confusione. O sono realmente lucido o sono completamente fuori...
 

Brunetta

Utente di lunga data
Uno dei maggiori problemi adesso è capire come muoversi. A volte penso di affrontare il tutto ma mi fermo a riflettere se il confronto possa essere distaccato dalle emozioni che proviamo. Io provo molta rabbia, lei potrebbe provare vergogna. Il suo non decidere, mi fa pensare che non vuole troncare. Forse mi illudo, forse no. La mia giornata è permeata da molti ni, e fin quando ci saranno non credo sia opportuno affrontare la questione. Sto applicando su me stesso ciò che faccio nel mio lavoro. Scrupolosità, analisi degli elementi, ricerca dei particolari. Ogni tassello è utile per giungere al quadro finale. Cerco di evitare di farmi pregiudizi che potrebbero influire sulla visione generale. Ammetto anche,a me stesso, che potrei essere talmente confuso che tutto quello che ho detto sia frutto appunto della mia confusione. O sono realmente lucido o sono completamente fuori...
Ho letto in questi giorni come l’abuso infantile può portare il bambino a una intellettualizzazione precoce, un distacco dai contenuti emotivi disturbanti, che conduce a diventare adulti incapaci di gestire le emozioni se non in modo razionale. Ma questo porta a una scissione che rende distaccati dalla propria realtà interna.
 

Brunetta

Utente di lunga data
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