Tu, credo, esprimi valori in modo equivocabile, forse per una tua assertività che diventa aggressiva.
L’aggettivo possessivo, nei confronti delle persone, non ha un significato uguale allo stesso aggettivo riferito a oggetti.
L’aggettivo possessivo riferito alle persone ha un significato di reciprocità “sei mio perché sono tuo”. È una assunzione di definizione di responsabilità. Si dice il mio amico, un mio amico, uno dei miei amici, un mio collega ecc.
Capisco la ribellione di Gaia nei confronti di una certa possessività maschile, che credo non la tocchi, ma che soprattutto lei tema fortemente, sia per aver visto gli aspetti deteriori, sia proprio per l’assunzione di responsabilità reciproca.