Ciao...

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
Non mi piace quando si scarica la colpa del disinteresse altrui sulla persona che ne soffre.
Qui si dice sempre che non bisogna scaricare la colpa del tradimento sul tradito. Una forma di tradimento è anche allontanarsi dalle persone, senza spiegare i motivi, e anche quello non è colpa di chi lo subisce.
E' difficile a volte stabilire chi si è allontanato da chi. Per esempio, vi sono persone che si sono rotte le balle di fare i cagnolini scodinzolanti se vedono l'altro che si allontana senza un motivo plausibile, per cui nel caso si allontanano a loro volta, va a sapere chi ha cominciato...
 

hammer

Utente di lunga data
Nella mia esperienza, l'anaffettività è sempre sintomatica di qualcosa che non funziona nella persona.
C'è, però, da dire che alcuni uomini sono ancora ancorati all'idea di dover essere passionali, ma non affettuosi, perchè sentono le dimostrazioni fisiche d'affetto come poco virili.
E' vero. Si tratta di individui che da piccoli non sono stati abbastanza coccolati e sbaciucchiati dalla mamma.
 

Nicky

Utente di lunga data
E' difficile a volte stabilire chi si è allontanato da chi. Per esempio, vi sono persone che si sono rotte le balle di fare i cagnolini scodinzolanti se vedono l'altro che si allontana senza un motivo plausibile, per cui nel caso si allontanano a loro volta, va a sapere chi ha cominciato...
Però @Essere Nebbia ha fatto un discorso preciso, secondo lui il marito trascura fisicamente @ipo.Krita perché lei non è in grado di coinvolgerlo, mentre verso l'esterno mostra iniziativa. Ora, secondo me, quando tua moglie ti chiede perché sei meno interessato, dovresti spiegare chiaramente cosa ti piacerebbe e cosa potrebbe riaccendere il tuo interesse.
 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
Però @Essere Nebbia ha fatto un discorso preciso, secondo lui il marito trascura fisicamente @ipo.Krita perché lei non è in grado di coinvolgerlo, mentre verso l'esterno mostra iniziativa. Ora, secondo me, quando tua moglie ti chiede perché sei meno interessato, dovresti spiegare chiaramente cosa ti piacerebbe e cosa potrebbe riaccendere il tuo interesse.
Ma non s'era detto che la media di 3 volte(molto buone oltre tutto)/mese (che considerato lo stop per via del ciclo si potrebbe quasi considerare un 4 volte/mese) non si può ancora definire "trascurare fisicamente"?
 

Nicky

Utente di lunga data
Ma non s'era detto che la media di 3 volte(molto buone oltre tutto)/mese (che considerato lo stop per via del ciclo si potrebbe quasi considerare un 4 volte/mese) non si può ancora definire "trascurare fisicamente"?
E' come sul lavoro, meglio lavorare poco da subito, così non ci si accorge del calo.
Ti ricordi Harry ti presento Sally? Mai andare a prenderla all'aeroporto, altrimenti poi dopo qualche anno si arrabbierà perché non lo fai più.
 

ipo.Krita

Utente di lunga data
Premessa non ho letto tutte le pagine del post, ma per quello che ho potuto notare, sei partita da un timido cenno di coraggio e sei arrivata ad affermazioni forti. Il primo post dice delle cose di te, gli altri esattamente l'opposto. Non voglio farla lunga, ma alla fine arrivi dove arrivano tutti quanti...la colpa è sempre degli altri( del nerd in questo caso e concordo con Danny su quanto sia squallido addossare anche un minino di colpa a lui ). Ma la domanda è: quanto, al netto di quello che hai scritto di te( bella, vesti provocante ecc ecc ) sei "visibile" agli occhi di tuo marito? Ho letto le tue affermazioni( sempre pronta all'uso tanto per citarne una ) ma quindi aspetti che sia lui a doverti cercare? Prendi iniziative? Crei contesti espliciti affinchè lui ti percepisca? Diamo quasi sempre per scontato che siano gli altri a non capire, e usiamo questa motivazione per cercare altrove ciò che ci serve. Hai preso in considerazione che forse non sei "tutta questa roba" che dici di essere?(parlo ovviamente di come ti vede tuo marito). E' possibile che il vero cambiamento sia soltanto il tuo? Del resto parti da discorsi come coraggio o che arrossisci a certi pensieri, e poi sei pronta al lancio delle mutandine o a dire porcate mentre si fa sesso, ma hai descritto la vita con tuo marito in modo completamente diverso e molto più tradizionale( corteggiamento e passione). Prendi atto che forse vuoi provare brividi forti senza tanti giri di parole...
Ciao, leggendo tutto avresti avuto un quadro piú chiaro, forse. Sono una bella donna (mai usato "tanta roba" ma piaccio e mi piaccio), non sono indifferente a mio marito nella maniera piú assoluta e non addosso colpe a chi non ne ha, anche se nello sfogarmi sono stata un pò una merdina. La responsabilità della situazione è assolutamente mia, che ho reagito male a una situazione creata dal suo lavoro e non dal mio, incontrovertibilmente. L'iniziativa non mi è mai mancata, sono molto attiva sessualmente parlando, diciamo che ho un forte desiderio sessuale. Ma alcune situazioni, se protratte, ti fanno allontanare, anche solo per orgoglio. Il problema di scrivere quando si è incazzati è questo, io ho scritto uno sfogo sull'onda di una serie di emozioni - perché in ballo c'era e c'è la vita di 3 persone - e indubbiamente questa altalena emotiva si è percepita bene. Corteggiamento all'inizio, ma anche fino a poco tempo fa, passione e lancio di mutandine, o trombate esuberanti per me sono spesso sinonimi, perché in camera da letto siamo sempre stati frizzanti. Le mutandine le tiro anche a mio marito, e aver pensato di farlo con altri è riportare me stessa in un'altra situazione, non è fare la puritana a casa e la puttana fuori. Il cambiamento è la situazione, che mi ha portata - protratta nel tempo - a sbarellare male. Ma tutto mentalmente parlando, sia chiaro. Mai tentato approcci fuori casa. Per il momento ne abbiamo parlato seriamente, mio marito si è assunto la sua parte di responsabilità ed io la mia, stiamo "recuperando" con buon sesso, buone chiacchiere, piú intimitá ed attenzioni. Che dire, speriamo di ritrovarci e di aver imparato qualcosa. Sicuramente abbiamo imparato a darci meno per scontati. Il resto è in divenire.
 

Alphonse02

Utente di lunga data
Non mi piace quando si scarica la colpa del disinteresse altrui sulla persona che ne soffre.
Qui si dice sempre che non bisogna scaricare la colpa del tradimento sul tradito. Una forma di tradimento è anche allontanarsi dalle persone, senza spiegare i motivi, e anche quello non è colpa di chi lo subisce.
Mi permetto di suggerire di operare una netta distinzione tra il vero e proprio tradimento (dove sussiste sempre volontà di violare un impegno di fedeltà assunto) rispetto ad una miriade di comportamenti anaffettivi, maleducati, trascurati, che producono contrarietà e sofferenza (percepita anche in ragione della suscettibilità del momento, ecc.) in chi li subisce e li eccepisce in compensazione quando viene scoperto a tradire, ravanando negli archivi della memoria. Atteggiamento umanamente comprensibile ma scorretto.

Anche la tempestività della contestazione ha il suo peso: non di rado, mi scuso anticipatamente con chi risulti estraneo, si usa la pratica di contestare le accuse di tradimento con pseudo doglianze di contrarietà della famiglia del tradito, comportamenti occasionali ritenuti offensivi ma non contestati a dovere quando si sono verificati, genericissima accusa di trascuratezza, ecc.

Quello è un atteggiamento che, personalmente mi fa arrabbiare ancora più perché è chiaramente una strumentalizzazione in mala fede, che fa escludere ogni volontà di riconciliazione e fa scendere il tasso di tolleranza a zero.

Bisogna attenersi ai FATTI, non alle percezioni di offese ritenute tali nella propria mente, specie se non espresse a suo tempo e fatte oggetto di discussione.

Il campo delle violazioni della suscettibilità umana è, per definizione, amplissimo ed anche molto soggettivo. Talvolta, si tratta di connotazioni caratteriali, educative, culturali conosciute ben prima di sposarsi o mettersi insieme. All' inizio si sopportavano bene, ad un certo punto non più. Si opera una inversione del cambiamento, nel senso che si rimprovera all' altro partner un cambiamento che riguarda invece chi opera la contestazione.
Quelle mancanze ritenute servono, al di più, ad eliminare qualche reflusso di coscienza e/o senso di colpa per continuare a vivere disinvoltamente.
IMHO, ovviamente.
 

ipo.Krita

Utente di lunga data
Ma non s'era detto che la media di 3 volte(molto buone oltre tutto)/mese (che considerato lo stop per via del ciclo si potrebbe quasi considerare un 4 volte/mese) non si può ancora definire "trascurare fisicamente"?
Ma infatti mi è mancato piú il "contorno". Certo, il sesso era diminuito un pò (questi ultimi giorni non li posso prendere in considerazione) ma ci sta, se uno ha molti pensieri credo che possa accadere.
 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
Ciao, leggendo tutto avresti avuto un quadro piú chiaro, forse. Sono una bella donna (mai usato "tanta roba" ma piaccio e mi piaccio), non sono indifferente a mio marito nella maniera piú assoluta e non addosso colpe a chi non ne ha, anche se nello sfogarmi sono stata un pò una merdina. La responsabilità della situazione è assolutamente mia, che ho reagito male a una situazione creata dal suo lavoro e non dal mio, incontrovertibilmente. L'iniziativa non mi è mai mancata, sono molto attiva sessualmente parlando, diciamo che ho un forte desiderio sessuale. Ma alcune situazioni, se protratte, ti fanno allontanare, anche solo per orgoglio. Il problema di scrivere quando si è incazzati è questo, io ho scritto uno sfogo sull'onda di una serie di emozioni - perché in ballo c'era e c'è la vita di 3 persone - e indubbiamente questa altalena emotiva si è percepita bene. Corteggiamento all'inizio, ma anche fino a poco tempo fa, passione e lancio di mutandine, o trombate esuberanti per me sono spesso sinonimi, perché in camera da letto siamo sempre stati frizzanti. Le mutandine le tiro anche a mio marito, e aver pensato di farlo con altri è riportare me stessa in un'altra situazione, non è fare la puritana a casa e la puttana fuori. Il cambiamento è la situazione, che mi ha portata - protratta nel tempo - a sbarellare male. Ma tutto mentalmente parlando, sia chiaro. Mai tentato approcci fuori casa. Per il momento ne abbiamo parlato seriamente, mio marito si è assunto la sua parte di responsabilità ed io la mia, stiamo "recuperando" con buon sesso, buone chiacchiere, piú intimitá ed attenzioni. Che dire, speriamo di ritrovarci e di aver imparato qualcosa. Sicuramente abbiamo imparato a darci meno per scontati. Il resto è in divenire.
E il tutto in meno di una settimana! Tradinet ha colpito ancora!
 

Nicky

Utente di lunga data
Mi permetto di suggerire di operare una netta distinzione tra il vero e proprio tradimento (dove sussiste sempre volontà di violare un impegno di fedeltà assunto) rispetto ad una miriade di comportamenti anaffettivi, maleducati, trascurati, che producono contrarietà e sofferenza (percepita anche in ragione della suscettibilità del momento, ecc.) in chi li subisce e li eccepisce in compensazione quando viene scoperto a tradire, ravanando negli archivi della memoria. Atteggiamento umanamente comprensibile ma scorretto.
Ma sì, qui è tutto lecito in coppia, a parte il tradimento.
In realtà, il problema è la menzogna, l'inganno, non le presunte trascuratezze.
Se ti disinteressi a me e non mi dici la verità sui motivi per cui lo fai, per non sollevare problemi, mi stai ingannando.
 

ipo.Krita

Utente di lunga data
Mi permetto di suggerire di operare una netta distinzione tra il vero e proprio tradimento (dove sussiste sempre volontà di violare un impegno di fedeltà assunto) rispetto ad una miriade di comportamenti anaffettivi, maleducati, trascurati, che producono contrarietà e sofferenza (percepita anche in ragione della suscettibilità del momento, ecc.) in chi li subisce e li eccepisce in compensazione quando viene scoperto a tradire, ravanando negli archivi della memoria. Atteggiamento umanamente comprensibile ma scorretto.

Anche la tempestività della contestazione ha il suo peso: non di rado, mi scuso anticipatamente con chi risulti estraneo, si usa la pratica di contestare le accuse di tradimento con pseudo doglianze di contrarietà della famiglia del tradito, comportamenti occasionali ritenuti offensivi ma non contestati a dovere quando si sono verificati, genericissima accusa di trascuratezza, ecc.

Quello è un atteggiamento che, personalmente mi fa arrabbiare ancora più perché è chiaramente una strumentalizzazione in mala fede, che fa escludere ogni volontà di riconciliazione e fa scendere il tasso di tolleranza a zero.

Bisogna attenersi ai FATTI, non alle percezioni di offese ritenute tali nella propria mente, specie se non espresse a suo tempo e fatte oggetto di discussione.

Il campo delle violazioni della suscettibilità umana è, per definizione, amplissimo ed anche molto soggettivo. Talvolta, si tratta di connotazioni caratteriali, educative, culturali conosciute ben prima di sposarsi o mettersi insieme. All' inizio si sopportavano bene, ad un certo punto non più. Si opera una inversione del cambiamento, nel senso che si rimprovera all' altro partner un cambiamento che riguarda invece chi opera la contestazione.
Quelle mancanze ritenute servono, al di più, ad eliminare qualche reflusso di coscienza e/o senso di colpa per continuare a vivere disinvoltamente.
IMHO, ovviamente.
Infatti ho parlato con mio marito delle mie percezioni, del suo allontanamento, della mia sofferenza, piú volte.
Ho iniziato a FANTASTICARE (non sto gridando eh, sto sottolineando) su un collega dopo vario tempo in cui mi sono sentita poco vista, poco amata, poco smucinata. Non è una SCUSA, è un FATTO. Lo è perché, se mi trascuri da un anno e io faccio pensieri da due settimane, ipso facto non si tratta di scuse ma di conseguenze. Poi, che sia sbagliato, scorretto e da stronzi ci sta. Che fossi incazzata e dunque che abbia maltrattato a parole mio marito è comprensibile. Da merdina? Si. Ma umano, se mi fai sentire trascurata. Che sia un modo di merda di reagire lo accetto, ma la crocifissione no, perché io la germana l'ho tenuta nelle mutande, il resto sono proiezioni che non hanno a che vedere con la mia storia.
 

Rebecca89

Sentire libera
Mi chiedo sempre perché si debba arrivare a sentir minacciato il proprio territorio dall'esterno per capire che va difeso e curato sempre, perché non si ascolta prima.

Un po' come quando ci si rende conto di aver perso qualcuno di importante.
Dopo. Sempre dopo.
Capisci il valore di quello che avevi quando non lo hai più.
 
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ipo.Krita

Utente di lunga data
Mi chiedo sempre perché si debba arrivare a sentir minacciato il proprio territorio dall'esterno per capire che va difeso e curato sempre, perché non si ascolta prima.

Un po' come quando ci si rende conto di aver perso qualcuno di importante.
Dopo. Sempre dopo.
Capisci il valore di quello che avevo quando non lo hai più.
Si, me lo chiedo anche io perché accada. Forse perchè si pensa "vabbè, l'altro mi ama, è solo un momento" oppure perché si sta guardando altrove... O forse perché anche la minestra piú buona dopo anni ti sembra normale, e non ti rendi conto che altri potrebbero considerarla stellata. O che potrebbe "sentirsi" stellata per altri. O forse l'appiattimento viene contrastato solo da quella sensazione atavica di lotta per il territorio...
 

Rebecca89

Sentire libera
Si, me lo chiedo anche io perché accada. Forse perchè si pensa "vabbè, l'altro mi ama, è solo un momento" oppure perché si sta guardando altrove... O forse perché anche la minestra piú buona dopo anni ti sembra normale, e non ti rendi conto che altri potrebbero considerarla stellata. O che potrebbe "sentirsi" stellata per altri. O forse l'appiattimento viene contrastato solo da quella sensazione atavica di lotta per il territorio...
Ho preso la tua storia ma l aggancio è generale eh...sempre così, ma in ogni situazione, succede anche a lavoro. Io l ho passato nelle mie storie e nei miei posti di lavoro, in quelle situazioni dove ci sono di base rapporti, relazioni. Nessuno ascolta. Non si ascolta più. Tu con lui già ci hai parlato no, e hai dovuto dirgli del collega, ma vieni da un anno dove comunque a modo tuo hai sofferto un distacco che gli hai mostrato. Io ho sempre fatto uguale, qualcosa scricchiola? Ne parlo. Espongo, ascolto, mi ascolto. Perché a volte ci mettiamo anche del nostro, poi le cose non cambiano. Ti dicono che hanno capito, ma capiscono quando sei stanca e chiudi. Porte, portoni, portoncini. Perché poi io parlo una volta, riprovo una seconda, alla terza vado via. Oh, tornano tutti, cazzo. Datori, fidanzati, amici, con una vagonata di scuse che mi intasco pure ma continuo dritto.
La gente parla. Ma non sente.
 

Rebecca89

Sentire libera
Deve arrivare la minaccia esterna. Un' altro uomo, un' altra offerta, un altro abbraccio. Allora ci si sveglia. Non ci si accorge che la prima minaccia nel rapporto siamo noi che non ascoltiamo chi abbiamo in quel momento vicino. A me fa peggio sto comportamento qui di tanti altri.
Ma sveglia. Svegliatevi prima che poi non tutti sono disposti a restare dopo che per mesi ci si è sentiti invisibili.
 

Essere Nebbia

Utente di lunga data
Scusa, me che discorso è? Se per suo marito, non è "tutta questa roba", che abbia il coraggio di dirlo.
L'ha sposata lui, è lui che le parla e che ha, nel caso, il dovere di affrontare apertamente il discorso se non ne è più attratto.
Altrimenti, una fa bene a lanciare le mutande a qualcuno che, forse, la trova ancora "tutta questa roba".
Lei ha raccontato la sua versione, manca come sempre la controparte. Non ho detto che lei non sia " tanta roba " ma normalmente chi si loda si imbroda. Ho semplicemente fatto notare alcuni passaggi delle sue affermazioni. Quanto al coraggio lascerei perdere in questo ambito. Che si lanci pure la mutanda ma senza coinvolgere la persona che dici di amare( lasciarlo all'oscuro non è certo un atto di coraggio, semmai di puro egoismo). E' troppo semplice affermare tradisco perchè lui non mi considera....ma cosa si fa realmente per essere considerati? Bastano quattro pensieri per giustificare un tradimento? Da che non aveva coraggio a dire porcate...mi sembra chiaro che "l'evoluzione" sia da parte di lei. Ci sta avere nuovi stimoli per carità, allora fai senza cercare di giustificare, senza fare le solite premesse " lui non mi considera ". Puoi essere tanta roba, ma puoi anche essere un contenitore vuoto allo stesso tempo.
 

Alphonse02

Utente di lunga data
Infatti ho parlato con mio marito delle mie percezioni, del suo allontanamento, della mia sofferenza, piú volte.
Ho iniziato a FANTASTICARE (non sto gridando eh, sto sottolineando) su un collega dopo vario tempo in cui mi sono sentita poco vista, poco amata, poco smucinata. Non è una SCUSA, è un FATTO. Lo è perché, se mi trascuri da un anno e io faccio pensieri da due settimane, ipso facto non si tratta di scuse ma di conseguenze. Poi, che sia sbagliato, scorretto e da stronzi ci sta. Che fossi incazzata e dunque che abbia maltrattato a parole mio marito è comprensibile. Da merdina? Si. Ma umano, se mi fai sentire trascurata. Che sia un modo di merda di reagire lo accetto, ma la crocifissione no, perché io la germana l'ho tenuta nelle mutande, il resto sono proiezioni che non hanno a che vedere con la mia storia.
Infatti rispondevo a @Nicky ed era un discorso di ordine generale dove ho esposto una personale considerazione su certe esasperazioni di suscettibilità, diciamo fuori luogo, delle quali ho avuto notizia.
Nel tuo caso siamo in ambito di confronto costruttivo con esito positivo, come riferisci, prima del "fattaccio".
 

Rebecca89

Sentire libera
Lei ha raccontato la sua versione, manca come sempre la controparte. Non ho detto che lei non sia " tanta roba " ma normalmente chi si loda si imbroda. Ho semplicemente fatto notare alcuni passaggi delle sue affermazioni. Quanto al coraggio lascerei perdere in questo ambito. Che si lanci pure la mutanda ma senza coinvolgere la persona che dici di amare( lasciarlo all'oscuro non è certo un atto di coraggio, semmai di puro egoismo). E' troppo semplice affermare tradisco perchè lui non mi considera....ma cosa si fa realmente per essere considerati? Bastano quattro pensieri per giustificare un tradimento? Da che non aveva coraggio a dire porcate...mi sembra chiaro che "l'evoluzione" sia da parte di lei. Ci sta avere nuovi stimoli per carità, allora fai senza cercare di giustificare, senza fare le solite premesse " lui non mi considera ". Puoi essere tanta roba, ma puoi anche essere un contenitore vuoto allo stesso tempo.

È semplice piangersi addosso quando non si è voluto ascoltare, e puntare il dito al fatto compiuto. Non darei così poca importanza come fai tu a un disagio che una persona sente nella coppia, che prova a mettere in luce davanti a un cieco. Per me prima del tradimento dato da situazioni di questo tipo, bisognerebbe sentire, vedere, ascoltare il proprio partner. In un momento di debolezza tutti siamo vulnerabili. Se una donna si sente sola, non considerata, non rispettata, invisibile, e prova, riprova, a parlare con la propria persona che niente, non ce sente, finisce o da sola o tra le braccia di qualcuno.

Però brucia di più tra le braccia di qualcuno.
Te lo dico io.
E no, non ho mai tradito.
 
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