In Italia abbiamo l'enorme problema che nei film e nelle fiction gli attori hanno sempre la registrazione audio in presa diretta, quindi o sei un drago oppure fai la figura del belloccio/a di turno messa lì per altri meriti.
Vedi l'enorme differenza tra chi è cresciuto e ha fatto un percorso di scuola e teatro e chi no.
L'america ha sempre avuto il pregio di coltivare una cultura attoriale, e anche musicale, con selezioni "serie", ovviamente ci scappa il bel faccino o la produzione scadente, ma non hanno abdicato come da noi ai tronisti, grande fratellisti, ecc. ecc.
Aggiungiamo che da noi si scherza sul fatto che gira e rigira gli attori sono sempre gli stessi, ma è così anche negli Stati Uniti.
Questo perché recitare è difficile, ma non tanto “fare le facce”, ma farle mantenendo una coerenza di espressione e di toni di voce nelle continue ripetizioni, per consentire le diverse inquadrature.
Il problema italiano è che non ci sono abbastanza soldi per fare abbastanza prove e poi ripetizioni.
Il cinema poi è cambiato molto nel tempo, proprio alla ricerca della verosimiglianza.
Le persone non parlano più come un tempo, quando un “cretino” sembrava già una offesa. È il linguaggio comune che si è involgarito influenzando ed essendo influenzato dal cinema anche come pronuncia.
Sono i registi che chiedono agli attori attori di biascicare alla ricerca della naturalezza.
Non lo so se davvero a Roma si parla come nei film. Spero di no.