Le conseguenze devastanti del mio tradimento.

Rosa rifiorita

Utente di lunga data
Buongiorno a tutti.

Ho letto tutto il 3D, vi ringrazio per gli interventi. Se solo vi avessi conosciuti 18 anni fa, forse mi sarei risparmiata anni di meritata sofferenza.

Comunque, descrivo un pochino meglio come sono andate le cose, partendo dai personaggi.


Io e lui.

Quando ci siamo conosciuti eravamo entrambi single. Io venivo da storie brevi, lui invece aveva avuto una storia di 5 anni dove era stato tradito. La perdonò inizialmente, ma dopo un anno la lasciò perché non riuscii a superare la botta.

I primi anni insieme sono stati bellissimi, tanta sintonia, anche sessualmente un ottima intesa. Si litigava, come succede in tutte le coppie, ma poi ci ritrovavamo. Entrambi con i nostri pregi e difetti che fino ad allora accettavamo.

I problemi sono iniziati dopo la chiusura di quell’attività. I debiti erano tanti, i soldi messi da parte stavano finendo, io che non trovavo lavoro (o meglio, non l’ho cercato con convinzione), lui che per tirare avanti il matrimonio si caricò sulle spalle due lavori. Con il passare del tempo il tempo per la coppia si era ridotto, l’intimità ne risentii parecchio, da 3/4 volte la settimana ad una.

Un’altra delle mie idiozie del tempo è che gli proposi di avere un figlio, l’età stava passando veloce e io mi sentivo pronta. Più volte cercò di farmi ragionare, cercò di farmi capire che vista la situazione non era il caso di avventurarsi in un progetto così importante. Chiedeva pazienza e tempo. Di pari passo invece è cresciuta la mia insoddisfazione.

Oggi riconosco i miei errori, se fossi stata più matura e meno egoista forse non saremo arrivati alla separazione.


L’altro.

L’ho incontrato casualmente ad una festa di amici comuni dopo anni, dai tempi delle superiori. La sera chiacchierammo dei tempi trascorsi, quando andò via mi chiese il numero di telefono. Anche quello fu un grande errore. In questi anni mi sono spesso chiesta perché non gli dissi subito di no, dato che sapevo era un farfallone e che dopo tanti anni la richiesta del mio numero avesse un preciso significato.

La risposta è che io inconsciamente avevo già deciso così. Infatti già il giorno seguente iniziammo a messaggiare, dopo un mese è iniziata la tresca. Ci vedevamo sempre a casa sua, quasi sempre di pomeriggio. All’inizio una volta la settimana per poi arrivare anche a tre volte nell’arco di una settimana. Con lui mi trovavo bene, mi dava quello che non avevo dal mio ex marito. La storia è durata quasi un anno, ma negli ultimi mesi gli incontri si erano diradati. Avevo iniziato a conoscerlo meglio, alcune situazioni non mi erano piaciute ed avevo preso le distanze. Lo lasciai la prima volta per un mese, mi contattò tante volte per chiedermi scusa e perché voleva chiarirsi. Io ci cascai di nuovo e riprendemmo a vederci, ma oramai si era rotto qualcosa, non avevo più piacere a stare con lui.


La scoperta.

Per un beffardo segno del destino fui scoperta un giorno che lo incontrai per l’ennesimo chiarimento. Avevo scelto un luogo pubblico e non casa sua perché altrimenti sarebbe andata a finire diversamente, io invece volevo troncare la relazione.

Fui vista da un suo cugino che ebbe la bella idea di informarlo. La sera mio marito mi chiese cosa avessi fatto durante la giornata. Gli dissi che ero uscita con amiche in centro.

Fu in quel momento che realizzò che lo stavo mentendo. I mesi precedenti aveva iniziato ad essere dubbioso perché era capitato più volte che mi rifiutassi a lui. Ricordo che almeno in un paio di occasioni mi chiese se dietro questo modo di essere ci fosse qualcuno.

Quella sera non disse nulla. I giorni seguenti era taciturno più del solito. Dall’altro lato l’amante mi tempestava di messaggi perché voleva vedermi per chiarirci. Accettai per l’ultima volta di incontrarlo, sempre in un luogo pubblico. Quell’incontro non andò come sperai, l’ex amante non voleva sapere di interrompere, più volte mi abbracciò, cercò di convincermi a cambiare idea. Per me era finita definitivamente.

Non ho mai saputo se quel giorno fossi stata seguita dal mio ex marito, o da qualcuno, ma ora non ha più importanza. Per qualche giorno la situazione a casa sembrò normalizzarsi, mio marito era freddo ma non disse nulla.

La sorpresa la trovai qualche giorno dopo, rientrando il pomeriggio trovai le sue chiavi di casa sul tavolo, inizialmente non capii, poi andai in camera da letto e trovai le ante dell’armadio aperte, svuotate della sua roba.

In quel momento fu come essere investita da un ceffone violento, capii che se n’era andato, mi aveva lasciata. Ero tornata con i piedi sulla Terra.
 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
Buongiorno a tutti.

Ho letto tutto il 3D, vi ringrazio per gli interventi. Se solo vi avessi conosciuti 18 anni fa, forse mi sarei risparmiata anni di meritata sofferenza.

Comunque, descrivo un pochino meglio come sono andate le cose, partendo dai personaggi.


Io e lui.

Quando ci siamo conosciuti eravamo entrambi single. Io venivo da storie brevi, lui invece aveva avuto una storia di 5 anni dove era stato tradito. La perdonò inizialmente, ma dopo un anno la lasciò perché non riuscii a superare la botta.

I primi anni insieme sono stati bellissimi, tanta sintonia, anche sessualmente un ottima intesa. Si litigava, come succede in tutte le coppie, ma poi ci ritrovavamo. Entrambi con i nostri pregi e difetti che fino ad allora accettavamo.

I problemi sono iniziati dopo la chiusura di quell’attività. I debiti erano tanti, i soldi messi da parte stavano finendo, io che non trovavo lavoro (o meglio, non l’ho cercato con convinzione), lui che per tirare avanti il matrimonio si caricò sulle spalle due lavori. Con il passare del tempo il tempo per la coppia si era ridotto, l’intimità ne risentii parecchio, da 3/4 volte la settimana ad una.

Un’altra delle mie idiozie del tempo è che gli proposi di avere un figlio, l’età stava passando veloce e io mi sentivo pronta. Più volte cercò di farmi ragionare, cercò di farmi capire che vista la situazione non era il caso di avventurarsi in un progetto così importante. Chiedeva pazienza e tempo. Di pari passo invece è cresciuta la mia insoddisfazione.

Oggi riconosco i miei errori, se fossi stata più matura e meno egoista forse non saremo arrivati alla separazione.


L’altro.

L’ho incontrato casualmente ad una festa di amici comuni dopo anni, dai tempi delle superiori. La sera chiacchierammo dei tempi trascorsi, quando andò via mi chiese il numero di telefono. Anche quello fu un grande errore. In questi anni mi sono spesso chiesta perché non gli dissi subito di no, dato che sapevo era un farfallone e che dopo tanti anni la richiesta del mio numero avesse un preciso significato.

La risposta è che io inconsciamente avevo già deciso così. Infatti già il giorno seguente iniziammo a messaggiare, dopo un mese è iniziata la tresca. Ci vedevamo sempre a casa sua, quasi sempre di pomeriggio. All’inizio una volta la settimana per poi arrivare anche a tre volte nell’arco di una settimana. Con lui mi trovavo bene, mi dava quello che non avevo dal mio ex marito. La storia è durata quasi un anno, ma negli ultimi mesi gli incontri si erano diradati. Avevo iniziato a conoscerlo meglio, alcune situazioni non mi erano piaciute ed avevo preso le distanze. Lo lasciai la prima volta per un mese, mi contattò tante volte per chiedermi scusa e perché voleva chiarirsi. Io ci cascai di nuovo e riprendemmo a vederci, ma oramai si era rotto qualcosa, non avevo più piacere a stare con lui.


La scoperta.

Per un beffardo segno del destino fui scoperta un giorno che lo incontrai per l’ennesimo chiarimento. Avevo scelto un luogo pubblico e non casa sua perché altrimenti sarebbe andata a finire diversamente, io invece volevo troncare la relazione.

Fui vista da un suo cugino che ebbe la bella idea di informarlo. La sera mio marito mi chiese cosa avessi fatto durante la giornata. Gli dissi che ero uscita con amiche in centro.

Fu in quel momento che realizzò che lo stavo mentendo. I mesi precedenti aveva iniziato ad essere dubbioso perché era capitato più volte che mi rifiutassi a lui. Ricordo che almeno in un paio di occasioni mi chiese se dietro questo modo di essere ci fosse qualcuno.

Quella sera non disse nulla. I giorni seguenti era taciturno più del solito. Dall’altro lato l’amante mi tempestava di messaggi perché voleva vedermi per chiarirci. Accettai per l’ultima volta di incontrarlo, sempre in un luogo pubblico. Quell’incontro non andò come sperai, l’ex amante non voleva sapere di interrompere, più volte mi abbracciò, cercò di convincermi a cambiare idea. Per me era finita definitivamente.

Non ho mai saputo se quel giorno fossi stata seguita dal mio ex marito, o da qualcuno, ma ora non ha più importanza. Per qualche giorno la situazione a casa sembrò normalizzarsi, mio marito era freddo ma non disse nulla.

La sorpresa la trovai qualche giorno dopo, rientrando il pomeriggio trovai le sue chiavi di casa sul tavolo, inizialmente non capii, poi andai in camera da letto e trovai le ante dell’armadio aperte, svuotate della sua roba.

In quel momento fu come essere investita da un ceffone violento, capii che se n’era andato, mi aveva lasciata. Ero tornata con i piedi sulla Terra.
Ma immagino che avrai cercato di ricucire con lui nei giorni/mesi dopo, no? Come motivava la sua irremovibilità?
 

Delfi1999

Utente di lunga data
Come immaginavo, tuo marito non ha chiesto molte spiegazioni. Capisco molto bene la sua reazione e capisco anche come lui non si sia rifatto una vita con un'altra donna. Dopo 2 tradimenti non ne avrà più voluto sapere di relazioni stabili con altre donne.
 

perplesso

Administrator
Staff Forum
Buongiorno a tutti.

Ho letto tutto il 3D, vi ringrazio per gli interventi. Se solo vi avessi conosciuti 18 anni fa, forse mi sarei risparmiata anni di meritata sofferenza.

Comunque, descrivo un pochino meglio come sono andate le cose, partendo dai personaggi.


Io e lui.

Quando ci siamo conosciuti eravamo entrambi single. Io venivo da storie brevi, lui invece aveva avuto una storia di 5 anni dove era stato tradito. La perdonò inizialmente, ma dopo un anno la lasciò perché non riuscii a superare la botta.

I primi anni insieme sono stati bellissimi, tanta sintonia, anche sessualmente un ottima intesa. Si litigava, come succede in tutte le coppie, ma poi ci ritrovavamo. Entrambi con i nostri pregi e difetti che fino ad allora accettavamo.

I problemi sono iniziati dopo la chiusura di quell’attività. I debiti erano tanti, i soldi messi da parte stavano finendo, io che non trovavo lavoro (o meglio, non l’ho cercato con convinzione), lui che per tirare avanti il matrimonio si caricò sulle spalle due lavori. Con il passare del tempo il tempo per la coppia si era ridotto, l’intimità ne risentii parecchio, da 3/4 volte la settimana ad una.

Un’altra delle mie idiozie del tempo è che gli proposi di avere un figlio, l’età stava passando veloce e io mi sentivo pronta. Più volte cercò di farmi ragionare, cercò di farmi capire che vista la situazione non era il caso di avventurarsi in un progetto così importante. Chiedeva pazienza e tempo. Di pari passo invece è cresciuta la mia insoddisfazione.

Oggi riconosco i miei errori, se fossi stata più matura e meno egoista forse non saremo arrivati alla separazione.


L’altro.

L’ho incontrato casualmente ad una festa di amici comuni dopo anni, dai tempi delle superiori. La sera chiacchierammo dei tempi trascorsi, quando andò via mi chiese il numero di telefono. Anche quello fu un grande errore. In questi anni mi sono spesso chiesta perché non gli dissi subito di no, dato che sapevo era un farfallone e che dopo tanti anni la richiesta del mio numero avesse un preciso significato.

La risposta è che io inconsciamente avevo già deciso così. Infatti già il giorno seguente iniziammo a messaggiare, dopo un mese è iniziata la tresca. Ci vedevamo sempre a casa sua, quasi sempre di pomeriggio. All’inizio una volta la settimana per poi arrivare anche a tre volte nell’arco di una settimana. Con lui mi trovavo bene, mi dava quello che non avevo dal mio ex marito. La storia è durata quasi un anno, ma negli ultimi mesi gli incontri si erano diradati. Avevo iniziato a conoscerlo meglio, alcune situazioni non mi erano piaciute ed avevo preso le distanze. Lo lasciai la prima volta per un mese, mi contattò tante volte per chiedermi scusa e perché voleva chiarirsi. Io ci cascai di nuovo e riprendemmo a vederci, ma oramai si era rotto qualcosa, non avevo più piacere a stare con lui.


La scoperta.

Per un beffardo segno del destino fui scoperta un giorno che lo incontrai per l’ennesimo chiarimento. Avevo scelto un luogo pubblico e non casa sua perché altrimenti sarebbe andata a finire diversamente, io invece volevo troncare la relazione.

Fui vista da un suo cugino che ebbe la bella idea di informarlo. La sera mio marito mi chiese cosa avessi fatto durante la giornata. Gli dissi che ero uscita con amiche in centro.

Fu in quel momento che realizzò che lo stavo mentendo. I mesi precedenti aveva iniziato ad essere dubbioso perché era capitato più volte che mi rifiutassi a lui. Ricordo che almeno in un paio di occasioni mi chiese se dietro questo modo di essere ci fosse qualcuno.

Quella sera non disse nulla. I giorni seguenti era taciturno più del solito. Dall’altro lato l’amante mi tempestava di messaggi perché voleva vedermi per chiarirci. Accettai per l’ultima volta di incontrarlo, sempre in un luogo pubblico. Quell’incontro non andò come sperai, l’ex amante non voleva sapere di interrompere, più volte mi abbracciò, cercò di convincermi a cambiare idea. Per me era finita definitivamente.

Non ho mai saputo se quel giorno fossi stata seguita dal mio ex marito, o da qualcuno, ma ora non ha più importanza. Per qualche giorno la situazione a casa sembrò normalizzarsi, mio marito era freddo ma non disse nulla.

La sorpresa la trovai qualche giorno dopo, rientrando il pomeriggio trovai le sue chiavi di casa sul tavolo, inizialmente non capii, poi andai in camera da letto e trovai le ante dell’armadio aperte, svuotate della sua roba.

In quel momento fu come essere investita da un ceffone violento, capii che se n’era andato, mi aveva lasciata. Ero tornata con i piedi sulla Terra.
tu da ragazza che tipo eri
 

Nicky

Utente di lunga data
Capisco che la situazione economica non era un granché, ma negarti un figlio a causa di una scelta professionale sbagliata, è un gesto forte, troppo duro.
Hai sbagliato, certamente, ma ti è anche stato tolto molto, ti è stata tolta la cosa più importante per una donna che desidera la maternità.
Credimi, sei già stata punita troppo. Cerca di non punirti ulteriormente.
 
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Reactions: gvl

gvl

Utente di lunga data
Ciao. Arrivo un po' in ritardo per il benvenuto. Ho letto i tuoi post. Sfortunata visto che sei stata scoperta proprio nel momento in cui eri determinata a chiudere con l' altro. Quindi hai deciso per autopunizione che dura da 18 anni isolandoti. Un po' eccessiva. Non credi? Mi accodo a tutti quelli che te lo hanno già detto.
 

gvl

Utente di lunga data
La reazione di tuo marito è stata fredda e calcolata per infliggere il maggior danno possibile. Avrà avuto giorni e giorni per elaborare tutto. Ognuno è padrone delle sue azioni ma la reazione di tuo marito non la condivido. Spero che tu abbia avuto contatti con tuo marito successivamente.
 

Andromeda4

Utente di lunga data
Io comunque non ho ancora capito quale sia la domanda. Ok, ha tradito vent’anni fa e l’ormai ex marito giustamente, l’ha mollata. Quindi era solo per raccontare l’sperienza?
Non potrebbe semplicemente aver voglia di fare questo? Non vedo cosa cambi a te.
Scusa ma ultimamente mi sembri un po' fuori contesto, più del solito.
 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
Capisco che la situazione economica non era un granché, ma negarti un figlio a causa di una scelta professionale sbagliata, è un gesto forte, troppo duro.
Hai sbagliato, certamente, ma ti è anche stato tolto molto, ti è stata tolta la cosa più importante per una donna che desidera la maternità.
Credimi, sei già stata punita troppo. Cerca di non punirti ulteriormente.
Infatti! In quella situazione mettere al mondo un figlio era la cosa migliore che potessero fare!
 

Nicky

Utente di lunga data
Infatti! In quella situazione mettere al mondo un figlio era la cosa migliore che potessero fare!
Immagino tu sia ironico, perché capisco che un figlio deve essere anche mantenuto.
Ma non si può neppure negare che per una donna la finestra per diventare madre sia breve e che il rifiuto è una punizione eccessiva, visto che non aveva speso i soldi al casinò, ma aveva fatto una scelta professionale erronea.
 

Rosa rifiorita

Utente di lunga data
Ma immagino che avrai cercato di ricucire con lui nei giorni/mesi dopo, no? Come motivava la sua irremovibilità?
Certo che si, l'ho chiamai centinaia di volte ma lui non mi rispose mai, alzò un muro. Gli scrissi messaggi e mail chiedendogli di darmi la possibilità di spiegare. Andai sul posto di lavoro, il primo, visto che il secondo lavoro lo mollò immediatamente, lo aspettai fuori per una settimana salvo poi sapere che aveva preso un mese di aspettativa non retribuita. Al telefono rispondeva solo ai familiari, tra cui mia sorella. Un giorno, presa dalla disperazione, chiesi a mia sorella di chiamarlo e poi ci avrei parlato. Fu una scelta infelice perché mise subito giù il telefono e smise di rispondere anche a mia sorella. L'unica a cui rispondeva era sua sorella gemella, che faceva da tramite.
Lo rividi per la prima volta dopo mesi davanti al notaio, all'uscita lo implorai di fermarci cinque minuti a parlare, non sentii ragioni. La seconda volta che lo rividi fu dall'avvocato per la separazione, ricordo che davanti all'avvocato gli chiesi di non farlo, almeno di sentire quello che avevo da dire. Nulla di nulla. I primi anni sono stati terribili per me, non sapevo dove fosse, con chi fosse, cosa facesse.
Le cose tra noi sono migliorate un pochino negli ultimi cinque anni.


tu da ragazza che tipo eri
Una ragazza come tante, amicizie, studio, divertimento, la laurea. Di sicuro non come quella che mi ha portato a tradire, non mi ci riconosco proprio.


Ciao. Arrivo un po' in ritardo per il benvenuto. Ho letto i tuoi post. Sfortunata visto che sei stata scoperta proprio nel momento in cui eri determinata a chiudere con l' altro. Quindi hai deciso per autopunizione che dura da 18 anni isolandoti. Un po' eccessiva. Non credi? Mi accodo a tutti quelli che te lo hanno già detto.
Si, è così, ho passato tanti anni in autopunizione. Tra i tanti errori commessi, riconosco anche questo.


Non potrebbe semplicemente aver voglia di fare questo? Non vedo cosa cambi a te.
Scusa ma ultimamente mi sembri un po' fuori contesto, più del solito.
Infatti è proprio così, portare una testimonianza. Anche perché da rimediare non c'è più nulla.
 

gvl

Utente di lunga data
Buongiorno a tutti.

Ho letto tutto il 3D, vi ringrazio per gli interventi. Se solo vi avessi conosciuti 18 anni fa, forse mi sarei risparmiata anni di meritata sofferenza.

Comunque, descrivo un pochino meglio come sono andate le cose, partendo dai personaggi.


Io e lui.

Quando ci siamo conosciuti eravamo entrambi single. Io venivo da storie brevi, lui invece aveva avuto una storia di 5 anni dove era stato tradito. La perdonò inizialmente, ma dopo un anno la lasciò perché non riuscii a superare la botta.

I primi anni insieme sono stati bellissimi, tanta sintonia, anche sessualmente un ottima intesa. Si litigava, come succede in tutte le coppie, ma poi ci ritrovavamo. Entrambi con i nostri pregi e difetti che fino ad allora accettavamo.

I problemi sono iniziati dopo la chiusura di quell’attività. I debiti erano tanti, i soldi messi da parte stavano finendo, io che non trovavo lavoro (o meglio, non l’ho cercato con convinzione), lui che per tirare avanti il matrimonio si caricò sulle spalle due lavori. Con il passare del tempo il tempo per la coppia si era ridotto, l’intimità ne risentii parecchio, da 3/4 volte la settimana ad una.

Un’altra delle mie idiozie del tempo è che gli proposi di avere un figlio, l’età stava passando veloce e io mi sentivo pronta. Più volte cercò di farmi ragionare, cercò di farmi capire che vista la situazione non era il caso di avventurarsi in un progetto così importante. Chiedeva pazienza e tempo. Di pari passo invece è cresciuta la mia insoddisfazione.

Oggi riconosco i miei errori, se fossi stata più matura e meno egoista forse non saremo arrivati alla separazione.


L’altro.

L’ho incontrato casualmente ad una festa di amici comuni dopo anni, dai tempi delle superiori. La sera chiacchierammo dei tempi trascorsi, quando andò via mi chiese il numero di telefono. Anche quello fu un grande errore. In questi anni mi sono spesso chiesta perché non gli dissi subito di no, dato che sapevo era un farfallone e che dopo tanti anni la richiesta del mio numero avesse un preciso significato.

La risposta è che io inconsciamente avevo già deciso così. Infatti già il giorno seguente iniziammo a messaggiare, dopo un mese è iniziata la tresca. Ci vedevamo sempre a casa sua, quasi sempre di pomeriggio. All’inizio una volta la settimana per poi arrivare anche a tre volte nell’arco di una settimana. Con lui mi trovavo bene, mi dava quello che non avevo dal mio ex marito. La storia è durata quasi un anno, ma negli ultimi mesi gli incontri si erano diradati. Avevo iniziato a conoscerlo meglio, alcune situazioni non mi erano piaciute ed avevo preso le distanze. Lo lasciai la prima volta per un mese, mi contattò tante volte per chiedermi scusa e perché voleva chiarirsi. Io ci cascai di nuovo e riprendemmo a vederci, ma oramai si era rotto qualcosa, non avevo più piacere a stare con lui.


La scoperta.

Per un beffardo segno del destino fui scoperta un giorno che lo incontrai per l’ennesimo chiarimento. Avevo scelto un luogo pubblico e non casa sua perché altrimenti sarebbe andata a finire diversamente, io invece volevo troncare la relazione.

Fui vista da un suo cugino che ebbe la bella idea di informarlo. La sera mio marito mi chiese cosa avessi fatto durante la giornata. Gli dissi che ero uscita con amiche in centro.

Fu in quel momento che realizzò che lo stavo mentendo. I mesi precedenti aveva iniziato ad essere dubbioso perché era capitato più volte che mi rifiutassi a lui. Ricordo che almeno in un paio di occasioni mi chiese se dietro questo modo di essere ci fosse qualcuno.

Quella sera non disse nulla. I giorni seguenti era taciturno più del solito. Dall’altro lato l’amante mi tempestava di messaggi perché voleva vedermi per chiarirci. Accettai per l’ultima volta di incontrarlo, sempre in un luogo pubblico. Quell’incontro non andò come sperai, l’ex amante non voleva sapere di interrompere, più volte mi abbracciò, cercò di convincermi a cambiare idea. Per me era finita definitivamente.

Non ho mai saputo se quel giorno fossi stata seguita dal mio ex marito, o da qualcuno, ma ora non ha più importanza. Per qualche giorno la situazione a casa sembrò normalizzarsi, mio marito era freddo ma non disse nulla.

La sorpresa la trovai qualche giorno dopo, rientrando il pomeriggio trovai le sue chiavi di casa sul tavolo, inizialmente non capii, poi andai in camera da letto e trovai le ante dell’armadio aperte, svuotate della sua roba.

In quel momento fu come essere investita da un ceffone violento, capii che se n’era andato, mi aveva lasciata. Ero tornata con i piedi sulla Terra.
Come hai saputo che eri stata vista?
 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
Immagino tu sia ironico, perché capisco che un figlio deve essere anche mantenuto.
Ma non si può neppure negare che per una donna la finestra per diventare madre sia breve e che il rifiuto è una punizione eccessiva, visto che non aveva speso i soldi al casinò, ma aveva fatto una scelta professionale erronea.
E' lei stessa che scrive NON che le è stato negato a mo' di punizione, ma che il marito cercava di farla RAGIONARE, che non gli sembrava il momento visto il contorno ecc ecc. Probabilmente ci aveva visto lungo e non si era sbagliato.. o forse una profezia che si è auto avverata... comunque meglio così
 

Andromeda4

Utente di lunga data
Infatti è proprio così, portare una testimonianza. Anche perché da rimediare non c'è più nulla.
Mi ha colpito il tono con cui scrivi. Dimesso, rassegnato. Come se la tradita fossi tu. Non è un rimprovero, non ti sto facendo la morale. Sono l'ultima persona a poterlo fare, come tutti qui. Sto solo notando che in certi momenti sembri metterti al posto di tuo marito, forse per immedesimarti, cercare di capire come si è sentito lui.
Questo, però, non te lo riporta indietro.
 
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ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
Certo che si, l'ho chiamai centinaia di volte ma lui non mi rispose mai, alzò un muro. Gli scrissi messaggi e mail chiedendogli di darmi la possibilità di spiegare. Andai sul posto di lavoro, il primo, visto che il secondo lavoro lo mollò immediatamente, lo aspettai fuori per una settimana salvo poi sapere che aveva preso un mese di aspettativa non retribuita. Al telefono rispondeva solo ai familiari, tra cui mia sorella. Un giorno, presa dalla disperazione, chiesi a mia sorella di chiamarlo e poi ci avrei parlato. Fu una scelta infelice perché mise subito giù il telefono e smise di rispondere anche a mia sorella. L'unica a cui rispondeva era sua sorella gemella, che faceva da tramite.
Lo rividi per la prima volta dopo mesi davanti al notaio, all'uscita lo implorai di fermarci cinque minuti a parlare, non sentii ragioni. La seconda volta che lo rividi fu dall'avvocato per la separazione, ricordo che davanti all'avvocato gli chiesi di non farlo, almeno di sentire quello che avevo da dire. Nulla di nulla. I primi anni sono stati terribili per me, non sapevo dove fosse, con chi fosse, cosa facesse.
Le cose tra noi sono migliorate un pochino negli ultimi cinque anni.
Ma sul momento (dove per momento si può parlare di mesi e perfino di qualche anno) ci può stare tutto. E nemmeno negli ultimi 5 anni ha dato qualche motivazione della sua rigidità?
 

Nicky

Utente di lunga data
E' lei stessa che scrive NON che le è stato negato a mo' di punizione, ma che il marito cercava di farla RAGIONARE, che non gli sembrava il momento visto il contorno ecc ecc. Probabilmente ci aveva visto lungo e non si era sbagliato.. o forse una profezia che si è auto avverata... comunque meglio così
L'autrice è molto depressa. Pensa di meritarsi il peggio e se lo è andato a prendere.
Meglio così non lo sappiamo, non sappiamo mai la realtà alternativa quale sarebbe stata. Viviamo convincendoci o che sia la migliore possibile, o che le scelte alternative sarebbero state migliori, a seconda della nostra indole.
 

ToyGirl

Utente di lunga data
Ti stai fustigando inutilmente.
Io ho pensato che, probabilmente, lui non ti amasse abbastanza da provare perdonarti e che, il tuo tradimento, è stato un'ottima occasione per andarsene.
Gli sarai stata infedele nel matrimonio ma, di fatto, gli sei stata fedele negli ultimi 18 anni.
E lui cosa ha fatto?
È rimasto sul piedistallo a farsi adorare.
Ma mandalo a fanculo.
 
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