Le conseguenze devastanti del mio tradimento.

Gaia

Utente di lunga data
Dipende anche dal rischio. Qui vedo una persona che tenta di riaffacciarsi alla vita dopo anni, non rischierei troppo.
E uno che ti precisa che con te vuole solo un rapporto civile, come una concessione, non va bene.
Ci vuole un uomo accogliente, buono, per riparare ai danni che si è fatta.
Non ci vuole un uomo. Ci vuole che lei si ama.
Per la mia esperienza un uomo e’ superfluo se non ti ami.
 

Rebecca89

Sentire libera
Forse però è un po' troppo.
Può capitare a tutti di non avere la forza di reagire, perché le persone possono sviluppare anche stati di malessere che sono vere e proprie malattie, che non si superano con la forza di volontà. Una donna che raddoppia di peso, che non esce di casa, è una donna che non sta bene.
Può darsi che abbia toccato qualche tasto per te sgradevole, ma onestamente la salute mentale è delicata per tutti, perdere il proprio equilibrio sopraffatti dalle angosce è cosa che può accadere a chiunque. Ed essere forti e mentalmente sani non è un merito, è una grazia.
A me dispiace che lei non stia bene, sicuramente ne ha risentito, anche con tutti i sintomi fisici del caso. Ma Nicky, le persone vanno pure svegliate, non sempre accarezzate. E a dirla tutta qui ci voleva un bel percorso non fatto. Ma io non sono una terapista, e (da qui il mio chiederle scusa per la diretta) ogni tanto serve pure una scossa. Sono 11 pagine di consapevolezza di colpa qui, 18 anni dove ancora nei post pure scritti trapela la voglia di mantenere un filo conduttore con la persona, non si può sempre fare questa cosa ed è forse tra le prime che va accettata. Si può provare a rimediare, ma c è un momento, per mano nostra, per mano altrui, per circostanze, che bisogna dire è finita e mettere un punto. Continuare a disegnare semicerchi dandosi colpe, non chiude nessun cerchio.
 

Brunetta

Utente di lunga data
A me dispiace che lei non stia bene, sicuramente ne ha risentito, anche con tutti i sintomi fisici del caso. Ma Nicky, le persone vanno pure svegliate, non sempre accarezzate. E a dirla tutta qui ci voleva un bel percorso non fatto. Ma io non sono una terapista, e (da qui il mio chiederle scusa per la diretta) ogni tanto serve pure una scossa. Sono 11 pagine di consapevolezza di colpa qui, 18 anni dove ancora nei post pure scritti trapela la voglia di mantenere un filo conduttore con la persona, non si può sempre fare questa cosa ed è forse tra le prime che va accettata. Si può provare a rimediare, ma c è un momento, per mano nostra, per mano altrui, per circostanze, che bisogna dire è finita e mettere un punto. Continuare a disegnare semicerchi dandosi colpe, non chiude nessun cerchio.
Non funziona così.
Chi sta male non trova sprone, si affossa.
 

Martina Bianchi

Utente di lunga data
Dipende da come sei di carattere e dalle fragilità di un periodo. Chiunque può finire nel baratro. Io penso che rosa debba andare da uno psichiatra e escludere prima un disturbo dell umore o della personalità che la fa stare così male per così tanto tempo e poi, se serve, aiutarsi con un intervento farmacologico
 
Ultima modifica:

Alphonse02

Utente di lunga data
Arrivo tardi, ma una chiosa voglio farla per chiarire a @Rosa sfiorita che il comportamento dell'ex marito ha seguito una logica secondo me largamente prevedibile.

Il marito di @Rosa sfiorita lo capisco in pieno. Mi ci sono trovato nella sua condizione ed ho reagito in modo simile.

Puoi pure continuare ad amare la tua ex nel fondo del cuore ma hai perso completamente la fiducia e non vuoi soffrire nel rivivere la sofferenza che hai provato con la scoperta della infedeltà.

Uomini e donne sono in generale molto diversi nell'affrontare le paludi sentimentali, intendendo con tale termine il complesso di ragionamenti ad oltranza, con accanita configurazione di presunte manchevolezze dell'altro da assumere come giustificazioni per il proprio comportamento. Una cortina fumogena che nasconde il desiderio di oblio del traditori, di farla franca dopo aver mancato di rispetto all'altro e non aver rispettato non tanto l'impegno di fedeltà quanto il dovere di confrontarsi apertamente, di aprire una crisi ed affrontarla prima di far saltare la coppia, in modo unilaterale e clandestino.

Quando emerge il tradimento dopo un percorso di sospetti, da una parte, e di menzogne a raffica, dall'altra, c è ben poco da spiegare. I fatti scoperti parlano da soli.
Si devono solamente gestire le conseguenze, come si riesce a fare in una situazione di tensione estrema.

Le proclamazioni di amore per il tradito dopo essere stati scoperti hanno il difetto di provenire da un partner traditore che si è giocato ogni credibilità. La fiducia si perde facilmente e si costruisce con grande difficoltà, ammesso che si riesca a recuperarla.

È molto meglio ripartire da capo con altra persona che non conosca i fatti o, in ipotesi, con l'amante, ammesso che sia disponibile ad una seria convivenza (e si fidi).

Non si torna indietro, nella vita, si può solo andare avanti.

Esiste un tempo per le spiegazioni, secondo me, ed è quando la crisi relazionale è ancora non stabilizzata e quando non c'è ancora certezza della veridicità o menzogna della infedeltà. In quel momento, c è una finestra di opportunità per chiarirsi e passare sopra alle prime bugie dette.

Quando i sospetti aumentano e le argomentazioni del partner traditore cominciano a fare acqua da tutte le parti, il tradito che abbia un minimo di amor proprio comincia a "testare" i comportamenti del partner fino a raggiungere la prova piena del tradimento. Gli tende le trappole finché non acquisisce certezze.

A quel punto, contano solo i fatti. Le spiegazioni del partner traditore non sono più credibili. C è la certezza dell'essere stati presi in giro ed ogni fiducia evapora.

Ci si allontana per evitare reazioni impulsive, per autocontrollo. Come saggiamente ha fatto l'ex marito di @Rosa sfiorita.

Un partner traditore che abbia il coraggio di rispondere delle proprie azioni prende atto del casino che ha provocato e non prova a forzare la mano. Se ne rimane in attesa delle determinazioni del partner tradito, che potrebbe anche chiudere la relazione sulla base dei fatti ormai emersi (infedeltà accertata). È una questione di carattere del tradito e, nel caso specifico, la moglie infedele era a conoscenza dell'esperienza negativa fatta dal marito prima di conoscere lei. La reazione dell'ex marito era prevedibilissima e si è puntualmente verificata.

OK, quindi per lui un paio di corna (tra l'altro sgamate a storia praticamente conclusa) sono ragione sufficiente per considerare archiviato definitivamente il vostro rapporto, morto e sepolto senza nemmeno necessità di chiarire le motivazioni della sua irremovibilità?
Perdonami, ma non si può proprio sentire che il tradito debba motivare la sua irremovibilità nel lasciare chi l'ha tradito. Rientra nella sua libertà di scelta, cosi come il traditore ha scelto la via della infedeltà.

Semmai, si dovrà chiarire per bene a sé stesso le ragioni per superare il tradìmento subito.
 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
Arrivo tardi, ma una chiosa voglio farla per chiarire a @Rosa sfiorita che il comportamento dell'ex marito ha seguito una logica secondo me largamente prevedibile.

Il marito di @Rosa sfiorita lo capisco in pieno. Mi ci sono trovato nella sua condizione ed ho reagito in modo simile.

Puoi pure continuare ad amare la tua ex nel fondo del cuore ma hai perso completamente la fiducia e non vuoi soffrire nel rivivere la sofferenza che hai provato con la scoperta della infedeltà.

Uomini e donne sono in generale molto diversi nell'affrontare le paludi sentimentali, intendendo con tale termine il complesso di ragionamenti ad oltranza, con accanita configurazione di presunte manchevolezze dell'altro da assumere come giustificazioni per il proprio comportamento. Una cortina fumogena che nasconde il desiderio di oblio del traditori, di farla franca dopo aver mancato di rispetto all'altro e non aver rispettato non tanto l'impegno di fedeltà quanto il dovere di confrontarsi apertamente, di aprire una crisi ed affrontarla prima di far saltare la coppia, in modo unilaterale e clandestino.

Quando emerge il tradimento dopo un percorso di sospetti, da una parte, e di menzogne a raffica, dall'altra, c è ben poco da spiegare. I fatti scoperti parlano da soli.
Si devono solamente gestire le conseguenze, come si riesce a fare in una situazione di tensione estrema.

Le proclamazioni di amore per il tradito dopo essere stati scoperti hanno il difetto di provenire da un partner traditore che si è giocato ogni credibilità. La fiducia si perde facilmente e si costruisce con grande difficoltà, ammesso che si riesca a recuperarla.

È molto meglio ripartire da capo con altra persona che non conosca i fatti o, in ipotesi, con l'amante, ammesso che sia disponibile ad una seria convivenza (e si fidi).

Non si torna indietro, nella vita, si può solo andare avanti.

Esiste un tempo per le spiegazioni, secondo me, ed è quando la crisi relazionale è ancora non stabilizzata e quando non c'è ancora certezza della veridicità o menzogna della infedeltà. In quel momento, c è una finestra di opportunità per chiarirsi e passare sopra alle prime bugie dette.

Quando i sospetti aumentano e le argomentazioni del partner traditore cominciano a fare acqua da tutte le parti, il tradito che abbia un minimo di amor proprio comincia a "testare" i comportamenti del partner fino a raggiungere la prova piena del tradimento. Gli tende le trappole finché non acquisisce certezze.

A quel punto, contano solo i fatti. Le spiegazioni del partner traditore non sono più credibili. C è la certezza dell'essere stati presi in giro ed ogni fiducia evapora.

Ci si allontana per evitare reazioni impulsive, per autocontrollo. Come saggiamente ha fatto l'ex marito di @Rosa sfiorita.

Un partner traditore che abbia il coraggio di rispondere delle proprie azioni prende atto del casino che ha provocato e non prova a forzare la mano. Se ne rimane in attesa delle determinazioni del partner tradito, che potrebbe anche chiudere la relazione sulla base dei fatti ormai emersi (infedeltà accertata). È una questione di carattere del tradito e, nel caso specifico, la moglie infedele era a conoscenza dell'esperienza negativa fatta dal marito prima di conoscere lei. La reazione dell'ex marito era prevedibilissima e si è puntualmente verificata.



Perdonami, ma non si può proprio sentire che il tradito debba motivare la sua irremovibilità nel lasciare chi l'ha tradito. Rientra nella sua libertà di scelta, cosi come il traditore ha scelto la via della infedeltà.

Semmai, si dovrà chiarire per bene a sé stesso le ragioni per superare il tradìmento subito.
Non deve, certo, ma dopo decenni non costa nulla.
 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
Sono passati 18 anni. Ma cosa se ne fanno oggi delle spiegazioni. Lei sa perché lo ha fatto. Lo ha ammesso di essere stata immatura.
Basta piangere sul latte versato.
Le spiegazioni (o meglio il resoconto di esse) di lui servono a noi per capire meglio la storia
 
Ultima modifica:

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
Credo che per loro non siano passati decenni. Non hanno mai elaborato quanto accaduto, forse anche per la mancanza di un confronto o perché non sono stati in grado a livello personale.
Ammesso che ci sia stato detto tutto, continua a sembrarmi strano che uno si tenga dentro tanto rancore per 18 anni solo per un paio di corna, scoperte per altro a storia già chiusa: non è una confessione, ma è sempre meglio che scoprire a storia in corso che non potrai mai sapere quanto sarebbe andata avanti, e ancora meglio che scoprire a storia in corso con annessa dichiarazione che non c'è nessuna intenzione di troncarla...
 
Ultima modifica:

bravagiulia75

Annebbiata lombarda DOCG
Sarà ma a me cmq un uomo che decide di chiudere un matrimonio basandosi solo su fatti riportati, senza un effettivo chiarimento fa strano
Potrebbe averli visti anche lui, la seconda volta, ma non avrà mai la certezza di cosa stessero facendo effettivamente...lei avrebbe potuto semplicemente respingere un tizio che le stava facendo delle avances,...decidere di mollare baracca e burattini è stato a mio avviso drastico..
 

Rosa rifiorita

Utente di lunga data
@Rosa sfiorita perdonami
Hai veramente 55 anni?
Sei rimasta tappata in casa per 20 anni...lavoravi?
Hai vissuto con i tuoi per tutto sto tempo...mai una volta ti hanno consigliato di andare fuori dalle palle?
Va bene aiutare i fagli ma per un periodo limitato, così mi sembra eccessivo.
Non posso credere che una persona abbia rinunciato alla vita come hai fatto tu
Soprattutto dopo un trauma superabile, non stiamo parlando di un lutto, una malattia incurabile.
Manco avevate figli
Eri pure giovane
Secondo me ti sei auto imposta una vita in galera
Ci dici cosa ti ha spinto ad uscire dal tuo bozzolo l anno scorso?
Intanto rispondo a bravagiulia, a breve risponderò agli altri interventi.
Credo che ti riferissi a queste domande, se c'è ne sono altre fammelo notare.

In ordine:
- ho 55 anni;
- qualche tempo dopo la separazione sono tornata a casa dai miei perché la casa coniugale è stata venduta;
- non ho lavorato;
- le motivazioni per le quali ho deciso di riaffacciarmi alla vita? La prima cinque anni fa, quando sono stata ricoverata tre settimane per Covid, dove ho rischiato seriamente di morire. In quelle tre settimane lunghissime ho rivisto mentalmente tutta la mia vita, dalle cose belle a quelle dolorose. La seconda quando sono stata operata di tumore qualche anno fa.

Se non ho risposto esaurientemente fammelo notare. Gli interventi sono tanti e non riesco a stare dietro a tutti.
 

bravagiulia75

Annebbiata lombarda DOCG
Intanto rispondo a bravagiulia, a breve risponderò agli altri interventi.
Credo che ti riferissi a queste domande, se c'è ne sono altre fammelo notare.

In ordine:
- ho 55 anni;
- qualche tempo dopo la separazione sono tornata a casa dai miei perché la casa coniugale è stata venduta;
- non ho lavorato;
- le motivazioni per le quali ho deciso di riaffacciarmi alla vita? La prima cinque anni fa, quando sono stata ricoverata tre settimane per Covid, dove ho rischiato seriamente di morire. In quelle tre settimane lunghissime ho rivisto mentalmente tutta la mia vita, dalle cose belle a quelle dolorose. La seconda quando sono stata operata di tumore qualche anno fa.

Se non ho risposto esaurientemente fammelo notare. Gli interventi sono tanti e non riesco a stare dietro a tutti.
Ciaoo
Grazie delle risposte
Per il ricovero per COVID, periodo incubo, abbiamo avuto un caro amico che ha rischiato di non esserci più
Per l intervento oncologico spero sia tutto risolto.
Posso chiederti?
Non lavoravi?
E ti è dispiaciuto che altri abbiano pagato per te...
Incoerente...e soprattutto mi stupisco che i tuoi non ti abbiano praticamente obbligato a farlo...
 

Rosa rifiorita

Utente di lunga data
Dunque, rispondo in generale un pò a tutti.

il punto è che sei completamente incapace di valutare le conseguenze delle tue azioni, potresti quasi fare il primo ministro inglese.

ed il tuo racconto è una sequela di cose in cui ti sei lanciata senza paracadute e hai finito per schiantarti. e fin qui andrebbe pure bene, ognuno è libero di farsi del male da solo. il problema è che nel tuo schianto hai travolto un'altra persona che magari ha il difetto di darsi troppo. e che risultato hai avuto?
Sono d'accordo sul secondo punto, infatti ho più volte ammesso le mie responsabilità e i miei sensi di colpa.

Non sono affatto d'accordo sul primo. Anzi, è esattamente il contrario. Oggi ho la piena consapevolezza di ciò che è stato, comprese le mie colpe, ed il percorso di ritorno alla normalità che sto facendo dimostra la volontà, e capacità, di venirne fuori.
Dove vedi questa mia incapacità di valutare le conseguenze oggi? Però ti chiedo di rispondermi, non lo hai fatto ad una mia precedente domanda. Il contraddittorio serve anche a questo.
E a scanso di equivoci, senza nessun fine polemico, ma solo per spirito costruttivo, leggo volentieri tutti i vostri interventi che mi stanno aiutando tanto.


Rispondo in linea generale.
Sapevo fin dall'inizio che questo 3D avrebbe "scatenato" un dibattito interessato, e ne sono più che contenta perché il mio obiettivo primario è quello di far conoscere a più persone possibili le conseguenze a cui potrebbero andare incontro quando si tradisce. Conseguenze all'esito per nulla scontato, come pensa chi tradisce, che invece sono imprevedibili e devastanti perchè entrano in gioco tanti fattori e sopratutto le reazioni delle parti interessate. Io per esempio, credevo che il mio ex mi avrebbe perdonata, peccato che lo credevo solo io.
Nelle conseguenze devastanti ci metto dentro anche la reazione psicologica, il disagio mentale, tra le più peggiori. Oggi, a mente lucida, tutti questi anni che ho trascorso chiusa nella mia malattia mentale, costellata di brevi periodi di benessere a frequenti e dolorose ricadute psicologiche dove anche la televisione accesa era un disturbo, li vedo come un'assurdità. Che è un po' come la vedete anche voi, infatti in tanti hanno scritto che hanno trovato assurdo stare 18 anni in queste condizioni. Ma le malattie mentali sfuggono dal calendario, non hanno una data di inizio certa e una di fine pena. In questo sono d'accordo con molti di voi, avrei dovuto accettare l'aiuto di un esterno. Si, perché sono stata io che ho sempre rifiutato l'aiuto nonostante mi venisse data questa opportunità.
Quindi non date nulla per scontato e pensateci su mille volte a quello che state facendo.

Sono consapevole che con il mio ex non ci sarà una seconda opportunità, lo rispetto per la sua scelta, me lo merito. Ma se dopo tutti questi anni provo ancora dei sentimenti verso di lui, chiedo è un reato? Il cuore segue una strada diversa dal raziocinio, avrò bisogno di tempo per farmela passare. Tutto qui.
 

Nicky

Utente di lunga data
Ammesso che ci sia stato detto tutto, continua a sembrarmi strano che uno si tenga dentro tanto rancore per 18 anni solo per un paio di corna, scoperte per altro a storia già chiusa: non è una confessione, ma è sempre meglio che scoprire a storia in corso che non potrai mai sapere quanto sarebbe andata avanti, e ancora meglio che scoprire a storia in corso con annessa dichiarazione che non c'è nessuna intenzione di troncarla...
Ma non credo sia solo quello. Stava facendo due lavori e non aveva voglia di accollarsi i suoi debiti; lei gli chiedeva un figlio che non voleva. Ha colto forse anche l'occasione per liberarsi di una persona difficile.
 

Rosa rifiorita

Utente di lunga data
Ciaoo
Grazie delle risposte
Per il ricovero per COVID, periodo incubo, abbiamo avuto un caro amico che ha rischiato di non esserci più
Per l intervento oncologico spero sia tutto risolto.
Posso chiederti?
Non lavoravi?
E ti è dispiaciuto che altri abbiano pagato per te...
Incoerente...e soprattutto mi stupisco che i tuoi non ti abbiano praticamente obbligato a farlo...
In parte ho risposto con il mio post successivo, probabilmente stavamo scrivendo in contemporanea.
Comunque, in questi 18 anni non ho lavorato.
Provo ancora tanto dolore nell'aver causato tanta sofferenza al mio ex, ai miei e suoi familiari, che hanno fatto l'impossibile per aiutarmi, sono io che ho sempre rifiutato un aiuto psicologico.
E credimi, oggi quando rivedo mentalmente la scena dei miei genitori che piangono per me (e lo hanno fatto tante volte), mi sento una merda di donna,
 

Jim Cain

Utente di lunga data
Dunque, rispondo in generale un pò a tutti.



Sono d'accordo sul secondo punto, infatti ho più volte ammesso le mie responsabilità e i miei sensi di colpa.

Non sono affatto d'accordo sul primo. Anzi, è esattamente il contrario. Oggi ho la piena consapevolezza di ciò che è stato, comprese le mie colpe, ed il percorso di ritorno alla normalità che sto facendo dimostra la volontà, e capacità, di venirne fuori.
Dove vedi questa mia incapacità di valutare le conseguenze oggi? Però ti chiedo di rispondermi, non lo hai fatto ad una mia precedente domanda. Il contraddittorio serve anche a questo.
E a scanso di equivoci, senza nessun fine polemico, ma solo per spirito costruttivo, leggo volentieri tutti i vostri interventi che mi stanno aiutando tanto.


Rispondo in linea generale.
Sapevo fin dall'inizio che questo 3D avrebbe "scatenato" un dibattito interessato, e ne sono più che contenta perché il mio obiettivo primario è quello di far conoscere a più persone possibili le conseguenze a cui potrebbero andare incontro quando si tradisce. Conseguenze all'esito per nulla scontato, come pensa chi tradisce, che invece sono imprevedibili e devastanti perchè entrano in gioco tanti fattori e sopratutto le reazioni delle parti interessate. Io per esempio, credevo che il mio ex mi avrebbe perdonata, peccato che lo credevo solo io.
Nelle conseguenze devastanti ci metto dentro anche la reazione psicologica, il disagio mentale, tra le più peggiori. Oggi, a mente lucida, tutti questi anni che ho trascorso chiusa nella mia malattia mentale, costellata di brevi periodi di benessere a frequenti e dolorose ricadute psicologiche dove anche la televisione accesa era un disturbo, li vedo come un'assurdità. Che è un po' come la vedete anche voi, infatti in tanti hanno scritto che hanno trovato assurdo stare 18 anni in queste condizioni. Ma le malattie mentali sfuggono dal calendario, non hanno una data di inizio certa e una di fine pena. In questo sono d'accordo con molti di voi, avrei dovuto accettare l'aiuto di un esterno. Si, perché sono stata io che ho sempre rifiutato l'aiuto nonostante mi venisse data questa opportunità.
Quindi non date nulla per scontato e pensateci su mille volte a quello che state facendo.

Sono consapevole che con il mio ex non ci sarà una seconda opportunità, lo rispetto per la sua scelta, me lo merito. Ma se dopo tutti questi anni provo ancora dei sentimenti verso di lui, chiedo è un reato? Il cuore segue una strada diversa dal raziocinio, avrò bisogno di tempo per farmela passare. Tutto qui.
Lui si è risistemato dopo aver chiuso con te ?
 
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