Terribile questa dinamica in cui tu devi essere il punto fermo nella triangolazione tra i tuoi. I tuoi fratelli (più grandi o più piccoli?) Che ruolo svolgono? Per tuo padre il tuo essere femmina è insoppportabile? È insopportabile dover consolare una donna al punto da farlo fare a te?
La rabbia è una reazione comune per non provare il dolore.
Del resto tuo padre ti ha insegnato così.
Però poi ti lamenti che l’amante non era capace di esprimere emozioni.
Nemmeno lui.
Mi hai fatto venire in mente “La sconosciuta“ di Tornatore.
Lo hai visto?
Relativamente a mio padre e’ stato a mio parere un padre stupendo. Ha sopperito alle mancanze di madre che mi voleva più dolce e remissiva e così non mi ha fatto sentire sbagliata per essere ‘un maschiaccio’.
Fratelli sono più piccoli ma sono diversi da me. Nel senso che sono più chiusi all’apparenza, ma in realtà loro riescono a intessere legami più profondi dei miei.
Per il resto io sono stata e sono la luce degli occhi di un padre che mi ha sempre spronato all’indipendenza, soprattutto da un uomo.
Per il resto io non davo problemi a scuola, ero sempre la reginetta delle feste, sempre spigliata e sempre brillante. E tanto a loro bastava per vedermi felice. Non si sono accorti di quando ho sfiorato l’anoressia, della psoriasi fintanto che non sono stata invasa e sanguinolenta.
Nell’insieme non stata poco amata, anzi. Mi hanno amato come sapevano fare e come potevano.
Si parentesi ho sempre detto che il problema è che eravamo uguali. Forse per questo ne sono stata attratta, perché era uno specchio.
In realtà io non sono fredda nella vita reale, ma mi apro con pochissime persone. E mai completamente.
Non so se sia un difetto di nascita o se sia il risultato di qualcosa. Ma sono così e non vivo male.