Vi riprendereste l'ex in casa?

ToyGirl

Utente di lunga data
Lui vive a mezz'ora da qui.

Fino al 2020 avrei tanto voluto che tornasse a casa. Perché la bimba era molto piccola.
Elio ha sempre rifiutato, forse perché giustamente temeva litigi e tensioni.
Il periodo COVID veniva tutti i giorni e litigavamo.

Poi il fatto che mi sono dichiarata omosessuale ha cambiato i rapporti, lui probabilmente ha capito che tanta mia frustrazione derivava da quello e che, oggi, non sono quella mina vagante, mi sono calmata abbastanza. Almeno con lui 😅

Con il tempo abbiamo trovato un equilibrio e ogni scusa è buona per venire qui, a volte pranziamo anche assieme mentre la ragazzina è a scuola.

Minimo una volta a settimana resta a dormire. Non con me ovvio, ma sul divano letto in camera della bambina.

Ieri mi ha colpito perché mi ha fatto questo discorso: verso l'estate dell'anno prossimo andrà in pensione e vorrebbe trovare un appartamentino più vicino a casa e comunque essere più presente, stando tutti i giorni qui a lavorare e ogni tanto a dormire.
Il discorso dell'appartamentino, che condivido, è per avere residenze separate e soprattutto, non meno importante, uno spazio dove può andare lui o io, per non stare sempre appiccicati e per avere comunque la nostra privacy.
Nessuno di noi due vuole convivenze con altre persone, ma comunque appunto lui ha sta relazione con sta tipa sposata e dovrà scopare. Io anche spero di avere una relazione, magari di recuperare con S., con i piedi di piombo, perché la amo veramente.
Anche se per ora non voglio vedere nessuna e voglio stare in volontaria astinenza dal sesso perchè mi devo riprendere dal triangolo tossico vissuto ed essere sicura di aver allontanato per sempre la cazzo di Romana dalla mia stracazzo di esistenza.

Può funzionare secondo voi?

Io l'avrei mandato a stendere, perché come sempre è opportunista e egoista.
Quando è andato via da casa, mi lasciò togliendomi il lavoro, con una bimba di neanche due anni. Io cercavo di sopravvivere contando le monete per fare la spesa, senza chiedere aiuto a nessuno, neanche ai miei, e lui portava la prostituta sposata a Montecarlo e si faceva le foto tutto sorridente.

Il fatto è che vendicarmi non mi serve.
Mia figlia ha bisogno della presenza costante di suo padre e comunque, l'anno prossimo lei farà le scuole medie e uscirà alle 14. Io sto lavorando di più degli anni scorsi e mi fa comodo che lui ci sia.

Certo che, quando lo guardo, mi domando come cazzo ho fatto a starci 15 anni assieme, addirittura ad averlo come amante per due anni e farci anche delle belle scopate. 😅 È un padre decente, forse troppo permissivo e cojone, da una parte è meglio che ci sia anche io perché altrimenti la ragazzina se lo rigira come un calzino e prima o poi je mena pure 😁
 

Brunetta

Utente di lunga data
In un altro appartamento, non so che problema ci sia.
 

Etta

Utente di lunga data
Rispondo alla domanda del titolo: no.
 

Martina Bianchi

Utente di lunga data
Se venisse ad abitare vicino che bisogno ci sarebbe a stare più tempo in casa con te?
Ti piacerebbe come idea?
 
Ultima modifica:

Brunetta

Utente di lunga data
Da questo punto di vista, mai avuti problemi, sempre stato molto collaborativo.

Si, c'è un altro appartamento, ma starebbe ancora più spesso qui.
È un bene per la bambina.
 

ToyGirl

Utente di lunga data
Se venisse ad abitare vicino che bisogno ci sarebbe a stare più tempo in casa con te?
Ti piacerebbe come idea?
Perché così facciamo insieme i genitori.
Purtroppo lui è molto succube della bambina, che ha capito perfettamente i suoi punti deboli.
Stando vicini, almeno posso difenderlo e essere più autorevoli, assieme.

Per ora, quando siamo assieme, la bambina è vivace e fa casino. Infatti ieri quando l'abbiamo portata a mia mamma e al mio patrigno (sono andati in Sicilia) e le abbiamo detto "possiamo aiutarti?", mia madre ci ha cacciati 😅 "si andatevene, perché quando ci state voi è ingestibile".

Abituandosi a una nostra maggiore presenza assieme, si darà una regolata nel comportamento.

Si spera 😁🤭🙏
È un bene per la bambina.
Si, esatto.
 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
Lui vive a mezz'ora da qui.

Fino al 2020 avrei tanto voluto che tornasse a casa. Perché la bimba era molto piccola.
Elio ha sempre rifiutato, forse perché giustamente temeva litigi e tensioni.
Il periodo COVID veniva tutti i giorni e litigavamo.

Poi il fatto che mi sono dichiarata omosessuale ha cambiato i rapporti, lui probabilmente ha capito che tanta mia frustrazione derivava da quello e che, oggi, non sono quella mina vagante, mi sono calmata abbastanza. Almeno con lui 😅

Con il tempo abbiamo trovato un equilibrio e ogni scusa è buona per venire qui, a volte pranziamo anche assieme mentre la ragazzina è a scuola.

Minimo una volta a settimana resta a dormire. Non con me ovvio, ma sul divano letto in camera della bambina.

Ieri mi ha colpito perché mi ha fatto questo discorso: verso l'estate dell'anno prossimo andrà in pensione e vorrebbe trovare un appartamentino più vicino a casa e comunque essere più presente, stando tutti i giorni qui a lavorare e ogni tanto a dormire.
Il discorso dell'appartamentino, che condivido, è per avere residenze separate e soprattutto, non meno importante, uno spazio dove può andare lui o io, per non stare sempre appiccicati e per avere comunque la nostra privacy.
Nessuno di noi due vuole convivenze con altre persone, ma comunque appunto lui ha sta relazione con sta tipa sposata e dovrà scopare. Io anche spero di avere una relazione, magari di recuperare con S., con i piedi di piombo, perché la amo veramente.
Anche se per ora non voglio vedere nessuna e voglio stare in volontaria astinenza dal sesso perchè mi devo riprendere dal triangolo tossico vissuto ed essere sicura di aver allontanato per sempre la cazzo di Romana dalla mia stracazzo di esistenza.

Può funzionare secondo voi?

Io l'avrei mandato a stendere, perché come sempre è opportunista e egoista.
Quando è andato via da casa, mi lasciò togliendomi il lavoro, con una bimba di neanche due anni. Io cercavo di sopravvivere contando le monete per fare la spesa, senza chiedere aiuto a nessuno, neanche ai miei, e lui portava la prostituta sposata a Montecarlo e si faceva le foto tutto sorridente.

Il fatto è che vendicarmi non mi serve.
Mia figlia ha bisogno della presenza costante di suo padre e comunque, l'anno prossimo lei farà le scuole medie e uscirà alle 14. Io sto lavorando di più degli anni scorsi e mi fa comodo che lui ci sia.

Certo che, quando lo guardo, mi domando come cazzo ho fatto a starci 15 anni assieme, addirittura ad averlo come amante per due anni e farci anche delle belle scopate. 😅 È un padre decente, forse troppo permissivo e cojone, da una parte è meglio che ci sia anche io perché altrimenti la ragazzina se lo rigira come un calzino e prima o poi je mena pure 😁
Secondo me si, può funzionare: giusta distanza per non litigare e per privacy, giusta vicinanza per figlia.

Per quanto riguarda la domanda iniziale invece, direi tendenzialmente NO, ma, come dice l'epitaffio sulla tomba del califfo: non escludo il ritorno
 
Ultima modifica:

Pincopallino

Utente di lunga data
conosco una coppia di divorziati dal 2005 che vivono nello stesso condominio, a tre piani di distanza.
gestione ottimale dei figli, e presenti per l‘altro in caso di bisogno.
tuttavia hanno stabilito alcune regole ferree che secondo loro permettono una sana quasi convivenza tra ex:
nessuno dei due ha le chiavi di casa dell’altro, ne tiene una copia di scorta un altro condomino che la elargisce alla bisogna ai due, i quali poi le restituiscono.
nessuno dei due resta mai a dormire a casa dell’altro.
nessuno dei due fa domande sulla eventuale vita di coppia dell’altro.
logisticamente è la soluzione ottimale, non hanno nemmeno avuto bisognodi un giudice per decidere l’assegnazione dei figli, i quali da piccoli, stavano nell’arco della stessa giornata un po’ di qua e un po’ di là avendo una cameretta in ogni appartamento.
livello culturale, lei è professoressa di matematica nel liceo di uno dei miei figli, lui era preside in un istituto tecnico, ora in pensione.
 

Etta

Utente di lunga data
conosco una coppia di divorziati dal 2005 che vivono nello stesso condominio, a tre piani di distanza.
gestione ottimale dei figli, e presenti per l‘altro in caso di bisogno.
tuttavia hanno stabilito alcune regole ferree che secondo loro permettono una sana quasi convivenza tra ex:
nessuno dei due ha le chiavi di casa dell’altro, ne tiene una copia di scorta un altro condomino che la elargisce alla bisogna ai due, i quali poi le restituiscono.
nessuno dei due resta mai a dormire a casa dell’altro.
nessuno dei due fa domande sulla eventuale vita di coppia dell’altro.
logisticamente è la soluzione ottimale, non hanno nemmeno avuto bisognodi un giudice per decidere l’assegnazione dei figli, i quali da piccoli, stavano nell’arco della stessa giornata un po’ di qua e un po’ di là avendo una cameretta in ogni appartamento.
livello culturale, lei è professoressa di matematica nel liceo di uno dei miei figli, lui era preside in un istituto tecnico, ora in pensione.
Ecco così è una giusta soluzione.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Perché così facciamo insieme i genitori.
Purtroppo lui è molto succube della bambina, che ha capito perfettamente i suoi punti deboli.
Stando vicini, almeno posso difenderlo e essere più autorevoli, assieme.

Per ora, quando siamo assieme, la bambina è vivace e fa casino. Infatti ieri quando l'abbiamo portata a mia mamma e al mio patrigno (sono andati in Sicilia) e le abbiamo detto "possiamo aiutarti?", mia madre ci ha cacciati 😅 "si andatevene, perché quando ci state voi è ingestibile".

Abituandosi a una nostra maggiore presenza assieme, si darà una regolata nel comportamento.

Si spera 😁🤭🙏

Si, esatto.
Non funziona così.
Se lo difendi non lo rafforzi, ma indebolisci.
 

ToyGirl

Utente di lunga data
Secondo me si, può funzionare: giusta distanza per non litigare e per privacy, giusta vicinanza per figlia.

Per quanto riguarda la domanda iniziale invece, direi tendenzialmente NO, ma, come dice l'epitaffio sulla tomba del califfo: non escludo il ritorno
Grazie per la tua opinione.
Certo, la giusta distanza ci vuole.
conosco una coppia di divorziati dal 2005 che vivono nello stesso condominio, a tre piani di distanza.
gestione ottimale dei figli, e presenti per l‘altro in caso di bisogno.
tuttavia hanno stabilito alcune regole ferree che secondo loro permettono una sana quasi convivenza tra ex:
nessuno dei due ha le chiavi di casa dell’altro, ne tiene una copia di scorta un altro condomino che la elargisce alla bisogna ai due, i quali poi le restituiscono.
nessuno dei due resta mai a dormire a casa dell’altro.
nessuno dei due fa domande sulla eventuale vita di coppia dell’altro.
logisticamente è la soluzione ottimale, non hanno nemmeno avuto bisognodi un giudice per decidere l’assegnazione dei figli, i quali da piccoli, stavano nell’arco della stessa giornata un po’ di qua e un po’ di là avendo una cameretta in ogni appartamento.
livello culturale, lei è professoressa di matematica nel liceo di uno dei miei figli, lui era preside in un istituto tecnico, ora in pensione.
Soluzione perfetta, magari poterla fare 😅
Non funziona così.
Se lo difendi non lo rafforzi, ma indebolisci.
Purtroppo non mi danno scelta 🤷
 

Brunetta

Utente di lunga data
Grazie per la tua opinione.
Certo, la giusta distanza ci vuole.

Soluzione perfetta, magari poterla fare 😅

Purtroppo non mi danno scelta 🤷
È quello che si dice quando si aiutano i bambini mentre cercano di fare qualcosa che non sanno ancora fare.
Certamente se un bambino si arrampica su uno scaffale per prendere un giocattolo, rischiando di tirarsi addosso lo scaffale, è meglio fermarlo, ma se non ci sono pericoli imminenti, bisogna “lasciarlo fare da solo.”
Funziona così anche, nella relazione con i figli, se interviene qualcuno, spesso la nonna, anche con le migliori intenzioni, a dire che bisogna ubbidire alla mamma; la mamma viene sminuita.
 

ToyGirl

Utente di lunga data
È quello che si dice quando si aiutano i bambini mentre cercano di fare qualcosa che non sanno ancora fare.
Certamente se un bambino si arrampica su uno scaffale per prendere un giocattolo, rischiando di tirarsi addosso lo scaffale, è meglio fermarlo, ma se non ci sono pericoli imminenti, bisogna “lasciarlo fare da solo.”
Funziona così anche, nella relazione con i figli, se interviene qualcuno, spesso la nonna, anche con le migliori intenzioni, a dire che bisogna ubbidire alla mamma; la mamma viene sminuita.
Giustissima e bella la teoria, ma se io vedo il padre in difficoltà, non posso non intervenire.
Quando non sono intervenuta, lei l'ha preso come un tacito assenso 🤷
 

Brunetta

Utente di lunga data
Giustissima e bella la teoria, ma se io vedo il padre in difficoltà, non posso non intervenire.
Quando non sono intervenuta, lei l'ha preso come un tacito assenso 🤷
Conosco la situazione, non con il padre, ma tra colleghe.
Ma intervenire non va mai fatto.
Una volta lo ha fatto una collega e me la sono mangiata.
Perché è la massima delegittimazione.
 

ToyGirl

Utente di lunga data
Conosco la situazione, non con il padre, ma tra colleghe.
Ma intervenire non va mai fatto.
Una volta lo ha fatto una collega e me la sono mangiata.
Perché è la massima delegittimazione.
Io continuerò a intervenire, se è il caso 🤷 ci sono delle regole e vanno rispettate.
Lui imparerà a farsi rispettare da solo, se vuole.
 

Banana18

Utente di lunga data
Lui vive a mezz'ora da qui.

Fino al 2020 avrei tanto voluto che tornasse a casa. Perché la bimba era molto piccola.
Elio ha sempre rifiutato, forse perché giustamente temeva litigi e tensioni.
Il periodo COVID veniva tutti i giorni e litigavamo.

Poi il fatto che mi sono dichiarata omosessuale ha cambiato i rapporti, lui probabilmente ha capito che tanta mia frustrazione derivava da quello e che, oggi, non sono quella mina vagante, mi sono calmata abbastanza. Almeno con lui 😅

Con il tempo abbiamo trovato un equilibrio e ogni scusa è buona per venire qui, a volte pranziamo anche assieme mentre la ragazzina è a scuola.

Minimo una volta a settimana resta a dormire. Non con me ovvio, ma sul divano letto in camera della bambina.

Ieri mi ha colpito perché mi ha fatto questo discorso: verso l'estate dell'anno prossimo andrà in pensione e vorrebbe trovare un appartamentino più vicino a casa e comunque essere più presente, stando tutti i giorni qui a lavorare e ogni tanto a dormire.
Il discorso dell'appartamentino, che condivido, è per avere residenze separate e soprattutto, non meno importante, uno spazio dove può andare lui o io, per non stare sempre appiccicati e per avere comunque la nostra privacy.
Nessuno di noi due vuole convivenze con altre persone, ma comunque appunto lui ha sta relazione con sta tipa sposata e dovrà scopare. Io anche spero di avere una relazione, magari di recuperare con S., con i piedi di piombo, perché la amo veramente.
Anche se per ora non voglio vedere nessuna e voglio stare in volontaria astinenza dal sesso perchè mi devo riprendere dal triangolo tossico vissuto ed essere sicura di aver allontanato per sempre la cazzo di Romana dalla mia stracazzo di esistenza.

Può funzionare secondo voi?

Io l'avrei mandato a stendere, perché come sempre è opportunista e egoista.
Quando è andato via da casa, mi lasciò togliendomi il lavoro, con una bimba di neanche due anni. Io cercavo di sopravvivere contando le monete per fare la spesa, senza chiedere aiuto a nessuno, neanche ai miei, e lui portava la prostituta sposata a Montecarlo e si faceva le foto tutto sorridente.

Il fatto è che vendicarmi non mi serve.
Mia figlia ha bisogno della presenza costante di suo padre e comunque, l'anno prossimo lei farà le scuole medie e uscirà alle 14. Io sto lavorando di più degli anni scorsi e mi fa comodo che lui ci sia.

Certo che, quando lo guardo, mi domando come cazzo ho fatto a starci 15 anni assieme, addirittura ad averlo come amante per due anni e farci anche delle belle scopate. 😅 È un padre decente, forse troppo permissivo e cojone, da una parte è meglio che ci sia anche io perché altrimenti la ragazzina se lo rigira come un calzino e prima o poi je mena pure 😁
Quello che ti direi è: se le cose dovessero andare male, come prendereste tu e tua figlia una seconda "separazione"?
 

Pincopallino

Utente di lunga data
conosco una coppia di divorziati dal 2005 che vivono nello stesso condominio, a tre piani di distanza.
gestione ottimale dei figli, e presenti per l‘altro in caso di bisogno.
tuttavia hanno stabilito alcune regole ferree che secondo loro permettono una sana quasi convivenza tra ex:
nessuno dei due ha le chiavi di casa dell’altro, ne tiene una copia di scorta un altro condomino che la elargisce alla bisogna ai due, i quali poi le restituiscono.
nessuno dei due resta mai a dormire a casa dell’altro.
nessuno dei due fa domande sulla eventuale vita di coppia dell’altro.
logisticamente è la soluzione ottimale, non hanno nemmeno avuto bisognodi un giudice per decidere l’assegnazione dei figli, i quali da piccoli, stavano nell’arco della stessa giornata un po’ di qua e un po’ di là avendo una cameretta in ogni appartamento.
livello culturale, lei è professoressa di matematica nel liceo di uno dei miei figli, lui era preside in un istituto tecnico, ora in pensione.
Il fratello maggiore di lei si è recentemente sposato.
Sua moglie abita con i propri figli in un appartamento e lui al piano di sotto in altro appartamento.
 
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