Danny ed il ponte della Ghisolfa

Brunetta

Utente di lunga data
Sei ingenua se pensi che tutto avvenga con giustizia perché ci sono le regole.
I parametri si alterano facilmente.
Basta conoscerli e usarli in maniera produttiva.
Per non parlare delle occupazioni, ma vabbè, lì è un altro discorso.
Le regole per le case popolari sono saltate già 50 anni fa.
Lo so. Ma bisognerebbe arrabbiarsi con chi crea le possibilità di irregolarità, non con “i fortunati“.
Non sono Alice nel paese delle meraviglie, sorpresa dallo Stregatto.
Contesto il metodo di individuazione dei responsabili.
 

Nicky

Utente di lunga data
Ma non ha senso andarsene dall'Italia e fare l'emigrante solo perché l'immigrazione incontrollata ha reso certi luoghi insicuri.
È un paradosso.
Sì devono fare scelte per vivere al meglio, non per fuggire.
Beh, no, ha senso. E' una scelta fatta per stare meglio. Se davvero uno pensa che il costo della vita sia basso, i posti belli e le zone più sicure, fa bene ad andare.
Tanto emigrazioni e immigrazioni non cesseranno fino a che esisterà l'uomo. Ognuno cerca di meglio.
 

Pincopallino

Utente di lunga data
Ci sto facendo la tesi. Non è male però boh. Sono molto legata alla clinica classica, un po' reparto, un po' ambulatorio (che amo). Ci faccio un pensierino.
Dico una cosa folle. Mi piace il PS. Però sono sicura che me ne sentirei troppo se lo scegliessi.
Un mio caro amico durante la pandemia lavorava in un reparto diventato per malati di Covid.
Lui e colleghi hanno lavorato per un anno intero, 18 ore al giorno senza pause.
Ha perso colleghi, morti di Covid preso in reparto.
Lui è uno di quelli che copriva le teste dei malati con i caschi del Decathlon.
In seguito a questa esperienza ha avuto un esaurimento nervoso all’uscita del quale ha vinto un concorso all’Inail per fare “il medico del lavoro”.
Oltre a guadagnare un terzo in meno rispetto a quando stava in ospedale, lavora anche un terzo meno.
Le soddisfazioni invece, purtroppo parallele allo stress, non sono un terzo meno ma completamente azzerate e difatti sta meditando di tornare in ospedale, visto che lo può fare, perché dice che li sei solo un passacarte.
 

CIRCE74

Utente di lunga data
Le affermazioni dell’impiegato? Sì. Razziste.
Le assegnazioni avvengono in base a una graduatoria pubblica basata su parametri pubblici.
È ovvio che chi ha bisogno, ma ha meno punti sia scontento e soffra per una vera ingiustizia, proprio perché ha bisogno.
Ma a me resta inconcepibile la guerra tra poveri.
Chi ha il potere di aumentare gli alloggi disponibili, viene considerato ininfluente e non responsabile. Ce la si prende sempre con chi ha i requisiti.
È come per i concorsi pubblici “li danno ai raccomandati“ dice chi non ha studiato abbastanza. Ma poi si arrabbia con chi ha vinto, non con chi è corrotto. Se è vero.
vorrei essere tanto ottimista come te...ho purtroppo aperto gli occhi su tante dinamiche che anche io facevo fatica a credere esistessero.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Ma non ha senso andarsene dall'Italia e fare l'emigrante solo perché l'immigrazione incontrollata ha reso certi luoghi insicuri.
È un paradosso.
Sì devono fare scelte per vivere al meglio, non per fuggire.
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danny

Utente di lunga data
Ti porto un esempio.
I criteri riguardano il numero di figli.
Tra un'immigrata ucraina e una famiglia monoreddito con 5 figli e nonna dichiarata disabile la seconda è avvantaggiata, ovviamente.
Le famiglie più numerose sono ovviamente tra i nordafricani.
Teoricamente chi richiede non dovrebbe avere case di proprietà nello stato d'origine, ma se ti dichiari proveniente da certo stati e sei sotto protezione internazionale questo documento non viene richiesto.
Poi c'è il reddito...
Come avrai capito se agisci in un certo modo in quei parametri ci rientri.
Inoltre quando entri subaffitti, oppure, come obbligo per tradizione, ospiti parenti di passaggio, quindi in quella casa fai rientrare un numero più elevato di persone.
Nulla di perfettamente aderente alle regole, ma assolutamente tutto possibile.
 

Brunetta

Utente di lunga data
vorrei essere tanto ottimista come te...ho purtroppo aperto gli occhi su tante dinamiche che anche io facevo fatica a credere esistessero.
Io non faccio fatica a credere nulla.
 

Pincopallino

Utente di lunga data
Ma non ha senso andarsene dall'Italia e fare l'emigrante solo perché l'immigrazione incontrollata ha reso certi luoghi insicuri.
È un paradosso.
Sì devono fare scelte per vivere al meglio, non per fuggire.
Uno dei miei figli studia una professione sanitaria.
Io abito a 40 km da Milano e 40 km dalla Svizzera.
Ha fatto un tirocinio obbligatorio al Fatebenefratelli, ne è uscito schifato, passava le giornate a ricopiare a mano da carta a software i dati sanitari dei pazienti.
Con tutti gli errori che possono essere fatti dalla mano umana.
Pur essendo solo al terzo anno dei cinque, si sta gia informando per lavorare in Svizzera.
Non mi sento di dirgli di no solo per stare qui a provare a vivere meglio.
 

danny

Utente di lunga data
Altra informazione... Da noi non ci sono case popolari.
Alcuni edifici sono stati comprati da nordafricani che affittano i vari appartamenti a loro compatrioti.
Anche se non pagano.
Spese condominiali ovviamente inevase.
Non ho ancora compreso bene questa cosa che mi hanno raccontato.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Ti porto un esempio.
I criteri riguardano il numero di figli.
Tra un'immigrata ucraina e una famiglia monoreddito con 5 figli e nonna dichiarata disabile la seconda è avvantaggiata, ovviamente.
Le famiglie più numerose sono ovviamente tra i nordafricani.
Teoricamente chi richiede non dovrebbe avere case di proprietà nello stato d'origine, ma se ti dichiari proveniente da certo stati e sei sotto protezione internazionale questo documento non viene richiesto.
Poi c'è il reddito...
Come avrai capito se agisci in un certo modo in quei parametri ci rientri.
Inoltre quando entri subaffitti, oppure, come obbligo per tradizione, ospiti parenti di passaggio, quindi in quella casa fai rientrare un numero più elevato di persone.
Nulla di perfettamente aderente alle regole, ma assolutamente tutto possibile.
Ma i criteri possono pure essere sbagliati.
Non tutto ciò che è legale è automaticamente giusto.
Poi dipende dalle persone che devono fruire delle regole e da chi le applica.
Io ho avuto un pregiudizio immediato per una collega che mi chiedeva perché lavoravo in quella scuola. Risposi che vi ero arrivata per trasferimento di ufficio, non feci a tempo ad aggiungere che comunque sarebbe stata la mia prima scelta e, visto che ci stavo da dieci anni ne ero contenta. Ma lei mi interruppe dicendo “ma non conoscevi nessuno?” 😡
 

Brunetta

Utente di lunga data
Altra informazione... Da noi non ci sono case popolari.
Alcuni edifici sono stati comprati da nordafricani che affittano i vari appartamenti a loro compatrioti.
Anche se non pagano.
Spese condominiali ovviamente inevase.
Non ho ancora compreso bene questa cosa che mi hanno raccontato.
La mafia… non ha colore.
 

danny

Utente di lunga data
Ma i criteri possono pure essere sbagliati.
Non tutto ciò che è legale è automaticamente giusto.
Poi dipende dalle persone che devono fruire delle regole e da chi le applica.
Io ho avuto un pregiudizio immediato per una collega che mi chiedeva perché lavoravo in quella scuola. Risposi che vi ero arrivata per trasferimento di ufficio, non feci a tempo ad aggiungere che comunque sarebbe stata la mia prima scelta e, visto che ci stavo da dieci anni ne ero contenta. Ma lei mi interruppe dicendo “ma non conoscevi nessuno?” 😡
A proposito di scuola, da noi agli insegnanti ora viene concesso solo primo e frutta, non il pasto completo.
Il Comune non può integrare le risorse dello stato, mancano soldi e quindi ha dovuto tagliare sulla mensa, ma solo per gli insegnanti.
 

Brunetta

Utente di lunga data
A proposito di scuola, da noi agli insegnanti ora viene concesso solo primo e frutta, non il pasto completo.
Il Comune non può integrare le risorse dello stato, mancano soldi e quindi ha dovuto tagliare sulla mensa.
Quando ho iniziato, gli insegnanti pagavano il pasto a costo intero ed erano anni delle vacche grasse.
I comuni hanno sempre meno risorse, non credo di dover spiegare perché, ma è un risparmio ridicolo. Comunque aiutano la dieta 😂
 

desire.vodafone

Utente di lunga data
Ma non ha senso andarsene dall'Italia e fare l'emigrante solo perché l'immigrazione incontrollata ha reso certi luoghi insicuri.
È un paradosso.
Sì devono fare scelte per vivere al meglio, non per fuggire.
Dipende. In Italia ormai, come abbiamo visto, non c'è solo un problema di sicurezza.
Si fatica, molti, ad arrivare al 15 del mese.
Potenzialmente per chi può permetterselo un contesto come il Venezuela non è per chi vuole fuggire, piuttosto per chi vuole vivere meglio.
 
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