Sono disperata, aiutatemi!

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Fedifrago

Utente di lunga data
franceschina...

Credo di poterti capire parecchio, so cosa significa sentire certi sentimenti per la persona che ci sta accanto e avere il desiderio di seguire ciò che il cuore ci porterebbe a vivere.

Mi pare che l'elemento che per me emerge dalla tua narrazione con maggiore chiarezza è la paura di perdere ciò che hai. Paura di non trovare col nuovo partner la stessa intimità "intellettuale" che ora hai con tuo marito, a scapito di quella fisica ed emotiva.

Ma certezze non ce ne sono, mai, nei rapporti con gli altri, proprio perchè noi già facciamo fatica a conoscere profondamente noi, figuriamoci gli altri.

Quando hai individuato in tuo marito la persona con cui fare un certo percorso di vita, probabilmente hai visto in lui certe sicurezze caratteriali di cui tu avevi bisogno per fare la scelta di sposarti.

Ora che sta prendendo il sopravvento la tua vera natura, forse legata anche a una tua crescita, a una tua esigenza di dar risposta a ciò che una maggior consapevolezza di te impedisce di soffocare, subentra la paura di non esser capace di andare fino in fondo, di non reggere alla distanza.

Non è la sofferenza di tuo marito che ti frena, mi pare, ma la tua, quella causata dal rimettersi in gioco completamente togliendo la rete di sicurezza che il tuo rapporto, seppur amicale, seppur emotivamente spentarello, comunque ti da.

Posso solo darti un suggerimento: OSA!
 
N

Non registrato

Guest
Franceschina

Non ho consigli. Lontana anni luce dal mio modo di intendere l'amore ed il matrimonio.
Io sicuramente vivo di letteratura... ma insomma, un pò di passione! Meglio soffrire che vivere senza emozioni.
Sicura di non cadere nel letargo anche con il secondo?
Iris
 

Miciolidia

Utente di lunga data
Francesca

Quello che mi disorienta e non poco , e' osservare quanto Franceschina sia stata "acritica" nell'osservare la sua relazione e prima, e durante il tradimento, e dopo.

Ha definito "anomalo" il rapporto che il padre ha col figlio.

France, ma non è che per caso avresti dovuto definire tale la Tua relazione con tuo marito?

Quando hai conosciuto l'eros con gli altri due, sottolineando pure che in 12 anni, ti è capitato solo due volte, come se ti volessi assolvere e mi chiedo da cosa...qualche domandina te la sarai posta oppure no?

Parlarne con lui...aiutarlo a capire le ragioni di questo sonno erotico...riprovare, impegnarsi in due..insomma...io non ho letto nulla di tutto questo...

Lui , la salma ( eroticamente parlando) e tu la persona aperta e passionale che si sposta altrove.

E ora che ti sei spostata "altrove e "CREDI" di essere innmmorata non sai dove sbattere la capoccia.

Non un accenno di questa persona a cui ti senti emotivamente legata , è evidente che sia l'aspetto erotico che gioca una componenente fortissima nella tua scelta.

I sensi di colpa non servono a nulla Franceschina. Colpa di cosa?

Colpa di desiderare erotismo in una unione di coppia che puo' essere caratterizzata solo attraverso il sesso- perchè diversamente sarebbe altro..e lo sai... ora te ne sei accorta, a vostre spese.

Come mai Francesca, e non "ina" , non ha mai affrontato seriamente il problema?

Tuo marito che ti ha detto? che pensa? ( forse mi sono persa qualche pezzo e mi scuso se è accaduto)

Se domani la tua nuova relazione dovesse incontrare lo stesso problema, tu che faresti? ti sposteresti altrove o cercheresti di affrontare il problema col tuo compagno?
 

Miciolidia

Utente di lunga data
avverto nessun desiderio di fare l'amore con lui. E credo che la cosa, ammesso che sia giusto parlare anche per lui, sia più o meno reciproca.

Francesca, okkio che è ora che tu senta la necessita' di capire il motivo per cui non avete affrontato seriamente la questione, questo è stato il tuo egoismo, il Vostro mi permetto.

Non quello che oggi ti vede a considerare la tua scelta "egoistica" nei confronti del compagno sigle.
 

Miciolidia

Utente di lunga data
scusate se scrivo a singhiozzi.. è che ci sto pensando..

paradossalmente, in fondo, perchè Francesca e suo Marito dovrebbero perdere quello che hanno costruito?

Se viaggiavano senza sesso tranquilli e beati ora la loro unione che cosa avrebbe a perderne?

La consideravano perfetta...

e ora di imperfetto cosa è accaduto?

Non hanno attribuito valore prima perchè ora si deve attribuire tutto questo valore?

Cosa sta venendo a mancare?



Lo so ..sto provocando...per arrivare a dire cosa...

che quello che caratterizza un relazione di coppia, è quella cosa che spesso non vogliamo ammettere...e si chiama Eros.

e per inventarselo, e reiventarlo ci vuole impegno, volontà, maturità, apertura mentale, ascolto, trasformazione delle proprie certezze, e accettare che il matrimonio non ci preserva da tutto questo, ma anzi è solo un punto di partenza. Ma per crederlo bisogna essere in due.
 

Persa/Ritrovata

Utente di lunga data
condivido tutto

Ho da aggiungere poche cose: SOLO due volte più questa fa 3 in 12 anni non è poco! Evidenzia che il tuo problema era represso ma profondo. Dico tuo mentre dovrei dire vostro, perché sembra che così tu l'abbia vissuto, come una tua anomalia.
Guarda che io capisco molto il tuo modo di essere, simile al mio, di accettare le persone così come sono, ma un marito deve essere anche un'amante. Un conto è se nel corso degli anni per una malattia venisse a mancare la componente erotica, ma, mi sembra di capire, nel vostro caso è sempre stato un aspetto secondario..
Conosco una donna che ha vissuto un matrimonio per circa dieci anni totalmente o quasi "bianco", poi ha conosciuto il sesso con un altro uomo e il matrimonio è finito..ma quello che è incredibile è che poi il marito è rinato al sesso con un'altra con cui ha formato una famiglia.
Non essere sicura di procurare solo dolore mettendo fine all'affettuosa convivenza con il padre di tuo figlio..potrebbe esserci una rinascita anche per lui.
 
O

Old Ari

Guest
Ho da aggiungere poche cose: SOLO due volte più questa fa 3 in 12 anni non è poco! Evidenzia che il tuo problema era represso ma profondo. Dico tuo mentre dovrei dire vostro, perché sembra che così tu l'abbia vissuto, come una tua anomalia.
Guarda che io capisco molto il tuo modo di essere, simile al mio, di accettare le persone così come sono, ma un marito deve essere anche un'amante. Un conto è se nel corso degli anni per una malattia venisse a mancare la componente erotica, ma, mi sembra di capire, nel vostro caso è sempre stato un aspetto secondario..
Conosco una donna che ha vissuto un matrimonio per circa dieci anni totalmente o quasi "bianco", poi ha conosciuto il sesso con un altro uomo e il matrimonio è finito..ma quello che è incredibile è che poi il marito è rinato al sesso con un'altra con cui ha formato una famiglia.
Non essere sicura di procurare solo dolore mettendo fine all'affettuosa convivenza con il padre di tuo figlio..potrebbe esserci una rinascita anche per lui.
Persa, Bruja, Vere, Trottolo, Micio...
devo dire la verità, sono rimasta stupita dai vostri interventi...non me lo sarei mai aspettata.
Sbagliando certo, ma non me lo sarei mai aspettata. Evidentemente ho sbagliato a pensare che non guardate mai l'altra faccia della medaglia e rimanete sempre ancorati alla coppia. Non è così.
Un bacio
 
F

Franceschina

Guest
ancora grazie..

Sarò monotona, ma ci tengo a ringraziarvi ancora con tutto il cuore per i vostri interventi. Sento che parlarne con voi mi sta aiutando, davvero.
Per cominciare permettetemi una precisazione: se dalle mie righe è trapelato un tentativo di assolvermi, sappiate che non era mia intenzione.
Non ho ho detto "solo" due volte, non volevo assolutamente indurvi a valutare che due tradimenti in dodici anni fossero pochi, è semplicemente ciò che è avvenuto. Continuavo poi dicendo che per il resto - perchè queste due volte è capitato, inutile girarci intorno - non sono mai andata in cerca. Veramente non l'ho fatto nemmeno in quelle due occasioni, è capitato, e naturalmente io ci ho messo del mio accogliendo le occasioni. E sicuramente è stato per le mancanze che in fondo avvertivo, come negarlo?
Questa volta è diverso. Certo, mi rendo conto che può sembrare azzardato affermarlo, ma sono sempre stata convinta che mi sarei innamorata di quest'uomo anche se con mio marito ci fosse stato l'iddilio su tutti i fronti.
Riguardo alla situazione pregressa, e a come abbiamo affrontato la cosa, come ho detto ci abbiamo provato, ma con scarsi risultati. Come dicevo sono sicuramente entrate in gioco le nostre diversità, perchè se io da un lato "urlavo" il problema, dall'altro lui è stato si disponibile a discuterne, ma alla fine la sua conclusione - più o meno fra le righe - era sempre che in fondo non era così grave, che il sesso era si sporadico ma c'era (!), che avevamo tante altre cose a compensare la mancanza. Non mi sento di biasimarlo per questo, perchè in fondo la prima a non desiderarlo più ero io, quindi come farne una colpa a lui???
Bruja, più volte ho valutato la soluzione da te accennata, ovvero di rivolgerci a un sessuologo, ma ammetto di non averne mai parlato a mio marito, perchè conoscendolo immaginavo a priori che non avrebbe voluto saperne. Questo sicuramente è stato un mio errore, avrei dovuto almeno provarci.
Riguardo a tutto il resto, benchè le vostre parole per certi versi mi confortino e mi aiutino a vedere le cose con più lucidità, la mia angoscia riguardo al "grande passo" rimane.
Ovviamente in questo gioca un ruole fondamentale nostro figlio. So bene che ai bambini non servono finzioni e che quindi non possiamo continuare così, ma vi assicuro che sia io che mio marito siamo letteralmente terrorizzati pensando a come potrà prendere la cosa.
Il nostro bambino è infatti legatissimo ad entrambi, ha una vera e propria passione per il suo papà, e fino ad ora ha sempre vissuto nella più totale serenità, quindi come spiegargli che mamma e papà non possono più stare insieme, che ognuno andrà a vivere per conto suo? Come continuare a gestire la sua quotidianità con entrambi? Perchè è questo di cui lui ha bisogno, non certo di vedere il padre una volta alla settimana!
Io poi vorrei prendere casa con l'altro, avere un "nido" tutto nostro, ma del resto vivrò anche con mio figlio, riuscirò quindi a vivere questo "sdoppiamento"?
E sarà giusto farlo?
L'altro ha sempre dimostrato la massima disponibilità nei confronti del mio bambino, fosse per lui potremmo anche vivere tutti e tre insieme, ma entrambi sappiamo bene che la cosa è assolutamente prematura.
Nel frattempo però, se lui sarà il mio compagno, vorrei che piano piano cominciasse a conoscere mio figlio, a far parte della sua vita pur rimanendone ai limiti (è assolutamente fuori discussione che si confondano i ruoli e che lui faccia le veci del padre!) a farsi accettare diventando suo amico per intenderci, ma questo per ora ci è totalmente negato, perchè mio marito non ne vuole sapere. E' assolutamente terrorizzato alla sola idea che quest'uomo abbia contatti col figlio, e su questo per ora è irremovibile.
Insomma, la situazione è complicata, ma vi assicuro che farò tesoro dei vostri consigli.
Per ora grazie ancora..
Francesca
 

Miciolidia

Utente di lunga data
Nel frattempo però, se lui sarà il mio compagno, vorrei che piano piano cominciasse a conoscere mio figlio, a far parte della sua vita pur rimanendone ai limiti (è assolutamente fuori discussione che si confondano i ruoli e che lui faccia le veci del padre!) a farsi accettare diventando suo amico per intenderci, ma questo per ora ci è totalmente negato, perchè mio marito non ne vuole sapere. E' assolutamente terrorizzato alla sola idea che quest'uomo abbia contatti col figlio, e su questo per ora è irremovibile.
Insomma, la situazione è complicata, ma vi assicuro che farò tesoro dei vostri consigli.
Per ora grazie ancora..
Francesca
[/QUOTE]

Franceschina, e ci credo che è terrorizzato!

Posso chiederti come mai escludi la possibilità di andare a vivere da sola?

Nessuno ti precluderebbe la possibilità di incontrarlo, e non metteresti il figlio nella condizione di essere confuso a mio parere ( modestissimo )
 

Miciolidia

Utente di lunga data
ps 2. per Franceschina

Io poi vorrei prendere casa con l'altro, avere un "nido" tutto nostro, ma del resto vivrò anche con mio figlio, riuscirò quindi a vivere questo "sdoppiamento"?
E sarà giusto farlo?
Franceschina scusa se mi permetto.il tono non è polemico, ma affettuoso.

A me sembra che tu continui a confondere i ruoli , tra Te e tuo figlio.

Ma di quale sdoppiamento parli, se ti senti cosi confusa è probabile che davvero avresti bisogno di vivere da sola almeno nell'immediato periodo. Il nido a cui pensi legittimamente, lo crei nella tua testa, e non attraverso pareti che almeno per ora, come ti ho già scritto sopra creerebbero disagio in Tuo figlio.


fai ordine atraverso una quotidianità che vede chiaramente il Tuo ruolo di Madre, e il suo ruolo di figlio.

Nel frattempo misuri e vi misurate- insieme al tuo nuovo compagno- la capacità di questo Amore, e poi, col tempo, a sviluppi emotivi per tutti maturati, farai le scelte con maggiore serenità.

Che ne dici Fraceschina?
 

Miciolidia

Utente di lunga data
ari

Persa, Bruja, Vere, Trottolo, Micio...
devo dire la verità, sono rimasta stupita dai vostri interventi...non me lo sarei mai aspettata.
Sbagliando certo, ma non me lo sarei mai aspettata. Evidentemente ho sbagliato a pensare che non guardate mai l'altra faccia della medaglia e rimanete sempre ancorati alla coppia. Non è così.
Un bacio
Ari , qual'è l'altra faccia scusa?Spiega se ne hai voglia.
 

Bruja

Utente di lunga data
Francesca

Mi scuserai se intervengo in caso caso pesantemente!!!!
Le colpe di non aver guardato dentro al vostro rapporto sono di entrambi.
Il fatto che tu ti domandi se alla fine non ti saresti innamorata lo stesso del tuo amante depone altro sul piatto dell'eros mancato...............c'è di più!!! Ci sono anni di inerzia in cui vi siete seduti credendo che questo bastasse ed avete avuto una unione che, lo ribadisco, sembra un'amicizia sentimentale di tipo ottocentesco.........tanto sentimento e niente di fatto!
Terza e inaccettabile cosa..................ancora non sai se avrai il coraggio di fare il grande passo, tuo marito sa delle tue velleità e mi pare che, con tutti i probabili difetti, abbia reagito senza crearti grandi disagi e tu arrivi a proporgli di abituarsi a che tuo figlio veda il tuo amante in previsione di un prossimo futuro insieme?
Mi spiace ma credo che ci sia prima di tutto un problema di maturità e di tempistica da risolvere, il bambino non può e non deve sostenere o far sostenere esami di idoneità di frequenza a terzi! Che tuo marito sia irremovibile, soprattutto in questa fase del vostro rapporto mi pare, oltre che umano, anche ragionevole!
Fai chiaro in te stessa ed in quello che vuoi e poi, solo poi, vedrai che tipo di scelte esistenziali comuni debbano essere fatte!
Le altre amiche sono state molto acute ed elaborate nel cercare i mille rigagnoli della situazione che hai presentato, ma personalmente mi sento di dirti che la chiave di lettura primaria è quello che veramente vuoi, ed una volta trovato e deciso di perseguirlo, potrai fare un piano di azione che coinvolga gli altri.
Immagina solo di non trovare il coraggio o la convenienza a lasciare tuo marito e che il tuo amante accetti per un po' lo status quo.............. il tempo potrebbe variare le tue attuali convinzioni (e lo potrebbe anche se vi metteste insieme...... l'innamoramento passa e lascia, quando va bene, un amore pacato) , non credi sia il caso stavolta davvero di valutare cosa fare consapevolmente?
Tuo marito ed il tuo amante sono adulti e nessuno è mai morto per amore, ma vista l'ignavia che ha caratterizzato la vostra unione e questa bomba dell'eros che l'ha destabilizzata, forse è il caso che tu valuti molto bene cosa fare e lo faccia ben decisa e consapevole, e non per loro, ma per quel figlio che ha diritto non tanto alla famiglia consacrata, ma ad una stabilità che gli permetta di crescere senza le zavorre esistenziale dei genitori............
Non ti dirò mai vai o resta, sei abbastanza adulta per valutarlo da sola, ma adesso è proprio il momento di valutarlo..... la vita di coppia non è un adattarsi alle carenze altrui, come non è il credere che l'eros e la persona che passionalmente ti offre cose irrinunciabili (per inciso per te irrinunciabile sarebbe anche una normale vita sessuale quindi sei giudice coinvolto e attendibile a spanne) sperare che risulva tutto!..... Bisogna invece condividere gioie e problemi, ostacoli e lotte............ e, marito a parte, è esattamente quello che NON avete fatto; ora, come ho già detto dovete farlo recuperando anche il passato..........
Non lo dico per farti restare, ci mancherebbe, ma può essere che di fronte alla tua reale richiesta di separazione tuo marito accolga la richiesta di andare da uno specialista........
visto che è davvero evidente che a parte l'eros, tuo marito risponde in massima parte alle tue aspettative di uomo, mentre l'altro non lo puoi giudicare perchè siete come "fidanzati e convivere è altro, ben altro!
Sarebbe un tentativo che libererebbe il campo dallo scrupolo ed obbligherebbe tuo marito a decidere cosa vuole dalla sua vita di coppia!
Bruja
 
O

Old Ari

Guest
Ari , qual'è l'altra faccia scusa?Spiega se ne hai voglia.
Niente, la solita cosa che mi piacerebbe venisse analizzata insieme al ritorno, ovvero la separazione.
il fatto di fornire punti di riflessione e anche aiuto nel caso in cui un amore è finito.
 
F

Franceschina

Guest
Bruja

Bruja, capisco il tuo disappunto riguardo al mio accenno ai possibili "rapporti" di mio figlio con l'altro, ma permettimi di spiegarmi meglio.
Non ha assolutamente nessunissima intenzione di "propinarlo" a mio figlio in qualità di nuovo compagno della mamma, fidanzato o quant'altro, e di sicuro non in questa delicata fase. E spero sia superfluo precisare che - nè ora nè mai - lui dovrà nè potrà anche solo marginalmente sostituire la figura del padre. Ti assicuro che su questi punti la prima ad essere tassativa sono io.
Tuttavia, se lui sarà il mio nuovo compagno, mi parrebbe sensato che mio figlio almeno lo incontrasse prima, lo vedesse in faccia per dire, perlomeno per sapere della sua esistenza per gradi, e non ritrovarsi completamente spiazzato se davvero un giorno io condividessi la mia vita con quest'uomo.
Che cosa dovrei fare a quel punto, e se le cose andranno davvero così?
Presentarglielo un bel giorno a cose già fatte?
Non sarebbe invece meglio che lo avesse già conosciuto prima, magari senza doversi porre domande sul suo ruolo, solo come un amico, una presenza di cui almeno conosce già l'esistenza?
Posso sbagliare ovviamente, del resto è la prima volta in vita mia che mi trovo alle prese con una situazione del genere, ma sarebbe invece giusto "nascondere" letteralmente l'esistenza di questa persona a mio figlio?
Perchè è questo che finora è avvenuto.
Per fare un esempio pratico: io e lui stiamo anche seguendo un progetto lavorativo insieme, un giorno era con me nel mio studio per fare alcune telefonate di lavoro, quando ho saputo che mio figlio, che stava passando il pomeriggio da un amichetto, sarebbe stato riaccompagnato prima del previsto, poichè la mamma del suo amichetto per farmi un favore me lo avrebbe portato direttamente in ufficio. Beh, fatto sta che ho fatto fuggire lui di gran carriera, come se stesse succedendo chissà che cosa, mentre se non fosse stato per la situazione che ben sappiamo, avrebbe tranquillamente potuto essere uno dei tanti colleghi della mamma, senza nemmeno bisogno di spiegazioni.
Insomma, che cos'è davvero giusto?
Non sono forse più sbagliati questi sotterfugi proprio perchè noi adulti abbiamo "la coda di paglia", invece di un po' più di naturalezza, anche in vista dei probabili sviluppi futuri?
Posso sbagliare ovviamente, quindi non esitate a dirmi la vostra anche senza mezzi termini!
I dubbi sono davvero tanti..
Francesca
 

Miciolidia

Utente di lunga data
Bruja, capisco il tuo disappunto riguardo al mio accenno ai possibili "rapporti" di mio figlio con l'altro, ma permettimi di spiegarmi meglio.
Non ha assolutamente nessunissima intenzione di "propinarlo" a mio figlio in qualità di nuovo compagno della mamma, fidanzato o quant'altro, e di sicuro non in questa delicata fase. E spero sia superfluo precisare che - nè ora nè mai - lui dovrà nè potrà anche solo marginalmente sostituire la figura del padre. Ti assicuro che su questi punti la prima ad essere tassativa sono io.
Tuttavia, se lui sarà il mio nuovo compagno, mi parrebbe sensato che mio figlio almeno lo incontrasse prima, lo vedesse in faccia per dire, perlomeno per sapere della sua esistenza per gradi, e non ritrovarsi completamente spiazzato se davvero un giorno io condividessi la mia vita con quest'uomo.
Che cosa dovrei fare a quel punto, e se le cose andranno davvero così?
Presentarglielo un bel giorno a cose già fatte?
Non sarebbe invece meglio che lo avesse già conosciuto prima, magari senza doversi porre domande sul suo ruolo, solo come un amico, una presenza di cui almeno conosce già l'esistenza?
Posso sbagliare ovviamente, del resto è la prima volta in vita mia che mi trovo alle prese con una situazione del genere, ma sarebbe invece giusto "nascondere" letteralmente l'esistenza di questa persona a mio figlio?
Perchè è questo che finora è avvenuto.
Per fare un esempio pratico: io e lui stiamo anche seguendo un progetto lavorativo insieme, un giorno era con me nel mio studio per fare alcune telefonate di lavoro, quando ho saputo che mio figlio, che stava passando il pomeriggio da un amichetto, sarebbe stato riaccompagnato prima del previsto, poichè la mamma del suo amichetto per farmi un favore me lo avrebbe portato direttamente in ufficio. Beh, fatto sta che ho fatto fuggire lui di gran carriera, come se stesse succedendo chissà che cosa, mentre se non fosse stato per la situazione che ben sappiamo, avrebbe tranquillamente potuto essere uno dei tanti colleghi della mamma, senza nemmeno bisogno di spiegazioni.
Insomma, che cos'è davvero giusto?
Non sono forse più sbagliati questi sotterfugi proprio perchè noi adulti abbiamo "la coda di paglia", invece di un po' più di naturalezza, anche in vista dei probabili sviluppi futuri?
Posso sbagliare ovviamente, quindi non esitate a dirmi la vostra anche senza mezzi termini!
I dubbi sono davvero tanti..
Francesca
Ma lo vedi che continui a sostituirti a Tuo figlio?

Franceschina, la cosa migliore e la piu' naturale è che in quel momento il tuo amico fosse rimasto in quella stanza.

In quel momento era il tuo collega o amico di lavoro , insomma fatti tuoi come lo devi chiamare.


A tuo figlio non gli importa se con questo ci vai a letto oppure no.


Lui a mio avviso deve individuare: una mamma che gli vuole bene, e un padre che gliene vuole in maniera altrettanto forte.

e che ci siete nonostante abitiate in due zone diverse.

Non gli raccontersti bugie Francesca, perchè sarebbe il tuo comportamento con l'ex marito fatto di stima e di serenità a confortarlo e renderlo sicuro.

E' chiaro che all'inizio non capirà i motivi di questa separazione, ma l'importante è che abbia due genitori ( ruolo da cui non vi potete separare) che esistono, con tutta la loro attenzione e affetto.

Lui di questo ha bisogno, non di conoscere la natura di ogni rapporto che hai.

Semmai ha bisogno di relazionarsi con tutte le persone che conosci, come avverebbe comunque.
 

Bruja

Utente di lunga data
Franceschina

Non ho inteso che tu fossi impositiva o altro, ho solo cercato di fare da spartiacque.......... un conto è vederlo come persona estranea in qualunque veste possa accadere, altro è un inizio di conoscenza per valutare le affinità che dovrebbe accadere dopo una tua decisione definitiva............. ed in questo concordo con Miciolidia Tu pensi, tu decidi, tu presumi............ ma sei tu e non tuo figlio. E tralascio di puntualizzare che la fuga del tuo amante la dice lunga sulla naturalezza che dovrebbe assumere in questi frangenti.
Io credo che sbagliato sia solo il farsi queste domande quando ancora non hai deciso per te e per la tua vita di coppia.
La sensazione è che tu voglia decidere cosa fare con l'altro quando ancora non sei certa di quello che farai con tuo marito........... prendila come una valutazione in via amichevole, ma questo fa parte del tenere i piedi in due scarpe ed attendere che accada qualcosa che decida per te!
Cosa pensi di tuo marito e che chances tu voglia concedergli lo sai, cosa pensi dell'altro non serve che lo analizzi di nuovo........ quando avrai risolto questi quesiti penserai a come preparare tuo figlio.
E' come quando ci si veste, finchè non hai abito, biancheria, scarpe ed quant'altro, che senso ha mettere le scarpe?
Bruja
 
O

Old Ari

Guest
Bruja, capisco il tuo disappunto riguardo al mio accenno ai possibili "rapporti" di mio figlio con l'altro, ma permettimi di spiegarmi meglio.
Non ha assolutamente nessunissima intenzione di "propinarlo" a mio figlio in qualità di nuovo compagno della mamma, fidanzato o quant'altro, e di sicuro non in questa delicata fase. E spero sia superfluo precisare che - nè ora nè mai - lui dovrà nè potrà anche solo marginalmente sostituire la figura del padre. Ti assicuro che su questi punti la prima ad essere tassativa sono io.
Tuttavia, se lui sarà il mio nuovo compagno, mi parrebbe sensato che mio figlio almeno lo incontrasse prima, lo vedesse in faccia per dire, perlomeno per sapere della sua esistenza per gradi, e non ritrovarsi completamente spiazzato se davvero un giorno io condividessi la mia vita con quest'uomo.
Che cosa dovrei fare a quel punto, e se le cose andranno davvero così?
Presentarglielo un bel giorno a cose già fatte?
Non sarebbe invece meglio che lo avesse già conosciuto prima, magari senza doversi porre domande sul suo ruolo, solo come un amico, una presenza di cui almeno conosce già l'esistenza?
Posso sbagliare ovviamente, del resto è la prima volta in vita mia che mi trovo alle prese con una situazione del genere, ma sarebbe invece giusto "nascondere" letteralmente l'esistenza di questa persona a mio figlio?
Perchè è questo che finora è avvenuto.
Per fare un esempio pratico: io e lui stiamo anche seguendo un progetto lavorativo insieme, un giorno era con me nel mio studio per fare alcune telefonate di lavoro, quando ho saputo che mio figlio, che stava passando il pomeriggio da un amichetto, sarebbe stato riaccompagnato prima del previsto, poichè la mamma del suo amichetto per farmi un favore me lo avrebbe portato direttamente in ufficio. Beh, fatto sta che ho fatto fuggire lui di gran carriera, come se stesse succedendo chissà che cosa, mentre se non fosse stato per la situazione che ben sappiamo, avrebbe tranquillamente potuto essere uno dei tanti colleghi della mamma, senza nemmeno bisogno di spiegazioni.
Insomma, che cos'è davvero giusto?
Non sono forse più sbagliati questi sotterfugi proprio perchè noi adulti abbiamo "la coda di paglia", invece di un po' più di naturalezza, anche in vista dei probabili sviluppi futuri?
Posso sbagliare ovviamente, quindi non esitate a dirmi la vostra anche senza mezzi termini!
I dubbi sono davvero tanti..
Francesca
Se ti può essere utile, quando mia madre ha avuto un altro compagno, ha voluto prima farmelo conoscere e farlo entrare piano nella mia vita come presenza di "amico", io, che come tutti i bimbi non ero scema....ho sofferto di questa non chiarezza che mi sembrava tanto una presa in giro, ne ho sofferto talmente tanto che ho avuto forte astio per entrambi (mia madrea e compagno, e ho vissuto un periodo terribile. Ripeto, non per il compagno, ma perchè non mi aveva detto le cose come stavano, perchè diceva che ra un amico. Quando finalmente mi ha detto come stavano le cose, io ho potuto dar pace al mio cervello e il rapporto è diventato splendido con entrambi. A tal punto che non saprei come fare senza il compagno di mia madre. E' speciale.
La verità è la cosa migliore.
Un bacio
 

Old lancillotto

Utente di lunga data
Se ti può essere utile, quando mia madre ha avuto un altro compagno, ha voluto prima farmelo conoscere e farlo entrare piano nella mia vita come presenza di "amico", io, che come tutti i bimbi non ero scema....ho sofferto di questa non chiarezza che mi sembrava tanto una presa in giro, ne ho sofferto talmente tanto che ho avuto forte astio per entrambi (mia madrea e compagno, e ho vissuto un periodo terribile. Ripeto, non per il compagno, ma perchè non mi aveva detto le cose come stavano, perchè diceva che ra un amico. Quando finalmente mi ha detto come stavano le cose, io ho potuto dar pace al mio cervello e il rapporto è diventato splendido con entrambi. A tal punto che non saprei come fare senza il compagno di mia madre. E' speciale.
La verità è la cosa migliore.
Un bacio
Scusa se te lo chiedo, ma quanti anni avevi quando tua madre ti ha presentato questo amico la prima volta?
 
O

Old Ari

Guest
Scusa se te lo chiedo, ma quanti anni avevi quando tua madre ti ha presentato questo amico la prima volta?
18. Ma non credo conti l'età, la stessa sensazione di presa in giro la provavo quando i miei nascondevano i loro problemi dicendo che nonera nulla di serio...io invece la percepivo benissimo la serietà e avevo 9 o 10 anni.
L'età non conta, i bimbi non sono scemi.
 

Old lancillotto

Utente di lunga data
18. Ma non credo conti l'età, la stessa sensazione di presa in giro la provavo quando i miei nascondevano i loro problemi dicendo che nonera nulla di serio...io invece la percepivo benissimo la serietà e avevo 9 o 10 anni.
L'età non conta, i bimbi non sono scemi.
Si, certo loro capiscono. Il problema però è che un conto è percepire un malessere nei tuoi genitori, un altro è capire il senso di una separazione o di un nuovo compagno.

Mia figlia per esempio non ha mai vissuto con il suo vero padre e fino a quasi otto anni ha vissuto con sua madre e sua nonna. Quando per motivi d'urgenza ci siamo trovati a vivere insieme forzatamente lei mi ha visto come il "rapitore" di sua madre, io le toglievo le attenzioni che prima eranon tutte per lei, ma non poteva ovviamente capire il senso di quelle scelte e perchè anche noi le avessimo prese. A distanza di un anno è stata poi lei a comprendere che non aveva perso una madre, ma aveva acquistato un padre, però è stata dura ugualmente
 
Stato
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