Da una storia di corna come tante, un’analisi psicologica convincente, raccontatami pochi giorni fa.

CIRCE74

Utente di lunga data
Ma secondo te stanno appiccicati per piacere, o per ansia/insicurezza, tipo "se lo perdo di vista chissà che succede"?
purtroppo spesso penso sia la seconda opzione, più che altro è la metamorfosi delle ragazze che mi preoccupa...finchè sono single sono donne emancipate che sembra possano mangiare il mondo, appena si "fidanzano" accettano perfino che il tizio abbia libero accesso ai loro social o che venga loro detto che andare in discoteca con le amiche non è un comportamento che piace e quindi si evita...io col cavolo che alla loro età mi facevo dire cosa potevo o non potevo fare, non se lo può permettere neppure mio marito dopo 25 anni che stiamo insieme.
Viste da fuori spesso non mi sembrano storie sane.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Tua figlia fa benissimo. Mantenere la possibilità di gestire i propri spazi è fondamentale specie per le donne che non dovrebbero mai rinunciare alla loro cerchia di amicizie (femminili naturalmente :rolleyes:).
È appena tornata da un bellissimo viaggio in Marocco, che aspetto mi racconti, con le amiche, compresa l’unica velata che ha lasciato i figli con papà.
 

Brunetta

Utente di lunga data
purtroppo spesso penso sia la seconda opzione, più che altro è la metamorfosi delle ragazze che mi preoccupa...finchè sono single sono donne emancipate che sembra possano mangiare il mondo, appena si "fidanzano" accettano perfino che il tizio abbia libero accesso ai loro social o che venga loro detto che andare in discoteca con le amiche non è un comportamento che piace e quindi si evita...io col cavolo che alla loro età mi facevo dire cosa potevo o non potevo fare, non se lo può permettere neppure mio marito dopo 25 anni che stiamo insieme.
Viste da fuori spesso non mi sembrano storie sane.
IMG_0117.jpeg
 

hammer

Utente di lunga data
purtroppo spesso penso sia la seconda opzione, più che altro è la metamorfosi delle ragazze che mi preoccupa...finchè sono single sono donne emancipate che sembra possano mangiare il mondo, appena si "fidanzano" accettano perfino che il tizio abbia libero accesso ai loro social o che venga loro detto che andare in discoteca con le amiche non è un comportamento che piace e quindi si evita...io col cavolo che alla loro età mi facevo dire cosa potevo o non potevo fare, non se lo può permettere neppure mio marito dopo 25 anni che stiamo insieme.
Viste da fuori spesso non mi sembrano storie sane.
Da quel che sento la libertà degli anni 70 e 80 sembra proprio un lontano miraggio.
 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
Non viviamo in Masterchef.
Chi cucina, come me, non credo che voglia ingredienti a sorpresa. Si fa mentalmente o per iscritto, anche condividendo, se possibile, un menu settimanale e compra il necessario.
Poi riordinare spetta all’altro.
Oppure si condivide tutto, se si ha una cucina di 30mq.

Boh, io se qualcuno vuole condividere con me faccio molta fatica a declinare anche se magari la cosa non mi alletta, mi sembra un po' scortese. Lato mio invece tendo a condividere proponendo, ma anche osservando. Se noto scoglionamento per una cosa, al massimo riprovo una volta per verificare che sia effettivamente scoglionamento, e in caso, non la propongo più. Se però poi arriva una lamentela perchè non propongo, sono volatili per diabetici
 

hammer

Utente di lunga data
È appena tornata da un bellissimo viaggio in Marocco, che aspetto mi racconti, con le amiche, compresa l’unica velata che ha lasciato i figli con papà.
Aspettiamo che di riflesso ci racconti. Un viaggio di donne in Marocco deve essere stato interessante.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Aspettiamo che di riflesso ci racconti. Un viaggio di donne in Marocco deve essere stato interessante.
In che senso pensi che abbia delle peculiarità, in quanto tra donne?
 

Alphonse02

Utente di lunga data
Sì, ti assicuro che non solo io, ma mio marito si sente soffocare, si comportano come coniugi. Ora, va bene non giocare con i sentimenti altrui, ma anche vivere un'età di crescita dandosi modo di crescere attraverso esperienze diverse e solitarie è necessario.
L' ho osservato parecchie volte negli ultimi dieci anni. Giovanissime coppie che intendono la relazione sentimentale nella quale sono impegnati come se fosse una specie di matrimonio "ante litteram".
Poi, sono immersi nella società attuale e sperimentano difficoltà nel rimanere fedeli.

Un mio nipote mi ha parlato in confidenza delle sue fidanzate, qualificando ciascuna come la "donna della sua vita".
In un decennio sono state 9 o 10.
È un caso estremo, forse, ma emblematico di un disagio sociologico.

Prima hai detto che si è ridimensionata l'importanza della fedeltà e della correttezza nel rapporto di coppia.
E' su questo che ti sto contraddicendo, non è così, anzi, è probabilmente il motivi di rottura della relazione che non viene mai messo in discussione, né dalla nostra generazione, né dai ragazzi più giovani. Quindi ha mantenuto un'importanza assoluta e preminente.
Quanto al fatto di discutere ciò che hanno fatto le generazioni precedenti, mi sembra più che legittimo.
Che a livello collettivo sia avvenuto un cambiamento nel costume - nel senso del ridimensionamento della fedeltà e della correttezza nel rapporto di coppia - mi sembra difficile da negare.

Poi, che il fenomeno della infedeltà sia sempre stato presente nella storia umana è certamente vero. Azzardo che la diffusione del fenomeno è esplosa con la banalizzazione della morale.

L' affermazione quotata in grassetto è -a mio modo di vedere - molto grave, perché significa adagiarsi sull'esistenza del fenomeno come se fosse una evenienza non imputabile ai comportamenti individuali ma dovuta a fattori esterni non controllabili (come un terremoto, ad es.).
La trovo come una esaltazione della leggerezza dell' essere e del disimpegno. Insomma, la scelta di lasciarsi vivere senza usare la propria capacità di ragionare.
Viene in mente la parabola dei talenti, raccontata nel Vangelo (Matteo, 25:14-30 CEI).
 

Brunetta

Utente di lunga data
Boh, io se qualcuno vuole condividere con me faccio molta fatica a declinare anche se magari la cosa non mi alletta, mi sembra un po' scortese. Lato mio invece tendo a condividere proponendo, ma anche osservando. Se noto scoglionamento per una cosa, al massimo riprovo una volta per verificare che sia effettivamente scoglionamento, e in caso, non la propongo più. Se però poi arriva una lamentela perchè non propongo, sono volatili per diabetici
Credo che in un matrimonio anche breve ci si conosca e se faccio la spesa e cucino non prendo i fagiolini o il pollo se a chi mangia con me danno la nausea. Non so a quale condivisione ti riferisci. I miei amici fanno tutto insieme per stare insieme, non per sostenersi alle poste.
 

Nicky

Utente di lunga data
L' affermazione quotata in grassetto è -a mio modo di vedere - molto grave, perché significa adagiarsi sull'esistenza del fenomeno come se fosse una evenienza non imputabile ai comportamenti individuali ma dovuta a fattori esterni non controllabili (come un terremoto, ad es.).
La trovo come una esaltazione della leggerezza dell' essere e del disimpegno. Insomma, la scelta di lasciarsi vivere senza usare la propria capacità di ragionare.
Viene in mente la parabola dei talenti, raccontata nel Vangelo (Matteo, 25:14-30 CEI).
Sarà grave per te. Io, personalmente, non ho mai messo il tradimento tra i motivi per i quali sarei sicura di voler rompere una relazione e penso sia giustamente soggettivo dare il peso che si vuole ai fatti nella vita di una coppia.
 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
Credo che in un matrimonio anche breve ci si conosca e se faccio la spesa e cucino non prendo i fagiolini o il pollo se a chi mangia con me danno la nausea. Non so a quale condivisione ti riferisci. I miei amici fanno tutto insieme per stare insieme, non per sostenersi alle poste.
In generale intendo questo: se quello che si fa insieme si fa per il piacere di farlo insieme, non certo per sostenersi, non escludo nulla
 

Brunetta

Utente di lunga data
L' ho osservato parecchie volte negli ultimi dieci anni. Giovanissime coppie che intendono la relazione sentimentale nella quale sono impegnati come se fosse una specie di matrimonio "ante litteram".
Poi, sono immersi nella società attuale e sperimentano difficoltà nel rimanere fedeli.

Un mio nipote mi ha parlato in confidenza delle sue fidanzate, qualificando ciascuna come la "donna della sua vita".
In un decennio sono state 9 o 10.
È un caso estremo, forse, ma emblematico di un disagio sociologico.


Che a livello collettivo sia avvenuto un cambiamento nel costume - nel senso del ridimensionamento della fedeltà e della correttezza nel rapporto di coppia - mi sembra difficile da negare.

Poi, che il fenomeno della infedeltà sia sempre stato presente nella storia umana è certamente vero. Azzardo che la diffusione del fenomeno è esplosa con la banalizzazione della morale.

L' affermazione quotata in grassetto è -a mio modo di vedere - molto grave, perché significa adagiarsi sull'esistenza del fenomeno come se fosse una evenienza non imputabile ai comportamenti individuali ma dovuta a fattori esterni non controllabili (come un terremoto, ad es.).
La trovo come una esaltazione della leggerezza dell' essere e del disimpegno. Insomma, la scelta di lasciarsi vivere senza usare la propria capacità di ragionare.
Viene in mente la parabola dei talenti, raccontata nel Vangelo (Matteo, 25:14-30 CEI).
Credo che culturalmente, quindi per tutti, sia cambiata la considerazione del sesso.
Ma è stata una conseguenza dei contraccettivi. O forse sono stati formulati i contraccettivi per andare incontro a una diversa visione del sesso, come attività ricreativa e ludica, distaccata dalla procreazione.
Ma questo è un distacco che crea una distacco di valore.
 

Brunetta

Utente di lunga data
In generale intendo questo: se quello che si fa insieme si fa per il piacere di farlo insieme, non certo per sostenersi, non escludo nulla
Infatti vanno pure alle poste.
Io ho capito che per loro stare insieme è condividere tutto, per me è condivisione dei momenti belli per entrambi e per suddividersi le rogne.
 

Alphonse02

Utente di lunga data
Infatti vanno pure alle poste.
Io ho capito che per loro stare insieme è condividere tutto, per me è condivisione dei momenti belli per entrambi e per suddividersi le rogne.
Per carità, è soffocante.
Occorrono spazi di indipendenza ed autonomia. Ovviamente, non per vivere relazioni extra.

Ma vivere appiccicati mi sembra mancanza di auto considerazione e, in ultima analisi, di rispetto per l' altro.

Alla lunga diviene motivo per lasciarsi, IMO.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Per carità, è soffocante.
Occorrono spazi di indipendenza ed autonomia. Ovviamente, non per vivere relazioni extra.

Ma vivere appiccicati mi sembra mancanza di auto considerazione e, in ultima analisi, di rispetto per l' altro.

Alla lunga diviene motivo per lasciarsi, IMO.
Visto che stanno insieme da quasi cinquant’anni, per loro funziona.
 

Alphonse02

Utente di lunga data
Visto che stanno insieme da quasi cinquant’anni, per loro funziona.
Si, ma lo so che accade. Però ...
Una coppia di amici italiani dal tempo dell'Università la conosco, sempre insieme, tutto condiviso.
Mi è capitato di vederli camminare per strada sul marciapiede. Io ero in moto, con il casco indossato, e non mi hanno riconosciuto.
Lui avanti a lei, una distanza di due-tre metri. Manco se fossero mussulmani.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Se stai bene con una persona, stai bene anche in fila alla cassa. Il tempo da passare insieme a volte è così poco, anche in famiglia, che si sfrutta anche l'occasione del supermercato.
È il loro punto di vista e di forza.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Si, ma lo so che accade. Però ...
Una coppia di amici italiani dal tempo dell'Università la conosco, sempre insieme, tutto condiviso.
Mi è capitato di vederli camminare per strada sul marciapiede. Io ero in moto, con il casco indossato, e non mi hanno riconosciuto.
Lui avanti a lei, una distanza di due-tre metri. Manco se fossero mussulmani.
Vedi che i pregiudizi vengono sempre a galla?
Perché paragonarli a musulmani se loro sono italiani?
I miei amici sempre affiancati, tipo fidanzatini.
Per me è principalmente lui che ricerca questa condivisione, legge e commenta il giornale a voce alta.
 

Alphonse02

Utente di lunga data
Vedi che i pregiudizi vengono sempre a galla?
Perché paragonarli a musulmani se loro sono italiani?
I miei amici sempre affiancati, tipo fidanzatini.
Per me è principalmente lui che ricerca questa condivisione, legge e commenta il giornale a voce alta.
Non è questione di pregiudizi miei.

Semplicemente in altre culture (Africa, Medio Oriente ed Asia), per strada la donna sposata cammina tre passi dietro al marito.
Non ha diritti uguali agli uomini della famiglia di origine (padre e fratelli) e nemmeno della famiglia formata (marito e figli maschi).

Se senti loro, si sentono portatori di valori etici sicuri a tutela della famiglia e sono le donne occidentali che hanno preso abitudini sbagliate e gli uomini occidentale sono disprezzati per non averle contrastate.

Il loro ambiente sociale non tollera di norma i matrimoni misti: come minimo la donna occidentale deve convertirsi all' Islam e sposarsi accettando di essere soggetta alla potestà del marito e della sua famiglia. Altrimenti, viene considerata una "cortigiana", diciamo per voler essere educati.

Quei pochi che si sposano con donne occidentali rimangono a vivere nell'Occidente. Nella maggior parte dei casi, è la famiglia del marito che sceglie la sposa (i matrimoni così combinati sono almeno la metà nel mondo).
 
Top