Le conseguenze devastanti del mio tradimento.

hammer

Utente di lunga data
Queste considerazioni valgono per sé.
Io conosco persone che si sono pentite di ogni genere di scelta. E non c'è niente di male ad ammettere di non essere infallibili.
Ogni considerazione è personale.
Ho premesso: "tranne che tu non decida di perdonare".
Abbiamo letto moltissime storie, qui, di relazioni interrotte dopo estenuanti tira e molla durati perfino anni.
Una maggiore risolutezza avrebbe risparmiato anni e anni di vita di merda.
O perdoni o chiudi risolutamente.
Sono scelte delle quali non ci si può pentire perché possono essere salvifiche.
L'infallibilità non c'entra proprio niente.
 

Nicky

Utente di lunga data
Ogni considerazione è personale.
Ho premesso: "tranne che tu non decida di perdonare".
Abbiamo letto moltissime storie, qui, di relazioni interrotte dopo estenuanti tira e molla durati perfino anni.
Una maggiore risolutezza avrebbe risparmiato anni e anni di vita di merda.
O perdoni o chiudi risolutamente.
Sono scelte delle quali non ci si può pentire perché possono essere salvifiche.
L'infallibilità non c'entra proprio niente.
Certo che c'entra l'infallibilita. Stiamo dicendo se ha senso o se ci si possa pentire delle scelte fatte. Per me sì e non c'è nulla di male, è parte di un percorso attraverso il quale si può ripercorrere il passato, rivederlo e crescere. Non penso che si debbano difendere scelte che non hanno portato maggiore felicità, solo per non smentirsi o per una sorta di coerenza.
Quanto agli anni, anche lì, per te sono buttati, per me, se portano le persone a prendere scelte di cui sono più sicuri, vanno bene. Il tempo di elaborazione delle cose può anche essere lungo.
 

hammer

Utente di lunga data
Certo che c'entra l'infallibilita. Stiamo dicendo se ha senso o se ci si possa pentire delle scelte fatte. Per me sì e non c'è nulla di male, è parte di un percorso attraverso il quale si può ripercorrere il passato, rivederlo e crescere. Non penso che si debbano difendere scelte che non hanno portato maggiore felicità, solo per non smentirsi o per una sorta di coerenza.
Quanto agli anni, anche lì, per te sono buttati, per me, se portano le persone a prendere scelte di cui sono più sicuri, vanno bene. Il tempo di elaborazione delle cose può anche essere lungo.
Non c’entra infallibilità né coerenza forzata: il punto è che non tutte le scelte si rivalutano semplicemente "crescendo".
A volte pentirsi dopo anni non significa aver maturato qualcosa, ma solo rielaborare lo stesso nodo senza risolverlo.
Inoltre, non è corretto dire che "gli anni non sono buttati" solo perché portano a una decisione più sicura: il tempo, specie ad una certa età, ha valore in sé.
Se per arrivare a una conclusione servono anni di incertezza, allora sì, quel tempo può essere stato sprecato, non perché si debba difendere la scelta iniziale, ma perché si poteva avere chiarezza prima.
Con una decisione risoluta.
 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
No, non lo faccio perché ho calcolato tutto prima di fare le cose. E ora davvero assai sciocco tirarmi la zappa sui piedi.
e io sono tante cose, ma non sono sciocca.
Sono anch'io d'accordo che parlare di "pentimento" ha poco senso, dal momento che se uno è capace di intendere e di volere, può mettere in conto le conseguenze di quel che fa. Ma questo rende ancora più grave il fattaccio agli occhi di chi lo "subisce" proprio perchè capisce che per qualche chiavata nemmeno memorabile hai messo in conto che il matrimonio potesse tranquillamente andare a peripatetiche. Se per te il tuo matrimonio vale così tanto..
 

Brunetta

Utente di lunga data
Sono anch'io d'accordo che parlare di "pentimento" ha poco senso, dal momento che se uno è capace di intendere e di volere, può mettere in conto le conseguenze di quel che fa. Ma questo rende ancora più grave il fattaccio agli occhi di chi lo "subisce" proprio perchè capisce che per qualche chiavata nemmeno memorabile hai messo in conto che il matrimonio potesse tranquillamente andare a peripatetiche. Se per te il tuo matrimonio vale così tanto..
Io credo che ci sia un equivoco sul significato di pentimento.
Lo si considera una negazione di sé.
Ma soprattutto si considera ammettere di aver sbagliato, come un giudizio negativo su di sé.
Non so come si possa considerare l’errore come una definizione di sé così inaccettabile.
 

gvl

Utente di lunga data
No, non lo faccio perché ho calcolato tutto prima di fare le cose. E ora davvero assai sciocco tirarmi la zappa sui piedi.
e io sono tante cose, ma non sono sciocca.
Nei calcoli si deve tenere in conto il margine di errore che c'è sempre. Diciamo che ti è andata bene e fai benissimo a non aver dato seguito a quanto successo.
 

Nocciola

Super Moderatore
Staff Forum
Io credo che ci sia un equivoco sul significato di pentimento.
Lo si considera una negazione di sé.
Ma soprattutto si considera ammettere di aver sbagliato, come un giudizio negativo su di sé.
Non so come si possa considerare l’errore come una definizione di sé così inaccettabile.
Ma se pensi che sia un errore non tradisci
Se lo consideri un errore per te intendo
A quel punto pentirsi significa rinnegare una scelta
 

Brunetta

Utente di lunga data
Ma se pensi che sia un errore non tradisci
Se lo consideri un errore per te intendo
A quel punto pentirsi significa rinnegare una scelta
Ne abbiamo già parlato.
Ma non è che una persona debba negare se stessa.
Può pentirsi delle conseguenze, che aveva cercato di evitare in tutti modi, proprio perché non desiderate.
 
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Nicky

Utente di lunga data
Ma se pensi che sia un errore non tradisci
Se lo consideri un errore per te intendo
A quel punto pentirsi significa rinnegare una scelta
Ma facciamo errori, proprio perché non li consideriamo come tali.
Io nella mia vita ho fatto diversi errori, ma ovviamente sul momento mi sembrava di avere avuto la pensata geniale. Parlo anche di scemate, tipo il modo in cui ho ristrutturato una stanza; mi sono impuntata, oltretutto, e ora è scomodissima. Oppure anni fa ho accettato una proposta di lavoro e mi sono trovata malissimo; c'erano anche dei dettagli che non mi quadravano, ma, anche lì, mi ero ostinata.
Certo che rinnego la scelta, ma questo non vuol dire che non si possa rimediare. Nella vita, ci sono le opportunità che ci diamo, non finisce al primo round, si spera.
 

cipolino

Utente di lunga data
Io credo che ci sia un equivoco sul significato di pentimento.
Lo si considera una negazione di sé.
Ma soprattutto si considera ammettere di aver sbagliato, come un giudizio negativo su di sé.
Non so come si possa considerare l’errore come una definizione di sé così inaccettabile.
Leggendo i vari e ricorrenti commenti su quest'argomento, io mi sono fatto l'idea che sia un modo, più o meno consapevole, per scaricare un po' di colpa sul tradito nel caso quest'ultimo chiuda la relazione, accusandolo più o meno velatamente di non essere in grado di relativizzare il tradimento.

La ricorrente motivazione che "non ha senso/è ipocrita/ecc pentirsi di ciò che si è scelto di fare e si è voluto fare", mi fa sorridere (si fa per dire...)
Di cosa ci si dovrebbe pentire, altrimenti? Di cose che non si è voluto fare? È semplicemente nonsense!
Mi posso pentire di aver fatto un incidente in macchina se qualcuno mi è venuto addosso? Ovviamente no, ma mi posso pentire di aver fatto un incedente in macchina se sono passato col rosso.
Mi posso pentire di aver avuto un infarto mentre dormivo? Ovviamente no, ma mi posso pentire di aver avuto un infarto se ho provato a correre la maratona essendo obeso.
E via discorrendo...
 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
Ma facciamo errori, proprio perché non li consideriamo come tali.
Io nella mia vita ho fatto diversi errori, ma ovviamente sul momento mi sembrava di avere avuto la pensata geniale. Parlo anche di scemate, tipo il modo in cui ho ristrutturato una stanza; mi sono impuntata, oltretutto, e ora è scomodissima. Oppure anni fa ho accettato una proposta di lavoro e mi sono trovata malissimo; c'erano anche dei dettagli che non mi quadravano, ma, anche lì, mi ero ostinata.
Certo che rinnego la scelta, ma questo non vuol dire che non si possa rimediare. Nella vita, ci sono le opportunità che ci diamo, non finisce al primo round, si spera.
Ma sono tutte situazioni in cui potresti dire "ah tornassi indietro farei diversamente!", ma siccome non puoi tornare indietro e comunque se tornassi indietro a pari condizioni (senza il senno di poi) rifaresti tanto uguale, non ha alcun senso, come ha poco senso il "pentimento"
 

Nicky

Utente di lunga data
Ma sono tutte situazioni in cui potresti dire "ah tornassi indietro farei diversamente!", ma siccome non puoi tornare indietro e comunque se tornassi indietro a pari condizioni (senza il senno di poi) rifaresti tanto uguale, non ha alcun senso, come ha poco senso il "pentimento"
Eh, ma posso darmi della scema almeno e pensare che in futuro sarò meno scema (forse :D).
Come ho detto, non si tratta di mettersi il cilicio, ma di cercare di guardarsi con onestà, perché, per me, non dover sempre sostenere una parte, ma poter ammettere gli errori è una bella liberazione.
 

gvl

Utente di lunga data
Ma sono tutte situazioni in cui potresti dire "ah tornassi indietro farei diversamente!", ma siccome non puoi tornare indietro e comunque se tornassi indietro a pari condizioni (senza il senno di poi) rifaresti tanto uguale, non ha alcun senso, come ha poco senso il "pentimento"
Razionalmente non ha senso ma è comunque un emozione che nasce da tante considerazioni.
 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
Io credo che ci sia un equivoco sul significato di pentimento.
Lo si considera una negazione di sé.
Ma soprattutto si considera ammettere di aver sbagliato, come un giudizio negativo su di sé.
Non so come si possa considerare l’errore come una definizione di sé così inaccettabile.
Secondo me l'equivoco è anche sul concetto di "prevedibilità" delle conseguenze di un gesto, ma non solo inteso come probabilità che accada una cosa, bensì inteso anche come entità del "danno" conseguente. Più facile prevedere che uno s'incazza se ti sgama, meno facile prevedere tutte le conseguenze di un divorzio, ma anche qui, se dici "eh non pensavo che fosse una tale merda!" che ti penti a fare? Ciapa su e porta a ca', diceva mia nonna
 

Brunetta

Utente di lunga data
Ma sono tutte situazioni in cui potresti dire "ah tornassi indietro farei diversamente!", ma siccome non puoi tornare indietro e comunque se tornassi indietro a pari condizioni (senza il senno di poi) rifaresti tanto uguale, non ha alcun senso, come ha poco senso il "pentimento"
Il pentimento non può cambiare il passato, può indurre a una consapevolezza per cambiare il futuro.
 
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