Latino

Gaia

Utente di lunga data
Io sono sempre d’accordo con la competizione. Ma non concordo affatto sui costi proposti da @Arcistufo. Poiché non nasciamo uguali si deve consentire a tutti di partire da un livello che sia equo così da colmare le disparità di nascita. Dopodiché chi è più bravo vince. Su questo concorderò sempre.
 

hammer

Utente di lunga data
Bella la tua città (mi sembra di aver capito dall'accenno ad Archimede), di una bellezza senza tempo.
Una notte di qualche anno fa, avevo parcheggiato l'auto a noleggio al parking pubblico di Ortigia, ero solo (per lavoro) e mi sono fatto a piedi il tragitto fino all' Hotel des Etrangers.
Era d'inverno, e dopo le 21 c'era pochissima gente per strada. Avevo problemi alle gambe e camminavo zoppicando, lentamente per il dolore, ma sono rimasto incantato dalle bellezze artistiche dell'isola, mi sono messo a guardare ed ho perso la nozione del tempo. Un vero gioiello, splendida la Cattedrale, con la commistione delle rovine del tempio greco (stile dorico), le colonne romane, gli interventi strutturali dei Normanni e poi la ricostruzione dell'epoca barocca e rococò.
Un compendio della storia dell'architettura, semplicemente fantastico.

E poi il porto naturale, enorme per l'epoca greca, semplicemente perfetto e pronto all'uso (dal balcone della camera d'albergo immaginavo i marinai greci che l'avevano scoperto), che spiegava la crescita della potenza siracusana, alleata di Sparta contro Atene.
Un luogo magico che è un compendio della storia del mondo occidentale.
Parlando con amici arabi, rimpiangono storicamente che l'Islam abbia perso la Spagna e la Sicilia.
Se poi vivessi ad Ortigia, ti invidierei, pur abitando nella Città Eterna.
Grazie per la bella descrizione. Conosco Ortigia molto bene, ma vivo a Catania.
Considero Archimede un conterraneo in quanto siculo. ;)
 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
Io sono sempre d’accordo con la competizione. Ma non concordo affatto sui costi proposti da @Arcistufo. Poiché non nasciamo uguali si deve consentire a tutti di partire da un livello che sia equo così da colmare le disparità di nascita. Dopodiché chi è più bravo vince. Su questo concorderò sempre.
Sono d'accordo ma devi considerare che oltre che a soldi non partiamo tutti uguali nemmeno a QI che per lo più è di origine genetica e da interazione con un ambiente favorevole iniziale, per cui CULO e non bravura. Detto ciò, inoltre una società non ha bisogno solo di vincenti e il resto scarti, è necessario tutto uno spettro di competenze, che devono essere formate in base alla dotazione di base di cui sopra, certamente non in base alla possibilità o meno di pagare rette. Esempio: se voglio mettere su Amazon non mi servono tutti stralaureati al MIT, me ne serve qualcuno nei posti apicali e basta, poi mi servirà un sacco di gente nei ruoli intermedi che degli scarti umani non potrebbero mai ricoprire se non adeguatamente formati, ma anche per preparare gli ordini e fare le consegne in maniera efficiente occorre saper usare la maruga che il culo sempre di cui sopra ci ha fornito
 
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Brunetta

Utente di lunga data
Sono d'accordo ma devi considerare che oltre che a soldi non partiamo tutti uguali nemmeno a QI che per lo più è di origine genetica e da interazione con un ambiente favorevole iniziale, per cui CULO e non bravura. Detto ciò, inoltre una società non ha bisogno solo di vincenti e il resto scarti, è necessario tutto uno spettro di competenze, che devono essere formate in base alla dotazione di base di cui sopra, certamente non in base alla possibilità o meno di pagare rette. Esempio: se voglio mettere su Amazon non mi servono tutti stralaureati al MIT, me ne serve qualcuno nei posti apicali e basta, poi mi servirà un sacco di gente nei ruoli intermedi che degli scarti umani non potrebbero mai ricoprire se non adeguatamente formati, ma anche per preparare gli ordini e fare le consegne in maniera efficiente occorre saper usare la maruga che il culo sempre di cui sopra ci ha fornito
Certo.
Poi al di là dei bisogni delle aziende, esistono gli esseri umani che hanno diritto a una formazione umana. Ma è anche utile alla società.
 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
Certo.
Poi al di là dei bisogni delle aziende, esistono gli esseri umani che hanno diritto a una formazione umana. Ma è anche utile alla società.
Sicuramente creare una massa di ignoranti, tali in quanto scartati da una selezione tipo giochi senza frontiere, è un ottimo modo per darsi la zappa sui piedi a ogni livello, ma non deve neanche essere una scusa per livellare tutti verso il basso. Chi può eccellere è anche giusto che eccella, non ruba niente a nessuno
 

Brunetta

Utente di lunga data
Sicuramente creare una massa di ignoranti, tali in quanto scartati da una selezione tipo giochi senza frontiere, è un ottimo modo per darsi la zappa sui piedi a ogni livello
L’idea di scuola dipende dalla idea della società presente e di quella che si auspica.
Si può anche desiderare una società di schiavi come in tanti racconti distopici.
 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
L’idea di scuola dipende dalla idea della società presente e di quella che si auspica.
Si può anche desiderare una società di schiavi come in tanti racconti distopici.
E che te ne fai di una massa di schiavi? Perfino Henry Ford sapeva che avere degli schiavi a produrre le Ford T era perfettamente inutile se non avevano i soldi per comprarle.. a chi le vendeva?
 

cipolino

Utente di lunga data
Sicuramente creare una massa di ignoranti, tali in quanto scartati da una selezione tipo giochi senza frontiere, è un ottimo modo per darsi la zappa sui piedi a ogni livello, ma non deve neanche essere una scusa per livellare tutti verso il basso. Chi può eccellere è anche giusto che eccella, non ruba niente a nessuno
È il modo giusto per creare un'oligarchia muove le fila di tutto.

Oligarchia essenzialmente chiusa, senza ascensore sociale, se non per qualche caso sporadico di persona che riesce ad emergere dal nulla e che è assolutamente funzionale al sistema oligarchico perché gli permette di fregiarsi del titolo di "sistema meritocratico".

La cosa simpatica è che la massa abbocca allegramente all'esca del sistema meritocratico perché ognuno è convinto che lui merita! E se non arriva, è solo colpa dei corrotti, dei professori incapaci e incompetenti, ecc.
Ma la favoletta dell'"uno su mille ce la fa", testimoniata dai casi sporadici che vengono scientemente strombazzati funziona benissimo al mantenimento di un "sogno americano" che per la stragrande maggioranza delle persone è in realtà solo un incubo.
 
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Arcistufo

Papero Talvolta Posseduto
Praticamente Squid Game, ma senza i miliardi di premio finale
Ma mi spieghi da quando è qua la bocciatura è diventata qualcosa che provoca il suicidio degli adolescenti? Mica siamo dentro un fumetto giapponese. Quando eravamo ragazzini di noi i ciucci perdevano l'anno scolastico e mica moriva nessuno, anzi a casa prendevi le mazzate.
 
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Arcistufo

Papero Talvolta Posseduto
Ma guarda, io credo che molti paesi vogliano puntare sull'alzare la competitività degli studenti perché l'eccellenza tecnologica fa e farà sempre più la differenza, sul piano economico ma anche militare. Quindi ci sta che vogliano investire sull'istruzione. La Cina che permette a tutti l'accesso all'istruzione ha bacino più ampio di menti tra cui attingere; ma con risorse più limitate ha un senso anche fare in modo che alcuni paghino e altri beneficino dell'opportunità.
Solo che l'essere umano non funziona del tutto come una macchina e lo sviluppo umano, anche tecnologico, è stato raggiunto grazie all'imprevedibilità e quindi la mia fiducia in operazioni del genere ha delle riserve.
No è diverso, io il sistema scolastico degli altri paesi lo ha approfondito. Eppure bene. C'è una parte quantitativa che da noi è andata a buttare da un pezzo. Il cervello si allena, in India ad esempio gli studenti vengono forzati a memorizzare quantità industriali di dati, ad esempio formule matematiche
Non è un parcheggio per sgravare le famiglie dalla gestione dei ragazzini come si fa da noi. Lì davvero il concetto è che stai costruendo persone.
Lì davvero si montano competenze.
Anche perché le famiglie sono molto meno accoglienti e invasive che da noi.
Il discorso è iper complesso, io gli unici sistemi scolastici e conosco davvero bene solo quello indiano quello coreano e ovviamente il nostro
Però se partirà questo progetto onestamente mi ci butto a pesce.
 

bravagiulia75

Annebbiata lombarda DOCG
Ma guarda, io credo che molti paesi vogliano puntare sull'alzare la competitività degli studenti perché l'eccellenza tecnologica fa e farà sempre più la differenza, sul piano economico ma anche militare. Quindi ci sta che vogliano investire sull'istruzione. La Cina che permette a tutti l'accesso all'istruzione ha bacino più ampio di menti tra cui attingere; ma con risorse più limitate ha un senso anche fare in modo che alcuni paghino e altri beneficino dell'opportunità.
Solo che l'essere umano non funziona del tutto come una macchina e lo sviluppo umano, anche tecnologico, è stato raggiunto grazie all'imprevedibilità e quindi la mia fiducia in operazioni del genere ha delle riserve.
La cina ha un sistema scolastico che ti permette di accedere alle scuole migliori solo con determinati voti
Se hai una media bassa finisci in una scuola del.cazzo
Se finisci in una scuola del cazzo
Finirai a fare un lavoro del cazzo
Molto in sintesi
Ma il concetto è questo
 

Arcistufo

Papero Talvolta Posseduto
È una scuola dedicata alla élite, gli altri saranno servi, 10.000 € l'anno chi se li può permettere?
Ma quali élite? Guarda che i poveri del mondo siamo noi. In tutta l’Asia sta crescendo una classe media che somiglia alla nostra borghesia anni ’80, ma con ritmi che noi non vediamo nemmeno col binocolo. E mentre qui ci raccontiamo favole, di là la mobilità sociale corre.

Se oggi esci con una donna dell’Est è pure possibile che la cena la paghi lei. Io ho una quantità di amiche russe – medici, avvocati, commercialiste, imprenditrici – che lavorano il doppio di noi, tirano su figli, spesso pure i mariti, e come macchina base hanno un Q7. E non perché gliel’ha regalato qualcuno: semplicemente hanno ancora memoria della fame vera, quindi non stanno a fare la filosofia del “vediamo domani”.

Il problema è che molti qui confondono i segnali: vedono un cane che lecca la mano e pensano ai bacetti. Non capiscono che in quei Paesi la gente corre perché o correvi o morivi. E quando smetti di morire di fame, cominci a costruire. Ed è esattamente quello che stanno facendo.

Lì la curva di sviluppo è spaventosa: chi oggi consideriamo “povero” rispetto ai nostri standard, fino a pochi anni fa letteralmente non mangiava. Chi sta meglio, invece, vive già molto meglio di noi. E la ricchezza complessiva cresce a una velocità che noi ci sogniamo mentre piangiamo sui soliti problemi irrisolti.

E non è un caso se gli italiani che hanno un minimo di visione stanno tutti là, non qui a consumarsi in un reality o a morire un tanto alla volta.
 

Nicky

Utente di lunga data
La cina ha un sistema scolastico che ti permette di accedere alle scuole migliori solo con determinati voti
Se hai una media bassa finisci in una scuola del.cazzo
Se finisci in una scuola del cazzo
Finirai a fare un lavoro del cazzo
Molto in sintesi
Ma il concetto è questo
Certo, ma l'accesso iniziale è aperto a tutti, la selezione avviene nel percorso.
È una delle tante cose che possono fare essendo una dittatura, come fanno nello sport, vogliono tot nuotatori e li formano.
 

Nicky

Utente di lunga data
No è diverso, io il sistema scolastico degli altri paesi lo ha approfondito. Eppure bene. C'è una parte quantitativa che da noi è andata a buttare da un pezzo. Il cervello si allena, in India ad esempio gli studenti vengono forzati a memorizzare quantità industriali di dati, ad esempio formule matematiche
Non è un parcheggio per sgravare le famiglie dalla gestione dei ragazzini come si fa da noi. Lì davvero il concetto è che stai costruendo persone.
Lì davvero si montano competenze.
Anche perché le famiglie sono molto meno accoglienti e invasive che da noi.
Il discorso è iper complesso, io gli unici sistemi scolastici e conosco davvero bene solo quello indiano quello coreano e ovviamente il nostro
Però se partirà questo progetto onestamente mi ci butto a pesce.
Non ho capito in che senso è diverso.
So che questi paesi hanno investito in formazione.
Ma non credo che una pianificazione possa garantire esiti certi in un termine lungo.
 

Arcistufo

Papero Talvolta Posseduto
Io sono sempre d’accordo con la competizione. Ma non concordo affatto sui costi proposti da @Arcistufo. Poiché non nasciamo uguali si deve consentire a tutti di partire da un livello che sia equo così da colmare le disparità di nascita. Dopodiché chi è più bravo vince. Su questo concorderò sempre.
In quel sistema paese ha perfettamente senso. Partiremo con 120 studenti di 6 anni con una tutor a testa più una di supporto ogni 4 bambini. La gente costa. Poi man mano che procede ottimizziamo.
Ma se cali scade la qualità.
Oltretutto 10k annui circa è il bonus che riconoscono ai dirigenti le compagnie grosse.

Non ho capito in che senso è diverso.
So che questi paesi hanno investito in formazione.
Ma non credo che una pianificazione possa garantire esiti certi in un termine lungo.
È diverso come modalità e come gestione del tempo e delle competenze.
Da noi si pretende che la scuola sia formativa della persona. Per dire c'è il voto in condotta. In india formi competenze secche perché la scuola serve da trampolino per studiare all'estero. Da noi si insegna a distinguersi, in Giappone e Corea a omologarsi. Il bullismo non è un problema, per dire.

È il modo giusto per creare un'oligarchia muove le fila di tutto.

Oligarchia essenzialmente chiusa, senza ascensore sociale, se non per qualche caso sporadico di persona che riesce ad emergere dal nulla e che è assolutamente funzionale al sistema oligarchico perché gli permette di fregiarsi del titolo di "sistema meritocratico".

La cosa simpatica è che la massa abbocca allegramente all'esca del sistema meritocratico perché ognuno è convinto che lui merita! E se non arriva, è solo colpa dei corrotti, dei professori incapaci e incompetenti, ecc.
Ma la favoletta dell'"uno su mille ce la fa", testimoniata dai casi sporadici che vengono scientemente strombazzati funziona benissimo al mantenimento di un "sogno americano" che per la stragrande maggioranza delle persone è in realtà solo un incubo.
Ma c'è già :LOL:
In tutta la specie umana i pochi comandano i molti. Da sempre. In ogni società.
Ma di che cazzo vi scandalizzate?
Ma prendetela con chi vi ha riempito di promesse e sogni infranti, invece di concionare :LOL:
 

Nicky

Utente di lunga data
È diverso come modalità e come gestione del tempo e delle competenze.
Da noi si pretende che la scuola sia formativa della persona. Per dire c'è il voto in condotta. In india formi competenze secche perché la scuola serve da trampolino per studiare all'estero. Da noi si insegna a distinguersi, in Giappone e Corea a omologarsi. Il bullismo non è un problema, per dire.
Ho capito. Sì, concordo.
Diciamo che in teoria anche qui la scuola ha lo scopo di fornire competenze e anche le capacità di acquisirle.
Il fatto è che c'è anche un livello che può essere alto, tanto è vero che non è raro trovare italiani in dipartimenti di ricerca e sviluppo all'estero, ma ci sono una serie di altri problemi.
 

perplesso

Administrator
Staff Forum
Io sono sempre d’accordo con la competizione. Ma non concordo affatto sui costi proposti da @Arcistufo. Poiché non nasciamo uguali si deve consentire a tutti di partire da un livello che sia equo così da colmare le disparità di nascita. Dopodiché chi è più bravo vince. Su questo concorderò sempre.
Arcistufo ha studiato il sistema di un paese che è sostanzialmente una caserma e vorrebbe investire in uno Stan turcofono dell'Asia Centrale dove le persone sono abituate ad un sistema autocratico almeno dai tempi dell'Orda d'Oro.

applicarlo in una democratura europeista come l'Italia significa scardinare un certo livello di ipocrisia, oltre al fatto che una retta da 10mila euro de facto esclude l'80% almeno della popolazione. però se ricordo la scuola mia, la differenza tra chi poteva poi permettersi di mantenere i figlioli all'università e quelli che sapevano in partenza che sarebbero andati a lavorare era chiaro già alla fine del primo quadrimestre del primo anno. infatti erano tanti quelli che non arrivavano al terzo anno e che ritrovavi in cantiere a 16 anni.

il problema è NON avere una generazione di docenti che sia in grado di riconoscere le potenzialità di chi quei 10mila non li ha, ma è sicuramente valido tanto quanto se non di più di chi i soldi li ha. il punto debole dell'idea di Arcistufo è questo
 

Arcistufo

Papero Talvolta Posseduto
Ho capito. Sì, concordo.
Diciamo che in teoria anche qui la scuola ha lo scopo di fornire competenze e anche le capacità di acquisirle.
Il fatto è che c'è anche un livello che può essere alto, tanto è vero che non è raro trovare italiani in dipartimenti di ricerca e sviluppo all'estero, ma ci sono una serie di altri problemi.
Mah. Qua l'istituzione è diventata politica. La sinistra ha fatto danni impressionanti
 

Arcistufo

Papero Talvolta Posseduto
Arcistufo ha studiato il sistema di un paese che è sostanzialmente una caserma e vorrebbe investire in uno Stan turcofono dell'Asia Centrale dove le persone sono abituate ad un sistema autocratico almeno dai tempi dell'Orda d'Oro.

applicarlo in una democratura europeista come l'Italia significa scardinare un certo livello di ipocrisia, oltre al fatto che una retta da 10mila euro de facto esclude l'80% almeno della popolazione. però se ricordo la scuola mia, la differenza tra chi poteva poi permettersi di mantenere i figlioli all'università e quelli che sapevano in partenza che sarebbero andati a lavorare era chiaro già alla fine del primo quadrimestre del primo anno. infatti erano tanti quelli che non arrivavano al terzo anno e che ritrovavi in cantiere a 16 anni.

il problema è NON avere una generazione di docenti che sia in grado di riconoscere le potenzialità di chi quei 10mila non li ha, ma è sicuramente valido tanto quanto se non di più di chi i soldi li ha. il punto debole dell'idea di Arcistufo è questo
Perply, due precisazioni.
Veramente non sto investendo un bel niente:
sono loro governo e multi, che buttano soldi su di me, come si fa quando si compra un cavallo che corre, evidentemente corro come piace a loro. .

E tanto per mettere le cose in fila: una scuola di suore alle medie ti porta via cinquecento al mese. Non è aristocrazia, è Italia. È sempre stata così, solo che ci piace far finta di no.

Il punto debole della mia idea ha un nome semplice: la realtà. La realtà prende le risorse che non sono infinite, le butta su chi può farci qualcosa e lascia il resto a contendersi il poco che rimane.
Il leone che si mangia la zebra più lenta non è cattivo: è il miglior consulente strategico del branco.

Io poi ho messo il 20% di borse di studio basate su test di intelligenza pura, stile Mensa.
Perché a sei anni non c’è la carriera, non c’è il “merito”, non c’è l’educazione: c’è solo il motore.
Se gira, gira.
Se tossisce, tossisce.
E ho pure infilato lo scarto di un anno tra maschi e femmine, perché il cervello femminile a quell’età corre un po’ più veloce. Quindi i maschi entrano a un anno in meno.
E mentre un consulente francese mi parlava di quote rosa, io cercavo di spiegare ai discendenti di Gengis Khan che sì, il cervello ha i suoi tempi, e no, non era un attentato alla loro virilità immortale.
Ci ho messo tanti giorni. E pazienza.

Torniamo in italia. Il problema vero non è l’ipocrisia:
è quella miscela tossica di comunismo sentimentale e cattolicesimo colpevole che ci racconta che il tempo “continua” e che “o si va avanti tutti, o non va avanti nessuno”.
Una favola. Di quelle scritte da chi non voleva tirare su le maniche.

La realtà funziona diversamente:
hai un tempo.
Quel tempo.
Un biglietto. Una corsa.
E devi farlo fruttare anche se significa spingere via chi ti sta troppo vicino, perché quello che costruisci forse salverà quelli dopo di te, e forse no, ma almeno non avrai sprecato il giro sulla giostra.
Se Jenner avesse aspettato che lo scemo del villaggio capisse la biologia, oggi avremmo ancora il vaiolo.

Poi, chiariamoci: qui dentro c’è un esercito di gente che ha passato una vita a svuotare serate davanti a un monitor, postando righe e righe per far finta che la noia fosse un’opinione politica.
E adesso che il mondo corre, pretendono che li aspetti, che gli regga la porta, che ricordi loro quanto erano importanti i loro pomeriggi sprecati.
Ma nessuno aspetta la generazione dei quarantenni-cinquantennni più rintronata di sempre.
Nessuno. Nemmeno qui dove un'influencer guadagna quanto un commercialista figurati nei paesi in cui l'economia è reale.

Là fuori la gente spinge, sgomita, si inventa qualcosa, si incasina, ma almeno si muove.
Solo noi seduti sui nostri duemila anni di gloria crediamo che ancora ci spetti un applauso perché duemilacinquecento anni fa qualcuno della nostra tribù scannava i cartaginesi.
Retaggi di cui ci impiastriamo la faccia per non vedere che siamo fermi e finti come i mobili dell’Ikea.

E oggi, credimi, mi gira pure bene.:LOL:
 
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