Chi sapeva è passato.
Passato “male” secondo il metro di giudizio del voto. Che la figlia di
@danny, con le sue capacità, col cazzo che in futuro terrà dei 23.
Io non ho le competenze per giudicare i test, lascio che lo faccia chi li ha fatti, ma soprattutto i docenti stessi.
Questa riforma voleva selezionare gli studenti sulla base della preparazione sugli esami di base di chimica, fisica e biologia. In linea di principio è perfetto, ma ci sono state delle problematiche: i corsi, che dovevano essere corsi base, il primo esame che dai nella materia, sono durati molto meno che il tempo normalmente previsto, si sono svolti prevalentemente in dad, senza la possibilità per gli studenti di interagire e fare domande alle lezioni.
Gli insegnanti avevano messo a disposizione degli studenti una mail per scrivere le loro perplessità o ciò che non capivano. Una volta a settimana l’insegnante rispondeva alle mail. Di 1300 iscritti, per citare il numero di quelli con mia figlia.
Gli insegnanti stessi avevano ricevuto i syllabi, l’elenco degli argomenti che dovevano affrontare nel corso, ma non hanno ricevuto esempi di test per poter capire loro o far capire ai ragazzi su cosa effettivamente vertevano le domande.
Si potrà dire che l’argomento è uno, ma i livelli di profondità con cui trattarlo sono diversi, non c’è stata chiarezza in questo tra il ministero, chi ha elaborato i test, e le università.
Sono arrivati ai test, dopo soli due mesi scarsi di lezione, non seguiti, e si sono ritrovati (detto da loro ma anche dai professori) domande molto più che approfondite, con calcoli da fare a mente, quando oramai in tutti i licei, ma anche nelle università specifiche, sono in uso le calcolatrici scientifiche.
sicuramente qualcuno ce l’ha fatta lo stesso, tipo la figlia di
@danny che è una studentessa particolarmente brillante, ma possono fare il medico anche quelli che ci mettono un minuto in più.
Il fatto che, per ora, pare che solo il 10% degli studenti sia risultato idoneo non fa degli altri 90% degli inutili, come ha suggerito il ministro. Anche perché quel 10% geniale è passato per lo più con voti che in altro contesto avrebbe giudicato mediocri.
le percentuali fanno riflettere sul fatto che qualcosa è andato storto, non che il 90% dei ragazzi è inutile.