Off Topic-one (da test autostima)

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Quibbelqurz

Heroiken Sturmtruppen
Giobbe, senza dubbio sei una persona molto bella dentro.
 

LDS

Utente di lunga data
Il matrimonio era una cosa importante per me ma lo davo per scontato, non ho mai pensato che potesse finire.
Quando mia moglie mi ha detto che voleva separarsi mi è caduto il mondo addosso, mi ha portato vie le certezze che avevo, il futuro che avevo progettato nella mia testa. Non sapevo più perché continuare a vivere.
Ma non credo che il tradimento di mia moglie abbia sentenziato la fine del mio matrimonio.
Il matrimonio civile è un contratto tra due persone. Quello religioso è un'alleanza a tre: tra i coniugi e Dio. La mia alleanza con Dio continua anche senza mia moglie.
In alcuni Paesi durante il matrimonio i due coniugi mettono la loro mano destra su un crocifisso e il prete avvolge le mani con la sua stuola. È un simbolo dell'alleanza con Dio. Significa che se uno dei due coniugi ritira la mano si separa non solo dal coniuge ma anche da Dio.

Prima quando mi facevano un torto grande non ci dormivo la notte. Adesso posso rattristarmi, ma non perdo più la tranquillità. Alcuni mesi fa mi hanno rubato con l'inganno dei soldi: ho perdonato subito senza perdere tempo a farmi mille domande.

Non conosco per filo e per segno tutto quello che spinge le persone a compiere determinate azioni per questo non mi sento di disprezzarle.

Anch'io penso che non si possa perdere una vita per guadagnarne un'altra.
Credo che i comandamenti siano consigli molto semplici del tipo “Non giocare col fuoco, altrimenti ti scotti”.
Se li ascolti sei sereno e felice immediatamente, non devi aspettare l'altra vita.
Vale anche il contrario.
Mia moglie si è illusa di incontrare la felicità attraverso il tradimento ma credo che adesso sia profondamente infelice.

Credo che tu faccia benissimo a cercare la felicità in questa vita. Anch'io la cerco.

Se Gesù ritornasse sulla Terra adesso direbbe”Game Over! Chi ha dato a dato, chi ha avuto ha avuto. Mettetevi comodi che comincia il Giudizio Universale.”


Credo che il messaggio della Bibbia sia ancora attuale: la religione risponde a domande profonde dell'animo umano che non cambiano con l'evoluzione culturale, tecnologica ecc.
Ai tempi in cui è stata scritta la Bibbia il mondo era diverso. Per esempio la schiavitù era una cosa normale e accettata da tutti, la donna era meno valorizzata ecc. Credo che la Bibbia non possa essere interpretata letteralmente, ma vada letta con spirito critico e “adattata” ai nostri giorni. Quel che conta è quello che Dio voleva dire, non quello che c'è scritto letteralmente.

Giobbe comincia a diventare pesante, ma molto interessante la nostra discussione. Mi ricorda un'assemblea d'istituto al liceo quando venne un teologo del vaticano a tenere una conferenza sull'importanza del matrimonio. Dopo mezz'ora di comizio divenne un dialogo a due. Ci sono una moltitudine di contraddizioni in quello che dice e afferma il testo sacro e quello che, difatti, è lo stile di vita del cristiano devoto. (tralascio il 99 % dei cattolici/cristiani, perchè ipocriti) che non posso credere a quello che affermi.

Tu sei sempre stato così credente Giobbe? O sei stato baciato dalla luce divina dopo la separazione? Direi che è fondamentale come risposta. Se sei diventato credente dopo la separazione non fai altro che avallare la mia tesi che la religione serva ai deboli, ai sofferenti che necessitano di uno sbocco, una luce alla fine del tunnel che stanno percorrendo. Se ci pensi i paesi più religiosi, più devoti sono i popoli del terzo mondo dove non hanno nulla. La religione, storicamente, nasce per soddisfare l'ignoranza dell'uomo, per attribuire una ragione a ciò che non sappiamo spiegare perchè viziato da nostra ignoranza. Motivo per cui ci sono un miliardo di diverse divinità. La gente che soffre, che non ha nulla, che è rimasta spogliata di tutto quello che aveva, le persone che soffrono hanno bisogno di credere che qualcosa sopra di noi le consideri, che ci sia qualcuno che veglia su di loro. E' istinto di sopravvivenza del nostro cervello che costruisce dentro di noi un guscio protettivo alimentato dalla fede.
Se tu sei diventato così credente dopo che tua moglie ti ha lasciato, allora ti stai contraddicendo. Quando ti sei sposato non hai siglato un patto con Dio, ma con tua moglie. mi viene da pensare a tutte le persone che non si sposano in chiesa perchè non è Dio che tutti i giorni in casa manda avanti la famiglia, non è Dio che educa i nostri figli, non è Dio che porta il pane a casa, non è Dio che cura le ferite, non è Dio che ci insegna a vivere, ma la famiglia fatta da mamma e papà. Tutte le coppie non sposate in chiesa allora non hanno una famiglia buona e vera come quelle che si sposano in chiesa? Cosa cambia? il sigillo del prete che santifica un' unione umana?

Tu chiami in causa i comandamenti, ma basta il diritto naturale per evitare di commettere crimini. Io non rubo, non ammazzo, non picchio, non disprezzo i miei genitori non perchè mosè mi ha detto di non farlo, ma perchè, da essere pensante, non lo faccio perchè sbagliato. Non è il prete la domenica che mi insegna a vivere, sono io che distinguo il giusto dallo sbagliato. Mi rifiuto, anzi no, rigetto completamente, che debba essere il prete ad insegnarmi a vivere meglio abbracciando Dio. La mia vita la costruisco da solo senza l'aiuto di nessuna divinità. non mette i mattoni al posto mio Dio, non paga la bolletta, non mi fornisce da mangiare.
Dio serve ai deboli, ai falsi, ai corrotti, agli assassini per purificare la coscenza. Dio serve a chi ha bisogno di non sentirsi solo perchè altrimenti sarebbe disperato. Dio è necessario per l'umanità perchè unico appiglio che non si può distruggere. Dio non muore perchè non c'è. Quando soffriamo è comodo poter dire, Dio ci assista.

Io sono una persona buona, amo gli animali, non farei del male ad una mosca, ho degli ideali radicati dentro di me che sono forti, fortissimi e mi sento migliore di tutta quella massa ipocrita che va in chiesa la domenica a confessarsi con Dio, ma che poi torna a casa e picchia la moglia, stupra sua figlia, bestemmia, urla e litiga. Non serve Dio per essere persone migliori, ci vuole un grande animo umano. Umano.
 

LDS

Utente di lunga data
persa sposti la discussione di Giobbe e mia in un altro 3D in modo da pulire il tuo e così che altri utenti possano partecipare leggendo il titolo. Grazie.
 
O

Old giobbe

Guest
Il Matrimonio è l'unico sacramento in cui gli officianti non sono ministri di Dio, ma gli sposi stessi. Infatti è su questo che si basa l'annullamento per vizio di consenso. Sei certo che tu o tua moglie non aveste un consenso viziato? Se tu stesso non avevi al momento certe convinzioni e consapevolezze credi sia giusto attribuire le tue convinzioni attuali a un atto pregresso?
Se così fosse non ti invito certo a chiedere un anullamento, ma a considerarti non più vincolato.

Mia moglie mi ha parlato dell'annullamento nei primi tempi della separazione.
Le ho detto che possiamo ingannare la Chiesa, ma non certo Dio.
Non credo che al tempo in cui mi sono sposato esistessero vizi di nullità.
 

LDS

Utente di lunga data
uff Giobbe, devo scappare a lavorare. Speravo di leggere la tua risposta adesso. Riprenderemo domani. mi piace così tanto quando trovo persone come te, dove il confronto può essere molto costruttivo.
 
O

Old giobbe

Guest
Giobbe comincia a diventare pesante, ma molto interessante la nostra discussione. Mi ricorda un'assemblea d'istituto al liceo quando venne un teologo del vaticano a tenere una conferenza sull'importanza del matrimonio. Dopo mezz'ora di comizio divenne un dialogo a due. Ci sono una moltitudine di contraddizioni in quello che dice e afferma il testo sacro e quello che, difatti, è lo stile di vita del cristiano devoto. (tralascio il 99 % dei cattolici/cristiani, perchè ipocriti) che non posso credere a quello che affermi.

Tu sei sempre stato così credente Giobbe? O sei stato baciato dalla luce divina dopo la separazione? Direi che è fondamentale come risposta. Se sei diventato credente dopo la separazione non fai altro che avallare la mia tesi che la religione serva ai deboli, ai sofferenti che necessitano di uno sbocco, una luce alla fine del tunnel che stanno percorrendo. Se ci pensi i paesi più religiosi, più devoti sono i popoli del terzo mondo dove non hanno nulla. La religione, storicamente, nasce per soddisfare l'ignoranza dell'uomo, per attribuire una ragione a ciò che non sappiamo spiegare perchè viziato da nostra ignoranza. Motivo per cui ci sono un miliardo di diverse divinità. La gente che soffre, che non ha nulla, che è rimasta spogliata di tutto quello che aveva, le persone che soffrono hanno bisogno di credere che qualcosa sopra di noi le consideri, che ci sia qualcuno che veglia su di loro. E' istinto di sopravvivenza del nostro cervello che costruisce dentro di noi un guscio protettivo alimentato dalla fede.
Se tu sei diventato così credente dopo che tua moglie ti ha lasciato, allora ti stai contraddicendo. Quando ti sei sposato non hai siglato un patto con Dio, ma con tua moglie. mi viene da pensare a tutte le persone che non si sposano in chiesa perchè non è Dio che tutti i giorni in casa manda avanti la famiglia, non è Dio che educa i nostri figli, non è Dio che porta il pane a casa, non è Dio che cura le ferite, non è Dio che ci insegna a vivere, ma la famiglia fatta da mamma e papà. Tutte le coppie non sposate in chiesa allora non hanno una famiglia buona e vera come quelle che si sposano in chiesa? Cosa cambia? il sigillo del prete che santifica un' unione umana?

Tu chiami in causa i comandamenti, ma basta il diritto naturale per evitare di commettere crimini. Io non rubo, non ammazzo, non picchio, non disprezzo i miei genitori non perchè mosè mi ha detto di non farlo, ma perchè, da essere pensante, non lo faccio perchè sbagliato. Non è il prete la domenica che mi insegna a vivere, sono io che distinguo il giusto dallo sbagliato. Mi rifiuto, anzi no, rigetto completamente, che debba essere il prete ad insegnarmi a vivere meglio abbracciando Dio. La mia vita la costruisco da solo senza l'aiuto di nessuna divinità. non mette i mattoni al posto mio Dio, non paga la bolletta, non mi fornisce da mangiare.
Dio serve ai deboli, ai falsi, ai corrotti, agli assassini per purificare la coscenza. Dio serve a chi ha bisogno di non sentirsi solo perchè altrimenti sarebbe disperato. Dio è necessario per l'umanità perchè unico appiglio che non si può distruggere. Dio non muore perchè non c'è. Quando soffriamo è comodo poter dire, Dio ci assista.

Io sono una persona buona, amo gli animali, non farei del male ad una mosca, ho degli ideali radicati dentro di me che sono forti, fortissimi e mi sento migliore di tutta quella massa ipocrita che va in chiesa la domenica a confessarsi con Dio, ma che poi torna a casa e picchia la moglia, stupra sua figlia, bestemmia, urla e litiga. Non serve Dio per essere persone migliori, ci vuole un grande animo umano. Umano.

Un teologo potrebbe certamente risponderti con maggior precisione, io posso solo dirti qual è stata la mia esperienza. Non sono un esperto, e per questo potrei anche dire stupidaggini

Sono diventato credente circa 10 anni fa.
La mia conversione è corrisposta con un periodo di sofferenza (una lunga malattia).
Concordo sul fatto che la religione serva soprattutto ai sofferenti, deboli, falsi, corrotti e assassini.
Anche sul fatto che la religiosità sia maggiormente diffusa nei Paesi più poveri e meno sviluppati culturalmente.
Ma vedo la questione da un'altra angolazione e traggo conclusioni diverse dalle tue.
Tutte queste persone sono più sensibili, più disposte ad accogliere il messaggio del Vangelo.
La Fede è un dono, ma bisogna essere aperti per riceverlo.
Lo scoglio più duro da superare per me è stata la mia superbia. L'accettare che sono una creatura, un individuo inferiore al Creatore.
Credo sia per tutti così.
Chi si sente sofferente, debole, peccatore, povero e ignorante accetta con maggior facilità di essere una creatura.
Se uno è sano, allegro, colto, giovane, ricco e virtuoso, è anche più orgoglioso e pensa di riuscire a determinare il suo futuro. Non sente la necessità di Dio.

Quando mi sono sposato ero già credente.
Quelli che non si sposano in chiesa non sono per nulla inferiori, semplicemente non sono vincolati davanti a Dio. Il matrimonio religioso è un sacramento: è un dono, un aiuto per quelli che ci credono. Per quelli che non ci credono, ricevere o non ricevere questo sacramento è ininfluente, fa lo stesso.


Il voler decidere cosa è bene e cosa è male distingue il non credente dal credente.
Qui c'è poco da dire: o si crede oppure no.
È il peccato di superbia, il non voler riconoscere di essere creatura, la disobbedienza al primo comandamento.
È il primo peccato a manifestarsi nella storia: quello che fa ribellare Lucifero al suo Creatore.
È anche il peccato capitale che fa cadere in tentazione Adamo e Eva e introduce la morte e la sofferenza nella storia dell'umanità.

Non vedo cosa ci sia di male in queste cose:
  1. Poter purificare la propria coscienza;
  2. Non sentirsi mai soli;
  3. Essere consolati e non cadere nella disperazione quando si passa per una prova.
Son tutte cose positive. Se la Fede proporziona tutto questo, che sia benvenuta.

Ci sono sicuramente degli ipocriti che vanno tutte le domeniche in chiesa solo per mettersi in mostra.
Il fatto di andare a Messa e continuare a peccare, non lo considero ipocrisia: è normale. Nessuno riesce a vivere senza peccare.
Una volta in un omelia ho sentito un frate che diceva: “Da vent'anni tutte le settimane confesso sempre gli stessi peccati”. È difficile cambiare il proprio carattere e correggere i propri difetti. A volte non è sufficiente una vita intera.

Sul fatto che non serve essere credenti per essere brave persone sono assolutamente d'accordo.
Gandhi era indù, non era cristiano. Io stesso conosco tanti atei e agnostici e che sono bravissime persone.
Non so se è un eresia, ma il prete che mi ha sposato dice sempre che non serve essere credenti nemmeno per andare in paradiso, che tutti saremo giudicati solo in base a quanto abbiamo amato.
 

Old Giusy

Utente di lunga data
Io avevo fede, ma la sto perdendo....
 

Old Giusy

Utente di lunga data
Cos'è successo Giusy?
Non so spiegarlo esattamente.
Dieci anni fa circa ho ricevuto il dono della fede, in una maniera così netta e precisa da stupirmi.
Da un anno a questa parte mi sono "raffreddata" molto.... è come se non mi sentissi degna...
 
O

Old giobbe

Guest
Non so spiegarlo esattamente.
Dieci anni fa circa ho ricevuto il dono della fede, in una maniera così netta e precisa da stupirmi.
Da un anno a questa parte mi sono "raffreddata" molto.... è come se non mi sentissi degna...
Pure io mi ero "raffreddato" dopo il matrimonio.
La vita è piena di alti e bassi.
È un continuo cadere e rialzarsi.
 

Old Giusy

Utente di lunga data
Pure io mi ero "raffreddato" dopo il matrimonio.
La vita è piena di alti e bassi.
È un continuo cadere e rialzarsi.
Infatti mi auguro che sia un periodo.....
 

Quibbelqurz

Heroiken Sturmtruppen
Infatti mi auguro che sia un periodo.....
Consiglio di chiedere un segno - così tu vedi se hai perso la fede o se è stato soltanto tua impressione ...
 

LDS

Utente di lunga data
Giobbe, non serve un teologo, non serve un prete, nemmeno il papa. La storia si racconta da sola. La storia parla. Io ho letto la Bibbia, ho studiato diritto canonico ed ecclesiastico. Quando mi esprimo lo faccio con cognizione di causa e non tanto per dare aria alla bocca.
Non credo in Dio. Affermo questo con la consapevolezza di non sentirmi un semi-dio e quindi come tu sostieni, so per certo di essere una creatura. Sono figlio di mia madre e di mio padre, non il prodotto di un amore divino. non rinneggo mio padre e mia madre, non posso rinnegare Dio perchè per me non esiste. La vita è troppo complicata. La nostra esistenza è sempre stata travagliata, fatta da guerre, morte, distruzione, sofferenza, dolore. Dio serve per giustificare in terra la morte. Dio serve per speranza a chi non ha nulla. Dio serve, lo ripeto, ai deboli e agli oppressi per ribellarsi.
Il punto è che al giorno d'oggi non si legge e non ci si informa. Non si sa prima di tutto. Ciò che professava il buon Gesù non esiste. La misericordia cristiana è giusta e vera, ma non viene applicata da nessuno. La religione è cambiata con il tempo perchè è cambiato il modo di viverla dell'essere umano. Un tempo non si poteva vivere senza Dio perchè il divario fra chi stava bene e fra chi soffriva era molto più netto. Chi era ricco, il fedautario era considerato un semi-dio. Chi governava era Dio in terra. Dio è sempre stato sinonimo di ricchezza e di potenza. Dio è ricco e potente.
Oggi invece la famiglia media non ha bisogno di Dio. Salvo poi, per comodità dire: vado in chiesa tutte le domeniche, mio figlio fa il chierichetto, noi crediamo tutti quanti in Dio. Mi piacerebbe sapere che significato attribuire a queste parole. Se davvero un bambino di 10 anni, vissuto a game-boy e playstation sappIa il significato della Pasqua.
E' pieno di gente che crede che il Natale sia più importante della Pasqua. La religione dovrebbe anche essere sinonimo di cultura. In passato il prete era il colto. Il latino era la lingua di chi sapeva. Oggi, invece non è così. La religione viene usata come specchietto per le allodole. Confessate i vostri peccati ogni domenica, sempre gli stessi. Che senso ha? Ipocrisia e falsità allo stato puro. Se ad un bambino di 7 anni gli insegni che è sbagliato rotolarsi nel fango come un maiale perchè si sporca, dopo un po' lo apprende e lo capisce che non si fa. Lo sgridi e capisce di aver sbagliato. Il cristiano invece viene esortato a non peccare ma lo fa lo stesso, e continuerà a farlo, salvo purificarsi ogni domenica per prendere la comunione, che probabilmente fa per inerzia dopo 45 minuti di messa perchè ignora la profondità del sacramento.
E' troppo facile dare una giustificazione usando la religione. Bisogna essere umani abbastanza per vivere sulla terra adesso e renderla migliore per i nostri figli, non per guadagnarci un paradiso che non esiste.
 
Ultima modifica:
O

Old giobbe

Guest
Giobbe, non serve un teologo, non serve un prete, nemmeno il papa. La storia si racconta da sola. La storia parla. Io ho letto la Bibbia, ho studiato diritto canonico ed ecclesiastico. Quando mi esprimo lo faccio con cognizione di causa e non tanto per dare aria alla bocca.
Non credo in Dio. Affermo questo con la consapevolezza di non sentirmi un semi-dio e quindi come tu sostieni, so per certo di essere una creatura. Sono figlio di mia madre e di mio padre, non il prodotto di un amore divino. non rinneggo mio padre e mia madre, non posso rinnegare Dio perchè per me non esiste. La vita è troppo complicata. La nostra esistenza è sempre stata travagliata, fatta da guerre, morte, distruzione, sofferenza, dolore. Dio serve per giustificare in terra la morte. Dio serve per speranza a chi non ha nulla. Dio serve, lo ripeto, ai deboli e agli oppressi per ribellarsi.
Il punto è che al giorno d'oggi non si legge e non ci si informa. Non si sa prima di tutto. Ciò che professava il buon Gesù non esiste. La misericordia cristiana è giusta e vera, ma non viene applicata da nessuno. La religione è cambiata con il tempo perchè è cambiato il modo di viverla dell'essere umano. Un tempo non si poteva vivere senza Dio perchè il divario fra chi stava bene e fra chi soffriva era molto più netto. Chi era ricco, il fedautario era considerato un semi-dio. Chi governava era Dio in terra. Dio è sempre stato sinonimo di ricchezza e di potenza. Dio è ricco e potente.
Oggi invece la famiglia media non ha bisogno di Dio. Salvo poi, per comodità dire: vado in chiesa tutte le domeniche, mio figlio fa il chierichetto, noi crediamo tutti quanti in Dio. Mi piacerebbe sapere che significato attribuire a queste parole. Se davvero un bambino di 10 anni, vissuto a game-boy e playstation sappIa il significato della Pasqua.
E' pieno di gente che crede che il Natale sia più importante della Pasqua. La religione dovrebbe anche essere sinonimo di cultura. In passato il prete era il colto. Il latino era la lingua di chi sapeva. Oggi, invece non è così. La religione viene usata come specchietto per le allodole. Confessate i vostri peccati ogni domenica, sempre gli stessi. Che senso ha? Ipocrisia e falsità allo stato puro. Se ad un bambino di 7 anni gli insegni che è sbagliato rotolarsi nel fango come un maiale perchè si sporca, dopo un po' lo apprende e lo capisce che non si fa. Lo sgridi e capisce di aver sbagliato. Il cristiano invece viene esortato a non peccare ma lo fa lo stesso, e continuerà a farlo, salvo purificarsi ogni domenica per prendere la comunione, che probabilmente fa per inerzia dopo 45 minuti di messa perchè ignora la profondità del sacramento.
E' troppo facile dare una giustificazione usando la religione. Bisogna essere umani abbastanza per vivere sulla terra adesso e renderla migliore per i nostri figli, non per guadagnarci un paradiso che non esiste.

La scienza non potrà mai dimostrare ne l'esistenza ne l'inesistenza di Dio.
Non si arriva a Dio attraverso la ragione, c'è bisogno della Fede.
Sono d'accordo che la religione serve a dare una risposta al problema della morte. Gli animali non hanno consapevolezza della morte e non hanno bisogno di una religione.
Non credo che la scienza, la tecnologia e il progresso in generale allontanino l'uomo da Dio.
Non mi pare che stiamo andando verso una società che non ha più bisogno della religione.
Non mi sembra che i preti siano poco colti. Perlomeno sono molto più colti di me. Tutti hanno almeno 2 lauree: filosofia e teologia.
Perché dici che la religione viene usata come specchietto per le allodole?
Il modo in cui la Chiesa Cattolica “tratta” i peccati e i peccatori non mi sembra ipocrita: mi sembra molto umano.
 

ranatan

Utente di lunga data
Non mi sembra che i preti siano poco colti. Perlomeno sono molto più colti di me. Tutti hanno almeno 2 lauree: filosofia e teologia.
Perché dici che la religione viene usata come specchietto per le allodole?
Il modo in cui la Chiesa Cattolica “tratta” i peccati e i peccatori non mi sembra ipocrita: mi sembra molto umano.
Mah, io invece trovo di una ipocrisia e stupidità abissale il modo in cui la Chiesa tratta la contraccezione o l'uso dei profilattici, considerando il loro utilizzo "peccato"...favorendo con questo atteggiamento delinquenziale il diffondersi di malattie quali l'AIDS (soprattutto nei Paesi con elevata diffusione di malattie sessualmente trasmissibili).
Per non parlare della loro intolleranza verso gli omossessuali!
 
O

Old Vulvia

Guest
Mah, io invece trovo di una ipocrisia e stupidità abissale il modo in cui la Chiesa tratta la contraccezione o l'uso dei profilattici, considerando il loro utilizzo "peccato"...favorendo con questo atteggiamento delinquenziale il diffondersi di malattie quali l'AIDS (soprattutto nei Paesi con elevata diffusione di malattie sessualmente trasmissibili).
Per non parlare della loro intolleranza verso gli omossessuali!
Per me questo è il meno..
La cosa a mio avviso intollerabile è la condizione miserevole dell'uomo rispetto ad altri uomini nelle cui mani si concentra l'intera ricchezza mondiale. Mi aspetterei che molti preti la domenica tuonassero dai pulpiti contro una tale ingiustizia che priva tanti esseri umani della possibilità di soddisfare i bisogni più elementari. Invece, si va a guardare nel letto dei peccatori.

Ma occorre riconoscere che poi non tutti sono così e ho conosciuto dei missionari, tipo Alex Zanotelli (ma tanti altri), davanti ai quali mi sento un piccolo essere egoista che non ha capito niente dell'Amore.
 

ranatan

Utente di lunga data
Per me questo è il meno..
La cosa a mio avviso intollerabile è la condizione miserevole dell'uomo rispetto ad altri uomini nelle cui mani si concentra l'intera ricchezza mondiale. Mi aspetterei che molti preti la domenica tuonassero dai pulpiti contro una tale ingiustizia che priva tanti esseri umani della possibilità di soddisfare i bisogni più elementari. Invece, si va a guardare nel letto dei peccatori.

Ma occorre riconoscere che poi non tutti sono così e ho conosciuto dei missionari, tipo Alex Zanotelli (ma tanti altri), davanti ai quali mi sento un piccolo essere egoista che non ha capito niente dell'Amore.
Ti do ragione.
Non frequento quasi mai la messa domenicale, ma c'è stato un momento in passato in cui ho voluto provare a partecipare a questi appuntamenti domenicali (più per curiosità che per altro).
Sicuramente sono stata sfortunata io, ma durante questo periodo non mi è mai capitato di sentire un parroco eseguire una predica che mi suscitasse una qualunque emozione o che mi invitasse seriamente a riflettere...niente...avevo sempre la sensazione che stessero semplicemente ripetendo una "lezioncina" a memoria...
Ma come dici tu non si può fare di tutta l'erba un fascio, e questo principio direi che vale in qualunque professione
 
Stato
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