Quibbelqurz
Heroiken Sturmtruppen
Giobbe, senza dubbio sei una persona molto bella dentro.
Il matrimonio era una cosa importante per me ma lo davo per scontato, non ho mai pensato che potesse finire.
Quando mia moglie mi ha detto che voleva separarsi mi è caduto il mondo addosso, mi ha portato vie le certezze che avevo, il futuro che avevo progettato nella mia testa. Non sapevo più perché continuare a vivere.
Ma non credo che il tradimento di mia moglie abbia sentenziato la fine del mio matrimonio.
Il matrimonio civile è un contratto tra due persone. Quello religioso è un'alleanza a tre: tra i coniugi e Dio. La mia alleanza con Dio continua anche senza mia moglie.
In alcuni Paesi durante il matrimonio i due coniugi mettono la loro mano destra su un crocifisso e il prete avvolge le mani con la sua stuola. È un simbolo dell'alleanza con Dio. Significa che se uno dei due coniugi ritira la mano si separa non solo dal coniuge ma anche da Dio.
Prima quando mi facevano un torto grande non ci dormivo la notte. Adesso posso rattristarmi, ma non perdo più la tranquillità. Alcuni mesi fa mi hanno rubato con l'inganno dei soldi: ho perdonato subito senza perdere tempo a farmi mille domande.
Non conosco per filo e per segno tutto quello che spinge le persone a compiere determinate azioni per questo non mi sento di disprezzarle.
Anch'io penso che non si possa perdere una vita per guadagnarne un'altra.
Credo che i comandamenti siano consigli molto semplici del tipo “Non giocare col fuoco, altrimenti ti scotti”.
Se li ascolti sei sereno e felice immediatamente, non devi aspettare l'altra vita.
Vale anche il contrario.
Mia moglie si è illusa di incontrare la felicità attraverso il tradimento ma credo che adesso sia profondamente infelice.
Credo che tu faccia benissimo a cercare la felicità in questa vita. Anch'io la cerco.
Se Gesù ritornasse sulla Terra adesso direbbe”Game Over! Chi ha dato a dato, chi ha avuto ha avuto. Mettetevi comodi che comincia il Giudizio Universale.”![]()
Credo che il messaggio della Bibbia sia ancora attuale: la religione risponde a domande profonde dell'animo umano che non cambiano con l'evoluzione culturale, tecnologica ecc.
Ai tempi in cui è stata scritta la Bibbia il mondo era diverso. Per esempio la schiavitù era una cosa normale e accettata da tutti, la donna era meno valorizzata ecc. Credo che la Bibbia non possa essere interpretata letteralmente, ma vada letta con spirito critico e “adattata” ai nostri giorni. Quel che conta è quello che Dio voleva dire, non quello che c'è scritto letteralmente.
Giobbe, senza dubbio sei una persona molto bella dentro.
Il Matrimonio è l'unico sacramento in cui gli officianti non sono ministri di Dio, ma gli sposi stessi. Infatti è su questo che si basa l'annullamento per vizio di consenso. Sei certo che tu o tua moglie non aveste un consenso viziato? Se tu stesso non avevi al momento certe convinzioni e consapevolezze credi sia giusto attribuire le tue convinzioni attuali a un atto pregresso?
Se così fosse non ti invito certo a chiedere un anullamento, ma a considerarti non più vincolato.
uff Giobbe, devo scappare a lavorare. Speravo di leggere la tua risposta adesso. Riprenderemo domani. mi piace così tanto quando trovo persone come te, dove il confronto può essere molto costruttivo.
se servisse a qualcosa...Sei troppo buono.
Anna A direbbe “Rivoltiamolo come un calzino!”
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Giobbe comincia a diventare pesante, ma molto interessante la nostra discussione. Mi ricorda un'assemblea d'istituto al liceo quando venne un teologo del vaticano a tenere una conferenza sull'importanza del matrimonio. Dopo mezz'ora di comizio divenne un dialogo a due. Ci sono una moltitudine di contraddizioni in quello che dice e afferma il testo sacro e quello che, difatti, è lo stile di vita del cristiano devoto. (tralascio il 99 % dei cattolici/cristiani, perchè ipocriti) che non posso credere a quello che affermi.
Tu sei sempre stato così credente Giobbe? O sei stato baciato dalla luce divina dopo la separazione? Direi che è fondamentale come risposta. Se sei diventato credente dopo la separazione non fai altro che avallare la mia tesi che la religione serva ai deboli, ai sofferenti che necessitano di uno sbocco, una luce alla fine del tunnel che stanno percorrendo. Se ci pensi i paesi più religiosi, più devoti sono i popoli del terzo mondo dove non hanno nulla. La religione, storicamente, nasce per soddisfare l'ignoranza dell'uomo, per attribuire una ragione a ciò che non sappiamo spiegare perchè viziato da nostra ignoranza. Motivo per cui ci sono un miliardo di diverse divinità. La gente che soffre, che non ha nulla, che è rimasta spogliata di tutto quello che aveva, le persone che soffrono hanno bisogno di credere che qualcosa sopra di noi le consideri, che ci sia qualcuno che veglia su di loro. E' istinto di sopravvivenza del nostro cervello che costruisce dentro di noi un guscio protettivo alimentato dalla fede.
Se tu sei diventato così credente dopo che tua moglie ti ha lasciato, allora ti stai contraddicendo. Quando ti sei sposato non hai siglato un patto con Dio, ma con tua moglie. mi viene da pensare a tutte le persone che non si sposano in chiesa perchè non è Dio che tutti i giorni in casa manda avanti la famiglia, non è Dio che educa i nostri figli, non è Dio che porta il pane a casa, non è Dio che cura le ferite, non è Dio che ci insegna a vivere, ma la famiglia fatta da mamma e papà. Tutte le coppie non sposate in chiesa allora non hanno una famiglia buona e vera come quelle che si sposano in chiesa? Cosa cambia? il sigillo del prete che santifica un' unione umana?
Tu chiami in causa i comandamenti, ma basta il diritto naturale per evitare di commettere crimini. Io non rubo, non ammazzo, non picchio, non disprezzo i miei genitori non perchè mosè mi ha detto di non farlo, ma perchè, da essere pensante, non lo faccio perchè sbagliato. Non è il prete la domenica che mi insegna a vivere, sono io che distinguo il giusto dallo sbagliato. Mi rifiuto, anzi no, rigetto completamente, che debba essere il prete ad insegnarmi a vivere meglio abbracciando Dio. La mia vita la costruisco da solo senza l'aiuto di nessuna divinità. non mette i mattoni al posto mio Dio, non paga la bolletta, non mi fornisce da mangiare.
Dio serve ai deboli, ai falsi, ai corrotti, agli assassini per purificare la coscenza. Dio serve a chi ha bisogno di non sentirsi solo perchè altrimenti sarebbe disperato. Dio è necessario per l'umanità perchè unico appiglio che non si può distruggere. Dio non muore perchè non c'è. Quando soffriamo è comodo poter dire, Dio ci assista.
Io sono una persona buona, amo gli animali, non farei del male ad una mosca, ho degli ideali radicati dentro di me che sono forti, fortissimi e mi sento migliore di tutta quella massa ipocrita che va in chiesa la domenica a confessarsi con Dio, ma che poi torna a casa e picchia la moglia, stupra sua figlia, bestemmia, urla e litiga. Non serve Dio per essere persone migliori, ci vuole un grande animo umano. Umano.
Io avevo fede, ma la sto perdendo....
Non so spiegarlo esattamente.Cos'è successo Giusy?
Pure io mi ero "raffreddato" dopo il matrimonio.Non so spiegarlo esattamente.
Dieci anni fa circa ho ricevuto il dono della fede, in una maniera così netta e precisa da stupirmi.
Da un anno a questa parte mi sono "raffreddata" molto.... è come se non mi sentissi degna...
Infatti mi auguro che sia un periodo.....Pure io mi ero "raffreddato" dopo il matrimonio.
La vita è piena di alti e bassi.
È un continuo cadere e rialzarsi.
Consiglio di chiedere un segno - così tu vedi se hai perso la fede o se è stato soltanto tua impressione ...Infatti mi auguro che sia un periodo.....
Giobbe, non serve un teologo, non serve un prete, nemmeno il papa. La storia si racconta da sola. La storia parla. Io ho letto la Bibbia, ho studiato diritto canonico ed ecclesiastico. Quando mi esprimo lo faccio con cognizione di causa e non tanto per dare aria alla bocca.
Non credo in Dio. Affermo questo con la consapevolezza di non sentirmi un semi-dio e quindi come tu sostieni, so per certo di essere una creatura. Sono figlio di mia madre e di mio padre, non il prodotto di un amore divino. non rinneggo mio padre e mia madre, non posso rinnegare Dio perchè per me non esiste. La vita è troppo complicata. La nostra esistenza è sempre stata travagliata, fatta da guerre, morte, distruzione, sofferenza, dolore. Dio serve per giustificare in terra la morte. Dio serve per speranza a chi non ha nulla. Dio serve, lo ripeto, ai deboli e agli oppressi per ribellarsi.
Il punto è che al giorno d'oggi non si legge e non ci si informa. Non si sa prima di tutto. Ciò che professava il buon Gesù non esiste. La misericordia cristiana è giusta e vera, ma non viene applicata da nessuno. La religione è cambiata con il tempo perchè è cambiato il modo di viverla dell'essere umano. Un tempo non si poteva vivere senza Dio perchè il divario fra chi stava bene e fra chi soffriva era molto più netto. Chi era ricco, il fedautario era considerato un semi-dio. Chi governava era Dio in terra. Dio è sempre stato sinonimo di ricchezza e di potenza. Dio è ricco e potente.
Oggi invece la famiglia media non ha bisogno di Dio. Salvo poi, per comodità dire: vado in chiesa tutte le domeniche, mio figlio fa il chierichetto, noi crediamo tutti quanti in Dio. Mi piacerebbe sapere che significato attribuire a queste parole. Se davvero un bambino di 10 anni, vissuto a game-boy e playstation sappIa il significato della Pasqua.
E' pieno di gente che crede che il Natale sia più importante della Pasqua. La religione dovrebbe anche essere sinonimo di cultura. In passato il prete era il colto. Il latino era la lingua di chi sapeva. Oggi, invece non è così. La religione viene usata come specchietto per le allodole. Confessate i vostri peccati ogni domenica, sempre gli stessi. Che senso ha? Ipocrisia e falsità allo stato puro. Se ad un bambino di 7 anni gli insegni che è sbagliato rotolarsi nel fango come un maiale perchè si sporca, dopo un po' lo apprende e lo capisce che non si fa. Lo sgridi e capisce di aver sbagliato. Il cristiano invece viene esortato a non peccare ma lo fa lo stesso, e continuerà a farlo, salvo purificarsi ogni domenica per prendere la comunione, che probabilmente fa per inerzia dopo 45 minuti di messa perchè ignora la profondità del sacramento.
E' troppo facile dare una giustificazione usando la religione. Bisogna essere umani abbastanza per vivere sulla terra adesso e renderla migliore per i nostri figli, non per guadagnarci un paradiso che non esiste.
Mah, io invece trovo di una ipocrisia e stupidità abissale il modo in cui la Chiesa tratta la contraccezione o l'uso dei profilattici, considerando il loro utilizzo "peccato"...favorendo con questo atteggiamento delinquenziale il diffondersi di malattie quali l'AIDS (soprattutto nei Paesi con elevata diffusione di malattie sessualmente trasmissibili).Non mi sembra che i preti siano poco colti. Perlomeno sono molto più colti di me. Tutti hanno almeno 2 lauree: filosofia e teologia.
Perché dici che la religione viene usata come specchietto per le allodole?
Il modo in cui la Chiesa Cattolica “tratta” i peccati e i peccatori non mi sembra ipocrita: mi sembra molto umano.
Per me questo è il meno..Mah, io invece trovo di una ipocrisia e stupidità abissale il modo in cui la Chiesa tratta la contraccezione o l'uso dei profilattici, considerando il loro utilizzo "peccato"...favorendo con questo atteggiamento delinquenziale il diffondersi di malattie quali l'AIDS (soprattutto nei Paesi con elevata diffusione di malattie sessualmente trasmissibili).
Per non parlare della loro intolleranza verso gli omossessuali!
Ti do ragione.Per me questo è il meno..
La cosa a mio avviso intollerabile è la condizione miserevole dell'uomo rispetto ad altri uomini nelle cui mani si concentra l'intera ricchezza mondiale. Mi aspetterei che molti preti la domenica tuonassero dai pulpiti contro una tale ingiustizia che priva tanti esseri umani della possibilità di soddisfare i bisogni più elementari. Invece, si va a guardare nel letto dei peccatori.
Ma occorre riconoscere che poi non tutti sono così e ho conosciuto dei missionari, tipo Alex Zanotelli (ma tanti altri), davanti ai quali mi sento un piccolo essere egoista che non ha capito niente dell'Amore.