Anche chi si è scottato poi riprende in mano un'accendino o si siede di nuovo intorno a un fuoco...
Amelia, mi pare di vedere tanta insicurezza in te stessa, poca fiducia nell'affrontare la vita, nonostante che per il tuo lavoro tu debba farlo spesso per gli altri, se non sbaglio, per dar loro una speranza o comunque lenire quel dolore...
Perchè non lenisci il tuo e non cerchi di proiettarti al di là della situazione attuale?
Prova...
Non parlerei di insicurezza ma di molti dubbi si, e sicuramente il mio lavoro influisce ... Come esemplificare???
Cercherò di ridurre ai minimi termini per non annoiare voi e me stessa ma il lavoro di un medico con una persona che ha una diagnosi di cancro terminale e quindi non curabile è in sostanza quello di guidare questa persona nel percorso del morire, attraverso tutte le fasi che questa persona attraversa: rabbia, disperazione, rifiuto, ricerca, accettazione, proiezione... ed alla fine del loro viaggio, se io sono stata brava a cogliere i loro spunti ed a sostenerli nelle loro paure, riflessioni ... nel loro mondo non esiste più il quotidiano, le bollette, il tradimento, la giustizia ... è come se ti guardassero ma vedessero oltre, oltre l'orizzonte.
io sono costantemente immersa in questo mondo dove i tempi, i ritmi, i quesiti sono dilatati nel tempo, le domande sono vitali, mai banali per quanto comuni ... e per fare bene il mio lavoro devo essere in questo mondo, senza corazze, maschere, bugie anche se a fin di bene, in tutta la mia forza ed in tutta la mia fragilità.
Va da sè che quando a fine turno stacco la spina e mi ritrovo nel traffico, con le bollette da pagare, la televisione in sottofondo, il mio compagno che mi parla magari di quanto è stato sfigato sul lavoro (esempio) mi ritrovo fuori fase, come se tutti ballassero il rock e io fossi lì a suonarmi "per elisa".
Va da sè che metto nei miei rapporti e cerco nelle persone che mi stanno vicine la stessa intensità di chi condivide con me la sua vita per 10 12 ore al giorno.
Pretendo molto. E dò molto.
Non ho sfiducia nella vita, scarsa conoscenza, scarsa dimestichezza semmai.
Lenire il mio dolore??? Si, lo farò ... prima però me lo vorrei vivere ... chiamala elaborazione del lutto ... chiamalo masochismo .... anche se è contraddittorio ... anche se sono complicata .... un pò strana ... ma prima lo vorrei capire questo dolore .... a proposito, GRAZIE DELL'AIUTO