O
Old kouros
Guest
- Dovresti anche chiederti, come cartina di tornasole, come reagiresti a sapere tua moglie nella tua stessa situazione, dandoti però una risposta sincera: ti disturberebbe o ne resterei indifferente?
- I figli. Non è la quotidianità (e chiediti davvero che tipo di quotidianità dedichi davvero a loro) o il loro affetto che non verrà a mancare. Sarà se mai il dover confliggere fra scelte che ora valuti solo nei confronti della moglie: o TU o loro (in termini di priorità) come oggi è o TU o lei; perchè nel momento in cui poni te stesso al centro della tua attenzione, TUTTI e TUTTO verranno dopo ed inevitabilmente anche questo confliggerà con sensi di colpa, senso di inadeguatezza e nuovi pesi dai quali potresti pensare di esserti scaricato.
Questo è quello che riesco a partorire a quest'ora fonda.... domani magari me ne potrei pentire o rivederlo... o magari sottoscriverlo.
Ma sono io...sei tu invece che devi esprimere il tuo sentire davanti a questo scenario.
[/quote]
Ciao Trottolino,
approfitto di questi dieci minuti e ti rispondo...
grazie per le tue considerazioni e per l'ammonimento...
la tua sintesi non è lontana dalla mia... ragion per cui, al momento "non decido" per il mio e altrui futuro. Mi interrogo.
e nel farlo prendono corpo le più disparate considerazioni e variabili sul tema...
lascio indicati solo gli ultimi due punti:
la moglie.
se dovesse avere una "tentazione" come la mia... boh. in alcuni giorni addirittura me lo auguro (sai quanto sarebbe più facile e meschino dare a lei colpe e ricevere soluzioni su un piatto d'argento...) in alcuni giorni m'incazzerei come un cobra indiano... non so. riflessione.
I figli.
Parto dal presupposto di essere un papà decente. molto decente. anzi... più che decente. e, permettimi, dissento completamente dal tuo modo di vedere le cose. La capacità di dare e ricevere affetto, il carattere, la determinazione, la loro capacità di discernere tra "giusto" e "sbagliato" collimano poco con la latitanza di un papà a metà...
e prima di me stesso, prima del mondo, vengono loro.
sono loro il vero problema nella difficile scelta se perseguire un me stesso vero e più Libero o continuare in questo patchwork di laconiche e sempre più diafane emozioni.
La forza per "non decidere" e sacrificare le mie aspirazioni me la dà solo il loro sorriso. che rimane genuino... perchè papà quando c'è... c'è!
cmq... grazie per le tue righe, ti assicuro lette con piacere ed apprezzate.
un saluto...
ci sentiamo in serata... ora scappo... altrimenti mi s'incasina pure il lavoro...
un abbraccio
- I figli. Non è la quotidianità (e chiediti davvero che tipo di quotidianità dedichi davvero a loro) o il loro affetto che non verrà a mancare. Sarà se mai il dover confliggere fra scelte che ora valuti solo nei confronti della moglie: o TU o loro (in termini di priorità) come oggi è o TU o lei; perchè nel momento in cui poni te stesso al centro della tua attenzione, TUTTI e TUTTO verranno dopo ed inevitabilmente anche questo confliggerà con sensi di colpa, senso di inadeguatezza e nuovi pesi dai quali potresti pensare di esserti scaricato.
Questo è quello che riesco a partorire a quest'ora fonda.... domani magari me ne potrei pentire o rivederlo... o magari sottoscriverlo.
Ma sono io...sei tu invece che devi esprimere il tuo sentire davanti a questo scenario.
Ciao Trottolino,
approfitto di questi dieci minuti e ti rispondo...
grazie per le tue considerazioni e per l'ammonimento...
la tua sintesi non è lontana dalla mia... ragion per cui, al momento "non decido" per il mio e altrui futuro. Mi interrogo.
e nel farlo prendono corpo le più disparate considerazioni e variabili sul tema...
lascio indicati solo gli ultimi due punti:
la moglie.
se dovesse avere una "tentazione" come la mia... boh. in alcuni giorni addirittura me lo auguro (sai quanto sarebbe più facile e meschino dare a lei colpe e ricevere soluzioni su un piatto d'argento...) in alcuni giorni m'incazzerei come un cobra indiano... non so. riflessione.
I figli.
Parto dal presupposto di essere un papà decente. molto decente. anzi... più che decente. e, permettimi, dissento completamente dal tuo modo di vedere le cose. La capacità di dare e ricevere affetto, il carattere, la determinazione, la loro capacità di discernere tra "giusto" e "sbagliato" collimano poco con la latitanza di un papà a metà...
e prima di me stesso, prima del mondo, vengono loro.
sono loro il vero problema nella difficile scelta se perseguire un me stesso vero e più Libero o continuare in questo patchwork di laconiche e sempre più diafane emozioni.
La forza per "non decidere" e sacrificare le mie aspirazioni me la dà solo il loro sorriso. che rimane genuino... perchè papà quando c'è... c'è!
cmq... grazie per le tue righe, ti assicuro lette con piacere ed apprezzate.
un saluto...
ci sentiamo in serata... ora scappo... altrimenti mi s'incasina pure il lavoro...
un abbraccio