l'anestesia sbagliata in fin dei conti è la cosa che mi ha colpito di meno. la spiegazione che mi ha dato l'anestesista mi è sembrata plausibile e non ho indagato oltre (anche se c'è da dire che già in sala operatoria ho fatto presente che non riuscivo a muovere la gamba "sbagliata" ma mi hanno tranquillizzato dicendo che era un normale effetto della prima anestesia, che sarebbe passato lasciando addormentata solo la gamba giusta).
Potrebbe anche non essere sbagliato il tentativo prima di procedere con un intervento chirurgico, ma ritengo rientri nei miei diritti quello di essere informata della cosa di modo da poter decidere io che cosa far fare alla mia pellaccia. Intanto un ricovero c'è stato. A gennaio ce ne sarà un (forse) un altro, e se ancora non si dovesse risolvere? Ce ne sarebbe un terzo. Insomma... io francamente avrei preferito saltare a piè pari all'ultimo, sapendo che la garanzia millantata inizialmente non c'era. E mettere le carte in tavola solo dopo avermi già portato in sala operatoria non la trovo una mossa corretta.
E ancora non è solo questo. Mi hanno fatto firmare il consenso dandomi informazioni sbagliate o meglio, omettendo particolari rispondendo in maniera incompleta alle mie domande. Nonostante le mie continue (e sempre più scorbutiche, devo ammettere) richieste di parlare con un medico, era impossibile trovarne uno per tutto il reparto. Quando finalmente sono riuscita a parlarci, non ne ho trovato due che dicessero la stessa cosa.. e questo non è che un assaggio.
Un bacio