Minerva
io
Quanto ve la menate.
Il dubbio? Ma se è quello che ci fa sentire vivi!
non vedo l'incongruenza con quello che ho scritto
Quanto ve la menate.
Il dubbio? Ma se è quello che ci fa sentire vivi!
Posso essere la persona più felice del mondo ma se mi capita qualcosa di traumatico non riesco a continuare ad esserlo. Ecco perchè, a parer mio, la felicità che proviene da dati di fatto esterni può aiutare la nostra felicità interiore. Forse c'è anche da dire che se si è felici dentro si può gustare la felicità che proviene dall'esterno.Non è così semplice Air.![]()
Ma qualcosa dentro di sé o qualcosa al di fuori?
Caro Black sei nel momento della disillusione, ma già trovare la voglia di parlarne qui dentro è un buon segnale... si elabora, si butta fuori il dolore, e prima o poi ...Ciao Mk!
Sicuramente qualcosa dentro senza alcun dubbio...io per esempio ho tutto quello che voglio fuori,ma alla fine non ho dentro più un ca..o!!!![]()
Quello che ho capito io del tuo intervento è che allorchè si diventa coscienti della propria felicità nascono i dubbi, e quindi quella svanisce.[/b]
non vedo l'incongruenza con quello che ho scritto
hai capito bene.Quello che ho capito io del tuo intervento è che allorchè si diventa coscienti della propria felicità nascono i dubbi, e quindi quella svanisce.
Se ho inteso male perdonami.
Il mio pensiero è che il dubbio apra una strada, ed io allorchè mi trovo una strada davanti, provo felicità.
Quindi la felicità sarebbe stasi?hai capito bene.
il dubbio è uno stato , secondo me, in contrasto con la felicità (non è detto che debba essere sofferenza eh?)
e-stasiQuindi la felicità sarebbe stasi?
Lo chiamerei inebetimento, allora.
star fuori di sè, peut etre.e-stasi
Certamente. Nessun "dubbioso" esistenziale è davvero felice.hai capito bene.
il dubbio è uno stato , secondo me, in contrasto con la felicità (non è detto che debba essere sofferenza eh?)