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Alce Veloce

Utente di lunga data
B.C. è uno dei miei grandi amori.
Eppure ho trovato parecchia gente, anche trentenni, che non ne ha mai sentito parlare.
Johnny Hart era un genio. (anche in mago Wiz non scherzava, eh?)
 

Alce Veloce

Utente di lunga data
O

Old Asudem

Guest
B.C. è uno dei miei grandi amori.
Eppure ho trovato parecchia gente, anche trentenni, che non ne ha mai sentito parlare.
Johnny Hart era un genio. (anche in mago Wiz non scherzava, eh?)
io effettivamente li ho letti tanti anni fa e li trovavo geniali e divertentissimi.
oggi è difficilissimo trovarli.
 

Alce Veloce

Utente di lunga data
io effettivamente li ho letti tanti anni fa e li trovavo geniali e divertentissimi.
oggi è difficilissimo trovarli.
Vero, ne stavo cercando per erudire la figlia di una mia amica, ma non se ne trovano prioprio. Per assurdo sembrano pure ignorati dai collezionisti!
 

Alce Veloce

Utente di lunga data
Silver ha fatto qalcosa di simile con Enrico la talpa, ma da li ad Hart ce ne corre.....
 

Grande82

Utente di lunga data
che mi accarezza da qualche tempo.
Ho paura che le cose buone che ho guadagnato fino ad oggi mi siano portate via, improvvisamente.
Probabilmente in questo periodo questo timore è accentuato dalla situazione lavorativa, che ho sempre considerato solida e sicura e che invece ora è diventata più fragile. Un'orrenda catena che se iniziasse a spezzarsi si trascinerebbe dietro tutta la mia vita.
E dal lavoro la paura passa alle cose più materiali.
La mia casa, (in affitto), i miei beni materiali, conquistati faticosamente, le mie piccole comodità, la mia libertà di scegliere cosa voglio e cosa non voglio . E inesorabilmente l'orrendo pensiero si eleva alle persone, agli affetti, all'amore. Onestamente gli affetti ho sempre avuto la paura di perderli, fin da quando ero molto più giovane. Non so se sia a causa di lutti che ho vissuto da bambina, ma che mi ricordi io è così da sempre.
Convivo da anni con questa spada di damocle sulla testa.
La cosa positiva è che mi ha sempre aiutata a rendermi ben conto della felicità quando c'era. E a goderne appieno.
Ora non riesco più a non pensare che tutto è così terribilmente precario, esposto ad una fine, insicuro.
Un lato di me si continua a dire, goditela finchè dura.
L'altro è pessimista e rassegnato.
Il famoso che ne sarà di me?
Ti abbraccio molto e credo di non poter dire nulla in realtà....
Sono momenti, credo, della vita, quelli in cui hai paura, quelli in cui tutto sembra lucente e perfetto, quelli in cui non capisci dove vai e cosa sei...
Passano tutti, travolti dal tempo.
E di tutti ci resta traccia.
Ti abbraccio forte perchè tu sappia che qualunque cosa accada avrai degli amici. E se anche qualcosa fosse perduta, per un periodo (beni materiali) o per sempre, tanto ancora ti resterebbe. Perchè tanto hai costruito.
Un bacio
 

brugola

Utente di lunga data
Ti abbraccio molto e credo di non poter dire nulla in realtà....
Sono momenti, credo, della vita, quelli in cui hai paura, quelli in cui tutto sembra lucente e perfetto, quelli in cui non capisci dove vai e cosa sei...
Passano tutti, travolti dal tempo.
E di tutti ci resta traccia.
Ti abbraccio forte perchè tu sappia che qualunque cosa accada avrai degli amici. E se anche qualcosa fosse perduta, per un periodo (beni materiali) o per sempre, tanto ancora ti resterebbe. Perchè tanto hai costruito.
Un bacio
hai ragione, almeno questa certezza c'è.
So bene che tanti amici nel momento del bisogno spariscono, ma credo che per i pochi che ho questa regola non valga
Grazie grande
 
O

Old oscar

Guest
che mi accarezza da qualche tempo.
Ho paura che le cose buone che ho guadagnato fino ad oggi mi siano portate via, improvvisamente.
Probabilmente in questo periodo questo timore è accentuato dalla situazione lavorativa, che ho sempre considerato solida e sicura e che invece ora è diventata più fragile. Un'orrenda catena che se iniziasse a spezzarsi si trascinerebbe dietro tutta la mia vita.
E dal lavoro la paura passa alle cose più materiali.
La mia casa, (in affitto), i miei beni materiali, conquistati faticosamente, le mie piccole comodità, la mia libertà di scegliere cosa voglio e cosa non voglio . E inesorabilmente l'orrendo pensiero si eleva alle persone, agli affetti, all'amore. Onestamente gli affetti ho sempre avuto la paura di perderli, fin da quando ero molto più giovane. Non so se sia a causa di lutti che ho vissuto da bambina, ma che mi ricordi io è così da sempre.
Convivo da anni con questa spada di damocle sulla testa.
La cosa positiva è che mi ha sempre aiutata a rendermi ben conto della felicità quando c'era. E a goderne appieno.
Ora non riesco più a non pensare che tutto è così terribilmente precario, esposto ad una fine, insicuro.
Un lato di me si continua a dire, goditela finchè dura.
L'altro è pessimista e rassegnato.
Il famoso che ne sarà di me?
Penso che Alce abbia già detto tutto, il suo post è bellissimo.
Volevo solo aggiungere una cosetta:

Non bisogna aver paura di avere paura ( non è un gioco di parole ).
Aver paura ci dimostra che siamo ancora vivi.

Ti dico qualcosina di me ( questa volta mi riguarda davvero )

Ogni volta che ho paura ( e capita ) guardo la mia paura, la osservo, e, come per miracolo ( eh si, è un miracolo ed il merito non è mio ) la mia paura si affievolisce. Osservare la mia paura mi fa pensare " dio, cosa sarò mai io in confronto alle montagne, ai pianeti, alle galassie, all'universo ?. Sono una piccola cosa, una cosa piccolissima, arriverà il giorno che l'universo andrà avanti ugualmente, ma io non ci sarò più
ed allora, che vada come deve andare..."

prova anche tu, se ti và.

un augurio.....

PS : Rosso : anche a me fà lo stesso effetto che fa a te.
 

brugola

Utente di lunga data
Penso che Alce abbia già detto tutto, il suo post è bellissimo.
Volevo solo aggiungere una cosetta:

Non bisogna aver paura di avere paura ( non è un gioco di parole ).
Aver paura ci dimostra che siamo ancora vivi.

Ti dico qualcosina di me ( questa volta mi riguarda davvero )

Ogni volta che ho paura ( e capita ) guardo la mia paura, la osservo, e, come per miracolo ( eh si, è un miracolo ed il merito non è mio ) la mia paura si affievolisce. Osservare la mia paura mi fa pensare " dio, cosa sarò mai io in confronto alle montagne, ai pianeti, alle galassie, all'universo ?. Sono una piccola cosa, una cosa piccolissima, arriverà il giorno che l'universo andrà avanti ugualmente, ma io non ci sarò più
ed allora, che vada come deve andare..."

prova anche tu, se ti và.

un augurio.....

PS : Rosso : anche a me fà lo stesso effetto che fa a te.
per il discorso lavorativo per me putroppo non è così.
un'eventuale perdita porterebbe con se a catena una serie di cambiamenti che non mi sento in grado di accettare.
E' pur vero che siamo animali che si adeguano a tutto
 
O

Old amarax

Guest
che mi accarezza da qualche tempo.
Ho paura che le cose buone che ho guadagnato fino ad oggi mi siano portate via, improvvisamente.
Probabilmente in questo periodo questo timore è accentuato dalla situazione lavorativa, che ho sempre considerato solida e sicura e che invece ora è diventata più fragile. Un'orrenda catena che se iniziasse a spezzarsi si trascinerebbe dietro tutta la mia vita.
E dal lavoro la paura passa alle cose più materiali.
La mia casa, (in affitto), i miei beni materiali, conquistati faticosamente, le mie piccole comodità, la mia libertà di scegliere cosa voglio e cosa non voglio . E inesorabilmente l'orrendo pensiero si eleva alle persone, agli affetti, all'amore. Onestamente gli affetti ho sempre avuto la paura di perderli, fin da quando ero molto più giovane. Non so se sia a causa di lutti che ho vissuto da bambina, ma che mi ricordi io è così da sempre.
Convivo da anni con questa spada di damocle sulla testa.
La cosa positiva è che mi ha sempre aiutata a rendermi ben conto della felicità quando c'era. E a goderne appieno.
Ora non riesco più a non pensare che tutto è così terribilmente precario, esposto ad una fine, insicuro.
Un lato di me si continua a dire, goditela finchè dura.
L'altro è pessimista e rassegnato.
Il famoso che ne sarà di me?

Cara amica,
la realizzazione della precarietà della vita dimostra indirettamente la tua maturità. Ed anche l'aspetto " romantico" della tua anima.
Tutti noi adulti accantoniamo questi pensieri che si affacciano nella mente sollecitati dalle più svariate circostanze, una malattia o il timore di perdere il lavoro come hai detto tu. D'altra parte con lacrisi che ci circonda questa paura è presente in parecchi. Il modo per venirne fuori ? te lo ha consigliato Anna: pensare alle tante alternative che ci si può inventare.
Gli altri pensieri bui? li devi chiudere a chiave...se e quando e come accadranno...ci pensi...domani.
 

Persa/Ritrovata

Utente di lunga data
A parte la situazione economica attuale che giustifica un ragionevole timore, credo che quando ci si senta in una situazione di precariatà e con un ansia/angoscia di perdere una stabilità soddisfacente sia perché c'è qualcosa di realmente insoddisfacente nella propria vita che si cerca di rimuovere e che fa distribuire l'angoscia su altri aspetti più controllabili.
 

brugola

Utente di lunga data
Cara amica,
la realizzazione della precarietà della vita dimostra indirettamente la tua maturità. Ed anche l'aspetto " romantico" della tua anima.
Tutti noi adulti accantoniamo questi pensieri che si affacciano nella mente sollecitati dalle più svariate circostanze, una malattia o il timore di perdere il lavoro come hai detto tu. D'altra parte con lacrisi che ci circonda questa paura è presente in parecchi. Il modo per venirne fuori ? te lo ha consigliato Anna: pensare alle tante alternative che ci si può inventare.
Gli altri pensieri bui? li devi chiudere a chiave...se e quando e come accadranno...ci pensi...domani.
lo so ama, la mia paura più grande è quella di dover ricominciare da zero, di rimettermi alla prova, di dovermi dimostrare cose che consideravo accertate.
è che sono stufa, ma certamente non c'è molto altro da fare
 

brugola

Utente di lunga data
A parte la situazione economica attuale che giustifica un ragionevole timore, credo che quando ci si senta in una situazione di precariatà e con un ansia/angoscia di perdere una stabilità soddisfacente sia perché c'è qualcosa di realmente insoddisfacente nella propria vita che si cerca di rimuovere e che fa distribuire l'angoscia su altri aspetti più controllabili.
può essere persa, ma a livello conscio il mio stato d'animo è legato alla paura di perdere questo stato di soddisfazione e di benessere.
non vorrei dover rinunciare a cose che ormai dò per assodate, per certe.
Non vorrei dover cambiare. Poi chiaro, quel che succederà lo affronterò, ma a malincuore
 

Persa/Ritrovata

Utente di lunga data
può essere persa, ma a livello conscio il mio stato d'animo è legato alla paura di perdere questo stato di soddisfazione e di benessere.
non vorrei dover rinunciare a cose che ormai dò per assodate, per certe.
Non vorrei dover cambiare. Poi chiaro, quel che succederà lo affronterò, ma a malincuore
Intendevo ...cosa ti fa davvero più paura?
 

Persa/Ritrovata

Utente di lunga data
O

Old Confù

Guest
che mi accarezza da qualche tempo.
Ho paura che le cose buone che ho guadagnato fino ad oggi mi siano portate via, improvvisamente.
Probabilmente in questo periodo questo timore è accentuato dalla situazione lavorativa, che ho sempre considerato solida e sicura e che invece ora è diventata più fragile. Un'orrenda catena che se iniziasse a spezzarsi si trascinerebbe dietro tutta la mia vita.
E dal lavoro la paura passa alle cose più materiali.
La mia casa, (in affitto), i miei beni materiali, conquistati faticosamente, le mie piccole comodità, la mia libertà di scegliere cosa voglio e cosa non voglio . E inesorabilmente l'orrendo pensiero si eleva alle persone, agli affetti, all'amore. Onestamente gli affetti ho sempre avuto la paura di perderli, fin da quando ero molto più giovane. Non so se sia a causa di lutti che ho vissuto da bambina, ma che mi ricordi io è così da sempre.
Convivo da anni con questa spada di damocle sulla testa.
La cosa positiva è che mi ha sempre aiutata a rendermi ben conto della felicità quando c'era. E a goderne appieno.
Ora non riesco più a non pensare che tutto è così terribilmente precario, esposto ad una fine, insicuro.
Un lato di me si continua a dire, goditela finchè dura.
L'altro è pessimista e rassegnato.
Il famoso che ne sarà di me?

leggo solo ora...

Penso sia, il tuo, un pensiero condiviso da molti in un momento di crisi come questo...

Da adolescenti forse il motore della vita è l' amore...che filtra con le lenti rosa anche tutto il resto, poi si cresce e si prende coscienza di quello che c'è attorno a noi e si prova a costruire...ovvio che se questa esigenza viene messa in discussione...l'insicurezza si riflette un pò su tutto...Ma proprio in una situazione del genere, secondo me, dovresti goderti chi ti stà accanto, ti sostiene e condivide con te questa situazione...che appunto perchè precaria...dovrà passare, in un modo o nell'altro...

Noi esseri umani siamo creature strane, ed ho imparato che abbiamo sempre risorse inaspettate...comunque vadano le cose!!!

un bacio shampy
 
Stato
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