se scopri un tradimento che fai?

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O

Old giulia78

Guest
quando hai scoperto tuo padre cos'hai fatto?
io a quella epoca ero troppo picola o meglio non avevo coraggio di parlare con lui , bisognia vedere la tua situazione e devi vedere te se pensi che parlando con lui puoi risolvere qualcosa o ti fara stare peggio la sua risposta . ma comunque adesso che mio maritto mi sta tradendo lui dice una o altra cioe la sua ma la pensa diversamente di quando lui faceva il"birichino" e adesso abbiamo afrontato il discorso ma te quando lo ai fatto perche lo facevi??????????????????? e se messo a ridere e anche la risposta e detta sempre ridendo : cosi sono gli uomini , ma tanto passa , la famiglia e importante !!!!!!! se e una aventura tanto prima o puoi tutti lo fanno ,importante e non rovinare tutto etc
GRAZIE ma intanto noi donne sofreamo

ho una rabbia dentro indescrivibile. Io dico ma perche se ce qualcosa che non va non si parla perche si devono mettere ste maledette corna????????????????????????
 

Persa/Ritrovata

Utente di lunga data
x Anonima

Il tuo nick mi inquieta: hai l'età di mia figlia e io ho scoperto il tradimento a fine luglio.
Anni fa una mia amica quarantenne mi aveva raccontato che da ragazzina aveva scoperto il tradimento del padre ed era intervenuta non solo col padre, ma anche con l'amante facendo finire la storia.
Poi è stata tradita anche lei ed è intervenuta con la stessa decisione e in un mdo simile (ha avvertito i genitori dell'amante del marito, diciottenne, informandoli che la figlia si era invischiata con un quarantenne con due figli) e aveva fatto concludere la tresca, poi si è separata per il deterioramento del rapporto.
A me era sembrata intrusiva sia in un caso sia nell'altro...ma non mi era capitato personalmente.
Dico questo per farti capire che comunque ognuno si comporta come si sente di fare.
Io mai avrei contattato l'amante di mio marito, che pure conosco, ma per carità..che schifo!
Ma altre fanno diversamente.
Da madre sentirei come un tradimento da parte della figlia (come l'ho sentito da parte di conoscenti) se scoprissi che lei lo sapeva e non mi avesse detto niente.
Anche perché tendo a tutelare i figli, ma se loro ne sanno più di me non voglio essere tutelata da loro.
In ogni caso devi dire a tuo padre che sai, non puoi tenerti dentro una cosa così. Poi se gli vuoi dire che o trova una soluzione onesta lui o tu ne parli con la mamma, vedi tu.
Ma quello che sento in questa cosa è che tu ti senti personalmente tradita e stai dalla parte della mamma mentre dovresti considerarlo un problema loro.
Ma non si provano i sentimenti che si devono provare, ma quelli che si sentono.
Fai quello che senti, ma cerca un appoggio psicologico per te, per non trascinarti sentimenti inespressi e confusione che può confondere la tua vita. Puoi rivolgerti presso qualsiasi consultorio familiare.
La mamma è forte e supererà questo momento, abbi fiducia.
Un bacio, piccola
 

Bruja

Utente di lunga data
anonima85

Il problema fra tuo padre e tua madre credo tu non lo conosca se non per il fatto in sè. Chissà, forse ci sono cose che tu non sa e che intenzionalmente non ti solo state palesate.
Una cosa però puoi farla perchè riguarda te in prima persona, e potrebbe anche dare una smossa al resto; affronta tuo padre con calma e tranquillità, informalo che sai della sua tresca e che, ovviamente, vuoi sapere come pensa dovresti comportarti tu come figlia, non tanto per lealtà verso tua madre, ma per la disillusione (con precedenti) che ha provocato in te lui come figura di uomo e di padre. E' ovvio che tu non riesci ad essere più la stessa persona finchè non avrai metabolizzato bene questo evento ed è giusto che tuo padre sappia quale ne sia il motivo.
Non si meravigli se tu, di tuo, non avrai il rispetto e la voglia di vederlo come figura paterna nobile di riferimento cui potrebbe aspirare; questo è giusto che tu glielo dica e che lui lo sappia.
Avrà di che pensare e non avrai interferito nel loro rapporto di coppia.
Bruja
 
O

Old Compos mentis

Guest
Smettila di giocare alla paladina della giustizia "mio padre mi fa schifo", "voglio affrontarlo", "voglio affrontare pure l'amante" perché per quanto tu sia importante per tuo padre in quanto sua figlia, esistono degli ambiti in cui devono muoversi esclusivamente i tuoi genitori in quanto coppia che si è amata.
Devi rispetto a tuo padre, se non altro per averti assicurato sempre amore, una casa, attenzioni e per averti generato assieme a tua madre, con cui ti ha educata.
E per quanto tu sia inorridita dalle storie extraconiugali di tuo padre, cosa ben comprensibile per carità, non giustifico che debba porti come la tutelatrice di tua madre e la giustiziera di tuo padre.
Piuttosto, dì a tuo padre che hai letto del messaggio che aveva sul cellulare e digli chiaramente che non hai intenzione di mantenere ancora a lungo il riserbo con tua madre e che quindi deve raccontarle quanto accanto. Il resto lo decideranno loro, come coppia.
Mi dispiace per i toni fin troppo diretti che ho utilizzati, ma devi capire che i tuoi genitori, prima di essere tuoi genitori, sono uomo e donna. Molto spesso noi figli ce ne dimentichiamo.
 

Old Otella82

Utente di lunga data
hey ragazzi.. ma.. scherzate vero?!
lei intrusiva?! lei deve rispetto al padre?! lei non deve ergersi a paladina della giustizia dicendo che suo padre le fa schifo?!
io sono al 100% dalla parte di anonima: una cosa del genere puoi accettarla con più facilità dal tuo partner che da tuo padre. il padre, proprio in quanto genitore che ti mette al mondo, ti educa e ti fa crescere, si presuppone che insieme a tua madre sia la persona che sopra di tutti ti amerà nella vita, quando un genitore tradisce l'altro, tradisce anche il figlio, mente anche al figlio e prende per i fondelli anche il figlio, e perciò tutto l'amore supposto risulta essere non altro che un castello di sabbia.
Quando ci sono figli di mezzo, un uomo o una donna dovrebbero alzarsi la mattina e mettersi davanti allo specchio ogni giorno, prima di pensare di trovarsi un amante e fare i propri comodi: l'egoismo del partner, ripeto, è ancora comprensibile, l'egoismo di un genitore ti pugnala.
Anonima85, su una cosa sola concordo con chi ha scritto prima di me, parla con tuo padre. Portalo fuori, affrontalo, e digli cosa sai e cosa pensi, senza necessariamente costringerti ad essere pacata e comprensiva (dov'era la comprensione del padre verso la propria famiglia, dov'erano gli sforzi mentre tradiva?!). Cosa fare con tua madre lo vedrai tu, quando avrai parlato con lui, sentirai da sola cosa devi fare. Quanto all'amante, e qui mi spiace anche se qualcuno mi salterà addosso non importa, io non perderei tempo a cercarla o a parlarci, lei non è nulla, e come lei non ti deve nulla perchè non è lei che ha legami con te e con tua madre, tu non devi nulla a lei, nemmeno un briciolo di attenzione, a meno che non sia lei a farsi viva per chissà quale strano motivo.
Ti faccio un grande in bocca al lupo e ti abbraccio, purtroppo ci sono passata.
 

Persa/Ritrovata

Utente di lunga data
Figli

Si ha voglia a dire da genitori (e lo si dice con più enfasi se si è genitori traditori) che il tradimento è una questione della coppia e che i figli non c'entrano nella...
Il tradimento è una questione di coppia quando si è una coppia...quando si decide di avere figli si decide di assumersi delle responsabilità nei loro confronti tra le quali anche quella, soprattutto quella, di trasmettere dei valori attraverso le parole e soprattutto attraverso l'esempio.
E quando un figlio scopre un tradimento reagisce ...come reagisce.
Se sta male ed è invaso da rabbia e dolore puoi dire tutto quello che vuoi, ma è quello che sente.
E le conseguenze sulla sua vita sentimentale sono quelle che sono.
Peccato che mentre si tradisce (sempre per la scontata presunzione) si è convinti di non essere scoperti e soprattutto, nel malaugurato caso succedesse, di poter circoscrivere lo scontro alla coppia da adulti civili...
Ma i figli stan male lo stesso e sono delusi di vedere buttata nel cesso la loro vita e tutto quello che gli è stato insegnato...
 
O

Old Compos mentis

Guest
hey ragazzi.. ma.. scherzate vero?!
lei intrusiva?! lei deve rispetto al padre?! lei non deve ergersi a paladina della giustizia dicendo che suo padre le fa schifo?!
io sono al 100% dalla parte di anonima: una cosa del genere puoi accettarla con più facilità dal tuo partner che da tuo padre. il padre, proprio in quanto genitore che ti mette al mondo, ti educa e ti fa crescere, si presuppone che insieme a tua madre sia la persona che sopra di tutti ti amerà nella vita, quando un genitore tradisce l'altro, tradisce anche il figlio, mente anche al figlio e prende per i fondelli anche il figlio, e perciò tutto l'amore supposto risulta essere non altro che un castello di sabbia.
Quando ci sono figli di mezzo, un uomo o una donna dovrebbero alzarsi la mattina e mettersi davanti allo specchio ogni giorno, prima di pensare di trovarsi un amante e fare i propri comodi: l'egoismo del partner, ripeto, è ancora comprensibile, l'egoismo di un genitore ti pugnala.
Anonima85, su una cosa sola concordo con chi ha scritto prima di me, parla con tuo padre. Portalo fuori, affrontalo, e digli cosa sai e cosa pensi, senza necessariamente costringerti ad essere pacata e comprensiva (dov'era la comprensione del padre verso la propria famiglia, dov'erano gli sforzi mentre tradiva?!). Cosa fare con tua madre lo vedrai tu, quando avrai parlato con lui, sentirai da sola cosa devi fare. Quanto all'amante, e qui mi spiace anche se qualcuno mi salterà addosso non importa, io non perderei tempo a cercarla o a parlarci, lei non è nulla, e come lei non ti deve nulla perchè non è lei che ha legami con te e con tua madre, tu non devi nulla a lei, nemmeno un briciolo di attenzione, a meno che non sia lei a farsi viva per chissà quale strano motivo.
Ti faccio un grande in bocca al lupo e ti abbraccio, purtroppo ci sono passata.
Apprezzo tanto la tua delicatezza nell'appellarti a tutti, ma il commento che tanto ti ha indispettita è esclusivamente il mio.
Purtroppo in questa circostanza non mi trovo d'accordo con il tuo pensiero, ma credo sia più che normale avere qualche divergenza d'opinione di tanto in tanto essendo persone diverse con trascorsi diversi.
Mi sembra di capire che tu abbia persino vissuto la stessa storia della nostra amica anonima e quindi il tuo è un giudizio molto sentito.
Vedi Otella, il tuo discorso è sicuramente sintomatico della tua gran sofferenza vissuta a tal proposito: puoi capire molto bene Anonima, ma sei ben poco obiettiva perché trasponi il tuo trascorso sul suo.
Io, da esterna, e con idee un po' diverse, ritengo che un uomo ed una donna che decidono di creare una famiglia consacrata nel vincolo sacro del matrimonio e di mettere al mondo delle creature, diventano sì genitori, ma non smettono di essere un uomo ed una donna.
Perché quel matrimonio è nato da un rapporto d'amore, come quelli che hai vissuto tu, io e quanti altri in questo forum. Perché i figli sono stati frutto di quell'amore e come l'amore può finire nelle relazioni che viviamo noi, non vedo perché non possa e non debba finire anche per chi è coppia sposata.
Parli di egoismo: egoismo sarebbe stato se il padre della ragazza avesse fatto i bagagli e se ne fosse andato facendo ciao ciao con la manina per inseguire il suo sentimento verso una nuova donna. Invece, ipocritamente per carità ma di certo non egoisticamente, è rimasto in casa per garantire quella tranquillità e quell'equilibrio su cui si fonda la famiglia.
Diamine, professiamo l'amore, incitiamo ad amare, ma diveniamo i giustizieri di chi si innamora perché legato in un vincolo coniugale.
Si è innamorato, è stato debole, ha ceduto al suo sentimento e lo sta vivendo... e lo sta vivendo a metà per non distruggere la famiglia. Il suo rapporto con la madre di lei non è più d'amore. Capita, l'amore finisce sempre, presto o tardi che sia. Ci sentiamo di condannare sulla pubblica piazza un uomo che sta vivendo l'amore? Se fosse andato via di casa lo avreste condannato perché bastardo insensibile e menefreghista, se fosse rimasto (come è tra l'altro) è un egoista lurido ad ogni modo.
Legarsi in matrimonio significa tatuarsi fino all'ultimo dei propri giorni il nome dell'altro e comandarsi di amarlo per sempre? E se l'amore finisce, devi rimanere in quel vincolo perché non sta bene che tu abbia smesso di amare??? E da quando in qua si comanda a se stessi di chi essere innamorati e per quanto tempo esserlo?
Suvvia, qui gli egoisti siamo noi tutti. Ed egoista è anonima85, perché non ammette che i suoi genitori siano prima di tutto uomo e donna, non ammette che i suoi genitori abbiano persone diverse accanto, non ammette che uno di loro si sia innamorato e viva qualcosa al di fuori della famiglia.
Ai figli si da tutta la propria vita, si asseconda ogni loro capriccio e, dopo averli fatti mangiare, dormire, cresciuti, educati, assecondati in ogni cosa, bisogna anche vederseli contro perché si è aperto il cuore ad un'altra persona? E questi stessi figli poi vogliono l'amore in un rapporto e non vogliono che i propri genitori abbiano altrettanto?
E' il festival dell'ipocrisia. Sono una figlia, non un genitore, ma frequento tante madri e padri e vivo i lori drammi di cui i figli ignorano l'esistenza perché è molto più facile far finta di non vedere.
...
 

Old Otella82

Utente di lunga data
Apprezzo tanto la tua delicatezza nell'appellarti a tutti, ma il commento che tanto ti ha indispettita è esclusivamente il mio.
Purtroppo in questa circostanza non mi trovo d'accordo con il tuo pensiero, ma credo sia più che normale avere qualche divergenza d'opinione di tanto in tanto essendo persone diverse con trascorsi diversi.
Mi sembra di capire che tu abbia persino vissuto la stessa storia della nostra amica anonima e quindi il tuo è un giudizio molto sentito.
Vedi Otella, il tuo discorso è sicuramente sintomatico della tua gran sofferenza vissuta a tal proposito: puoi capire molto bene Anonima, ma sei ben poco obiettiva perché trasponi il tuo trascorso sul suo.
Io, da esterna, e con idee un po' diverse, ritengo che un uomo ed una donna che decidono di creare una famiglia consacrata nel vincolo sacro del matrimonio e di mettere al mondo delle creature, diventano sì genitori, ma non smettono di essere un uomo ed una donna.
Perché quel matrimonio è nato da un rapporto d'amore, come quelli che hai vissuto tu, io e quanti altri in questo forum. Perché i figli sono stati frutto di quell'amore e come l'amore può finire nelle relazioni che viviamo noi, non vedo perché non possa e non debba finire anche per chi è coppia sposata.
Parli di egoismo: egoismo sarebbe stato se il padre della ragazza avesse fatto i bagagli e se ne fosse andato facendo ciao ciao con la manina per inseguire il suo sentimento verso una nuova donna. Invece, ipocritamente per carità ma di certo non egoisticamente, è rimasto in casa per garantire quella tranquillità e quell'equilibrio su cui si fonda la famiglia.
Diamine, professiamo l'amore, incitiamo ad amare, ma diveniamo i giustizieri di chi si innamora perché legato in un vincolo coniugale.
Si è innamorato, è stato debole, ha ceduto al suo sentimento e lo sta vivendo... e lo sta vivendo a metà per non distruggere la famiglia. Il suo rapporto con la madre di lei non è più d'amore. Capita, l'amore finisce sempre, presto o tardi che sia. Ci sentiamo di condannare sulla pubblica piazza un uomo che sta vivendo l'amore? Se fosse andato via di casa lo avreste condannato perché bastardo insensibile e menefreghista, se fosse rimasto (come è tra l'altro) è un egoista lurido ad ogni modo.
Legarsi in matrimonio significa tatuarsi fino all'ultimo dei propri giorni il nome dell'altro e comandarsi di amarlo per sempre? E se l'amore finisce, devi rimanere in quel vincolo perché non sta bene che tu abbia smesso di amare??? E da quando in qua si comanda a se stessi di chi essere innamorati e per quanto tempo esserlo?
Suvvia, qui gli egoisti siamo noi tutti. Ed egoista è anonima85, perché non ammette che i suoi genitori siano prima di tutto uomo e donna, non ammette che i suoi genitori abbiano persone diverse accanto, non ammette che uno di loro si sia innamorato e viva qualcosa al di fuori della famiglia.
Ai figli si da tutta la propria vita, si asseconda ogni loro capriccio e, dopo averli fatti mangiare, dormire, cresciuti, educati, assecondati in ogni cosa, bisogna anche vederseli contro perché si è aperto il cuore ad un'altra persona? E questi stessi figli poi vogliono l'amore in un rapporto e non vogliono che i propri genitori abbiano altrettanto?
E' il festival dell'ipocrisia. Sono una figlia, non un genitore, ma frequento tante madri e padri e vivo i lori drammi di cui i figli ignorano l'esistenza perché è molto più facile far finta di non vedere.
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Compos non ho scritto in generale tanto per delicatezza, quanto perchè, anche se il tuo commento è quello che più di tutti contrasta col mio pensiero, altri prima del tuo avevano citato "la coppia genitoriale" come dimensione nella quale i figli non devono entrare.
Continuo a non concordare con te, il padre di anonima non ha tradito tanto i voti matrimoniali (dei quali si potrebbe parlare in altro contesto magari), quanto la fiducia di moglie e figlia. Tu vedi bnel vivere un amore a metà un atto di sacrificio, e di amore verso la famiglia, io vedo ipocrisia e comodo, una doppia vita che è stata scelta da quest'uomo, non tanto per risparmiare sofferenze ai propri cari, quanto per non mettersi in discussione, e per mantenere intatta l'immagine di sè.
Ma facciamo un passo indietro: la mia storia non è, fortunatamente, come quella di anonima. ho sempre sospettato che mio padre avesse giri strani, ma era un misto di paura e fantasia, troppo spaventosa perchè io avessi il coraggio di indagare realmente e mettere in dubbio la felicità della mia famiglia: avevo 16 anni, e mio padre ha scelto di andarsene di casa per convivere con un'altra donna con la quale da tempo aveva una relazione che metteva in imbarazzo tutto il suo ufficio. la storia di anonima è la storia di mia madre più che altro, e della sua famiglia di origine, ed è un'esperienza che ha segnato la vita di mia madre per tutta la sua vita e la condiziona ancora oggi. non sto scherzando, è tutto vero.
Tu ti chiedi se sposarsi sia tatuarsi addosso il nome dell'altro per il resto della propria vita e una colpa smettere di amare.. io a questo non so rispondere per tutti, e risponderò per me soltanto: la promessa di amarsi per sempre è una promessa impossibile dal mio punto di vista, ma sposarsi significa fare la scelta di dividere la propria vita con una persona, rispettarla, fare un lungo percorso di vita insieme in cui l'amore, come il colore dei capelli, l'età anagrafica, e la taglia di vestiti, cambia di pari passo col tempo. Sai qual'è la più grande ipocrisia?! credere che per tutta la vita si possa avere il batticuore, quello stato di eccitazione ed euforia dei primi tempi di una relazione. L'amore non è un sentimento predefinito e statico, l'amore cresce con la crescita didue persone e cambia col tempo tramutandosi in qualcosa di diverso.
Non vedo cosa ci sia di così spaventoso nell'accettare il cambiamento, questo cambiamento, quando molti altri sono addirittura auspicati (cambio di lavoro, di città, di partner, di casa ecc ecc), e quand'anche fosse impossibile accettare questo cambiamento, perchè, mi chiedo, si scelglie sempre la strada della menzogna e della doppia vita, per conservare intatta l'immagine di sè, non aggiungere responsabilità a quelle che già si hanno, e vivere emozioni d'altri tempi, come una plastica al seno che una sessantenne fa per sentirsi sua nipote.
Compos, non vedo niente di eroico nel restare in famiglia a farsi lavare i calzini dalla moglie ogni giorno, nel guardare i propri figli e magari pretendere di voler insegnare loro qualcosa e metter bocca nella loro vita, quando poi si scrive all'amate "ti amo, sono qui ma vorrei stare con te". Mi spiace, ma credo negli esseri umani e nella capacità di amare che va decisamente al di là, dell'innamoramento adolescenziale, non vedo niente di buono nè nel tradimento, nè nella figura dell'amante, nè nella figura del traditore.
Se le cose in famiglia non vanno bene si parla compos, non si fugge. e se le cose non vanno ancora bene, ci si prende le proprie responsabilità e si fa la scelta di dire "scusatemi, io per voi ci sarò sempre, ma non sono più innamorato della mamma e in casa non sto più bene." Questo è coraggio, il coraggio di cambiare le cose, non si può incrociare le braccia e dire "ah come sono sfortunato" contando solo sul provvidenzialismo.. perchè se le cose non vanno la colpa è di due persone.
Scusami Compos, spero di non averti offesa perchè non è mia intenzione, ma il mio punto di vista è assolutamente immutato.


Perciò io ribadisco, anonima, secondo me fai bene ad affrontare tuo padre, e fai bene a dirgli tutto ciò che senti: è l'ora che cada dal pero e che scelga se crescere o fare l'adolescente prossimo all'andropausa da un'altra parte.
in bocca al lupo.
 
O

Old Compos mentis

Guest
Se le cose in famiglia non vanno bene si parla compos, non si fugge. e se le cose non vanno ancora bene, ci si prende le proprie responsabilità e si fa la scelta di dire "scusatemi, io per voi ci sarò sempre, ma non sono più innamorato della mamma e in casa non sto più bene." Questo è coraggio, il coraggio di cambiare le cose, non si può incrociare le braccia e dire "ah come sono sfortunato" contando solo sul provvidenzialismo.. perchè se le cose non vanno la colpa è di due persone.
Scusami Compos, spero di non averti offesa perchè non è mia intenzione, ma il mio punto di vista è assolutamente immutato.
E' proprio quello che volevo dire io. Abbiamo solo usato parole diverse e non ci siamo capite. Mi trovi perfettamente d'accordo.
Un abbraccio.
 

Bruja

Utente di lunga data
Bah...

Resto della mia idea.... questo non è un caso da indagini o da strategie, la figlia ha un disagio e lo deve poter esprimere....
I genitori ci sono anche per dare risposte dei loro ruoli di educatori e figure di riferimento, e se deludono devono confrontarsi con chi ha bisogno di risposte.
Il dire che si tratta di faccende di coppia sarebbe valido se il disagio non si ripercuotesse sui figli, ma vi pare che per questa figlia il tradimento (pure sgangherato) del genitore non abbia ripercussioni?
Bruja
 

dererumnatura

Utente di lunga data
Compos non ho scritto in generale tanto per delicatezza, quanto perchè, anche se il tuo commento è quello che più di tutti contrasta col mio pensiero, altri prima del tuo avevano citato "la coppia genitoriale" come dimensione nella quale i figli non devono entrare.
Continuo a non concordare con te, il padre di anonima non ha tradito tanto i voti matrimoniali (dei quali si potrebbe parlare in altro contesto magari), quanto la fiducia di moglie e figlia. Tu vedi bnel vivere un amore a metà un atto di sacrificio, e di amore verso la famiglia, io vedo ipocrisia e comodo, una doppia vita che è stata scelta da quest'uomo, non tanto per risparmiare sofferenze ai propri cari, quanto per non mettersi in discussione, e per mantenere intatta l'immagine di sè.
Ma facciamo un passo indietro: la mia storia non è, fortunatamente, come quella di anonima. ho sempre sospettato che mio padre avesse giri strani, ma era un misto di paura e fantasia, troppo spaventosa perchè io avessi il coraggio di indagare realmente e mettere in dubbio la felicità della mia famiglia: avevo 16 anni, e mio padre ha scelto di andarsene di casa per convivere con un'altra donna con la quale da tempo aveva una relazione che metteva in imbarazzo tutto il suo ufficio. la storia di anonima è la storia di mia madre più che altro, e della sua famiglia di origine, ed è un'esperienza che ha segnato la vita di mia madre per tutta la sua vita e la condiziona ancora oggi. non sto scherzando, è tutto vero.
Tu ti chiedi se sposarsi sia tatuarsi addosso il nome dell'altro per il resto della propria vita e una colpa smettere di amare.. io a questo non so rispondere per tutti, e risponderò per me soltanto: la promessa di amarsi per sempre è una promessa impossibile dal mio punto di vista, ma sposarsi significa fare la scelta di dividere la propria vita con una persona, rispettarla, fare un lungo percorso di vita insieme in cui l'amore, come il colore dei capelli, l'età anagrafica, e la taglia di vestiti, cambia di pari passo col tempo. Sai qual'è la più grande ipocrisia?! credere che per tutta la vita si possa avere il batticuore, quello stato di eccitazione ed euforia dei primi tempi di una relazione. L'amore non è un sentimento predefinito e statico, l'amore cresce con la crescita didue persone e cambia col tempo tramutandosi in qualcosa di diverso.
Non vedo cosa ci sia di così spaventoso nell'accettare il cambiamento, questo cambiamento, quando molti altri sono addirittura auspicati (cambio di lavoro, di città, di partner, di casa ecc ecc), e quand'anche fosse impossibile accettare questo cambiamento, perchè, mi chiedo, si scelglie sempre la strada della menzogna e della doppia vita, per conservare intatta l'immagine di sè, non aggiungere responsabilità a quelle che già si hanno, e vivere emozioni d'altri tempi, come una plastica al seno che una sessantenne fa per sentirsi sua nipote.
Compos, non vedo niente di eroico nel restare in famiglia a farsi lavare i calzini dalla moglie ogni giorno, nel guardare i propri figli e magari pretendere di voler insegnare loro qualcosa e metter bocca nella loro vita, quando poi si scrive all'amate "ti amo, sono qui ma vorrei stare con te". Mi spiace, ma credo negli esseri umani e nella capacità di amare che va decisamente al di là, dell'innamoramento adolescenziale, non vedo niente di buono nè nel tradimento, nè nella figura dell'amante, nè nella figura del traditore.
Se le cose in famiglia non vanno bene si parla compos, non si fugge. e se le cose non vanno ancora bene, ci si prende le proprie responsabilità e si fa la scelta di dire "scusatemi, io per voi ci sarò sempre, ma non sono più innamorato della mamma e in casa non sto più bene." Questo è coraggio, il coraggio di cambiare le cose, non si può incrociare le braccia e dire "ah come sono sfortunato" contando solo sul provvidenzialismo.. perchè se le cose non vanno la colpa è di due persone.
Scusami Compos, spero di non averti offesa perchè non è mia intenzione, ma il mio punto di vista è assolutamente immutato.


Perciò io ribadisco, anonima, secondo me fai bene ad affrontare tuo padre, e fai bene a dirgli tutto ciò che senti: è l'ora che cada dal pero e che scelga se crescere o fare l'adolescente prossimo all'andropausa da un'altra parte.
in bocca al lupo.

Sante parole!



Bisogna trovare il coraggio di affrontare se le cose non vanno...e cercare di non vivere in ipocrisia.Ma sembra che sia molto complicato.....perchè come pensano in molti.....1) divorziare è roba da ricchi e chi ha tanti figli e non è Berlusconi come fa?, e 2) si pensa che affrontando..si faccia soffrire tante persone...non si capisce che in realtà i sentimenti a metà fanno soffrire ancora di più-e gli strascichi sui figli ci sono comunque...


Un bacio.
 
Ultima modifica:

dererumnatura

Utente di lunga data
Ma quello che meritiamo in teoria puo' non coincidere con quello che vogliamo...

Già...

Ma per un figlio vedere che la propria madre non riesce a trovare la forza di farsi 'rispettare'...è davvero doloroso.e a volte incomprensibile...

Quando si vivono queste cose..non sempre si ha la lucidità e la maturità per essere oggettivi, per comprendere ....

anonima....io parlerei con tuo padre.perchè ritengo che i segreti facciano molti danni...e soprattutto ritenfgo che logorino in silenzio.

questa cosa è troppo grossa per far finta di nulla.parlane con lui.e vedrai che in base a ciò che ti dirà saprai poi cosa fare successivamente.

un passo alla volta.

un abbraccio
 

dererumnatura

Utente di lunga data
io a quella epoca ero troppo picola o meglio non avevo coraggio di parlare con lui , bisognia vedere la tua situazione e devi vedere te se pensi che parlando con lui puoi risolvere qualcosa o ti fara stare peggio la sua risposta . ma comunque adesso che mio maritto mi sta tradendo lui dice una o altra cioe la sua ma la pensa diversamente di quando lui faceva il"birichino" e adesso abbiamo afrontato il discorso ma te quando lo ai fatto perche lo facevi??????????????????? e se messo a ridere e anche la risposta e detta sempre ridendo : cosi sono gli uomini , ma tanto passa , la famiglia e importante !!!!!!! se e una aventura tanto prima o puoi tutti lo fanno ,importante e non rovinare tutto etc
GRAZIE ma intanto noi donne sofreamo

ho una rabbia dentro indescrivibile. Io dico ma perche se ce qualcosa che non va non si parla perche si devono mettere ste maledette corna????????????????????????

perchè è più facile addossare all'altro le responsabilità della crisi...piuttosto che mettersi in discussione e cercare di trovare insieme una soluzione.o nel caso dirsi chiaramente...ok è finita abbiamo il coraggio di ammetterlo.nel fratempo se uno può anche riprovare emozioni con un'altra o un altro..perchè no?così hai la sicurezza di non perdere il quotidiano..e l'emozione dell'innamoramento che può darti solo il nuovo..
e temporaneamente questo consente di andare avanti.e' assurdo..ma è così...


comunque molto spesso alcuni tradiscono senza che ci siano reali motivi di scontento..lo fanno cos'..per provare.il vizietto.hai presente?

 

Lettrice

Utente di lunga data
Già...

Ma per un figlio vedere che la propria madre non riesce a trovare la forza di farsi 'rispettare'...è davvero doloroso.e a volte incomprensibile...

Quando si vivono queste cose..non sempre si ha la lucidità e la maturità per essere oggettivi, per comprendere ....

anonima....io parlerei con tuo padre.perchè ritengo che i segreti facciano molti danni...e soprattutto ritenfgo che logorino in silenzio.

questa cosa è troppo grossa per far finta di nulla.parlane con lui.e vedrai che in base a ciò che ti dirà saprai poi cosa fare successivamente.

un passo alla volta.

un abbraccio
Il fatto Dere e' che per me la mamma lo sa... piu' o meno inconsciamente lo sa... ma fa finta di non vedere... e non c'e' cieco peggiore di chi non voglia vedere...

Se questo e' il loro equilibrio significa che la moglie e' felice di lavare i calzini... e ancora se fosse amore con l'amante lui sarebbe andato via.. il fatto e' che pure quello e' un calesse... c'era gia' stato un tradimento scoperto dalla moglie se non erro... quindi per me la mamma semplicemente accetta... le ragioni sono sue e sue soltanto.
 

dererumnatura

Utente di lunga data
Il fatto Dere e' che per me la mamma lo sa... piu' o meno inconsciamente lo sa... ma fa finta di non vedere... e non c'e' cieco peggiore di chi non voglia vedere...

Se questo e' il loro equilibrio significa che la moglie e' felice di lavare i calzini... e ancora se fosse amore con l'amante lui sarebbe andato via.. il fatto e' che pure quello e' un calesse... c'era gia' stato un tradimento scoperto dalla moglie se non erro... quindi per me la mamma semplicemente accetta... le ragioni sono sue e sue soltanto.

Sono sicura di questa cosa.lei può fare quello che vuole.ma ripeto.per un figlio non sempre è facile comprendere ed accettare queste cose.
quindi oltre a dire che è il padre a dover prendersi le responsabilità di ciò che fa, tradendo ( Sacrosanto) io mi permetto di dire che talvolta anche le madri che subiscono i tradimenti e che fanno finta di nulla devono rendersi conto che anche questo loro comportamento pò avere effetto sui figli ( se i figli sanno)...perchè passeranno il messaggio ai figli che piuttosto che affrontare i problemi sia meglio tenersi un bel paio di corna in testa....facendo finta di nulla...mentre l'altro si spupazza la fanciulla di turno...


A volte bisogna farsi rispettare anche per chi ci sta attorno e ha bisogno del nostro esempio per crescere in un certo modo.Ma siccome siamo persone normali..ciascuno con le proprie debolezze...è più facile a dirsi che a farsi..
 

Fedifrago

Utente di lunga data
Sono sicura di questa cosa.lei può fare quello che vuole.ma ripeto.per un figlio non sempre è facile comprendere ed accettare queste cose.
quindi oltre a dire che è il padre a dover prendersi le responsabilità di ciò che fa, tradendo ( Sacrosanto) io mi permetto di dire che talvolta anche le madri che subiscono i tradimenti e che fanno finta di nulla devono rendersi conto che anche questo loro comportamento pò avere effetto sui figli ( se i figli sanno)...perchè passeranno il messaggio ai figli che piuttosto che affrontare i problemi sia meglio tenersi un bel paio di corna in testa....facendo finta di nulla...mentre l'altro si spupazza la fanciulla di turno...


A volte bisogna farsi rispettare anche per chi ci sta attorno e ha bisogno del nostro esempio per crescere in un certo modo.Ma siccome siamo persone normali..ciascuno con le proprie debolezze...è più facile a dirsi che a farsi..
Condivido molto questo passaggio, dererum.

Infatti nella rabbia di anonima vedo anche, oltre al dolore per la perdita dell'immagine positiva del padre, una gran rabbia proprio perchè anche il sospetto che la madre sappia ed accetti, inficisa anche quell'immagine e lei si ritrova disorientata e senza più riferimenti positivi.






Anonima, sei figlia unica?
 
O

Old anonima85

Guest
Apprezzo tanto la tua delicatezza nell'appellarti a tutti, ma il commento che tanto ti ha indispettita è esclusivamente il mio.
Purtroppo in questa circostanza non mi trovo d'accordo con il tuo pensiero, ma credo sia più che normale avere qualche divergenza d'opinione di tanto in tanto essendo persone diverse con trascorsi diversi.
Mi sembra di capire che tu abbia persino vissuto la stessa storia della nostra amica anonima e quindi il tuo è un giudizio molto sentito.
Vedi Otella, il tuo discorso è sicuramente sintomatico della tua gran sofferenza vissuta a tal proposito: puoi capire molto bene Anonima, ma sei ben poco obiettiva perché trasponi il tuo trascorso sul suo.
Io, da esterna, e con idee un po' diverse, ritengo che un uomo ed una donna che decidono di creare una famiglia consacrata nel vincolo sacro del matrimonio e di mettere al mondo delle creature, diventano sì genitori, ma non smettono di essere un uomo ed una donna.
Perché quel matrimonio è nato da un rapporto d'amore, come quelli che hai vissuto tu, io e quanti altri in questo forum. Perché i figli sono stati frutto di quell'amore e come l'amore può finire nelle relazioni che viviamo noi, non vedo perché non possa e non debba finire anche per chi è coppia sposata.
Parli di egoismo: egoismo sarebbe stato se il padre della ragazza avesse fatto i bagagli e se ne fosse andato facendo ciao ciao con la manina per inseguire il suo sentimento verso una nuova donna. Invece, ipocritamente per carità ma di certo non egoisticamente, è rimasto in casa per garantire quella tranquillità e quell'equilibrio su cui si fonda la famiglia.
Diamine, professiamo l'amore, incitiamo ad amare, ma diveniamo i giustizieri di chi si innamora perché legato in un vincolo coniugale.
Si è innamorato, è stato debole, ha ceduto al suo sentimento e lo sta vivendo... e lo sta vivendo a metà per non distruggere la famiglia. Il suo rapporto con la madre di lei non è più d'amore. Capita, l'amore finisce sempre, presto o tardi che sia. Ci sentiamo di condannare sulla pubblica piazza un uomo che sta vivendo l'amore? Se fosse andato via di casa lo avreste condannato perché bastardo insensibile e menefreghista, se fosse rimasto (come è tra l'altro) è un egoista lurido ad ogni modo.
Legarsi in matrimonio significa tatuarsi fino all'ultimo dei propri giorni il nome dell'altro e comandarsi di amarlo per sempre? E se l'amore finisce, devi rimanere in quel vincolo perché non sta bene che tu abbia smesso di amare??? E da quando in qua si comanda a se stessi di chi essere innamorati e per quanto tempo esserlo?
Suvvia, qui gli egoisti siamo noi tutti. Ed egoista è anonima85, perché non ammette che i suoi genitori siano prima di tutto uomo e donna, non ammette che i suoi genitori abbiano persone diverse accanto, non ammette che uno di loro si sia innamorato e viva qualcosa al di fuori della famiglia.
Ai figli si da tutta la propria vita, si asseconda ogni loro capriccio e, dopo averli fatti mangiare, dormire, cresciuti, educati, assecondati in ogni cosa, bisogna anche vederseli contro perché si è aperto il cuore ad un'altra persona? E questi stessi figli poi vogliono l'amore in un rapporto e non vogliono che i propri genitori abbiano altrettanto?
E' il festival dell'ipocrisia. Sono una figlia, non un genitore, ma frequento tante madri e padri e vivo i lori drammi di cui i figli ignorano l'esistenza perché è molto più facile far finta di non vedere.
...
io non dico che bisogna stare insieme anche se l'amore finiscer, ma neanche prendersi per il culo in questo modo!!!secondo me è molto meglio lasciare che tradire.. se lui ci avesse lasciato avrebbe conservato il mio rispetto, mentre ora, da parte mia, non si merita niente!!!!!!!!!!!!!!!!!
 

dererumnatura

Utente di lunga data
io non dico che bisogna stare insieme anche se l'amore finiscer, ma neanche prendersi per il culo in questo modo!!!secondo me è molto meglio lasciare che tradire.. se lui ci avesse lasciato avrebbe conservato il mio rispetto, mentre ora, da parte mia, non si merita niente!!!!!!!!!!!!!!!!!

Premesso che condivido il fatto che avrebbe dovuto affrontare invece che fare ciò che ha fatto....mi permetto di dirti che tutti sbagliamo...anche i genitori sbagliano.Nessuno è infallibile.e se tu sei qui che ti stupisci di questo atteggiamento...se sai cosa è giusto e cosa è sbagliato...se riconosci cosa andrebbe fatto..è perchè i tuoi genitori hanno fatto un buon lavoro nonostante le loro debolezze!!

Un abbraccio forte.
 
O

Old anonima85

Guest
Premesso che condivido il fatto che avrebbe dovuto affrontare invece che fare ciò che ha fatto....mi permetto di dirti che tutti sbagliamo...anche i genitori sbagliano.Nessuno è infallibile.e se tu sei qui che ti stupisci di questo atteggiamento...se sai cosa è giusto e cosa è sbagliato...se riconosci cosa andrebbe fatto..è perchè i tuoi genitori hanno fatto un buon lavoro nonostante le loro debolezze!!

Un abbraccio forte.
ti do ragione, però una debolezza ci sta...lui ha già tradito mia madre..e lei l'ha perdonato, ma perdonato per davvero, non ha mai rinfacciato niente di quella storia...e le cose tra loro dopo sembravano anche migliorate.. quello che non riesco a capire io è perchè?!!? vi giuro, mai e poi mai avrei sospettato di niente se non avessi visto quegli sms...non so che dire.. so solo che sarebbe meglio riuscire a non aspettarsi niente da nessuno.. perchè tanto tutit possono deluderti....
 
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