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Old chensamurai
Guest
... è proprio quello che tu chiami il "concetto di sé" che va in crisi... in altri termini, va in crisi il tuo "ruolo"... e realizzi che la tua "identità", ti veniva conferita dall'altro... e senza l'"altro"... evapora... ecco, allora, la grande occasione per evolvere... un'evoluzione che il tradimento rende possibile attraverso il dolore... l'occasione per guardare in volto... se stessi...Non sarebbe ipotizzabile che il "perdono" possa essere subordinato alla personalità del tradito? Mi spiego meglio, a volte si perdona nella misura in cui ci si rende conto che il tradimento non ci ha "demoliti esistenzialmente" perchè non abbia "consegnato" al traditore la capacità di interferire nel nostro autoconsenso.
Più di va in crisi, più si è fragili e più il perdono diventa qual cosa di ondivago e poco gestibile perchè non si sa se è il tradimento che4 si vuole perdonare (penalità che si infliggerà compresa) o se è la pèresa di coscienza della evanenscenza del nostro "concetto di sè".....
E' lunedì.... prendetemi con beneficio d'inventario........![]()
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Bruja