il lettone di putin

Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.
questa questione del preservativo in generale mi sta uccidendo....
veramente c'è una ignoranza di base che è abissale:"sai quanti esami fa uno come lui?" e lei che va a letto con tutti?
 
O

Old Alexantro

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vorrei Pippo Baudo Presidente della Repubblica;
Nino Frassica, ministro degli interni;
Sandra Milo, ministro della cultura;
Topolino, ministro del tesoro;
Diabolik, al sisde ;
la banda Bassotti...
a no, quella ci sta gia
pardon
 
dal blog della lucarelli

Non so se sono l’unica cittadina italiana a pensarla così, ma onestamente, io tutta la saga Berlusconi-D’Addario, più che imbarazzante e scandalosa, la trovo incredibilmente comica. E sono certa che chiunque, dopo aver letto il contenuto dei verbali e delle registrazioni audio, vorrebbe porre a Silvio Berlusconi le seguenti, elementari domande:
a) Silvio, ma io dico. Un uomo nella tua posizione potrebbe avere tutte le donne che vuole. Potrebbe sfogliare un numero a caso di Vogue America e farsi scaricare nel giardino di Villa Certosa orde di amazzoni estoni e brasiliane che una qualunque ex di Briatore al confronto è Gegia, e tu ti sei giocato la reputazione per tutta una serie di ragazze che, fattelo dire Silvio, sembrano prelevate direttamente da una convention di cubiste da balera abruzzese? Prendi esempio da Sarkozy: la first lady la voleva gnocca ma s’è scelto Carla Bruni, non Pamela Prati. Io già mi immagino la regina di Inghilterra seduta accanto a Patrizia D’Addario durante un pranzo ufficiale che dopo due ore di chiacchierata con la simpatica signorina pugliese scappa in toilette col beauty case tigrato della D’Addario e torna con la matita rosa attorno alla bocca e la french manicure a mani e piedi.
b) Silvio, va bene il vulcano, va bene la giostra coi cavalli, va bene l’anfiteatro, va bene tutto. Certo, mi verrebbe da dirti che a questo punto, visto che dici che Villa Certosa non la senti più casa tua e la metti in vendita, potresti rilevare Gardaland e passeggiare tu, Topolanek, Minnie e Clarabella nel castello del Mago Merlino, ma il punto non è questo. La questione seria è: che cavolo te ne facevi di una gelateria in giardino? Una ghiacciaia in cucina non bastava? Un frigobar in camera sembrava misero? Mi vuoi dire che se Apicella, dopo una serenata pomeridiana tra i cactus texani, non trova un tizio dietro al bancone che gli fa un cono gusto puffo, abbandona stizzito Villa Certosa e va a suonare con i Bastard sons of Dioniso alle conventon di Franceschini?
c) Silvio, io non ho ben capito una cosa. Non pretendo che tu, al premier di un altro paese che rimane a dormire da te, apra il divano letto Ikea in salotto, ma perché Putin avrebbe un letto tutto suo a Villa Certosa? Ci nasconde casse di polonio tra rete e materasso?
d) Silvio, io questa storia del regalo o del favore dopo una piacevole serata passata insieme ad una ragazza non l’ho mica capita. Io, ad oggi, dopo una serata allegra con qualcuno, al massimo il giorno dopo ho rimediato un invito a cena o un sms con scritto “E’ stato bello, ci becchiamo!”. Ora, qual è la ragione per cui tu ti sentivi in dovere di mandare gente in cantiere ad una o una busta da cinquemila euro all’altra? Che poi, fattelo dire Silvio, per quelle cifre lì spero che le ragazze ti passassero pure la cera sul pavimento e ti concimassero il roseto a mani nude , perché sono un tantino fuorimercato.
e) Silvio, come outing il tuo “Non sono un santo” è un tantino riduttivo e ritardatario. Per capirci, è come se Renato Balestra dichiarasse “E va bene, mi sono fatto due punturine alla faccia!.”.
f) Silvio, ma quei poveri cigni, quando li tiri fuori dal lago per fare il bagno, dove li metti? Cosa te ne fai ? Come li ricicli questi poveri pennuti? Li dai in pasto vivi al barboncino che t’ha regalato Bush? Li metti sotto al letto di Putin? Gli dai un ministero?
g) Silvio, ma le meteoriti nel giardino di casa tua, come ci sono finite? Mi vuoi dire che Veronica Lario è in combutta con la Nasa e dopo le foto a Casoria con Noemi Letizia ha ne ha fatte deviare un paio su Villa Certosa? O hai un hangar in giardino in cui conservi l’archivio completo delle poesie di Sandro Bondi e la natura s’è ribellata?
h) Silvio, dì la verità. Non è che questa fantomatica balena fossilizzata è in realtà l’unico cetaceo che poteva arenarsi nel giardino di Villa Certosa dopo gli insuccessi del pd, ovvero Goffredo Bettini?

Scritto da Selvaggia alle ore 10:08 |
 

Persa/Ritrovata

Utente di lunga data
Non so se sono l’unica cittadina italiana a pensarla così, ma onestamente, io tutta la saga Berlusconi-D’Addario, più che imbarazzante e scandalosa, la trovo incredibilmente comica. E sono certa che chiunque, dopo aver letto il contenuto dei verbali e delle registrazioni audio, vorrebbe porre a Silvio Berlusconi le seguenti, elementari domande:
a) Silvio, ma io dico. Un uomo nella tua posizione potrebbe avere tutte le donne che vuole. Potrebbe sfogliare un numero a caso di Vogue America e farsi scaricare nel giardino di Villa Certosa orde di amazzoni estoni e brasiliane che una qualunque ex di Briatore al confronto è Gegia, e tu ti sei giocato la reputazione per tutta una serie di ragazze che, fattelo dire Silvio, sembrano prelevate direttamente da una convention di cubiste da balera abruzzese? Prendi esempio da Sarkozy: la first lady la voleva gnocca ma s’è scelto Carla Bruni, non Pamela Prati. Io già mi immagino la regina di Inghilterra seduta accanto a Patrizia D’Addario durante un pranzo ufficiale che dopo due ore di chiacchierata con la simpatica signorina pugliese scappa in toilette col beauty case tigrato della D’Addario e torna con la matita rosa attorno alla bocca e la french manicure a mani e piedi.
b) Silvio, va bene il vulcano, va bene la giostra coi cavalli, va bene l’anfiteatro, va bene tutto. Certo, mi verrebbe da dirti che a questo punto, visto che dici che Villa Certosa non la senti più casa tua e la metti in vendita, potresti rilevare Gardaland e passeggiare tu, Topolanek, Minnie e Clarabella nel castello del Mago Merlino, ma il punto non è questo. La questione seria è: che cavolo te ne facevi di una gelateria in giardino? Una ghiacciaia in cucina non bastava? Un frigobar in camera sembrava misero? Mi vuoi dire che se Apicella, dopo una serenata pomeridiana tra i cactus texani, non trova un tizio dietro al bancone che gli fa un cono gusto puffo, abbandona stizzito Villa Certosa e va a suonare con i Bastard sons of Dioniso alle conventon di Franceschini?
c) Silvio, io non ho ben capito una cosa. Non pretendo che tu, al premier di un altro paese che rimane a dormire da te, apra il divano letto Ikea in salotto, ma perché Putin avrebbe un letto tutto suo a Villa Certosa? Ci nasconde casse di polonio tra rete e materasso?
d) Silvio, io questa storia del regalo o del favore dopo una piacevole serata passata insieme ad una ragazza non l’ho mica capita. Io, ad oggi, dopo una serata allegra con qualcuno, al massimo il giorno dopo ho rimediato un invito a cena o un sms con scritto “E’ stato bello, ci becchiamo!”. Ora, qual è la ragione per cui tu ti sentivi in dovere di mandare gente in cantiere ad una o una busta da cinquemila euro all’altra? Che poi, fattelo dire Silvio, per quelle cifre lì spero che le ragazze ti passassero pure la cera sul pavimento e ti concimassero il roseto a mani nude , perché sono un tantino fuorimercato.
e) Silvio, come outing il tuo “Non sono un santo” è un tantino riduttivo e ritardatario. Per capirci, è come se Renato Balestra dichiarasse “E va bene, mi sono fatto due punturine alla faccia!.”.
f) Silvio, ma quei poveri cigni, quando li tiri fuori dal lago per fare il bagno, dove li metti? Cosa te ne fai ? Come li ricicli questi poveri pennuti? Li dai in pasto vivi al barboncino che t’ha regalato Bush? Li metti sotto al letto di Putin? Gli dai un ministero?
g) Silvio, ma le meteoriti nel giardino di casa tua, come ci sono finite? Mi vuoi dire che Veronica Lario è in combutta con la Nasa e dopo le foto a Casoria con Noemi Letizia ha ne ha fatte deviare un paio su Villa Certosa? O hai un hangar in giardino in cui conservi l’archivio completo delle poesie di Sandro Bondi e la natura s’è ribellata?
h) Silvio, dì la verità. Non è che questa fantomatica balena fossilizzata è in realtà l’unico cetaceo che poteva arenarsi nel giardino di Villa Certosa dopo gli insuccessi del pd, ovvero Goffredo Bettini?

Scritto da Selvaggia alle ore 10:08 |
 

Persa/Ritrovata

Utente di lunga data
Durante i festini con le ragazze e Patrizia D'Addario Berlusconi racconta particolari e dettagli della residenza del premier


Le meraviglie di villa Certosa

SB: Questo è l'ingresso della gelateria questa qua è la gelateria guarda che meraviglia questa è la gelateria con tutti i posti per i gelati
PD: Ah, è il mio posto ideale ...
SB: Qua c'è... qua c'è la fabbrica dei gelati ...
PD: E i gelati chi li fa?

SB: Questo è un altro lago ...
PD: Con i cigni?
SB:
PD: ... con i cigni
SB: Sì, ma poi li tiriamo fuori perché vogliamo avere l'acqua pulita per fare il bagno ...
SB: Questa è una balena fossilizzata
SB: Sotto qua abbiamo scoperto 30 tombe fenice ... del 300 avanti cristo
SB: Ecco, vedi, questi qua sono i meteoriti. Questi son quelli che mi ha regalato ... visti questi qua io sono andato in India ... questo qui è il labirinto .... che ti ho detto.
http://espresso.repubblica.it/dettaglio/5_ottobre_2008/2104906#commentatutti

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Ma possibile che senta il bisogno di vantarsi della gelateria in villa e di altre scemenze?

Come il ragazzino che fa rumore col motorino o il truzzo con l'autoradio a palla...
 
O

Old Anna A

Guest
selvaggia lucarelli ironizza su berlusconi dimenticandosi la stronza che è e sperando che nessuno ricordi con che meschinità rubò le poesie di quella ragazzina iscritta al suo blog per pubblicarle sul suo libro come scritte da lei, cancellando ogni traccia dal suo schifoso blog. peccato che in tanti facemmo in fatto in tempo a leggere....

detto ciò, a berlusconi personalmente non ho niente da dire, se non che non lo invidio. si è tirato su una corte dei miracoli sui quali facenti parte non scommetterei nemmeno 5 cents,quanto alla sincerità di ognuno di essi verso egli.
non gli è bastata una vita e due matrimoni per capire chi gli voleva bene veramente. questa sì che è una sconfitta.
 
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Persa/Ritrovata

Utente di lunga data
selvaggia lucarelli ironizza su berlusconi dimenticandosi la stronza che è e sperando che nessuno ricordi con che meschinità rubò le poesie di quella ragazzina iscritta al suo blog per pubblicarle sul suo libro come scritte da lei, cancellando ogni traccia dal suo schifoso blog. peccato che in tanti facemmo in fatto in tempo a leggere....

detto ciò, a berlusconi personalmente non ho niente da dire, se non che non lo invidio. si è tirato su una corte dei miracoli dei quali facenti parte non metterei nemmeno 5 cents come scommessa sulla sincerità di ognuno di loro verso il silvio.
non gli è bastata una vita e due matrimoni per capire chi gli voleva bene veramente. questa sì che è una sconfitta.
Non è una sconfitta solo sua.
Ma a me stupisce sempre la leggerezza con cui non si tiene conto delle conseguenze delle proprie azioni su chi abbiamo vicino.
Comprendo che se i figli hanno digerito mangano e dell'utri possano avere un bello stomaco, ma queste sono cose diverse che non portano vantaggi al portafoglio e toccano gli affetti...




P.S. Non sapevo della Lucarelli.
E' brillante nella scrittura, ma non è certo simpatica e "sputa nel piatto in cui mangia".
 

Persa/Ritrovata

Utente di lunga data
http://www.youtube.com/watch?v=NksnPsh_oFE



Carlo Martello ritorna dalla battaglia di Poitiers di Fabrizio De Andrè




Re Carlo tornava dalla guerra
lo accoglie la sua terra
cingendolo d'allor

al sol della calda primavera
lampeggia l'armatura
del sire vincitor

il sangue del principe del Moro
arrossano il ciniero
d'identico color

ma più che del corpo le ferite
da Carlo son sentite
le bramosie d'amor

"se ansia di gloria e sete d'onore
spegne la guerra al vincitore
non ti concede un momento per fare all'amore

chi poi impone alla sposa soave di castità
la cintura in me grave
in battaglia può correre il rischio di perder la chiave"

così si lamenta il Re cristiano
s'inchina intorno il grano
gli son corona i fior

lo specchio di chiara fontanella
riflette fiero in sella
dei Mori il vincitor

Quand'ecco nell'acqua si compone
mirabile visione
il simbolo d'amor

nel folto di lunghe trecce bionde
il seno si confonde
ignudo in pieno sol

"Mai non fu vista cosa più bella
mai io non colsi siffatta pulzella"
disse Re Carlo scendendo veloce di sella

"De' cavaliere non v'accostate
già d'altri è gaudio quel che cercate
ad altra più facile fonte la sete calmate"

Sorpreso da un dire sì deciso
sentendosi deriso
Re Carlo s'arrestò

ma più dell'onor poté il digiuno
fremente l'elmo bruno
il sire si levò.

Codesta era l'arma sua segreta
da Carlo spesso usata
in gran difficoltà

alla donna apparve un gran nasone
e un volto da caprone
ma era sua maestà

"Se voi non foste il mio sovrano"
Carlo si sfila il pesante spadone
"non celerei il disio di fuggirvi lontano,

ma poiché siete il mio signore"
Carlo si toglie l'intero gabbione
"debbo concedermi spoglia ad ogni pudore"

Cavaliere egli era assai valente
ed anche in quel frangente
d'onor si ricoprì

e giunto alla fin della tenzone
incerto sull'arcione
tentò di risalir

veloce lo arpiona la pulzella
repente la parcella
presenta al suo signor

"Beh proprio perché voi siete il sire
fan cinquemila lire
è un prezzo di favor"

"E' mai possibile o porco di un cane
che le avventure in codesto reame
debban risolversi tutte con grandi puttane,

anche sul prezzo c'è poi da ridire
ben mi ricordo che pria di partire
v'eran tariffe inferiori alle tremila lire"

Ciò detto agì da gran cialtrone
con balzo da leone
in sella si lanciò

frustando il cavallo come un ciuco
fra i glicini e il sambuco
il Re si dileguò

Re Carlo tornava dalla guerra
lo accoglie la sua terra
cingendolo d'allor

al sol della calda primavera
lampeggia l'armatura
del sire vincitor
 

Miciolidia

Utente di lunga data
vi dovrei quotare uno per uno per aggiungerne altre...ma noi ne abbiamo le palle piene di questi signori..ma il popolo lo ha voluto e noi ce li becchiamo,


Ma la CHIESA mi chiedo, col la sua moralità, dove casso è? per il vaticano che è sempre presente in ogni questione di uno stato che dovrebbe essere laico...com'è che tace?

e allora facendo un giro sul web ho trovato questo:

http://www.mattiapastrello.it/?p=572
 

Persa/Ritrovata

Utente di lunga data
vi dovrei quotare uno per uno per aggiungerne altre...ma noi ne abbiamo le palle piene di questi signori..ma il popolo lo ha voluto e noi ce li becchiamo,


Ma la CHIESA mi chiedo, col la sua moralità, dove casso è? per il vaticano che è sempre presente in ogni questione di uno stato che dovrebbe essere laico...com'è che tace?

e allora facendo un giro sul web ho trovato questo:

http://www.mattiapastrello.it/?p=572

Da L'Avvenire

http://www.avvenire.it/Lettere/C+un+a+priori+etico+da+salvaguardare+sempre_200907240707197530000.htm


Lettere


24 Luglio 2009
Il direttore risponde

C’è un “a priori” etico da salvaguardare sempre


Caro Direttore,

purtroppo ho ascoltato con le mie orecchie dal sito dell’Espresso la voce del nostro premier Berlusconi che parlava con la signora D’Addario (nota prostituta a pagamento) invitandola ad aspettarlo nel letto grande di Putin. Mi chiedo pertanto come si può negare un fatto tanto evidente e documentato, tramite un avvocato tanto spudorato e scandaloso. E poi le battutte di ieri sul suo non essere «un santo». Sono veramente provata da questi fatti così tanto lontani da ogni etica, oltre che dalla morale cristiana. Pertanto mi piacerebbe molto che il suo giornale, per cui nutro un sincero rispetto, parlasse più chiaramente delle spudoratezze di questo nostro primo ministro, che appare tutt’altro che timorato di Dio. La ringrazio di cuore e non le nascondo la profonda amarezza di tutta la mia famiglia per il fatto che la Chiesa non «bacchetti» abbastanza questo personaggio licenzioso.
Fiorella Pasotti


Caro Direttore,

non le sembra che la frase pronunciata da Berlusconi: «avrete capito che non sono un santo» andrebbe stigmatizzata con vigore da un quotidiano che pone al centro delle sue riflessioni l’etica e la morale? Le sembra possibile che dopo aver negato comportamenti improponibili per un uomo con due mogli, 5 figli, responsabilità pubbliche enormi e una età ragguardevole, ora il nostro premier se la cavi così? I nostri giovani hanno bisogno di esempi un po’ più responsabili e il mondo cattolico dovrebbe essere un po’ più rigoroso circa i comportamenti degli uomini pubblici.
Maria Teresa Nizzoli


Caro Direttore,

le storie su Noemi, escort, stuoli di ragazze scarrozzate qua e là per allietare il relax del premier mi provoca un senso di fastidio difficile da descrivere e non mi piace neppure scriverne. Lo faccio solo perché mi stupisce che tanti prendano per buona, già accertata, e indiscutibile l’attendibilità delle registrazioni messe su Internet da L’Espresso. Io questa certezza non ce l’ho affatto e spero che la magistratura chiarisca rapidamente la verità. Così come spero che Berlusconi ci aiuti con parole chiare e – una volta tanto – senza battute a capire come stanno le cose.
Luigi Ristagno


Forse avrete notato che ieri nella prima pagina di Avvenire non c’era alcun cenno alle ultime spiegazioni avanzate da Silvio Berlusconi. Quelle per intendersi sul «non sono un santo» o «nelle mie dimore passano anche i leader politici del mondo». Ne riferivamo, com’è ovvio, all’interno del giornale, in sede di cronaca, e la notizia era pure presente sul nostro sito; ma «in vetrina» abbiamo preferito sorvolare. Un modo per esprimere disagio rispetto al coinvolgimento di termini di qualche delicatezza per la sensibilità dei nostri lettori. E un modo per prendere le distanze pure dal seguito di una vicenda che non solo non ci convince (com’è ovvio), ma che – per quanto ci è dato di capire – continua a piacere poco o punto a larga parte del Paese reale. Le «rivelazioni» – non sappiamo quanto autentiche –, che si succedono, a disposizione di chi ha la curiosità di continuare a leggerle o ad ascoltarle, non aggiungono (probabilmente) nulla a uno scenario che già era apparso nella sua potenziale desolazione. Nel constatarlo non ci muove alcun moralismo, ma il desiderio forte e irrinunciabile che i nostri politici siamo sempre all’altezza del loro ruolo. Chiarezza per ora non è venuta, ed è un fatto evidentemente non apprezzabile, ma non è questo francamente quel che oggi ci preoccupa di più. Non ci piace che determinati comportamenti siano messi a confronto con un consenso – emergente dai sondaggi – che di per sé è qualcosa di inafferrabile, quasi che da questi possa venire l’avallo a scelte poco consone; così come non ci piace che sull’intera vertenza gravi il sospetto di una strumentalità mediatica, inevitabile forse ma non liberante, circa il punto di vista da cui si muovono le accuse. C’è davvero per la classe politica, ancor prima della decenza, un a priori etico che va salvaguardato sempre e in ogni caso? E che va fatto valere nelle situazioni ordinarie come in quelle straordinarie? Ecco, solo se una simile consapevolezza dovesse ad un certo punto emergere dal dibattito, si potrà allora dire che questa tornata ha paradossalmente avuto una sua, per quanto amara, utilità. Diversamente il Paese, che si è scoperto vieppiù attonito, potrebbe sentirsi anche leggermente raggirato.
 

Persa/Ritrovata

Utente di lunga data
http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=369520

domenica 26 luglio 2009, 07:00

Ghedini: «Tombe fenicie? Solo cocci e ossa»

Roma
È tale l’ansia di sotterrare politicamente Berlusconi che il gruppo L’Espresso</B> tumula pure la «i» delle trenta tombe fenicie che il premier avrebbe citato a Villa Certosa. In presenza di Patrizia D’Addario, donna dai registratori oltre che dai costumi facili ma mascherata da ospite, il Cavaliere avrebbe illustrato le bellezze della sua dimora sarda. «Questo è il lago, questa è una balena fossilizzata - avrebbe fatto da Cicerone Berlusconi -. Sotto qua abbiamo scoperto trenta tombe fenicie...». Apriti cielo e anche la polemica. Immediatamente scattano le interrogazioni parlamentari targate Idv al ministro della Cultura Bondi, previa consultazione di una valanga di leggine e regolamenti: «L’articolo 90 del codice dei Beni culturali prescrive che...». Il Guardian</B> fa le capriole: il segreto più esplosivo dell’affaire</B> Berlusconi non è né sessuale, né finanziario bensì archeologico. L’Osservatorio internazionale archeomafie fa di più e corre addirittura in Procura e dai carabinieri: «Si valutino se ricorrono i presupposti per disporre il sequestro dei beni». Giovanna Melandri ringhia: «Il premier s’è fatto beffa delle regole che tutelano il patrimonio artistico e archeologico?». La sinistra con un piede nella fossa si attacca pure ai sepolcri. E mentre la ricatto-prostituta a corto di quattrini annuncia che sta scrivendo un libro perché «tutti hanno paura di farmi lavorare», pure la stampa estera intinge il pennino nei presunti ossari sardi. La spagnola Vanguardia</B>: «Il premier potrebbe aver occultato tombe fenicie a Villa Certosa».
«Ma quali necropoli? Ma quali tombe fenicie? Ancora una volta, questa notizia dimostra la volontà di attaccare il presidente Berlusconi, anche contro l’evidenza dei fatti». A parlare è Niccolò Ghedini, legale del Cavaliere e deputato Pdl. «Non si tratta di una necropoli né di una tomba, ma di un rinvenimento fortuito di pochi frammenti come può accadere di trovare in qualsiasi area italiana. Il 4 febbraio del 2005 il sovrintendente di Sassari è venuto a fare un sopralluogo a villa La Certosa, chiamato dalla proprietà, perché durante le operazioni di pulizia del sottobosco gli operai avevano trovato un piccolo frammento di anfora e dei pezzetti di scheletro umano». E il regolamento? E il rispetto del codice dei Beni culturali? E l’articolo 90? «Subito, il giorno stesso, abbiamo avvisato i carabinieri che sono venuti insieme alla sovrintendenza che parimenti avevamo chiamato. Quando sono arrivati - racconta Ghedini - hanno trovato solo frammenti di anfora che hanno acquisito e portato via».
Carta canta. In mano Ghedini ha il verbale del sopralluogo della Soprintendenza per i beni archeologici di Sassari, redatto dalla dottoressa Angela Antona: «Il rinvenimento consiste in alcuni frammenti di ossa umane, una mandibola, alcune vertebre, un frammento di omero, insieme a una decina circa di frammenti ceramici pertinenti a un’anfora. L’insieme fa constatare - si legge nel testo - l’originaria presenza di una sepoltura che le qualità della ceramica fanno riferire all’età romana medio-imperiale».
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A parte che le tombe sono ossa e vasi ...La difesa sarebbe che siamo governati da un tizio che per far bella figura con una prostituta non si accontenta di vantarsi delle proprie ricchezze e frequentazioni (come chi chiede gli autografi ai personaggi delle sue tv), ma millanta anche il possesso di reperti archeologici che non ha.
Se questa è la difesa...
 
Stato
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