Il perdono, il ricordo, il dolore ...

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Nausicaa

sfdcef
Solito argomento (solito per me).

Leggo di quanto a distanza di mesi, alcuni dicono anni, il tradimento subìto faccia ancora male. Di come si ha voglia di sbroccare, di urlare, di pestare anche, per quello che ci è stato fatto da chi amiamo, da chi ci ama, da chi ci doveva proteggere.

Molti sanno che sono stata io a tradire, e molti sanno che -non è giustificazione- ho anche io qualcosetta di cui dolermi del mio ex.
Lasciamo da parte per un secondo il mio tradimento.
Le cosette di cui parlo variano molto, e non ho voglia di rivangarle, ma ce ne sono almeno un paio da far sbarrare gli occhi a Daniele.

E io, ora, con lui ci parlo, non solo (devo quindi non va certo a mio merito) ma sono in grado di fargli dei favori, di pensare a come organizzare le cose perchè lui non ne sia troppo svantaggiato etc etc...
Perchè non urlo tutta la mia rabbia? L'ho fatto, alcuni qua hanno letto certi miei sfoghi.
Epperò... ci penso solo quando devo per forza di cose. Altrimenti, anche quando lo vedo o gli parlo, non sento nulla di quella rabbia che il dolore che lui ha dato a me dovrebbe farmi provare...

Questo 3D era partito come una riflessione, ma in realtà la risposta me la sono appena data da sola... non me ne importa assolutamente più nulla di lui, non esiste più...

Solo che non ho voglia di cancellare quanto scritto :)

Bom, scusate l'inutilità :)
 
se capisco molto bene il permanere di una grande sofferenza dopo un inganno o tradimento di qualsiasi genere , non comprendo il sentimento di vendetta che appartiene ad alcuni.
è veramente una grande , inutile zavorra che impedisce di andare avanti costruttivamente.so che pare un discorso facile sulla carta , molto meno nella pratica di chi ha questi impulsi irrefrenabili
ma se riferiamo questo a due genitori, responsabili della serenità di un figlio...ritengo obbligatorio provarci mettendo in campo tutto il proprio buon senso e volontà.
sono dell'idea , poi,che il perdono serva più a chi arriva a metabolizzarlo che a chi lo riceve perché si riuscirà a voltare pagina molto prima rendendo al dolore il servizio di trasformarlo costruttivamente in esperienza
 

Nausicaa

sfdcef
se capisco molto bene il permanere di una grande sofferenza dopo un inganno o tradimento di qualsiasi genere , non comprendo il sentimento di vendetta che appartiene ad alcuni.
è veramente una grande , inutile zavorra che impedisce di andare avanti costruttivamente.so che pare un discorso facile sulla carta , molto meno nella pratica di chi ha questi impulsi irrefrenabili
ma se riferiamo questo a due genitori, responsabili della serenità di un figlio...ritengo obbligatorio provarci mettendo in campo tutto il proprio buon senso e volontà.
sono dell'idea , poi,che il perdono serva più a chi arriva a metabolizzarlo che a chi lo riceve perché si riuscirà a voltare pagina molto prima rendendo al dolore il servizio di trasformarlo costruttivamente in esperienza
Completamente d'accordo... non sarei riuscita a dirlo così bene, grazie :)
 

oceansize

Utente di lunga data
Ciao Nau, se posso permettermi, credo ci sia una differenza sostanziale tra il dolore che hai provocato tu e quello che hai subito: quando tuo marito faceva o diceva cose che ti ferivano potevi fare qualcosa.
Certo, dirlo adesso è semplice, immagino che non lo fosse affatto e magari neanche te ne rendevi conto, però cmq tu eri la coprotagonista della vostra storia con tutta la libertà d'azione; mentre di fronte a un tradimento ci si trova impotenti, non lo si sceglie, non si può evitarlo, si subisce e basta.
Quindi credo che il fatto che tu non provi rancore verso di lui è dovuto al fatto che c'eri anche tu quando vi siete spostati e quando lui non ti rendeva felice, quindi non te la puoi prendere del tutto con lui. In secondo luogo sei stata tu a tradirlo e, come dire, a mettere fine alla storia e a renderti conto che era finita, quindi tu già ti sei staccata emotivamente da lui.
Invece probabilmente per lui è stato più difficile accettare e metabolizzare la cosa, proprio perché è stata una doccia fredda.
Poi, quello che ha fatto dopo e che hai scritto qui non è giustificabile e per questo potresti essere ancora arrabbiata, ma è ottimo il fatto che ti sia lasciata tutto alle spalle, evidentemente hai capito che semplicemente non vale la pena sprecare energie preziose.
Spero sia uno spunto di riflessione :)
 

Daniele

Utente orsacchiottiforme
Minerva, la vendetta è il desiderio di rimettere le cose in pari, perchè è odioso vedere una persona agire contro di te e ripartire daccapo senza alcun problema e senza grattacapi, mentre tu stai li fermo e pestato a sangue da quella persona che fischietta allegra. Semplicemente è un cercare fi mandare nella merda la persona che ti ha fatto del male come lei ha fatto a te, una sostanziale parità delle condizioni che è alquanto giusta. Quando si viene traditi ci si sente degli inutili imbecilli, inermi idioti, stupidi e proni coglioni, in poche parole umiliati, se l'azione subita è troppo grossa e colpisce nel profondo (e non solo nel superficiale) c'è bisogno di questo riequilibrio, mancando quello la persona andrà anche avanti, ma avrà sempre e comunque recondite fobie.
 
Minerva, la vendetta è il desiderio di rimettere le cose in pari, perchè è odioso vedere una persona agire contro di te e ripartire daccapo senza alcun problema e senza grattacapi, mentre tu stai li fermo e pestato a sangue da quella persona che fischietta allegra. Semplicemente è un cercare fi mandare nella merda la persona che ti ha fatto del male come lei ha fatto a te, una sostanziale parità delle condizioni che è alquanto giusta. Quando si viene traditi ci si sente degli inutili imbecilli, inermi idioti, stupidi e proni coglioni, in poche parole umiliati, se l'azione subita è troppo grossa e colpisce nel profondo (e non solo nel superficiale) c'è bisogno di questo riequilibrio, mancando quello la persona andrà anche avanti, ma avrà sempre e comunque recondite fobie.
energie tolte a te stesso , nessun riequilibrio può basarsi sulla negatività
 
Minerva, la vendetta è il desiderio di rimettere le cose in pari, perchè è odioso vedere una persona agire contro di te e ripartire daccapo senza alcun problema e senza grattacapi, mentre tu stai li fermo e pestato a sangue da quella persona che fischietta allegra. Semplicemente è un cercare fi mandare nella merda la persona che ti ha fatto del male come lei ha fatto a te, una sostanziale parità delle condizioni che è alquanto giusta. Quando si viene traditi ci si sente degli inutili imbecilli, inermi idioti, stupidi e proni coglioni, in poche parole umiliati, se l'azione subita è troppo grossa e colpisce nel profondo (e non solo nel superficiale) c'è bisogno di questo riequilibrio, mancando quello la persona andrà anche avanti, ma avrà sempre e comunque recondite fobie.
Ma appunto è impossibile rimettere le cose alla pari eh?
Per quanto tu ti vendichi: cornuto sei e cornuto resterai.
La vera via è togliersi le corna dalla testa XD.
E...
Sbattersene i coglioni, perchè si hanno cose più interessanti e importanti da vivere.
Ma cornuto tu resterai.
Ecchecazzo...non si possono leggere certe bambinerie...
Le stesse che usò lo zio adolf...per giustificare la sua guerra no?
La vendetta per l'umiliazione subita con la prima, la vendetta per le angherie e vessazioni dei giudei...a scapito della razza ariana...
Identico XD.
Adolf era un mediocre fallito e morì come tale.
Assistendo impotente al fallimento totale della sua vendetta.
 

Nausicaa

sfdcef
Ciao Nau, se posso permettermi, credo ci sia una differenza sostanziale tra il dolore che hai provocato tu e quello che hai subito: quando tuo marito faceva o diceva cose che ti ferivano potevi fare qualcosa.
Certo, dirlo adesso è semplice, immagino che non lo fosse affatto e magari neanche te ne rendevi conto, però cmq tu eri la coprotagonista della vostra storia con tutta la libertà d'azione; mentre di fronte a un tradimento ci si trova impotenti, non lo si sceglie, non si può evitarlo, si subisce e basta.
Quindi credo che il fatto che tu non provi rancore verso di lui è dovuto al fatto che c'eri anche tu quando vi siete spostati e quando lui non ti rendeva felice, quindi non te la puoi prendere del tutto con lui. In secondo luogo sei stata tu a tradirlo e, come dire, a mettere fine alla storia e a renderti conto che era finita, quindi tu già ti sei staccata emotivamente da lui.
Invece probabilmente per lui è stato più difficile accettare e metabolizzare la cosa, proprio perché è stata una doccia fredda.
Poi, quello che ha fatto dopo e che hai scritto qui non è giustificabile e per questo potresti essere ancora arrabbiata, ma è ottimo il fatto che ti sia lasciata tutto alle spalle, evidentemente hai capito che semplicemente non vale la pena sprecare energie preziose.
Spero sia uno spunto di riflessione :)
Tutti hanno il diritto di dire quello che pensano, non c'è bisogno di dirlo :)
Sinceramente? Mi sono straziata per mesi a cercare i miei errori e le mie responsabilità... ne ho individuata una soprattutto, enorme, proprio all'inizio... per la quale non smetterò MAI di rimproverarmi, MAI...ma devo dire che tra le mie responsabilità non c'è quella di non aver tentato tutto. Compreso parlare, dire, evidenziare, proporre aiuti, proporre terapia di coppia, dire che le cose stavano andando male, esporgli il fatto che stavo male. Chiedergli dove sbagliavo io, se c'era qualcosa che potevo migliorare, se doveva dirmi qualcosa di brutto lo avrei ascoltato pur di migliorare le cose.
Mmmmmmnò, non mi sento coresponsabile di certe cose.
E sì, tradire l'ho scelto e fatto io, senza dirglielo, senza dargli possibilità di scelta.
E tuttavia, ancora, se mi rifiuti per mesi e mesi e mesi e ti urlo che non riesco ad andare avanti così, hai tutto il sacrosanto diritto di starci male ed essere arrabbiato e quant'altro, ma non mi puoi dire che non l'avresti mai immaginato...
 

Nausicaa

sfdcef
Minerva, la vendetta è il desiderio di rimettere le cose in pari, perchè è odioso vedere una persona agire contro di te e ripartire daccapo senza alcun problema e senza grattacapi, mentre tu stai li fermo e pestato a sangue da quella persona che fischietta allegra. Semplicemente è un cercare fi mandare nella merda la persona che ti ha fatto del male come lei ha fatto a te, una sostanziale parità delle condizioni che è alquanto giusta. Quando si viene traditi ci si sente degli inutili imbecilli, inermi idioti, stupidi e proni coglioni, in poche parole umiliati, se l'azione subita è troppo grossa e colpisce nel profondo (e non solo nel superficiale) c'è bisogno di questo riequilibrio, mancando quello la persona andrà anche avanti, ma avrà sempre e comunque recondite fobie.
Sarà che questo non riesco a capirlo fino in fondo...
Capisco il sentirsi per un pò idioti a non aver visto certe cose -se per esempio il tradimento andava avanti da tempo- e capisco benissimo la paura e il dolore al pensiero di non essere amati, il dubbio logorante di non essere mai stati amati, di essere stati ingannati, ma se uno/a ti tradisce, lui/lei è stronza, io rimango quella di prima, non mi toglie nulla, la mia dignità e il mio orgoglio non si fondano su altre persone ma su me stessa...
 

Daniele

Utente orsacchiottiforme
Nausicaa, quando una persona ate cara ti pesta, non te lo saresti mai immaginato, neppure se la persona in questione ne aveva le avvisaglie, il metodo che si considera reale è la separazione senza passare dal via, quella poteva immaginarsela, ma non quello che tu hai fatto, facendolo nel peggiore dei modi possibile, uno sfregio.
Conte, la mia vendetta è un sistema di uguaglianza puro, la mia ex è quasi riuscita a farmi uccidere, secondo me lei dovrebbe provare ad accoltellarsi e vedere come ci si sente prima e dopo...è qualcosa di terribile quando il tuo istinto di autoconservazione va contro l'animo che dice che se la tua vita è andata sempre così, tanto vale farsi fuori. E tutt'ora lo penso, tutt'ora penso che sia un peccato terribile che non ci sia riuscito, ma ora non ho più la capacità di frantumare il mio animo in mille pezzi per provarci, solo una azione di questo mondo contro un certo Renato R. mi farebbe dire che in fondo, un minimo di giustizia esiste, del resto son convinto che rubare, ucccidere e fare violenza alla gente siano la norma dell'essere umano.
 

Daniele

Utente orsacchiottiforme
ma se uno/a ti tradisce, lui/lei è stronza, io rimango quella di prima, non mi toglie nulla, la mia dignità e il mio orgoglio non si fondano su altre persone ma su me stessa...
Sbagliato, la prima volta la penserai così...la seconda volta o la terza ti verrà il dubbio, quel piccolo tarlo mentale che ti dice insinuandosi nella tua mente "è successo perchè vali poco, eri convinto di essere una bella persona, una persona capace, non sei altro che una merda, guarda due volte...vorrà dire pur qualcosa...!" e l'opzione da prendere quando la prima volta lo superi esattamente come hai scritto esattamente tu (la prima volta pensai esattamente quelle cose li, sai?), è il distruggersi completamente, in fondo non si è nessuno.
 

Nausicaa

sfdcef
Nausicaa, quando una persona ate cara ti pesta, non te lo saresti mai immaginato, neppure se la persona in questione ne aveva le avvisaglie, il metodo che si considera reale è la separazione senza passare dal via, quella poteva immaginarsela, ma non quello che tu hai fatto, facendolo nel peggiore dei modi possibile, uno sfregio.
Conte, la mia vendetta è un sistema di uguaglianza puro, la mia ex è quasi riuscita a farmi uccidere, secondo me lei dovrebbe provare ad accoltellarsi e vedere come ci si sente prima e dopo...è qualcosa di terribile quando il tuo istinto di autoconservazione va contro l'animo che dice che se la tua vita è andata sempre così, tanto vale farsi fuori. E tutt'ora lo penso, tutt'ora penso che sia un peccato terribile che non ci sia riuscito, ma ora non ho più la capacità di frantumare il mio animo in mille pezzi per provarci, solo una azione di questo mondo contro un certo Renato R. mi farebbe dire che in fondo, un minimo di giustizia esiste, del resto son convinto che rubare, ucccidere e fare violenza alla gente siano la norma dell'essere umano.
Non giustifico quello che ho fatto. Daniele, credo di averlo riconosciuto... non lo rifarei, vorrei non averlo fatto, vorrei essere riuscita a tirarmene fuori ben prima. Ma quando mi guardo indietro, a come stavo, alla mia prostrazione, so che non ci sarei riuscita. Purtroppo...

Ma no, un certo odio non lo concepisco. Non concepisco il tuo, o meglio, lo concepisco come uno sfogo "facile" a problemi ben più profondi, a sofferenze di anni e causate da molte più cose che da una che tradisce, una squinzietta che è stata così stronza.
Non sono l'unica a pensare che il tuo odio verso di lei sia un modo per esprimere rabbia verso tutte le tue sofferenze, e qualche volta l'hai quasi ammesso. E non riesco a concepire il suicidio come conseguenza di una azione che ha solo dimostrato che lei è stronza.
 

Nausicaa

sfdcef
Sbagliato, la prima volta la penserai così...la seconda volta o la terza ti verrà il dubbio, quel piccolo tarlo mentale che ti dice insinuandosi nella tua mente "è successo perchè vali poco, eri convinto di essere una bella persona, una persona capace, non sei altro che una merda, guarda due volte...vorrà dire pur qualcosa...!" e l'opzione da prendere quando la prima volta lo superi esattamente come hai scritto esattamente tu (la prima volta pensai esattamente quelle cose li, sai?), è il distruggersi completamente, in fondo non si è nessuno.
Ma tu sei anche convinto che l'umanità faccia schifo, che sia "normale" l'egoismo, la superficialità, la cattiveria... sei convinto, dici, di essere uno dei pochi giusti esistenti al mondo... ergo dovresti essere convinto che statisticamente sia normale incontrare molte molte stronze... lasciando intatta la visione di te....

Non voglio tirare in mezzo la tua ragazza adesso, ma immagina di incontrare una delicata fanciulla, che in un mesetto o giù di lì ti seduce con la sua dolcezza, la sua gentilezza, il suo spirito ingenuo e candido... e poi vieni a scoprire che è una cacciatrice di teste e che si è fatta mezzo mondo... lei ti ha ingannato apposta per farsi l'uomo per bene, non potevi farci nulla, hai incontrato una pazza scatenata... TU, TU rimarresti l'uomo che sei, onesto, etc etc... no?
 

Daniele

Utente orsacchiottiforme
nausicaa, io non avrei odiato quella ragazza, se non fosse l'unica persona depositaria di alcune mie confessioni su quello che ho vissuto nella mia vita. lei mi ha visto raccontarle alcuni capitoli della mia vita e come li avevo vissuti io, i miei terrori e le mie umiliazioni interiori, le avevo detto che volevo essere sincero con lei e che avrei capito se un futuro la nostra storia fosse finita, ma che non sporcasse questo, quello non lo volevo e lo sapeva. Lei ha usato tutto quello che conosceva di quello che avevo detto per farmi del male, e come ben sai, certe cose interiori sono molto più dolorose di un pestaggio alla americana. Essere stronzi è tradire, infierire su una persona è semplicemente diabolico.
 

chiccavs

Utente di lunga data
Minerva, la vendetta è il desiderio di rimettere le cose in pari, perchè è odioso vedere una persona agire contro di te e ripartire daccapo senza alcun problema e senza grattacapi, mentre tu stai li fermo e pestato a sangue da quella persona che fischietta allegra. Semplicemente è un cercare fi mandare nella merda la persona che ti ha fatto del male come lei ha fatto a te, una sostanziale parità delle condizioni che è alquanto giusta. Quando si viene traditi ci si sente degli inutili imbecilli, inermi idioti, stupidi e proni coglioni, in poche parole umiliati, se l'azione subita è troppo grossa e colpisce nel profondo (e non solo nel superficiale) c'è bisogno di questo riequilibrio, mancando quello la persona andrà anche avanti, ma avrà sempre e comunque recondite fobie.

Scusa Daniele ma stavolta non condivido, anche io sono stata tradita e si la voglia di vendetta ti sfiora ti prende sul subito, ma poi ci ragioni e forse ha ragione chi dice che sono energie sprecate, tanto anche se sull'immediato ti vendichi..tipo rendo pan per focaccia, poi cosa ti rimane ...sempre la rabbia di essere cornuto/a in 2, l'indifferenza forse e' quello che piu' paga x 2 motivi:1 che te non sprechi energie per chi non se le merita e 2 che forse ferisce di piu' la freddezza che la rabbia..e bada io ho scoperto che sono vendicativa ..ma nel lungo termine..ossia aspetto tanto nella vita un'occasione di riscatto capita sempre...sempre.."aspetta il tuo nemico sulla sponda e aspetta ...vedrai il suo cadavere" hi hi hi hi..., scherzo, comunque meglio concentrare le attenzioni su di noi che su uno/a stronza che nn ti ama e non pensa un attimo a come e quanto ti fara' male.
Salutoni ;)
 

Daniele

Utente orsacchiottiforme
TU, TU rimarresti l'uomo che sei, onesto, etc etc... no?
No Nausicaa, perchè io ero ingenuamente candido nonostante mi avessero amazzato mio padre, non credevo che l'essere umano fosse così viscido e cattivo, adesso ho risolto, sono tutti così, quindi nessuno mai più conoscerà Daniele per quello che è, la corazza rimarrà indenne su di me fino alla fine dei miei giorni, in fondo posso lottare per anni ed anni.
nausicaa, il perdono serve più a chi lo concede che chi lo riceve, è una finzione per se stessi, una pura illusione, ma io non sono più capace di illudermi comee ho fatto in passato, non perdono, ricordo e soffro ogni volta che ricordo qualcosa di brutto, per come sono i, come la volta che l'ho vissuta la prima volta.
 

Daniele

Utente orsacchiottiforme
Chccavs, io non sono cornuto, quello non mi frega per nulla, io sono una persona raggirata, sono stato imbrogliato, sbeffeggiato, preso per il culo, le corna vanno via in fretta, è il resto che rimane, la mancanza di rispetto.
 

Nausicaa

sfdcef
nausicaa, io non avrei odiato quella ragazza, se non fosse l'unica persona depositaria di alcune mie confessioni su quello che ho vissuto nella mia vita. lei mi ha visto raccontarle alcuni capitoli della mia vita e come li avevo vissuti io, i miei terrori e le mie umiliazioni interiori, le avevo detto che volevo essere sincero con lei e che avrei capito se un futuro la nostra storia fosse finita, ma che non sporcasse questo, quello non lo volevo e lo sapeva. Lei ha usato tutto quello che conosceva di quello che avevo detto per farmi del male, e come ben sai, certe cose interiori sono molto più dolorose di un pestaggio alla americana. Essere stronzi è tradire, infierire su una persona è semplicemente diabolico.
E hai ragione a detestarla quella tipa.
Non ti dico di perdonarla, nè di vederla come un esserino angelico.
Dico solo, ora come tante altre volte e tanti altri utenti, che rovinarti la vita perchè ci è passata una stronza... fai un pò te...
 

Nausicaa

sfdcef
No Nausicaa, perchè io ero ingenuamente candido nonostante mi avessero amazzato mio padre, non credevo che l'essere umano fosse così viscido e cattivo, adesso ho risolto, sono tutti così, quindi nessuno mai più conoscerà Daniele per quello che è, la corazza rimarrà indenne su di me fino alla fine dei miei giorni, in fondo posso lottare per anni ed anni.
nausicaa, il perdono serve più a chi lo concede che chi lo riceve, è una finzione per se stessi, una pura illusione, ma io non sono più capace di illudermi comee ho fatto in passato, non perdono, ricordo e soffro ogni volta che ricordo qualcosa di brutto, per come sono i, come la volta che l'ho vissuta la prima volta.
Il mio discorso era: se uno ti inganna e si dimostra stronzo, tu rimani non ci perdi in dignità nè in rispetto, nè in onore... l'altra persone è un verme, e tu rimani con i tuoi valori e con il tuo valore.
A meno che tu non "goda" nel rotolarti nella sofferenza del tradimento perchè più facile da affrontare che altre sofferenze...
 

Nausicaa

sfdcef
Chccavs, io non sono cornuto, quello non mi frega per nulla, io sono una persona raggirata, sono stato imbrogliato, sbeffeggiato, preso per il culo, le corna vanno via in fretta, è il resto che rimane, la mancanza di rispetto.
Daniele... come se tu non sapessi che il mondo è pieno di gente che non rispetta, che raggira, che inganna...
E da quando le corna per te vanno via in fretta? :)
 
Stato
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