Io stessa non sono capace di compiacere un amico, se vedo che sbaglia e rischia di scadere ai miei occhi.
Non ne sono capace con i miei conoscenti, figuriamoci con un amico.
Inutile dire che ho perso alcuni "amici" così, ma di questo sono solo contenta. Perché nella vita bisogna avere le palle di assumersi le proprie responsabilità sempre, di guardarsi dentro e cercare di migliorarsi. Non fa bene cercare di autoassolversi sempre, trovare giustificazioni ridicole. Non fa "crescere".
ari
Aristocat, tocchi un tasto per me molto dolente.
Io in questi mesi sto soffrendo tanto, per amore, per lavoro,
per le amicizie.
E sto pensando tanto.
E sai qual è stata la mia decisione?
Chiudere.
Ma chiudere definitivamente con tutto e tutti: sono morto.
Non mi importerà più di nessuno qui, perchè lascio tutto e me ne vado sopra, non voltandomi indietro tranne che per mia madre e mia nonna.
Voglio iniziare da zero, assaporare gente nuova e spero migliore.
Io non voglio trovare giustificazioni ridicole a mio riguardo.
Ma mi do una grave colpa: sono sempre stata una persona buona e disponibile, ho dato talmente tanto che alla fine forse mi aspettavo di ottenere qualcosa, ma non di materiale, di rispetto. Ma intorno a me ho trovato sempre chi puntava all'opportunità. Nelle amicizie.
Ho dato tutto il mio cuore. Nell'amore.
Ho dato quello che non dovevo dare. Nel lavoro, per grazia e carriera altrui.
Chiudo, senza rimpianti, se non per quello di non essere stato cinico e, come invece qualcun altro fa, per non avere mai avuto "
più di una sim al cellulare con cui imbastire doppiogiochi".
Non mi autoassolvo, mi accuso di avere creduto alla falsità di tantissime persone.
Vabbè, potrà venire solo di meglio.