Sai, Stellina, mi hai fatto venire in mente me stessa alle prese con la scoperta del mondo delle chat 8 anni fa (tieni conto che io ho 46 anni, quindi non sono una nativa digitale). Sapessi quanti corteggiatori virtuali ho avuto, che su messenger facevano fuoco e fiamme e poi al momento di vedersi per davvero si ritrasformavano in zucche!
Con alcuni i rapporti virtuali sono andati avanti per un paio d'anni, eh, ore e ore a parlare, raccontarsi tutto, condividere episodi del quotidiano, esperienze, sogni e desideri... e mai che a uno venisse in mente (a parte che a me) di andare al cinema, o che so io.
Non me ne capacitavo! Non mi capacito nemmeno ora che esista gente tanto dissociata da riuscire a vedere gli altri solo come una mera gratificazione narcisistica o poco più, e non voglio sicuramente insinuare che questo sia il caso del tuo U. (dico bene?).
Quello che sto cercando di dirti è che faresti bene a non scivolare nel trip della sega mentale a nastro.
Se hai dei dubbi sul reale significato delle azioni di quest'uomo, è perchè evidentemente ti aspetteresti che ne seguissero atti che invece mancano. In questi casi, si tende a voler 'difendere' un'immagine lusinghiera della persona che abbiamo davanti anche per difenderci dalla ferita che si genererebbe in noi davanti alla scoperta di non essere effettivamente così importanti come vorremmo.
Se ritieni che ci siano gli spazi, confrontati serenamente con lui su ciò che ti preoccupa, ma tieniti pronta al peggio. Beh, tenersi pronti al peggio è una buona arma in ogni caso :mexican: