Il pianto di un uomo.

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Escluso
Prendendo spunto da un thread, mi è venuto in mente una mia situazione.
Dalla notizia di tradimento, non subito, ma se ricordo bene, la sera o l'indomani cominciai ad avere di questi problemi, cioè ricorrente piangevo, di un pianto si liberatorio, ma era anche un pianto che mi uccideva, mi uccideva perchè oltre a liberarmi mi faceva sentire ancora più vulnerabile, mi faceva sentire ancora peggio perchè essendo uomo mi sentivo sminuire, e visto lo stato di un tradito in quelle circostanze, è stato ancora peggio.
Dopo credo circa un mese, alcune volte ricercavo quei pianti, li cercavo perchè capivo che in parte mi liberavo da quello che in quei momenti erano i miei pensieri, ad un certo punto capì che, non avrei versato più lacrime, ed a tutt'ora :) la situazione è questa.
A chi è successa la stessa cosa? e secondo voi perchè ho chiuso le lacrime?
 

Konrad

Utente di lunga data
Si piange perché il dolore ci lacera dentro... ed a volte si smette di piangere non perchè il dolore ha smesso di lacerarci ma perchè è andato anche oltre, oltre le lacrime.
Come mi pare di aver scritto altrove... dormo come un bambino: ogni due ore mi sveglio piangendo. E mi sento vulnerabile e sono lacrime e momenti che non vorrei vedesse nessuno, se non chi tiene a me davvero. Cosa difficile visto che lei è sparita con l'amante (no, scusa... nuovo ragazzo) e gli amici veri, quelli con la A maiuscola, li ho sparsi per tutta Italia ma non qui a Roma.
E ti dirò... qualche giorno fa sono entrato in un bar, dopo giorni di sigarette ed alcol mi serviva un caffè e non avevo la forza di farlo in casa. In quel bar mi ci vedevano spesso, ci andavo a prendere la colazione per lei perchè le piacevano le trecce che fanno lì (bar con laboratorio di pasticceria). E c'è una giovane barista, sempre sorridente. Appena mi ha visto il suo viso è cambiato, si è preoccupata. E mi ha chiesto se stessi bene. E dai suoi occhi ho visto che non era una domanda tanto per. Ok, non mi conosce, non sa un cazzo di me... ma ha scorto qualcosa nel mio sguardo, se ne è accorta e non è rimasta indifferente.
Ho fatto finta di inciampare ed ho tirato una ginocchiata su uno spigolo per trattenere le lacrime, stavo per scoppiare a piangere di nuovo... ma se il suo sguardo poteva meritare di vedere la mia vulnerabilità... tutti gli altri nel bar no.
 

Sbriciolata

Escluso
Prendendo spunto da un thread, mi è venuto in mente una mia situazione.
Dalla notizia di tradimento, non subito, ma se ricordo bene, la sera o l'indomani cominciai ad avere di questi problemi, cioè ricorrente piangevo, di un pianto si liberatorio, ma era anche un pianto che mi uccideva, mi uccideva perchè oltre a liberarmi mi faceva sentire ancora più vulnerabile, mi faceva sentire ancora peggio perchè essendo uomo mi sentivo sminuire, e visto lo stato di un tradito in quelle circostanze, è stato ancora peggio.
Dopo credo circa un mese, alcune volte ricercavo quei pianti, li cercavo perchè capivo che in parte mi liberavo da quello che in quei momenti erano i miei pensieri, ad un certo punto capì che, non avrei versato più lacrime, ed a tutt'ora :) la situazione è questa.
A chi è successa la stessa cosa? e secondo voi perchè ho chiuso le lacrime?
Temo già le conseguenze di questo 3d. Lo dico subito... così poi su certe cose ci ridiamo assieme.
Anche io ho avuto esplosioni di lacrime incontrollabili dopo 2-3 giorni, per qualche tempo. Poi ho smesso... perchè ho incanalato quello che mi faceva esplodere credo, poi io mi arrabbiavo tantissimo nel vedermi ridotta così, il fatto di ritrovarmi il giorno dopo con la gola infiammata il naso chiuso e gli occhi gonfi... mi faceva arrabbiare. Poi mi succedeva ovunque, corse in bagno quando ero in ufficio, scappare in cantina quando ero a casa. Dopo per un po' ho urlato, molto liberatorio. Qualcosa bisogna buttarlo fuori... altrimenti scoppi. Poi il dolore deve cominciare a calare, prima o poi, oppure ci si deve assuefare, altrimenti non hai controllo su di te, non si può vivere in balìa di un'emozione... la vita va avanti, no?
 

Simy

WWF
Temo già le conseguenze di questo 3d. Lo dico subito... così poi su certe cose ci ridiamo assieme.
Anche io ho avuto esplosioni di lacrime incontrollabili dopo 2-3 giorni, per qualche tempo. Poi ho smesso... perchè ho incanalato quello che mi faceva esplodere credo, poi io mi arrabbiavo tantissimo nel vedermi ridotta così, il fatto di ritrovarmi il giorno dopo con la gola infiammata il naso chiuso e gli occhi gonfi... mi faceva arrabbiare. Poi mi succedeva ovunque, corse in bagno quando ero in ufficio, scappare in cantina quando ero a casa. Dopo per un po' ho urlato, molto liberatorio. Qualcosa bisogna buttarlo fuori... altrimenti scoppi. Poi il dolore deve cominciare a calare, prima o poi, oppure ci si deve assuefare, altrimenti non hai controllo su di te, non si può vivere in balìa di un'emozione... la vita va avanti, no?
concordo! è successo anche a me.....
:up:
 

Andy

Utente di lunga data
Si piange perché il dolore ci lacera dentro... ed a volte si smette di piangere non perchè il dolore ha smesso di lacerarci ma perchè è andato anche oltre, oltre le lacrime.
Come mi pare di aver scritto altrove... dormo come un bambino: ogni due ore mi sveglio piangendo. E mi sento vulnerabile e sono lacrime e momenti che non vorrei vedesse nessuno, se non chi tiene a me davvero. Cosa difficile visto che lei è sparita con l'amante (no, scusa... nuovo ragazzo) e gli amici veri, quelli con la A maiuscola, li ho sparsi per tutta Italia ma non qui a Roma.
E ti dirò... qualche giorno fa sono entrato in un bar, dopo giorni di sigarette ed alcol mi serviva un caffè e non avevo la forza di farlo in casa. In quel bar mi ci vedevano spesso, ci andavo a prendere la colazione per lei perchè le piacevano le trecce che fanno lì (bar con laboratorio di pasticceria). E c'è una giovane barista, sempre sorridente. Appena mi ha visto il suo viso è cambiato, si è preoccupata. E mi ha chiesto se stessi bene. E dai suoi occhi ho visto che non era una domanda tanto per. Ok, non mi conosce, non sa un cazzo di me... ma ha scorto qualcosa nel mio sguardo, se ne è accorta e non è rimasta indifferente.
Ho fatto finta di inciampare ed ho tirato una ginocchiata su uno spigolo per trattenere le lacrime, stavo per scoppiare a piangere di nuovo... ma se il suo sguardo poteva meritare di vedere la mia vulnerabilità... tutti gli altri nel bar no.
Succede anche a me. Nei miei occhi io stesso vedo tristezza allo specchio.
Ed è impossibile da cancellare anche quando stai in mezzo alla gente.
E pensare che prima non ero così.
Una volta mi dissero che quando sorridevo portavo serenità.
Sì, ma a chi? A me?
 

Konrad

Utente di lunga data
Succede anche a me. Nei miei occhi io stesso vedo tristezza allo specchio.
Ed è impossibile da cancellare anche quando stai in mezzo alla gente.
E pensare che prima non ero così.
Una volta mi dissero che quando sorridevo portavo serenità.
Sì, ma a chi? A me?
La sentivi, ecco perchè potevi portarla.
E spero che tornerai a sentirla un giorno. Ho conosciuto gente che è uscita con le ossa rotte al punto da non provare più nulla oppure al punto di cambiare completamente, passare ad essere i peggiori bastardi e le peggiori zoccole.
 
Lothar aiutami...
Adesso qui dentro si mettono a ridere le donne...grazie al nostro operato...

Ma ecco che si mettono a piangere gli uomini eh?

Ma porco can...
Nonostante cerchiamo di girarla in mille modi...

Sempre lacrime tra i piedi....

Ma porc....

Ohi Anch'io piango...
Non me la dai...

Piango eh?:mrgreen::mrgreen::mrgreen:
 

stellina

Utente di lunga data
ho pianto tanto anch'io...ma tanto e la cosa che mi infastidiva di più era che bastava vedere una coppia tutta felice che mi commuovevo ... ho ricacciato dentro tante di quelle lacrime che ad un certo punto ho smesso di piangere...basta lacrime finite! e ho iniziato a sorridere e ridere...ecco quando sono giù sorrido di più, faccio una battuta...io voglio ridere in questa vita!
 

Ultimo

Escluso
Lothar aiutami...
Adesso qui dentro si mettono a ridere le donne...grazie al nostro operato...

Ma ecco che si mettono a piangere gli uomini eh?

Ma porco can...
Nonostante cerchiamo di girarla in mille modi...

Sempre lacrime tra i piedi....

Ma porc....

Ohi Anch'io piango...
Non me la dai...

Piango eh?:mrgreen::mrgreen::mrgreen:

Sai conte..... hai chiamato in causa qualcuno che, deve leggere queste dichiarazioni. Le deve leggere non solo Lothar, ma tutti i traditori, tutti coloro che oltre loro non vedono nulla, e chi tra loro vede qualcosa, vede soltanto l'animale femmina! ma dietro questa femmina , probabilmente si nasconde una donna, una donna che dietro se porterà quelle lacrime sopra scritte, ed il suo infinito dolore, ( e ciò vale anche al contrario, perchè le lacrime non sono una prerogativa dell'uomo, come le corna non sono una prerogativa della donna) il suo infinito dolore a chi egli doveva rendere conto. cioè colui/colei a cui ha fatto un torto. Ma conte tu mi insegni che, ci sono mille personaggi nella vita, ci sono mille maschere nella vita, c'è chi ne indossa una no ? c'è chi invece ha soltanto la sua come maschera, ed io mi sento privileggiato di indossare la maschera mia e poi quella del cornuto. Perchè mi faccio fiero di questa maschera, è una conferma alla mia vera faccia. E se non si fosse capito quello che intendo, voglio dire semplicemente che, ci sono uomini ed uomini, c'è chi ha il coraggio di assumersi l'onore della vita fatta in simbiosi con il suo essere, e ci sono uomini che oltre indossare una maschera altro non sanno fare.

Tu conte ne hai una, come me come Lothar, ma almeno hai il coraggio di mostrarla, mentre altri e sapeti a chi mi riferisco no? si nascondono! e chi tra questi verserà lacrime saranno soltanto delle lacrime mascherate, perchè non potranno dire è capitato, è stato un errore, NO la loro vita è consapevolezza di quello che adesso sono.
 
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Sbriciolata

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J

JON

Guest
Sai conte..... hai chiamato in causa qualcuno che, deve leggere queste dichiarazioni. Le deve leggere non solo Lothar, ma tutti i traditori, tutti coloro che oltre loro non vedono nulla, e chi tra loro vede qualcosa, vede soltanto l'animale femmina! ma dietro questa femmina , probabilmente si nasconde una donna, una donna che dietro se porterà quelle lacrime sopra scritte, ed il suo infinito dolore, ( e ciò vale anche al contrario, perchè le lacrime non sono una prerogativa dell'uomo, come le corna non sono una prerogativa della donna) il suo infinito dolore a chi egli doveva rendere conto. cioè colui/colei a cui ha fatto un torto. Ma conte tu mi insegni che, ci sono mille personaggi nella vita, ci sono mille maschere nella vita, c'è chi ne indossa una no ? c'è chi invece ha soltanto la sua come maschera, ed io mi sento privileggiato di indossare la maschera mia e poi quella del cornuto. Perchè mi faccio fiero di questa maschera, è una conferma alla mia vera faccia. E se non si fosse capito quello che intendo, voglio dire semplicemente che, ci sono uomini ed uomini, c'è chi ha il coraggio di assumersi l'onore della vita fatta in simbiosi con il suo essere, e ci sono uomini che oltre indossare una maschera altro non sanno fare.

Tu conte ne hai una, come me come Lothar, ma almeno hai il coraggio di mostrarla, mentre altri e sapeti a chi mi riferisco no? si nascondono! e chi tra questi verserà lacrime saranno soltanto delle lacrime mascherate, perchè non potranno dire è capitato, è stato un errore, NO la loro vita è consapevolezza di quello che adesso sono.
E' il concetto di cornuto che non comprendo. Cos'è la maschera del cornuto?

Onore della vita in simbiosi con il proprio essere? Cioè, essere se stessi e sentirsi in pace con se stessi accettandosi per quello che si è?
 

Andy

Utente di lunga data
Essere cornuti non significa avere una maschera per me.

Non è uno stato oggettivo. Chiunque può esserlo, molti nemmeno lo sanno, molti magari che postano qui e sono convinti che tutto vada bene.

Magari anche chi tradisce lo è.

Oppure no.

Per me resta un insulto alla dignità, una mancanza di rispetto verso coloro che ci vogliono bene.

Perchè se si decide di stare con una persona, lo si fa esercitando il libero arbitrio, accettando di condividere dei momenti con un'altra persona, che comunque accetta la nostra presenza nella sua vita. Non si decide mai da soli di stare con un'altra persona. Bisogna essere accettati dall'altra. Senza maschere. Si chiama volersi bene.

Le corna in questo senso sono una mancanza di rispetto, appunto, verso coloro che invece ci dovrebbero volere bene.

E non vi è peggior male.

Io manco di rispetto a chi mi aggredisce. Non a chi mi ama.
 
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Konrad

Utente di lunga data
Non ci sono maschere se stai piangendo. E se soffri e ti trattieni la maschera non è quella del "cornuto", è semplicemente quella che ti protegge dal mostrare ai passanti la tua vulnerabilità.
Le vere maschere sono di chi tradisce e non sente rimorso né colpa. Sono le maschere indossate da chi crede di guardarsi allo specchio serenamente ma che se avesse il coraggio di togliere la maschera e guardarsi dentro non resisterebbe un solo istante.
 

Andy

Utente di lunga data
Non ci sono maschere se stai piangendo. E se soffri e ti trattieni la maschera non è quella del "cornuto", è semplicemente quella che ti protegge dal mostrare ai passanti la tua vulnerabilità.
Le vere maschere sono di chi tradisce e non sente rimorso né colpa. Sono le maschere indossate da chi crede di guardarsi allo specchio serenamente ma che se avesse il coraggio di togliere la maschera e guardarsi dentro non resisterebbe un solo istante.
Quoto.
Quando poi si avvicina la fine o c'è una grave malattia, a volte quelle maschere si sciolgono come neve al sole e si prega che le persone che ci amano davvero (ora si che sono importanti) stiano lì al nostro fianco a stringerci la mano.
E si prega Dio.

Quando va tutto bene questo non accade.

Come dire: sono giovane, la morte non è cosa per me...
 
N

Non Registrato

Guest
[video=youtube;hKThOwJVM9I]http://www.youtube.com/watch?v=hKThOwJVM9I&feature=related[/video]


:)
 

Sbriciolata

Escluso
Quoto.
Quando poi si avvicina la fine o c'è una grave malattia, a volte quelle maschere si sciolgono come neve al sole e si prega che le persone che ci amano davvero (ora si che sono importanti) stiano lì al nostro fianco a stringerci la mano.
E si prega Dio.

Quando va tutto bene questo non accade.

Come dire: sono giovane, la morte non è cosa per me...
Beh, ma da quando mondo è mondo, le maschere sono servite appunto ad esorcizzare la paura della malattia, della vecchiaia, della morte. Il carnevale è questo, in origine. Io credo che queste paure siano ben conosciute da alcuni traditori, tanto ben conosciute che fuggono ogni qualvolta si fa presente che il fuggire da quanto è inevitabile non lo ritarda neppure di un secondo. E' come ubriacarsi, per non pensare ad un problema... poi la sbornia passa ed il problema è ancora lì, e magari ne abbiamo creato un altro nel frattempo, ma ci si convince che non è vero, che è solo evasione. Oppure la sbornia passa e ci si ritrova da soli perchè chi ci era vicino se n'è andato, stanco e deluso. Allora ci si ubriaca ancora, per non pensarci... oppure la sbronza passa tutta in una volta e si rimane lì, a bocca aperta, chiedendo cosa è successo, come sia stato possibile che per un'innocente periodo di incoscienza si sia perso tutto.
Ho visto anche questo, proprio qui. Poi c'è chi decide di rimanere sobrio, di non lasciarsi andare al baccanale. Ma il Decamerone, I Vitelloni di Fellini sono esempi di quanto la parte irrazionale che è in noi possa cambiare radicalmente la lista delle priorità, fino a far rinnegare completamente quelle che erano le proprie convinzioni, la propria realtà, fino a diventare disperazione perchè si è rinunciato a sperare in ciò in cui si credeva. A quel punto è difficile togliersi la maschera da soli, è troppo grande la presa di coscienza che bisogna fare. La maschera di cui parlava Claudio è una cosa... se cade, tanto meglio. Quando cadono altre maschere invece... quello che si vede è molto triste.
 
Mah io ho pianto come una fontana vedendo con mia figlia il cartone di Cattivissimo me!

Poi uscito dal cinema mi sono subito ripigliato.

Ho pianto due notti appoggiato sullo scola piatti ascoltando Mahler...quando ho compreso che la storia con mia moglie era finita.

Ma purtroppo sono così e morirò così...

[video=youtube;njIuc8UEt3c]http://www.youtube.com/watch?v=njIuc8UEt3c[/video]
 

stellina

Utente di lunga data
Non ci sono maschere se stai piangendo. E se soffri e ti trattieni la maschera non è quella del "cornuto", è semplicemente quella che ti protegge dal mostrare ai passanti la tua vulnerabilità.
Le vere maschere sono di chi tradisce e non sente rimorso né colpa. Sono le maschere indossate da chi crede di guardarsi allo specchio serenamente ma che se avesse il coraggio di togliere la maschera e guardarsi dentro non resisterebbe un solo istante.
mi sono guardata per anni serena allo specchio, poi un giorno vidi altro...una donna che non mi piaceva e capii che così non andava bene... non avevo tradito il marito...avevo tradito me stessa! di lì a poco capii che mio marito aveva un'altra...quindi forse le vere maschere sono di chi tradisce ma mica solo il coniuge il peggior tradimento è tradire se stessi raccontandosi che va tutto bene...non so se mi sono spiegata bene...
 

Sbriciolata

Escluso
mi sono guardata per anni serena allo specchio, poi un giorno vidi altro...una donna che non mi piaceva e capii che così non andava bene... non avevo tradito il marito...avevo tradito me stessa! di lì a poco capii che mio marito aveva un'altra...quindi forse le vere maschere sono di chi tradisce ma mica solo il coniuge il peggior tradimento è tradire se stessi raccontandosi che va tutto bene...non so se mi sono spiegata bene...
Ti sei spiegata benissimo... le maschere le mettiamo per noi stessi, poi magari le teniamo su anche per gli altri, ma è a noi stessi che la stiamo raccontando... qualunque cosa sia che ci stiamo raccontando.
 
Stato
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