Come dice Nausicaa a volte il traditore non sa cosa dire, specie se i sensi di colpa vengono acuiti da nostri comportamenti che possono sembrare una silenziosa (o urlata) accusa.
Ed è un po' un circolo vizioso.
Lui/lei non parla perchè si sente in colpa, noi lo/la sentiamo distante e ci facciamo chissà quali paranoie aggiuntive con il risultato di allontanarci a nostra volta e lentamente, per la mancanza di un dialogo (dialogo, non urla vs. scuse), le distanze aumentano ancora. Sì, nel ricostruire i fatti contano più delle parole ma qualche parola serve. Prima che sia troppo tardi, prima che chi è stato tradito inizi a vedere segnali negativi in fatti innocenti.
Però...
Dialogo o no, sensi di colpa o no... non credo esista un "Sì, tradiscimi a tua volta, è giusto così" da parte del traditore pentito e che vuole ricostruire.
Primo perchè se vivi quei sensi di colpa dovresti preoccuparti seriamente che non li viva anche chi ami (facile tradire per ripicca dopo essere stati traditi ma se conosci l'altra persona e sai che non è nelle sue corde dovresti anche sapere che poi si farà mille paranoie e mille sensi di colpa). Se pensi invece che facendoti tradire tutto vada a posto allora forse vuoi solo scaricarti la coscienza condividendo la colpa.
Secondo perchè se vuoi ricostruire davvero significa che ci tieni all'altra persona e se hai un briciolo di maturità sai anche che un rapporto di coppia non è un tenere i punti. Non è pareggiando il conto dei tradimenti che si va avanti. Si va avanti capendo perchè è successo ma soprattutto si va avanti perchè lo si vuole in due.