A nudo

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The Cheater

Utente di lunga data
un po' si. in che mondo viviamo se esistono persone che pensano che non ce la si può fare a crescere un figlio non proprio? Triste. davvero triste.
con tutto il rispetto per cheater, intendiamoci.
adottare o crescere un figlio non proprio non denota coraggio. il non farlo denota il contrario però.
Mai detto "non ce la posso fare"

È molto più semplice il mio concetto:
Mi pesa già quello che sto facendo, con la ricerca di gravidanza INDOTTA...figurati una adozione...

Non voglio un figlio a tutti i costi...volevo solo vivere un matrimonio come gli altri e svegliarmi una mattina con mia moglie che mi diceva "sono incinta", lasciandomi sorpreso, incredulo, spiazzato ma felice...
...esattamente come accadde nel novembre 2010...
...poi andò male, e io sono cambiato...

Non ho voglia di lottare per un figlio, non più...volevo fosse la cosa più naturale del mondo, che accadesse senza che me ne rendessi conto quando meno me lo aspettavo...
 

The Cheater

Utente di lunga data
Da quel che racconti le difficoltà sono tue o di entrambi e non è paragonabile farsi una sega (o avere cura si sè evitando cose che a tutti fanno male come fumo e alcool) a iniezioni giornaliere di ormoni.
Se per lei è un dolore per la mancanza della maternità dovresti ammettere che anche per te è una cosa che mina l'immagine di te stesso.
Sono esperienze che aiutano a capire meglio se stessi e la coppia.
Parlane con lei.
Sarà esausta.
Siamo entrambi esausti...sopratutto di parlarne...

Io ormai ho la nausea...scrivere mi viene più semplice...

Non è il dialogo che ci manca, ne parliamo da anni in tutte le salse...
 

@lex

Escluso
Mai detto "non ce la posso fare"

È molto più semplice il mio concetto:
Mi pesa già quello che sto facendo, con la ricerca di gravidanza INDOTTA...figurati una adozione...

Non voglio un figlio a tutti i costi...volevo solo vivere un matrimonio come gli altri e svegliarmi una mattina con mia moglie che mi diceva "sono incinta", lasciandomi sorpreso, incredulo, spiazzato ma felice...
...esattamente come accadde nel novembre 2010...
...poi andò male, e io sono cambiato...

Non ho voglia di lottare per un figlio, non più...volevo fosse la cosa più naturale del mondo, che accadesse senza che me ne rendessi conto quando meno me lo aspettavo...
Beh, che dire cheater? Nulla. Rileggi e pensa.
 

Sole

Escluso
Comunque forse è meglio non continuare. per me è un argomento molto intimo e proprio non riesco a comprendere e forse esagero nell'esternare i miei punti di vista.
Cheater ti chiedo scusa.
La mia più cara amica sta tentando la strada dell'adozione. E' stata dura per lei metabolizzare l'idea di non poter generare figli. Ha dovuto elaborare un lutto pesante. Il suo compagno, all'inizio, era contrario all'adozione.

Poi, insieme, hanno cominciato ad informarsi. A documentarsi, a leggere storie di bambini adottati. Nel frattempo hanno cominciato ad accettare il fatto di non avere figli propri. Prima ci hanno provato con dolore, rabbia, senso di ingiustizia. Poi, col passare del tempo, hanno accettato con serenità sempre maggiore, fino ad assorbire completamente il colpo. E solo allora, insieme, hanno deciso di adottare in modo consapevole.

Credo che per abbracciare serenamente l'idea dell'adozione si debba superare quella fase, difficile, di perdita e di dolore che all'inizio una coppia non fertile deve attraversare. L'adozione non può essere un rimpiazzo, ma una valida alternativa scelta in modo attivo, con consapevolezza.

Non mi stupisce che Cheater non prenda nemmeno in considerazione l'idea. E' ancora nel pieno del marasma e la ricerca di un figlio proprio coinvolge intensamente lui e la moglie.
Credo che tante cose possano ancora succedere e, quindi, cambiare. Soprattutto nel rapporto tra lui e la compagna.
 

@lex

Escluso
La mia più cara amica sta tentando la strada dell'adozione. E' stata dura per lei metabolizzare l'idea di non poter generare figli. Ha dovuto elaborare un lutto pesante. Il suo compagno, all'inizio, era contrario all'adozione.

Poi, insieme, hanno cominciato ad informarsi. A documentarsi, a leggere storie di bambini adottati. Nel frattempo hanno cominciato ad accettare il fatto di non avere figli propri. Prima ci hanno provato con dolore, rabbia, senso di ingiustizia. Poi, col passare del tempo, hanno accettato con serenità sempre maggiore, fino ad assorbire completamente il colpo. E solo allora, insieme, hanno deciso di adottare in modo consapevole.

Credo che per abbracciare serenamente l'idea dell'adozione si debba superare quella fase, difficile, di perdita e di dolore che all'inizio una coppia non fertile deve attraversare. L'adozione non può essere un rimpiazzo, ma una valida alternativa scelta in modo attivo, con consapevolezza.

Non mi stupisce che Cheater non prenda nemmeno in considerazione l'idea. E' ancora nel pieno del marasma e la ricerca di un figlio proprio coinvolge intensamente lui e la moglie.
Credo che tante cose possano ancora succedere e, quindi, cambiare. Soprattutto nel rapporto tra lui e la compagna.
Tutto giusto. Forse.
 

Sole67

Utente di lunga data
Esterna tutto il tuo disagio , liberati senza mezzi termini.... Percorso alienante posso comprendere.
Arrivera' un momento in cui dire basta ma, se la lotta puo' continuare, stringi i denti e affrontala.... Sei tosto ma vulnerabile e' umano , tutto cio' che dici e' comprensibile se non altro perche' espresso con chiarezza e appunto a nudo.
 
E

exStermy

Guest
addirittura aborro.
Stermy francamente trovo questa affermazione aberrante
Per me sarebbe aberrante vivere in una situazione psicologica che rifiuto per i motivi gia' espressi....

mica disprezzo gli adottati come categoria sociale...

che famo un caso Simoncelli 2?
 

Sole67

Utente di lunga data
Non mi stupisce che Cheater non prenda nemmeno in considerazione l'idea. E' ancora nel pieno del marasma e la ricerca di un figlio proprio coinvolge intensamente lui e la moglie.
Credo che tante cose possano ancora succedere e, quindi, cambiare. Soprattutto nel rapporto tra lui e la compagna.
Anche perche' l'iter dell' adozione e' altrettanto alienante e psicologicamente devastante. Solitamente percorso da chi ha certezze fondate di non potere avere figli.
 

@lex

Escluso
Per me sarebbe aberrante vivere in una situazione psicologica che rifiuto per i motivi gia' espressi....

mica disprezzo gli adottati come categoria sociale...

che famo un caso Simoncelli 2?
no stermy, non facciamo nessun caso. ma alla fine so cosa può succedere con te e non ho proprio voglia di leggerlo.
facciamo che chiedo scusa pure a te e basta.
 

Sole

Escluso
Anche perche' l'iter dell' adozione e' altrettanto alienante e psicologicamente devastante. Solitamente percorso da chi ha certezze fondate di non potere avere figli.
Mah, ti dirò. La mia amica non mi pare alienata, né devastata. E' un fiore, come sempre. Una persona positiva, solare e consapevole che sa trarre spunto da ogni esperienza, nonostante i momenti di crisi o di stanchezza che sicuramente ci sono.
 

aristocat

Utente iperlogica
Cheater, ho letto.
Rispetto molto la tua scelta di non adottare, non sei l'unico e conosco altre coppie che non se la sono sentita.
Posso raccontarti dei casi (almeno 3, 4) che ho io sotto agli occhi. Tutte coppie "rodate", affiatate, sposate da anni.
Grande complicità consolidata nel tempo. E, senza figli. Né naturali né adottati. "Sì, ci abbiamo provato, ma non arrivavano. Non ci è sembrato il caso di affrontare tutta la trafila per un figlio in provetta, né per l'adozione".

Scelta rispettabilissima. Solo tu e tua moglie potrete capire col tempo cosa è meglio per voi.
In bocca al lupo

ari

PS. Non conosco coppie che hanno adottato, né coppie che hanno vissuto la tua esperienza...
 
Ultima modifica:
H

Hallogoodbye

Guest
Riflessione

Chi non considera possibile l'adozione, non solo cheater, sembra che pensi a un figlio come un'emanazione di sè.
In effetti già quando nasce un figlio o una figlia bisogna fare i conti con il figlio reale che non è il figlio immaginato.
Poi, col tempo, ci si accorge, e se i figli sono due o più, che sono persone diverse da noi e che hanno una loro personalità che si sviluppa grazie alla nostra educazione, ma autonomamente.
Quando sono adulti ci si accorge che solo quel che sono e che l'aspetto viscerale è secondario rispetto alle persone che sono diventate e al tempo condiviso e si capisce che generati da nostre cellule o no non fa differenza.
Certo se invece si continua ad avere aspettative di realizzazione delle nostre aspirazioni è diverso. Poveri figli.
 

@lex

Escluso
Chi non considera possibile l'adozione, non solo cheater, sembra che pensi a un figlio come un'emanazione di sè.
In effetti già quando nasce un figlio o una figlia bisogna fare i conti con il figlio reale che non è il figlio immaginato.
Poi, col tempo, ci si accorge, e se i figli sono due o più, che sono persone diverse da noi e che hanno una loro personalità che si sviluppa grazie alla nostra educazione, ma autonomamente.
Quando sono adulti ci si accorge che solo quel che sono e che l'aspetto viscerale è secondario rispetto alle persone che sono diventate e al tempo condiviso e si capisce che generati da nostre cellule o no non fa differenza.
Certo se invece si continua ad avere aspettative di realizzazione delle nostre aspirazioni è diverso. Poveri figli.
quoto. la prima cosa che pensai quando vidi mia figlia fu "ma che carina". e se non ricordo male mi sorrise pure:)
 
E

exStermy

Guest
Chi non considera possibile l'adozione, non solo cheater, sembra che pensi a un figlio come un'emanazione di sè.
In effetti già quando nasce un figlio o una figlia bisogna fare i conti con il figlio reale che non è il figlio immaginato.
Poi, col tempo, ci si accorge, e se i figli sono due o più, che sono persone diverse da noi e che hanno una loro personalità che si sviluppa grazie alla nostra educazione, ma autonomamente.
Quando sono adulti ci si accorge che solo quel che sono e che l'aspetto viscerale è secondario rispetto alle persone che sono diventate e al tempo condiviso e si capisce che generati da nostre cellule o no non fa differenza.
Certo se invece si continua ad avere aspettative di realizzazione delle nostre aspirazioni è diverso. Poveri figli.
quindi l'ascensore sociale che fino a pochi anni fa funzionava e permetteva al figlio del contadino o dell'operaio di diventare medico, ingegnere o avvocato era per incanalare e riscattare il fallimento dei genitori ed i giovani non erano realizzati?

mo' che se' bloccato invece, nelle famiglie che non hanno chances, so' realizzati i giovani, neh?

la loro inquietudine sara' un pettegolezzo...
 

Chiara Matraini

Senora de la Vanguardia
l'idea del fallire in qualcosa, per persone come me e lei che sempre sono riuscite in tutto, è un ulteriore peso alla storia...si, c'è dell'immaturità in questo probabilmente, ma abbiamo sempre condiviso il nostro modo di essere anche infantile a tratti, che ci ha portato sempre a essere una coppia pienamente assortita e completa...

c'è una parte di me che vorrebbe mollare tutto e tutti...lavoro e città, rifarmi una vita alla ricerca della mia felicità, in ambiti più consoni a me e in contesti più soddisfacenti...ma un'altra parte di me vorrebbe avere ciò che sognava fino a poco più di un anno fa: la mia famiglia, mio figlio e mia moglie, il mio lavoro gratificante, il mio senso di responsabilità e la mia precisione...cose che adesso non ritrovo più...

tra tutto quello che hai esposto mi hanno colpito le frasi che ho evidenziato, e che a mio avviso ti ritraggono veramente:
concretezza e sogno che si mescolano
capacità di costruire, ma anche di guardare all'ideale

io penso che tu e tua moglie siate arrivati a quel passaggio imprescindibile che vi porterà
dall'ideale di coppia che pensavate di essere
alla realtà della coppia che potete essere, con limiti dovuti a voi e indipendenti da voi

ormai ti posso parlare solo da persona che è diventata genitore, per cui con parzialità,
ma se ho capito una cosa da questa mia esperienza è che l'avere figli non dipende da noi,
e non può essere considerato una riuscita o un fallimento personali,
non può essere considerato il tassello per completare l'immagine ideale di coppia riuscita di cui sopra
il figlio non completa proprio nulla, non aiuta ad amarsi di più..... è una vicenda a sè alla quale non ci resta che aderire in base alle capacità di empatia che ci competono

io penso che tua moglie non abbia bisogno di un figlio, ora
ma solo di capire che imporlo a te e a lei non sarebbe una soluzione alla vostra inquietudine

ciononostante, se è quello che desiderate fortemente io vi auguro di poterlo vivere

:)
 
H

Hallogoodbye

Guest
quindi l'ascensore sociale che fino a pochi anni fa funzionava e permetteva al figlio del contadino o dell'operaio di diventare medico, ingegnere o avvocato era per incanalare e riscattare il fallimento dei genitori ed i giovani non erano realizzati?

mo' che se' bloccato invece, nelle famiglie che non hanno chances, so' realizzati i giovani, neh?

la loro inquietudine sara' un pettegolezzo...
Che 'azzo c'entra?
Le aspirazioni e le aspettative sono solo di affermazione economica e sociale?
Profondo.
 
E

exStermy

Guest
Che 'azzo c'entra?
Le aspirazioni e le aspettative sono solo di affermazione economica e sociale?
Profondo.
perche' le tue aspirazioni sono che diventino dei manici nel pulire cessi?

poveri genitori anziche' poveri figli, che hanno i figli che si intestardiscono in lauree del cazzo come per es. scienza della comunicazione....

che fai, li lasci andare dietro alle loro "inclinazioni" fallimentari in partenza per assecondarli?...
 
H

Hallogoodbye

Guest
perche' le tue aspirazioni sono che diventino dei manici nel pulire cessi?

poveri genitori anziche' poveri figli, che hanno i figli che si intestardiscono in lauree del cazzo come per es. scienza della comunicazione....

che fai, li lasci andare dietro alle loro "inclinazioni" fallimentari in partenza per assecondarli?...
Continui nella direzione sbagliata.
 

The Cheater

Utente di lunga data
tra tutto quello che hai esposto mi hanno colpito le frasi che ho evidenziato, e che a mio avviso ti ritraggono veramente:
concretezza e sogno che si mescolano
capacità di costruire, ma anche di guardare all'ideale

io penso che tu e tua moglie siate arrivati a quel passaggio imprescindibile che vi porterà
dall'ideale di coppia che pensavate di essere
alla realtà della coppia che potete essere, con limiti dovuti a voi e indipendenti da voi

ormai ti posso parlare solo da persona che è diventata genitore, per cui con parzialità,
ma se ho capito una cosa da questa mia esperienza è che l'avere figli non dipende da noi,
e non può essere considerato una riuscita o un fallimento personali,
non può essere considerato il tassello per completare l'immagine ideale di coppia riuscita di cui sopra
il figlio non completa proprio nulla, non aiuta ad amarsi di più..... è una vicenda a sè alla quale non ci resta che aderire in base alle capacità di empatia che ci competono

io penso che tua moglie non abbia bisogno di un figlio, ora
ma solo di capire che imporlo a te e a lei non sarebbe una soluzione alla vostra inquietudine

ciononostante, se è quello che desiderate fortemente io vi auguro di poterlo vivere

:)
Lo so matra...è come dici tu...
...ma io un anno fa non mi ponevo tutte queste domande e questi ragionamenti erano aramaico per me...

Io non lo accetto, non più...io ero una persona normale che come chiunque doveva diventare padre e rincoglionire alla vista di questo esserino...

...invece mi sto rincoglionendo senza figli...e non mi va!!!

Non cerco ne soluzioni ne nulla...faró questo ultimo tentativo perché devo e perché so che non comunque vada non me ne pentirò...

Le cose che mi passano per la testa sono assurde, al limite del folle...ero arrivato a pensare di provare a mettere incinta l'americana per rifarmi una vita senza questo stress...

...tendo sempre a essere lucido, ma non sempre ci riesco...
 
Stato
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