Quando sono arrivata qui ero distrutta e perduta. Ero in un mare in tempesta e soffrivo come un cane. E quando ho scritto...da tradita..... il mio dolore è stato preso in giro e piu' di uno ci ha riso sulla mia pena....ora vabbè i tempi sono cambiati....volevo dirvi però, che quando una persona subisce un tradimento, gli cade il mondo addosso. E se cerca in questo forum di rispondere a qualche suo perchè, è anche giusto che qualcuno lo coccoli un po'. Perchè in fondo, se non ci fossero nuovi traditi....questo forum girerebbe sempre sulle stesse persone, e diventerebbe monotono. Quindi se dovvesse capitarne uno nuovo, consolatelo un po', non prendetelo a schiaffi. Perchè il suo viso pieno di lacrime sarebbe troppo sensibile ad altre cattiverie....
Così come a chi cerca empatia, il più delle volte, non interessa se trova compassione piuttosto che comprensione, ed al piagnone non importa se viene accolto con carità o con pietà, allo stesso modo per lo sperduto questuante non dovrebbe far troppa differenza se sperimenta una filantropia posticcia e vera serendipità.
Se così non fosse o il mendico è tutt'altro che sperduto, oppure lo sperduto non è proprio un accattone.
Egli desidera, in altre parole, qualcosa di ben preciso, che, peraltro, si guarda ben dallo specificare, per non indisporre i passanti potenzialmente disposti alla carità, allietandosi se la ottiene ed adirandosi se riceve doni di altra natura.
Nell'altro caso egli è davvero sperduto, ma non desidera nulla, dall'alto della sua sovrabbondanza di considerazioni e, dimanda la strada ai passaggiatori cui si accosta, non specificando la sua meta nè la sua disponibilità di vettura, compiacendosi quando il tono delle indicazioni è mellifluo e mugugnando, altresì, quando questo è ficcante.
Se si accorre già certi di sapere, altro non si cercheranno che conferme, ed allora tanto vale chiedere un parere della propria prestanza ad una meterice, se non si desidera nulla invece, tanto vale non domandare affatto, tanto ogni suggerimento sarebbe indisponente, come anche il più lieve rumore molesto che disturba il riposo quando si ha ancora tanto sonno.
'Quis custodet ipsos custodes?' mormorano alcuni, volutamente ignorando che non vi è alcun ordine prestabilito nè inquadramento gerarchico nelle opinioni e nelle espressioni delle stesse e, se viene percepito, è un ruolo meramente autoimposto, sul modello di "das experiment", che fuoriesce inopinatamente dalla proiezione immaginifica di chi si sente vittima senza mai inglobare nella suddetta visione nessun altro che non sia lui stesso.
La contumeliosità dell'impressione viene dalla sovrabbondanza di deforme impressionabilità di chi ne è oggetto più che dalla povertà di humanitas di chi la esprime.
L'ingenerosità di certe considerazioni è più figlia della parsionia espressiva di chi si propone che dalla straripanza di superbia di chi dispone, perchè nessuno si propone contro i propri intendimenti e nessuno ha autorità per disporre di alcunchè.
Per quanto mi riguarda l'impressione che mi viene talvolta da esprimere può essere, in pochi casi, l'emblema di come ad una parte della varia umanità può apparire una certa qual cosa o situazione, nella maggior parte, solo e semplicemente la mia impressione; nel primo caso può convenire prenderla in esame semmai dovesse interessare l'interazione costruttiva con altre persone di similare impressionabilità, nel secondo caso non è da ritenersi di alcuna utilità a meno che non si voglia relazionarmisi personalmente: nell'uno e nell'altro caso la massima ed unica reazione suscitabile si configura nell'interesse od irrilevanza della questione, mai nell'additamento al pubblico ludibrio o nella villania.