Lo spot di Calimero non era uno spot, ma un Carosello e questo dice tutto.
Nessuno considerava l'essere nero del pulcino una connotazione razziale, ma un'emarginazione per una diversità in cui ognuno si identificava e non vi era nessun incitamento a emarginare. Al contrario era un chiaro invito ad andare aldilà dell'apparenza. La conclusione infatti, con il pulcino che diventa come gli altri, era ignorata dal fatto che poi si riproponeva nero ogni volta.
Ed era proposto in un'epoca in cui nessun bambino avrebbe mai pensato a un compagno nero, ma solo a se stesso e alle proprie insicurezze.
Il paragone con uno spot che ha solo una funzione goliardica mi sembra improponibile.