danny
Utente di lunga data
Il problema è che oggi la distribuzione discografica usa le playlist, non più il disco.Anzi. Non è mica così scontato.
Abbiamo dei cantautori molto validi. Il problema è che danno spazio a chi è commercialmente più vendibile a livello di immagine e di radio. Non è facile emergere, ma chi è fedele ad un particolare tipo di musica li conosce.
A me piacciono Fabi, Silvestri, Gazzè.
Di conseguenza seguo Corsi, Motta, Vasco Brondi, Emma Nolde. Che tra l altro ho visto a Castello Sforzesco lo scorso anno con Dente ed è stata stupenda. Però mi rendo conto che li conoscono in pochi quando meriterebbero molto di più, ma alla fine a loro sta bene così, sempre musica fanno. E questo li distingue per me. Viso pulito, strumento alla mano, arrangiano, compongono. Danno un senso. Che si perde banalmente al giorno d'oggi in parole di uso comune senza nessuna emozione.
E questo mette un po' fuori gioco alcuni generi musicali.