Cazz. Danny.
Però ti dico una cosa.
Queste esperienze mi sono servite, mi hanno fatto diventare empatico nei confronti di chi vive situazioni di discreto disagio.
Diciamo più comprensivo in genere di alcune situazioni.
Al contempo non riesco a tollerare le prepotenze, le meschinità e altri atti contro i deboli.
E questa mia visione la considero parte di una forza mia, la forza di essere me stesso senza pretendere di essere migliore e di farlo a spese di altri.
Sono io, con i miei problemi e i miei difetti, senza vergogna.
Non devo dimostrare a nessuno di essere superiore.
Chi mi vuole mi deve volere per come sono, ora.
Ho trascorso gli anni dai 20 ai 35 in maniera molto serena malgrado i problemi di vista, anzi, mi sono divertito parecchio.
Sono andato a vivere da solo e non mi vergogno a dire che ho recuperato anche i mobili dalla spazzatura... lo facevo con un mio amico... era divertente.
Mi sono divertito e ho dei bellissimi ricordi.
E ho dei ricordi bellissimi anche nel matrimonio, per non parlare di mia figlia.
Ancora oggi trovo molta serenità nella mia vita, per cui vale la pena di vivere e possibilmente il più a lungo possibile.
C'è ancora tanto da fare.
Scusa lo sfogo.
Sono andato molto sul personale. Però mi stupisco ancora di chi non comprende che l'adolescenza è un periodo della vita misterioso per gli adulti e in cui la serenità non è patrimonio di tutti.
Io non credo che mia figlia vivrà l'adolescenza che ho avuto io. L'infanzia per lei è trascorsa più che serenamente.
Sono ottimista per lei. In ogni caso ogni vita ha un suo percorso da fare, diverso.