Lo hai scritto tu, non io.
rileggi la frase che ho anche quotato e che dopo che ho quotato hai corretto.
hai scritto che TU MI SENTI MIGLIORE.
dal mio punto di vista, cioè quello di infedele che tradisce solo con donne felicemente sposate, non c‘e un meglio o un peggio tra mariti.
indubbiamente tua moglie come del resto me e tutti gli infedeli, ha anche necessità di altro oltre il matrimonio.
non sono ovviamente mancanze del coniuge, mia moglie come moglie e’ perfetta, non saprei che altro chiederle.
tu come marito non so, dovremmo sentire tua moglie.
da quello che scrivi, ma è solo quello che che scrivi e non so se è tutto qui, sei il marito perfetto, completamente zerbinato al cospetto del coniuge e che passa la sua vita a cercare di compiacerla sperando di non ledere la di lei sensibilita.
quando di fatto tu sei il cornuto ed avresti tutte le ragioni per fare anche altro.
ma a te non mancano le ragioni, manca la motivazione.
di fatto l’importante è stare lì, mantenere questo status e sperare di invecchiare il prima possibile Relegando ad una parentesi chiusa questa parte della tua vita.
non ho alcuna ragione per non essere pieno di me, ma non ne faccio di vanto, bensì di consapevolezza dei sacrifici che ho fatto per raggiungere una equilibrio psicoemotivo che se penso da dove sono partito mi viene quasi da chiedermi, ma ero io?
come dicevo a Brunetta la quale nella sua immensa ottusita non comprende fino in fondo le ragioni della mia severità con te, mi sento di dover essere particolarmente lapidario con quello che scrivi poiché stai buttando via la tua esistenza per non deludere il pensiero di tua moglie riguardo te.
difatti chatti di nascosto, fai nulla come consigliatoti anche da foglia per dimostrare che la disonesta e‘ lei, non raccogli prove, non vai da un avvocato, insomma sei il classico yes man, solo che qui non è in gioco un aumento di stipendio bensi la tua vita di coppia che come ben sai è destinata a durare ancora per tanti anni.
e così ti rifugi in obiettivi che ti dai, aiutare la figlia a guarire, scrivere due canzoni in solitudine, aspettare la fine.
a te piace stare così?
Pensi di poter risolvere la mia vita con un post sul forum?
È questo che mi infastidisce, pensare che basti volere un cambiamento per ottenerlo.
Le variabili sono tante e da quelle non si esce.
No, non mi piace tradire.
Sì, mi piace la famiglia e stare in coppia.
Sì, ero ancora innamorato di mia moglie quando lei mi tradì.
Sì, ho sperato che tutto tornasse come prima con lei.
Sì, sono stato male, psicologicamente. Non ho retto il trauma.
Sì, me la sono dovuto cavare da solo per anni per risolvere tutti i problemi conseguenti.
Sì, non avevo i soldi per uno psicologo.
Sì, non l'ho raccontato quasi a nessuno, tranne alla mia collega.
Sì, ci ho provato con lei.
Sì, ci ho provato con altre, ma nulla di fatto.
Sì, non ci provavo con un'altra donna da una vita e manco mi interessava farlo.
Sì, avevamo un conto in comune.
Sì, mia moglie guadagna un cazzo e io ho uno stipendio da impiegato medio.
Sì, se ci separiamo economicamente finiamo nella merda.
Sì, l'amante era disoccupato, o meglio, fu licenziato probabilmente perché durante l'orario di lavoro trombava in motel (mia ipotesi...).
Sì, economicamente non c'è stato alcun cambiamento in questi anni e a fine mese ogni volta siamo a zero.
Sì, non ho alcuna spinta emotiva ora a provarci con una donna, non mi frega niente ma forse sono in depressione.
Sì, lavoro a casa da un anno e mezzo, con la figlia e un cane da portare fuori.
Sì. Questi sono i miei spazi personali. Vivo nell'hinterland, nel nulla, in pratica, dove comunque sei sotto gli occhi di tutti.
Sì, per uscire mi toccava mantenere mia moglie, ma a me restava poco o niente.
Ma soprattutto, è ovvio che ci si senta in una condizione molto diversa ad essere tradito piuttosto che a tradire. E questo fa la differenza.
Se non si capisce cosa questo comporta a livello psicologico, si ha una sensibilità particolarmente bassa.