Penso che quello che Bruni intenda sottolineare sia il paradosso di leggere come segnali "d'affetto" (chiamiamoli così) dei comportamenti che, invece, sono tutt'altro e dovrebbero allarmare anzichè lusingare.
Che venga letta da alcuni così condivido. Basta che sia evidente che non è quella la motivazione
Per gli altri di solito lo è
PreoccupantePer gli altri di solito lo è
Intendevo che per gli altri (coloro che son fuori dalla relazione) di solito è evidente che non è quella la motivazione.
Non si controlla qualcuno di cui non ti importa nulla.
Quello che fa piacere agli altri, che scelgono altre relazioni, ci appare sempre strano.
E magari se non rispondono all'istante al telefono, per quelle piccolezze da comunicare, sono capaci di tenerti il broncio.Quello che fa piacere agli altri, che scelgono altre relazioni, ci appare sempre strano.
Ho un paio di amiche che ricevono da sempre, prima che esistessero i cellulari, più chiamate al giorno dal marito che chiede se hanno bisogno di qualcosa o che, da quando ci sono i cellulari, le mettono a parte di piccolezze che non sono neppure problemi e pure già risolti, tipo “si è bruciata la lampadina del frigorifero, l’ho cambiata”.
Le mogli non sembrano infastidite.
Dipende per quale motivo lo controlli
Se il “rendere conto” ha questa accezione, son d’accordo con te.E magari se non rispondono all'istante al telefono, per quelle piccolezze da comunicare, sono capaci di tenerti il broncio.
Il mio ex non era particolarmente geloso, controllante però si, e parecchio. Insomma, dovevo rendere conto di dove fossi e con chi. Ultimamente (forse fa meno testo, perché eravamo già alla frutta) ricordo una scenata in diretta perché stavo rincasando a un orario per lui troppo tardo. Il motivo era che avevo aspettato un po' di più un collega, peraltro suo amico. Non so se qualificare questa come gelosia, so soltanto che oggi mi sento libera di non render conto a nessuno. Sensazione impagabile, quella di non avere l'altro con la scusa che " ti aspetto"
Il controllo esercitato dall’autore del post non è certo sintomo di interessamento eroticosentimentale.
Io e mio marito ci siamo sempre sentiti più volte al giornoQuello che fa piacere agli altri, che scelgono altre relazioni, ci appare sempre strano.
Ho un paio di amiche che ricevono da sempre, prima che esistessero i cellulari, più chiamate al giorno dal marito che chiede se hanno bisogno di qualcosa o che, da quando ci sono i cellulari, le mettono a parte di piccolezze che non sono neppure problemi e pure già risolti, tipo “si è bruciata la lampadina del frigorifero, l’ho cambiata”.
Le mogli non sembrano infastidite.
Qualcuno lo farà per gelosia.E magari se non rispondono all'istante al telefono, per quelle piccolezze da comunicare, sono capaci di tenerti il broncio.
Il mio ex non era particolarmente geloso, controllante però si, e parecchio. Insomma, dovevo rendere conto di dove fossi e con chi. Ultimamente (forse fa meno testo, perché eravamo già alla frutta) ricordo una scenata in diretta perché stavo rincasando a un orario per lui troppo tardo. Il motivo era che avevo aspettato un po' di più un collega, peraltro suo amico. Non so se qualificare questa come gelosia, so soltanto che oggi mi sento libera di non render conto a nessuno. Sensazione impagabile, quella di non avere l'altro con la scusa che " ti aspetto"
Comunque c’è un interesse, non è detto che sia sentimentale.
Non è proprio come quando si va al supermercato
Ma io non ho detto che ha una motivazione sentimentale nel senso amoroso
Lo so bene.
Ovviamente esiste anche questo rovescio della medaglia
questo mica è controllo, è sindrome del cavalier servente. e ce ne sono di tipe cui piace essere trattate da regineQuello che fa piacere agli altri, che scelgono altre relazioni, ci appare sempre strano.
Ho un paio di amiche che ricevono da sempre, prima che esistessero i cellulari, più chiamate al giorno dal marito che chiede se hanno bisogno di qualcosa o che, da quando ci sono i cellulari, le mettono a parte di piccolezze che non sono neppure problemi e pure già risolti, tipo “si è bruciata la lampadina del frigorifero, l’ho cambiata”.
Le mogli non sembrano infastidite.
Il mio ex era ipercontrollante, ma proprio per carattere. Era (credo che sia ancora
) di quelli che dovevano avere un po' la situazione di tutti quelli che gli erano vicino "sotto controllo ". Io sono invece abituata ad immaginare le persone bene . Il che vuole anche dire che se così non è, se c'è un problema, mi venga detto. Poi vabbè, già premesso , la fine della mia storia non fa troppo testo. Era diventato dispotico, quindi dovevo essere dove decideva lui, anche quando non si era insieme. E partivano telefonate in cui l'incipit era immancabilmente "dove sei?". Non era casuale, o per chiedere (un po' un "dove sei di bello?", per dire, è credo che sia presto chiara la differenza). Ecco: una roba così non la sopporterei più Fermo restando che la violazione della privacy in questo caso è effettivamente eccessiva, dire semplicemente che lo faccia sentire bene non è corretto ed è equivocabile.
se ti fa stare bene perché no?