Mi sono ripresentata tempo fa per raccontare la mia storia e fra le altre cose mi sono sentita dire che il nostro " lieto fine " aveva sfasciato una famiglia, che i figli sono le vittime sacrificali di queste sorie clandestine.
Era un brutto momento e avevo poca voglia di ribattere a certe affermazioni. Ora, purtroppo, ho piu tempo e sono un attimo più lucida. Si i figli, seppur grandicelli se non adulti, soffrono quando i genitori si separano e la figlia in questione non è stata da meno; alche' per anni ha cercato di tenere insieme la famiglia organizzando uscite e vacanze,rimproverando la mamma di non " tenersi su " spronandola a seguire il padre in attività che , evidentemente, non le interessavano e, nel momento critico, a dichiarare il suo amore al marito. Tutte cose che non erano in suo potere, ovviamente, che le creavano un ansia insopportabile.Quando, finalmente, il padre si è deciso a mettere le cose in chiaro tutto ha ritrovato un senso ed è uscita la sua vera paura: quella di pedere una figura di riferimento, l'affetto e le attenzioni di suo padre.Cosa l'ha tranquillizzata? Niente ... solo le sue azioni, il suo comportamento , la dimostrazione palese che lui era e sarebbe rimasto il suo papà.
Io vivo a 70 km da loro e quando lui ha comunicato che sarebbe venuto a vivere da me , dopo ore di coccole e spiegazioni la sua domanda è stata " Ma non può lei venire a vivere qui ? " al tempo questa cosa mi aveva fatto sorridere di tenerezza e dopo un anno circa, e tante sue visite, a me suona come un " sono felice per te ma ho paura di perderti". Ora lei non ha più paura
Era un brutto momento e avevo poca voglia di ribattere a certe affermazioni. Ora, purtroppo, ho piu tempo e sono un attimo più lucida. Si i figli, seppur grandicelli se non adulti, soffrono quando i genitori si separano e la figlia in questione non è stata da meno; alche' per anni ha cercato di tenere insieme la famiglia organizzando uscite e vacanze,rimproverando la mamma di non " tenersi su " spronandola a seguire il padre in attività che , evidentemente, non le interessavano e, nel momento critico, a dichiarare il suo amore al marito. Tutte cose che non erano in suo potere, ovviamente, che le creavano un ansia insopportabile.Quando, finalmente, il padre si è deciso a mettere le cose in chiaro tutto ha ritrovato un senso ed è uscita la sua vera paura: quella di pedere una figura di riferimento, l'affetto e le attenzioni di suo padre.Cosa l'ha tranquillizzata? Niente ... solo le sue azioni, il suo comportamento , la dimostrazione palese che lui era e sarebbe rimasto il suo papà.
Io vivo a 70 km da loro e quando lui ha comunicato che sarebbe venuto a vivere da me , dopo ore di coccole e spiegazioni la sua domanda è stata " Ma non può lei venire a vivere qui ? " al tempo questa cosa mi aveva fatto sorridere di tenerezza e dopo un anno circa, e tante sue visite, a me suona come un " sono felice per te ma ho paura di perderti". Ora lei non ha più paura