Ho chiesto la grazia alla Madonna
Non per mischiare sacro e profano
, ma dopo una settimana, la scorsa, inquieta, ho chiesto nel mio limitrofo santuario Mariano una grazia: sono sicura che Maria Vergine, donna di mondo, non se la sarà presa
La grazia era di recuperare la serenità e di dimenticare in pieno questa persona che tanta negatività ha portato nella mia vita.
Beh, la Celeste Signora mi ha esaudito, perché è finita
Ho visto finalmente chiaro in me stessa e in lui, nei suoi modi, nella sua inconsistenza e inconcludenza, e mi è "passata".
Resta l'esperienza di vita, quella incancellabile, dalla quale voglio cercare di trarre lezioni "positive" per il prosieguo della mia vita matrimoniale e - latu sensu - di "donna".
Un piccolo espediente - che se ha residui dubbi conseglierei a Serenella - è stato di proporgli di essere "amici".
Lui ha accettato. E io l'ho visto in piena luce per il "poco" che è. Specie nel contrasto con i "veri" amici, quelli che da mesi mi stanno accanto, non chiedendomi niente se non godendo - come io della loro - della mia compagnia e del mio affetto.
Anche da "amico", stesso identico copione.
Lui continua a sparire, ogni tanto riappare,
ma non da mai davvero l'impressione di tenerci a me, di volermi bene. Magari
me ne vuole anche, ma, come direbbero gli americani, "I don't feel the love". Sento
solo la sua devastante PAURA di venire tanato dalla moglie, o di modificare
di uno iota
la sua stagnante vita, della quale peraltro non fa che lagnarsi A CICLO CONTINUO.
Francamente non so che farmene di un "amico" così. Se gli mando un sms, mi
risponde a monosillabi, se chiama lui, da' l'impressione che si annoi a morte
a parlare con me. Lo sento freddo, critico, distaccato, per niente interessato
a ME come persona. Ma non spezza mai il filo. Se io stacco, insegue.
E' psicotico questo atteggiamento, compulsivo - ossessivo.
Per carità, se poi io tronco "la linea" allora corre ai ripari. Ma che senso ha che
sia sempre io a tirarlo per il collo? A che scopo? Che mi da'?
Io quando torno a casa ho cinque - sei amici che da MESI - parlo di amici
maschi e con ZERO speranze di combinare qualcosa, perché sono sempre stata
sincera con tutti - mi chiamano, vogliono parlarmi sul MSN, sms, telef.,
etc.
Così. Senza secondi fini. Perché gli fa PIACERE, evidentemente, parlare con
me.
Lui, invece, brilla per la sua assenza. Sembra che abbia eretto la muraglia
cinese tra ME e il resto della sua vita.
Però non mi lascia libera.
In amore, anche in amicizia, ti devi un minimo dare.
Ora, non ci vediamo mai, se non insisto io non ci sentiremmo mai, MSN l'ha
tolto ed è diventato irraggiungibile...esattamente a quale scopo dovremmo
coltivare questa cosa, fosse anche un'amicizia?! A fini....sado - maso?!?
Non mi da' sesso (non ha manco le palle per prendere un treno e venirmi a
trombare...), non mi da' amore, non ci sento affetto, ci sento solo paura,
tremenda
paura e forse un pizzico di rimpianto per la propria viltà, e anaffettività.
Sono i suoi soliti limiti, viltà, freddezza emotiva, chiusura.
Inutile sbattere la testa contro il muro. Senza urla e strepiti, mi sono allontanata.
Tutto qua
Fine di una storia d'amore
Un bacio