Serietà
Non riesco a dormire. O meglio mi addormento e poi mi sveglio di colpo con la stessa sensazione di uno che tocca terra dopo un volo in caduta libera.
Io penso ai post che ho scritto e penso che voi che mi leggete potete davvero pensare che ho idee balzane, che mi perdo in rivoli di pensieri secondari, i cafoni del bar, i salami, le amiche inaffidabili, i tacchi, i bar. Ma guardando la cosa con un po' di serietà, la verità è che io riempio la testa di mille pensieri-problemi-ossessioni minori semplicemente per non pensare davvero a ciò che in realtà mi fa stare male.
Riempio la testa di questi pensieri di corollario perchè questi sono gestibili, perchè in queste cose le vedo abbastanra risolvibili, perchè qui riesco a dirmi di essere migliore di queste persone, perchè qui riesco a dire "adesso basta". Perchè queste cose mi fanno stare malino ma mi fanno un po' reagire
Ma se di questi problemi mi liberassi sul serio, in quei momenti in cui lo faccio temporaneamente, mi riaffiora il ricordo di quello che in questo post serio non voglio chiamare Cialtry, il ricordo di come sono stata scaricata, la stretta allo stomaco di quando vedo lei e una volta mi vedo perdente, l'altra vincente.
Stasera mentre cercavo inutilmente di dormire il ricordo è passato da questo uomo al ricordo del mio ex fidanzato che ormai 7 anni fa mi ha lasciata. Non ci penso mai, non l'ho più visto, è acqua passata. Ma mi sento condannata a una solitudine sentimentale ed emotiva che mi toglie il fiato. Io sono quella che si abbandona. Ogni donna per me rappresenta una minaccia. Gioco la mia partita contando su una certa avvenenza ritrovata a fatica e un po' farlocca (nel senso che se mi vedeste la mattina senza trucco) sentendo che è una partita persa, perchè ovunque si troverà una ragazza più carina. Ma la partita giocata sull'affetto, sull'accoglienza, sulla dolcezza, sulla lealtà, io quella l'ho sempre persa.
Se tolgo i salami, i bar, e tutte quelle fandonie, non mi sento più una ragazza in cerca della sua strada, ma una quarantenne che non ha saputo costruirsi una vita.