non intendevo dire che hai sbagliato o meno a valutare la convenienza economica di una non separazione.Non sono una persona che serba rancore a lungo e in ogni situazione cerco la parte vantaggiosa.
Malgrado questo, anni fa avevo avanzato la proposta di separazione.
Mia moglie aveva circa 80.000 euro ereditati dai genitori.
La casa nostra ne valeva 200.000 e passa, box escluso.
Se lei mi dava una quota sufficiente a comprare un monolocale da 70/80.000 euro, me ne sarei uscito di casa passandole 5/600 euro di alimenti mensili. A lei restava la casa, i mobili, il box, i contanti del conto comune, io potevo almeno avere un tetto sulla testa dato che non ho genitori che mi ospitino.
Ha rifiutato sostenendo che le volevo portare via i soldi dei genitori, nella realtà non aveva alcuna intenzione di separarsi e mi teneva per le palle con il fatto che facendo i conti non sarebbe stato sostenibile per me uscire di casa.
Quella lo puoi determinare ovviamente solo tu ed il tuo commercialista
Io mi riferivo alla serenità che mi sembra di vedere
Non credo si tratti di non serbare rancore a lungo.
Non è che mi ha distrutto l'auto parcheggiando o fatto diventare rosa il pantolone preferito perchè lavato con le sue mutande.
Se il desiderio era di separarsi e le valutazioni economiche non lo rendevano conveniente vedo :
o solo un futuro fatto di litigi perchè almeno uno dei due è costretto ad una convivenza forzata oppure, se ritorna la serenità (che ti riconosco), allora la decisione inizale di separarsi in fondo in fondo non era veramente voluta ma solo frutto di una reazione a caldo.