ParmaLetale
Utente cornasubente per diritto divino
No dai, sono circa 16 anni di differenza... un po' pochiniudiu... anche io potrei essere sua madreaiuto
No dai, sono circa 16 anni di differenza... un po' pochiniudiu... anche io potrei essere sua madreaiuto
Tu vuoi trovare spiegazioni o nella insicurezza di lui o nel tuo dare troppe sicurezze.Ciò che è certo è che lui la storia esclusiva da parte mia la vuole eccome, la sua gelosia (non patologica) me lo fa capire benissimo.
Forse gli dò troppe sicurezze e sono troppo seria, quindi si sente libero di fare il monello(?)
Sa che posso andare bene per lui, io penso che vede davvero la possibilità di poter costruire qualcosa di concreto con me e mi tiene buona, d'altronde chi tradisce non è detto che non ami...la moglie non si lascia mai ...o sbaglio?
in realtà sono 17, sono pochini ma potrebbe esserlo lo stessoNo dai, sono circa 16 anni di differenza... un po' pochini
Io nel 1997 (a 25 anni) iniziai la mia relazione con la psicologa (che allora ne aveva 22), durata 13 anni con convivenza di 6, e fin da subito sentii che era la persona "giusta", ma tutte ste seghe mentali/lagne mica ce le facevamo all'inizio. I problemi seri sono sorti anni dopo... comunque potrei tranquillamente essere il papà...in realtà sono 17, sono pochini ma potrebbe esserlo lo stessoho avuto il primo ragazzo nel 1996, lei è del 1999
io a 25 anni (quasi 25 anni, era marzo 2007), mi misi col barista, ci sono stata un anno e mezzo ed era praticamente una convivenza perchè era il mio dirimpettaio (oltre che il figlio del mio padrone di casa nonché impresario che aveva costruito il palazzo), l'ho lasciato per disperazioneIo nel 1997 (a 25 anni) iniziai la mia relazione con la psicologa (che allora ne aveva 22), durata 13 anni con convivenza di 6, e fin da subito sentii che era la persona "giusta", ma tutte ste seghe mentali/lagne mica ce le facevamo all'inizio. I problemi seri sono sorti anni dopo...
Presumo senza tante seghe mentali/lagne neanche in questo casoa gennaio 2009 (quindi a quasi 27 anni), ho conosciuto mio marito, il tempo di organizzarsi (tra tutto ci abbiamo messo un annetto) e siamo andati a convivere
ma non sono mica io quella che fa le seghe mentaliPresumo senza tante seghe mentali/lagne neanche in questo caso
Qualcosa vorrà dire, almeno che ci tiene.il fatto che sia geloso non vuol dire niente
però non ho capito, ti va bene che ti tradisca a patto che ti ami e non ti lasci?
la gelosia non significa necessariamente che ci tiene, hai detto che è insicuroQualcosa vorrà dire, almeno che ci tiene.
Nono assolutamente, il tradimento non lo accetto.
Io ho questa idea malsana che le seghe mentali siano inversamente proporzionali al "buon funzionamento" della cosa in senso reciproco, o, più semplicemente, più le cose vanno bene, meno vi sono seghe mentali (di solito nulle), o ancora, quando cominciano a comparire seghe mentali, più o meno a prescindere dalla causa, allora c'è qualcosa serio di fondo che non va. Se le seghe mentali sono già in premessa non è un buon segno: già buone premesse possono portare a brutti risultati, figuriamoci brutte premesse.. o magari è solo una mia sega mentale.. tutto può esserema non sono mica io quella che fa le seghe mentaliperò quelle non se le fa neanche mio marito, un altro non lo avrei sopportato
mi erano già bastati i primi due
che poi le loro seghe mentali, arrivavano sempre alla conclusione che era colpa mia
no no, le seghe mentali sono proprie di chi se le fa e se le fa con chiunque, con me potevano esserci dei motivi, con un'altra ce ne saranno sicuramente altri, se sei incline alle seghe mentali una stronzata la trovi sempreIo ho questa idea malsana che le seghe mentali siano inversamente proporzionali al "buon funzionamento" della cosa in senso reciproco, o, più semplicemente, più le cose vanno bene, meno vi sono seghe mentali (di solito nulle), o ancora, quando cominciano a comparire seghe mentali, più o meno a prescindere dalla causa, allora c'è qualcosa serio di fondo che non va. Se le seghe mentali sono già in premessa non è un buon segno: già buone premesse possono portare a brutti risultati, figuriamoci brutte premesse.. o magari è solo una mia sega mentale.. tutto può essere
Mi sembrate Cipolino. Dipende cosa si intende per seghe mentali.Io ho questa idea malsana che le seghe mentali siano inversamente proporzionali al "buon funzionamento" della cosa in senso reciproco, o, più semplicemente, più le cose vanno bene, meno vi sono seghe mentali (di solito nulle), o ancora, quando cominciano a comparire seghe mentali, più o meno a prescindere dalla causa, allora c'è qualcosa serio di fondo che non va. Se le seghe mentali sono già in premessa non è un buon segno: già buone premesse possono portare a brutti risultati, figuriamoci brutte premesse.. o magari è solo una mia sega mentale.. tutto può essere
Mi è piaciuta molto questa risposta.Tu vuoi trovare spiegazioni o nella insicurezza di lui o nel tuo dare troppe sicurezze.
Per me il problema che salta all’occhio è che, nonostante tutte le tue affermazioni di relazione impegnativa, non vi conoscete ancora, né tra voi, né voi stessi.
Per me è normale perché siete giovani e da poco insieme. C’è tanto da fare. Il bello è questo: costruire la conoscenza propria e reciproca nella relazione. Invece tu vorresti una relazione perfetta, un amore vero ecc.
Fai come chi crede di aver visto il mondo perché dal suo paesino è andato 5 giorni nella capitale.
Il mondo, personale e relazionale, è grande.
Glielo presti con un utente guest o uno a nome suo. Ma da uno che salva le email a screenshot non è che si possa pretenderee allora non presti il computer
mai è un assoluto, gli assoluti non sono per i mortali.la moglie non si lascia mai
assolutamente no, come ti hanno già detto può tranquillamente essere un misguided senso dell'onoreQualcosa vorrà dire, almeno che ci tiene.
Solo che lui non ti può conoscere, perché non ti conosci ancora tu.Mi è piaciuta molto questa risposta.
Si, io cerco di trovare delle spiegazioni perché mi sembra una cosa assurda e mi fa stare male, lo faccio per trovare pace.
Ma non serve a nulla, devo vedere la realtà dei fatti, come dici tu.
Forse il nostro errore è l'aver voluto tutto e subito e aver dato molte cose per scontate, l'aver avuto entrambi esperienze lunghe alle spalle forse ci ha portato male.
Anche mia mamma ha detto che quando lo vede a casa mia, con i modi che ha, le sembra come se si fosse già inserito nel mio ambiente familiare da tanto tempo.
Io la vedevo come cosa positiva, ma forse chi sono veramente non si è mai soffermato nemmeno lui a capirlo.
Nei primi mesi ovviamente non l'ho mai fatto venire a casa mia, ciò che è caro a me ho voluto farglielo sentire come una conquista e avrei aspettato ancora di più se non fosse stato per la distanza...
Io ho cercato di dargli tutte le sicurezze che potevo (se le vedevo anche da parte sua) perché anch'io in primis sono insicura e cercavo stabilità ... amo la stabilità nella vita perché mi fa stare bene ,ma probabilmente mi sono fidata troppo in fretta.
Ci sono alcune cose sicuramente da rivedere nel nostro rapporto.
Nella mia mente in realtà già ragiono come se dovessi lasciarlo, non so se parlandoci capirò che qualcosa da salvare c'è... già l'insicurezza e la tranquillità che mi ha fatto perdere in questi giorni, è un colpo grosso per me in una relazione.
Sul fatto che non mi conosco non sono d'accordo, sarò giovane e ho le mie insicurezze sì, ma cosa mi rende felice, cosa mi fa soffrire e soprattutto cosa voglio e non voglio dalla vita lo so.Solo che lui non ti può conoscere, perché non ti conosci ancora tu.
La ricerca di stabilità è un obiettivo, non è un punto di partenza.
Per me sega mentale è elucubrare eccessivamente sulla realtà, dove "eccessivamente" è quando tale elucubrazione genera ansia, paura, tristezza, rabbia, frustrazione ecc ecc, allontanando in qualche modo dalla realtà stessa, prevalendo su di essa e inibendo l'azione concreta. Non farsi seghe mentali equivale in qualche modo a pensare restando il più aderenti possibile alla realtà, senza sminuire ne' ingigantire le cose, dando loro il giusto peso ed agendo concretamente, ma non sempre questo è "facile". Ad esempio nelle relazioni, o almeno nelle mie relazioni, ho appreso (nel senso proprio del condizionamento classico) che se una persona è quella "giusta" tutto funziona senza seghe mentali, ma se invece, per qualche motivo di fondo, si genera della dissonanza interiore, allora queste iniziano a pullulare, come una reazione psicosomatica... una sorta di stimolo condizionato (in senso pavloviano) che a me fa tendenzialmente venire come risposta condizionata uscire dalla relazione piuttosto velocementeMi sembrate Cipolino. Dipende cosa si intende per seghe mentali.
Credo che prevalentemente derivino da una idea di relazione o di partner per le quali si cerca corrispondenza.
Le idee possono essere sane o no.
Sì, lo crediamo tutti.Sul fatto che non mi conosco non sono d'accordo, sarò giovane e ho le mie insicurezze sì, ma cosa mi rende felice, cosa mi fa soffrire e soprattutto cosa voglio e non voglio dalla vita lo so.
Poi tutti cambiamo e ci evolviamo, quindi il conoscersi è un processo in itinere che credo vada avanti per tutta la vita.
Lui può conoscermi per la me stessa che sono ora, sicuramente diversa da quella di qualche giorno fa.
dipende quanto sei incline alle seghe mentali, c'è chi se le inventaPer me sega mentale è elucubrare eccessivamente sulla realtà, dove "eccessivamente" è quando tale elucubrazione genera ansia, paura, tristezza, rabbia, frustrazione ecc ecc, allontanando in qualche modo dalla realtà stessa, prevalendo su di essa e inibendo l'azione concreta. Non farsi seghe mentali equivale in qualche modo a pensare restando il più aderenti possibile alla realtà, senza sminuire ne' ingigantire le cose, dando loro il giusto peso ed agendo concretamente, ma non sempre questo è "facile". Ad esempio nelle relazioni, o almeno nelle mie relazioni, ho appreso (nel senso proprio del condizionamento classico) che se una persona è quella "giusta" tutto funziona senza seghe mentali, ma se invece, per qualche motivo di fondo, si genera della dissonanza interiore, allora queste iniziano a pullulare, come una reazione psicosomatica... una sorta di stimolo condizionato (in senso pavloviano) che a me fa tendenzialmente venire come risposta condizionata uscire dalla relazione piuttosto velocemente
Hai descritto problemi di personalità.Per me sega mentale è elucubrare eccessivamente sulla realtà, dove "eccessivamente" è quando tale elucubrazione genera ansia, paura, tristezza, rabbia, frustrazione ecc ecc, allontanando in qualche modo dalla realtà stessa, prevalendo su di essa e inibendo l'azione concreta. Non farsi seghe mentali equivale in qualche modo a pensare restando il più aderenti possibile alla realtà, senza sminuire ne' ingigantire le cose, dando loro il giusto peso ed agendo concretamente, ma non sempre questo è "facile". Ad esempio nelle relazioni, o almeno nelle mie relazioni, ho appreso (nel senso proprio del condizionamento classico) che se una persona è quella "giusta" tutto funziona senza seghe mentali, ma se invece, per qualche motivo di fondo, si genera della dissonanza interiore, allora queste iniziano a pullulare, come una reazione psicosomatica... una sorta di stimolo condizionato (in senso pavloviano) che a me fa tendenzialmente venire come risposta condizionata uscire dalla relazione piuttosto velocemente