AIUTO, disonestà partner!!!

Brunetta

Utente di lunga data
Si ne abbiamo, ma preferiamo uscire soli.
So che è sbagliato...
Esco certo, è successo a volte.
Non c’è niente di sbagliato. È normale i primi tempi la chiusura della coppia. Le individualità cercano una identità a due, prima di affrontare gli altri.
 

perplesso

Administrator
Staff Forum
Non ho la prova che ha usato anche questo nuovo indirizzo come in passato quando stava ancora con l'ex per rispondere ad annunci d'incontri, ma altrimenti per cosa potrebbe averlo usato?
Lo screenshot lo ha fatto anche ad un orario che mi fa sospettare, cioè alla sera verso mezzanotte...di sicuro non gli serviva per lavoro in quel momento.
Io gli parlerei anche, ma di cosa lo accuso?
Passerei dalla parte del torto se gli dico che ho fatto scorrere le foto fino a quando ho trovato la sua vecchia risposta ad un annuncio.
E fargli presente lo screenshot con il suo recente indirizzo email temporaneo è troppo poco.
Aiuto mammamia :(
insomma sei proprio preoccupata che il sogno svanisca e ritrovarti da sola
 

bravagiulia75

Annebbiata lombarda DOCG
Non c’è niente di sbagliato. È normale i primi tempi la chiusura della coppia. Le individualità cercano una identità a due, prima di affrontare gli altri.
I primi tempi...6 mesi è isolamento allo stato puro...
 

lea99

Utente di lunga data
Secondo me se gli parlo non accennando alla cosa del pc e chiedendogli solo come si sente e se è completamente appagato da questa relazione, non ci cavo nulla che non sappia già.
Lo posso portare a riflettere dal principio, dalla "tossicità" di come ci siamo conosciuti, dalla nostra paura di stare soli ed esserci forse un po' buttati nella relazione, gli proporrei di allentare un po' per vivere le cose con più leggerezza e consapevolezza... ma io rimarrei sempre col tarlo e la voglia di controllarlo.
Pretenderei ovviamente come presupposto la massima sincerità.
Secondo voi sarebbe il modo giusto di agire?
 

bravagiulia75

Annebbiata lombarda DOCG
Secondo me se gli parlo non accennando alla cosa del pc e chiedendogli solo come si sente e se è completamente appagato da questa relazione, non ci cavo nulla che non sappia già.
Lo posso portare a riflettere dal principio, dalla "tossicità" di come ci siamo conosciuti, dalla nostra paura di stare soli ed esserci forse un po' buttati nella relazione, gli proporrei di allentare un po' per vivere le cose con più leggerezza e consapevolezza... ma io rimarrei sempre col tarlo e la voglia di controllarlo.
Pretenderei ovviamente come presupposto la massima sincerità.
Secondo voi sarebbe il modo giusto di agire?
Io sono per le domande dirette...
Con i se e con i ma non si va da nessuna parte...
 

CIRCE74

Utente di lunga data
Ho fatto due esempi reali. @CIRCE74 si fa seghe mentali?
Può anche darsi di si...riconosco che non è semplice vivere con me...non ho mai badato molto alle parole...non mi interessano molto i "ti amo" e compagnia bella...a me piace percepire che l'altro pensa a me e questa cosa la capisco quando nelle cose di tutti i giorni vedo il suo avere un pensiero per me facendo cose anche piccolissime ma che sa che mi farebbero piacere...un esempio scemo...chi vive con me sa che dopo i pasti mi piace stare 5 minuti seduta prima di riordinare e gustarmi un caffè che magari mi viene portato a tavola...se mio marito non facesse questo piccolo gesto io prenderei questa cosa come un fregarsene di me...per me stare con una persona è volere il bene di quest'ultima, averla in testa, se vado a comprare qualcosa per me e vedo invece una cosa che potrebbe fare comodo a lui preferisco prendere quella per lui...lo faccio anche con le figlie...mi piace coccolare e di rimando mi piacerebbe essere coccolata...sono piccoli regali nella quotidianità che possono aiutare ad andare avanti...
 

CIRCE74

Utente di lunga data
Secondo me se gli parlo non accennando alla cosa del pc e chiedendogli solo come si sente e se è completamente appagato da questa relazione, non ci cavo nulla che non sappia già.
Lo posso portare a riflettere dal principio, dalla "tossicità" di come ci siamo conosciuti, dalla nostra paura di stare soli ed esserci forse un po' buttati nella relazione, gli proporrei di allentare un po' per vivere le cose con più leggerezza e consapevolezza... ma io rimarrei sempre col tarlo e la voglia di controllarlo.
Pretenderei ovviamente come presupposto la massima sincerità.
Secondo voi sarebbe il modo giusto di agire?
Penso che sarebbe un ottimo punto di partenza...effettivamente state un po' pagando la vostra "partenza"... è un po' come qui quando viene detto che un traditore non sarà mai degno di fiducia anche in un nuovo rapporto....voi vi siete conosciuti entrambi impegnati ma con l'intenzione di cercare altro...questo significa che entrambi non avreste più voluto stare con i rispettivi ma che continuavate a stare con loro per paura di stare soli...vi siete liberati infatti nel momento che avete trovato i sostituti...io partirei da qui...dal capire insieme se la vostra storia è nata per sostituire altre che non andavano più o perché vi siete piaciuti....penso che siano dei dubbi che avete entrambi ma che fate fatica ad affrontare.
 

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
Secondo me se gli parlo non accennando alla cosa del pc e chiedendogli solo come si sente e se è completamente appagato da questa relazione, non ci cavo nulla che non sappia già.
Lo posso portare a riflettere dal principio, dalla "tossicità" di come ci siamo conosciuti, dalla nostra paura di stare soli ed esserci forse un po' buttati nella relazione, gli proporrei di allentare un po' per vivere le cose con più leggerezza e consapevolezza... ma io rimarrei sempre col tarlo e la voglia di controllarlo.
Pretenderei ovviamente come presupposto la massima sincerità.
Secondo voi sarebbe il modo giusto di agire?
Il modo giusto PER ME è parlar chiaro e ascoltare cosa l'altro ha da dire.
PER ME stare in una relazione "temendo" la conoscenza dell'altro è completamente insensato.
Ancora più insensato è fondare una relazione sui non detti, PER ME.

La leggerezza viene dal non aver non detti che occupano spazio. PER ME.

La domanda è: e per te?
 

spleen

utente ?
Secondo me se gli parlo non accennando alla cosa del pc e chiedendogli solo come si sente e se è completamente appagato da questa relazione, non ci cavo nulla che non sappia già.
Lo posso portare a riflettere dal principio, dalla "tossicità" di come ci siamo conosciuti, dalla nostra paura di stare soli ed esserci forse un po' buttati nella relazione, gli proporrei di allentare un po' per vivere le cose con più leggerezza e consapevolezza... ma io rimarrei sempre col tarlo e la voglia di controllarlo.
Pretenderei ovviamente come presupposto la massima sincerità.
Secondo voi sarebbe il modo giusto di agire?
Cosa significa?
 

omicron

Pigra, irritante e non praticante
Secondo me se gli parlo non accennando alla cosa del pc e chiedendogli solo come si sente e se è completamente appagato da questa relazione, non ci cavo nulla che non sappia già.
Lo posso portare a riflettere dal principio, dalla "tossicità" di come ci siamo conosciuti, dalla nostra paura di stare soli ed esserci forse un po' buttati nella relazione, gli proporrei di allentare un po' per vivere le cose con più leggerezza e consapevolezza... ma io rimarrei sempre col tarlo e la voglia di controllarlo.
Pretenderei ovviamente come presupposto la massima sincerità.
Secondo voi sarebbe il modo giusto di agire?
Ma infatti glielo devi dire, non ha senso nasconderglielo e se ti fa la scena “ah hai frugato nel mio computer” capirai subito che ha la coscienza sporca 🙄
 

perplesso

Administrator
Staff Forum
Ok ma prima di buttare tutto all'aria ci penso. Saranno pur stati solo 6 mesi, ma pur sempre 6 mesi della mia vita.
Io non vivo con tutta questa leggerezza.
non metto in dubbio che a 24 anni, 6 mesi di relazione sembrino tanto. quello che cerco di dirti è che sei troppo terrorizzata dalla possibilità che lui ancora nei fatti mon abbia investito così tanto come te in questa storia e preferisci autosupercazzolarti

no buono
 

Brunetta

Utente di lunga data
Secondo me se gli parlo non accennando alla cosa del pc e chiedendogli solo come si sente e se è completamente appagato da questa relazione, non ci cavo nulla che non sappia già.
Lo posso portare a riflettere dal principio, dalla "tossicità" di come ci siamo conosciuti, dalla nostra paura di stare soli ed esserci forse un po' buttati nella relazione, gli proporrei di allentare un po' per vivere le cose con più leggerezza e consapevolezza... ma io rimarrei sempre col tarlo e la voglia di controllarlo.
Pretenderei ovviamente come presupposto la massima sincerità.
Secondo voi sarebbe il modo giusto di agire?
No.
Sembra che ti sei stufata.
 

Andromeda4

Utente di lunga data
Secondo me se gli parlo non accennando alla cosa del pc e chiedendogli solo come si sente e se è completamente appagato da questa relazione, non ci cavo nulla che non sappia già.
Lo posso portare a riflettere dal principio, dalla "tossicità" di come ci siamo conosciuti, dalla nostra paura di stare soli ed esserci forse un po' buttati nella relazione, gli proporrei di allentare un po' per vivere le cose con più leggerezza e consapevolezza... ma io rimarrei sempre col tarlo e la voglia di controllarlo.
Pretenderei ovviamente come presupposto la massima sincerità.
Secondo voi sarebbe il modo giusto di agire?
Non saresti completamente sincera. Con te stessa, più che altro. Non è veramente quello che vuoi.
 

Etta

Utente di lunga data
Stai ingigantendo la tua relazione con lui.
Sono sei mesi!
Però Bruni anche che siano sei mesi e’ giusto che lui sia sincero con lei. Non è che perché stanno da poco allora lui deve conoscere anche altre. Altrimenti glielo dice chiaramente e poi lei decide cosa fare.

Ao , 24 e 26 anni.... e stai qua??? Ma viviti sta storia e se finisce perchè lui o te vi scopate altri pazienza. Vi è concesso tutto diciamo. Eddaje.
Insomma concesso tutto secondo me no. Magari a lei non sta bene che lui si scopi altre.

eh ma se non è furbo, lo presta e non cancella..
Evidentemente pensava che il suo comportamento andasse bene anche a lei.
 

Skorpio

Utente di lunga data
Secondo me se gli parlo non accennando alla cosa del pc e chiedendogli solo come si sente e se è completamente appagato da questa relazione, non ci cavo nulla che non sappia già.
Lo posso portare a riflettere dal principio, dalla "tossicità" di come ci siamo conosciuti, dalla nostra paura di stare soli ed esserci forse un po' buttati nella relazione, gli proporrei di allentare un po' per vivere le cose con più leggerezza e consapevolezza... ma io rimarrei sempre col tarlo e la voglia di controllarlo.
Pretenderei ovviamente come presupposto la massima sincerità.
Secondo voi sarebbe il modo giusto di agire?
Non so..

Io per esempio scriverei A quell'indirizzo di posta temporaneo magari inviando un bel culo (certificato) come quello di @Etta (non quei presunti bei culi "cinesi" meravigliosi a discorsi che poi quando li vedi davvero capisci che è una fregatura)

Vediamo come reagisce
 
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