Sono d'accordo con te riguardo il riconoscimento della diversità.
Personalmente trovo parecchio riduttivo però circoscrivere la diversità semplicemente all'appartenenza (vera e illusoria) al ruolo di genere (uomo e donna per intenderci).
Tenendo conto della fluidità dell'espressione della sessualità (e la sfera sentimentale che ne consegue - che è fondamentalmente cultura -) di cui siamo composti - e questo prescinde dall'esserne consapevoli o meno - la trovo una analisi piuttosto superficiale se posso esser schietta
Fra l'altro mi chiedevo se i tuoi dati li hai recuperati in forum dedicati per amanti. Se così fosse la loro validità dovrebbe essere verificata da un gruppo di controllo esterno da quella camera dell'eco. Non basta la quantità per tentar di descrivere un quadro complesso. E non è semplice rappresentare la complessità in maniera esaustiva.
Io, per esempio, ma anche parecchie donne con cui mi relaziono (e siccome non sono immune all'eco mi relaziono con chi mi somiglia) ci siamo trovate in situazione completamente opposta a quella che descrivi.
Con maschi che facevano i piagnistei alla finestra stile damine dell'800 e cadevano nel gap della gelosia, dell'ammore, dei vari per sempre.
E noi che avevamo semplicemente voglia di un gioco ricreativo con inizio e fine e senza impicci e strascichi.
Sono stata amante, più volte, ed è una esperienza parecchio piacevole per me.
Nessuna rottura di coglioni, nessun impegno, nessun vincolo (fino a quando il lui di turno non comincia a parlare di amore e piagnucolare su "mi manchi e quanto mi manchi" e "mi rispondi e non mi rispondi, hai visualizzato ma non hai risposto" e compagnia cantante. Se poi cominicia pure a parlare di "cambiamenti, tipo lasciar famiglia"...e ce ne è parecchi con queste stronzate in testa, pure con figli che cominciano a pontificare su quanto "tu" saresti una buona madre - sta minchia...pure i figli a carico).
Insomma, un po' il repertorio al femminile che riporti.
Con la differenza che per i maschi la faccenda diventa il trasformarsi nei principi nella dorata armatura che DEVONO !!!!! salvare la povera fanciulla che non sa esprimere il suo amore e che sarebbe una madre "perfetta"

ROFLMAO:

...questa è fra le affermazioni più comiche).
Ecco, ammetto che a questo punto di solito sfanculavo. E che qualcuno è stato più complesso di altri da levarselo dalle palle.
C'è anche da dire che il no per i maschi non è ben concettuallizzato, e ce ne sono alcuni che pensano di poterlo rifiutare, per dire.
E qui in effetti si vedono alcune differenze fra maschi e femmine. Poche, in realtà, in termini di contenuto se si va sotto il pelo della superficie dell'apparente, semmai cambia il copione comportamentale, ma la matrice è quella.
Le dipendenze affettive sono parecchio diffuse, come giustamente sottolinei.
Ma, essendo la dipendenza una questione che riguarda l'organizzazione di personalità, il contesto in cui si manifesta è solo una variabile.
C'è da dire che l'amore ben si presta a copertura. (ma questo vale a prescindere dall'amantato o dalla coppia stabile).
insomma, trovo molto interessante il tuo discorso. Grazie.
E mi trovi parecchio sul fatto che il tradimento sia ineludibile.
A maggior ragione se si inizia a ragionare in termini relazionali invece che in termini di possesso dell'altro.
Di fondo, non esiste il tradimento senza una relazione da tradire. E non importa il tipo di relazione.
Non è dato uno senza l'altro, e non è questione di meriti o carenze.
Semmai il tradimento diventa una questione di chiarezza.
Ma con se stessi, mica con l'altro che è funzione semmai.
l tuo discorso però mi pare parecchio condizionato dalla sguardo che hai riportato (ossia che discende da raccolta dati in camera dell'eco) e carente di gruppi di controllo a verifica dei risultati della tua ricerca.
Ma forse ti ho letta male