In questa epoca (intendo almeno cinquant'anni) di passaggio, considerando che storicamente ogni epoca è di passaggio, principalmente per quanto riguarda le forme sociali delle relazioni penso che ci siano aspettative contrastanti rispetto alla coppia e alla famiglia tra un'idea di stabilità e trasmissione di valori e soddisfazione egoistica delle proprie esigenze.
Il calo dei matrimoni e delle nascite in Italia credo che sia il sintomo del fatto che nel nostro Paese i cambiamenti sono stati particolarmente rapidi, in coincidenza con l'inurbamento, l'industrializzazione del dopoguerra e la possibilità di controllo delle nascite tutti elementi che hanno portato a modificare le relazioni da strutture particolarmente statiche e antiche, anche rispetto al resto di Europa, rafforzate anche dalle politiche fasciste, a strutture più attuali non ancora integrate.
Penso che tuttora si ricerchino cose opposte nel matrimonio e, di conseguenza, dal partner che sono inconciliabili.
Dovremmo chiederci se qualcuno può essere davvero all'altezza di tutto quello che vogliamo e se noi lo siamo.
Perché fingiamo di non volere la famiglia del mulino bianco, ma in realtà vogliamo anche quello, serenità-natura-sicurezza-tempo libero, ma pure sesso coinvolgente e trasgressivo con il partner sempre in forma fisicamente e dal punto di vista prestazionale, naturalmente però non devono mancare gli stimoli intellettuali e il successo lavorativo. E i figli? Adeguati: belli, sani, che dormono quando serve, che ci inorgogliscono quando vogliamo e che spariscano quando dobbiamo trasgredire.
E poi? Anche un cavallino con il fischietto?